30 dicembre 1983, aeroporto di Capodichino. Fuori i tifosi aspettano davanti al pullman, io riesco ad entrare sulla pista con un foglio di carta, una penna e una macchinetta fotografica. Scende per primo il Trap, molto scontroso e non mi avvicino, poi pian piano i giocatori in loden blu. Prendo coraggio e porgo la penna a Caricola, Vignola, Bonini, Bodini e finalmente Furino (il suo gol ai somarelli nel 1977 è l'inizio di tutto...). Poi gli eroi del Mundial: Zoff, enorme e paziente. Scirea, che si ferma sotto l'ala dell'aereo e mi regala una firma chiara e un sorriso. Tardelli e Paolorossi, e mi vengono le lacrime agli occhi. Mannaggia non c'è Gentile! E Cabrini l'unico a darsi delle arie. Mi sudano le mani e chissà che foto verranno fuori e guardo e riguardo il foglio di carta che si sta riempiendo di nomi. C'è Boniek, parla e scherza con tutti. E poi Lui, una borsa a tracolla, il bavero alzato e una sciarpa rossa: lo seguo per un po' "Michel, un autografo, per piacere". Si volta, con quell'espressione sempre un po' così...e la mia penna non scrive più! Maledetta! Lui mette a terra la borsa, la apre e prende una sua penna. Anche questa funziona poco ma alla fine firma, mi regala una faccia come per dire "mi dispiace, si legge a metà". "Fammi un gol domani e siamo pari" con una sfacciataggine che non avevo mai avuto in 16 anni. Mi guarda di sottecchi, annuisce e se ne va. Ancora oggi mi piace pensare che quel gol di testa, da fuori area, assurdo, è tutto per me.
Buon Compleanno Michel e torna presto.