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Dale_Cooper

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  1. Non capisco sinceramente il nesso logico tra il fatto che la Juve abbia cercato Gasperini (arci-noto e confermato da tempo), e il voler per forza dare credito al virgolettato riportato da Sabatini. Che la Juve l'abbia contattato lo sapevamo già, non serviva certo la conferenza stampa di ieri per scoprirlo. Confermare un fatto non significa avvalorare automaticamente una ricostruzione inverificabile costruita intorno a quella situazione.
  2. Nooo vedere Muller che fa la faccia cattiva ai tifosi mentre esulta quando segna il 10-0 non è stato bellissimo?
  3. Una piccola curiosità: la FIFA ha stanziato 4 milioni per la partecipazione dell'Auckland. La maggior parte di quei soldi finirà alla federazione neozelandese, che poi li redistribuirà ai club locali. Con simili percentuali, viene da chiedersi con quale entusiasmo si presenteranno in futuro squadre provenienti da paesi così piccoli. Ma continuiamo pure a credere al racconto del torneo inclusivo, per tutti, con la favoletta dei tifosi a Times Square e altre trovate da brochure... Che disagio.
  4. Messi che può tirare testate e gomitate a chiunque è una cosa stupenda e degna di 'sta roba.
  5. A me Sabatini, come giornalista, in realtà non dispiace. Anzi, l'ho sempre trovato piuttosto piacevole da ascoltare, soprattutto ai tempi su Sky. Non è uno che seguo religiosamente eh, ma nei suoi video ogni tanto ci trovo anche spunti interessanti, magari con toni un po' polemici ma comunque coerenti con il suo stile. Poi vero, negli ultimi tempi ha preso una certa deriva un po' più "schierata"... Su Comolli, i miei dubbi non riguardano tanto la persona in se o le sue capacità, quanto la reale sostenibilità di un suo inserimento nel contesto italiano dovendo partire praticamente da zero.. senza una rete, senza conoscere bene il sistema giuuuooco calcio italiota. È proprio una sensazione a pelle: mi piacciono alcune sue qualità manageriali, ma mi chiedo quanto possano funzionare in un ambiente come il nostro, che è spesso opaco e ampiamente politicizzato. Per il resto, come dici giustamente anche tu, è solo questione di bias. Il virgolettato, nella sua forma cinematografica (per usare un termine a noi caro ), sembra palesemente una ricostruzione narrativa costruita su come i due personaggi vengono rappresentati: Comolli il dirigente razionale e quasi "glaciale", e Gasperini l'allenatore permaloso e orgoglioso. È una scena che sembra verosimile proprio perché combacia perfettamente con questi cliché. Roba da modulo "uso degli archetipi per la costruzione narrativa" in scienze della comunicazione. Molto più probabile, alla fine, che la realtà (come riportato da Di Marzio, Romano e altri) sia stata molto più banale, sobria e noiosa: un confronto rispettoso, con semplice richiesta di disponibilità, e fine della storia. Ma ovviamente quello non fa notizia.
  6. Mah, c'è una differenza abissale tra quel tipo di cronaca e questo caso. Nella cronaca politica (così come in quella giudiziaria, per portare un altro esempio), il giornalista esplicita chiaramente che si tratta di fonti riservate, che "secondo ambienti vicini a..." è successo x, y, z. È un linguaggio calibrato, prudente, che segnala al lettore che siamo in un'area molto grigia e che l'informazione è mediata e da prendere delicatamente. Non si mettono tra virgolette parole precise attribuendole a un soggetto, a meno che non vi sia una fonte diretta e certa (una registrazione, una conferenza stampa, un comunicato, un'intervista, ecc.) Quello che fa Sabatini, invece, è un'altra cosa... mette in bocca a due persone specifiche (Comolli e Gasperini) un dialogo preciso, parola per parola, avvenuto in una telefonata privata. Non dice "pare che", non dice "secondo fonti vicine". Riporta un virgolettato netto, come se fosse stato presente all'ascolto. Questo non è solo rischioso, ma fuorviante per il lettore, che ha tutto il diritto di credere che quelle parole siano state effettivamente pronunciate. Quindi sì, è lecito pubblicare notizie basate su fonti riservate, ma è doveroso contestualizzarle correttamente. Sparare un virgolettato di quel tipo in prima battuta, senza chiarire la natura della fonte e senza alcun tipo di riscontro, non è buona informazione ma semplicemente spettacolarizzazione. E a quel livello, purtroppo, vale anche il paradosso del "mi hai mai visto nella stessa stanza con Batman?" non puoi dimostrare che non sia vero, quindi tutto diventa potenzialmente pubblicabile.
  7. Mah, in realtà è un po' off-topic rispetto a ciò di cui stavo parlando io... Qui non si discute se sia giusto o sbagliato avere opinioni sulla gestione della Juventus (e sai benissimo come la penso ) o sul modo in cui Comolli è stato introdotto nel progetto... argomento legittimo, per carità, ma ben diverso. Io mi riferivo a quanto potesse essere verosimile la telefonata riportata, e a come spesso le persone scelgano se crederci o meno non sulla base del contenuto del rumour, ma in funzione di pregiudizi personali verso i personaggi coinvolti. Del pregiudizio in se, sinceramente, mi interessa poco... non è questo il centro della questione. Perché, diciamocelo chiaramente: Comolli, fino a un mese fa, non lo conosceva il 90% di quelli che oggi ne parlano con toni molto polarizzati. Le uniche informazioni a disposizione sono la presentazione ufficiale, qualche intervista, il curriculum e qualche report passato. Possiamo farci un'idea, certo, ma da qui a interpretare ogni voce come se conoscessimo il personaggio nel dettaglio ce ne passa. Questo per dire che non sto difendendo Comolli ne attaccando chi solleva dubbi sulla sua figura. Sto solo dicendo che, su una vicenda come quella della telefonata, l'unico approccio serio è valutare il rumour per quello che è: vaghissimo, non verificabile, e con una dinamica più da sceneggiatura che da cronaca. Tutto il resto (giudizi sulla società, su Elkann, su Comolli) è un altro discorso. Legittimo, ma separato.
  8. Un bravo giornalista non pubblica virgolettati così precisi senza una fonte diretta e inequivocabile (come una registrazione), proprio perché non potrà mai sapere con certezza cosa sia stato detto veramente in una conversazione privata. Il rischio di attribuire frasi travisate, parafrasate male o riferite con un tono completamente diverso da quello reale è altissimo. E infatti, a mio parere, per quanto pittoresca e vendibile sia questa ricostruzione, non rispetta gli standard minimi di verifica che chi fa informazione dovrebbe garantire, soprattutto quando si mettono in bocca a persone parole molto specifiche. E costruire una narrazione su supposizioni, anche se qualcuno può ritenerle verosimili, non è giornalismo... è storytelling. Che poi possa fare notizia certamente. Ma chiariamo che siamo nel campo della suggestione, non della cronaca.
  9. Almeno Bigfoot un'orma ogni tanto la lascia... Ma è bellissimo, dai... perché ogni volta che escono questi virgolettati, siamo di fronte a un piccolo esperimento sociologico in tempo reale. Non si valuta se la storia sia plausibile in senso oggettivo, ma se conferma o meno un'opinione che già si ha. Se uno pensa che Comolli sia arrogante o antipatico, allora la frase del "mi convinca" suonerà assolutamente credibile, quasi ovvia e scontata. Se invece si vede Gasperini come un tipo permaloso, allora ecco che la reazione stizzita sembra confermare l'idea che sia uno che se la tira. È il classico meccanismo della conferma del pregiudizio.. si tende ad accogliere solo ciò che rafforza la nostra tesi di partenza, e a ignorare o ridicolizzare il resto. La voce in se (la presunta telefonata, l'incontro, la confidenza trapelata) diventa solo un pretesto per proiettare la propria visione sul personaggio x o y. E il bello è che tutto questo avviene senza che nessuno metta in dubbio il fatto che, in fondo, nessuno di noi ha realmente modo di sapere come quella telefonata si sia svolta. Ma poco importa: se conferma ciò che vogliamo credere, allora per molti è già verità.
  10. Un mio carissimo e fidatissimo amico, residente in Namibia, mi ha appena raccontato un episodio davvero clamoroso. Ieri pomeriggio, precisamente alle 16:54 ora locale, mentre si trovava nei pressi del deserto del Kalahari per un'escursione fotografica, avrebbe incontrato niente meno che Bigfoot. Secondo il racconto, Bigfoot avrebbe anche accennato un cenno di saluto, prima di scomparire dietro una duna con passo lento ma deciso. Il tutto, purtroppo, è avvenuto nel momento esatto in cui la batteria della fotocamera del mio amico si è scaricata. Ma lui giura e spergiura che fosse proprio lui. E se ci pensate, non abbiamo elementi concreti per dire che non sia vero. Del resto, quando si basa tutto su fonti non confermate, nessuna prova, e soprattutto nessuna possibilità di verifica diretta, tutto può essere raccontato come "verosimile". È solo una questione di quanto siamo disposti a sospendere il senso critico o di quanto siamo guidati dalle nostre simpatie personali. Buona giornata.
  11. Mah, mi sembra una narrazione molto colorita, più utile a generare clamore che a riportare un fatto concreto. Parliamo comunque di una presunta telefonata privata, della quale, ovviamente, nessuno conosce ne conoscerà mai i contenuti (sempre ammesso e non concesso che l'interlocutore fosse davvero Comolli, che ai tempi era ancora in Francia, non operativo con la Juve e, dettaglio non da poco, non spiaccica neanche una parola di italiano). Siamo di fronte all'ennesimo racconto d’autore, perfetto per alimentare il circo mediatico e raccattare un po’ di click e visualizzazioni. Ma in termini di elementi concreti, siamo allo zero assoluto. Nessuna prova, nessuna conferma, solo un racconto passaparola con zero possibilità di verifica. Insomma, se tanto mi dà tanto, magari la prossima volta possono raccontarci anche cosa si sono detti il duca di Wellington e Napoleone durante la battaglia di Waterloo.
  12. Obiettivo numero uno per il prossimo campionato sarà la vit...amina per arrivare in Champions. Ecco a proposito di Champions, il nostro percorso vuole che noi andremo a vin...colare il passaggio del turno agli ottavi. A proposito di ottavi, in Coppa Italia ovviamente, l'obiettivo è per forza portare a casa il tro...lley d'esperienza che ci permetterà di essere sostenibili per le competizioni future.
  13. Dale_Cooper

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  14. Da quello che ho capito, in breve: Comolli usa un database insieme a degli algoritmi proprietari per analizzare statistiche su prestazioni, infortuni, caratteristiche dei giocatori, ecc. In pratica, va a pescare talenti che rispondono a criteri ben precisi del club (tipo stile di gioco, età, potenziale, ecc.) tutto basato sui dati. Così si riduce la dipendenza dallo scouting tradizionale e si ottimizza la scelta dei giocatori. Dopodiché, osservatori (come Viktor Bezhani) incontrano i giocatori selezionati in contesti più personali per capire mentalità, passione e se sono in sintonia con la cultura del club.
  15. "I suoi goal saranno redistribuiti"
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