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Dale_Cooper

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  1. Dale_Cooper

    Juventus - Verona 2-0, commenti post partita

    Buonissima partita. Bellissima reazione di squadra. Qualche commento a caldo: Qualche scelta sbagliata nell'ultimo passaggio e una gestione del possesso che poteva essere più fluida. Serve lavorare per evitare di complicarsi la vita in questo tipo di partite. L'atteggiamento stasera è stato comunque quello giusto: solidità, attenzione, voglia di portare a casa il risultato a tutti i costi. In partite come questa non conta essere brillanti, conta essere concreti. Un altro aspetto che purtroppo non può passare inosservato è l’ennesima direzione arbitrale discutibile. Marchetti ampliamente insufficiente. Le immagini, in particolare, sono i due falli fischiati a Nico, che si è ritrovato a subire spinte eppure è stato punito per contatti successivi. Sinceramente, sono stanco di avere la sensazione che ogni volta che la Juve scende in campo devo vedere la solita certa tensione arbitrale che porta a decisioni poco serene. Non è questione di complotti, ma è evidente che l'atteggiamento nei confronti della Juve non sia mai neutrale. Stasera l'unico ammonito è stato Kelly per un gioco pericoloso. Rendiamoci conto.
  2. Si chiedeva solo perché il centrocampista più in forma se ne stia a scaldare la panchina da un po'. E lui, invece di rispondere, se n'è uscito con la storia della competenza, che alla fine sembra più un modo per pararsi o per far pensare che in realtà non si senta poi così sicuro di sé.
  3. Poteva dare mille altre spiegazioni, tipo: "Non ho messo Thuram dall’inizio perché volevo impostarla in modo diverso", senza dover tirare in mezzo la competenza o la preparazione di nessuno, che tra l'altro il giornalista non aveva messo in dubbio.
  4. Era una domanda che mi aspettavo da settimane. E l'unica volta che gliel'hanno fatta, ha risposto in modo abbastanza insensato. Poteva dire tantissime cose, ma nascondersi dietro la competenza.... che significa? Puoi essere pure il più esperto al mondo e comunque sbagliare. Quello che ha detto, in pratica, è solo un modo per voler avere ragione a tutti i costi. E i fatti dimostrano che non ha alcuna voglia né la flessibilità mentale di rivedere le sue scelte. Se fosse stato per me, gli avrei chiesto, come follow-up, come mai un 34enne come Perisic ha segnato lo stesso identico gol all'andata e al ritorno, senza che si facesse mezza correzione, soprattutto considerando che Lang, dalla parte opposta, faceva spesso la stessa giocata. Ma se poi risponde in quel modo, che domande gli vuoi fare? È la prova che la sparata post-partita sulla vergogna e sull'atteggiamento di mercoledì non era vera autocritica, ma solo una mezza scusa per pararsi il didietro.
  5. Sembra una roba uscita dal videogioco FIFA. Gli otto secondi Mi immagino il portiere con un collare elettrico che tiene la palla per otto secondi e dopo scatta il rinvio automatico
  6. Per quattro motivi: 1) Protocollo scritto da cani: chi ha ideato il VAR l'ha fatto senza tenere realmente conto delle dinamiche del calcio giocato. Il protocollo iniziale è stato probabilmente scritto in fretta e furia, favorendo interpretazioni errate e interventi inappropriati. Incredibile che ancora quel protocollo non sia stato completamente messo sotto sopra. Allibito. 2) Scarso collaudo nelle serie minori: uno dei punti principali che discutevo all'epoca. Il VAR è stato introdotto nelle massime serie, senza un'adeguata sperimentazione nelle categorie inferiori. Quindi non c'è stato tempo di correggere i difetti e di fare beta test adeguati. 3) Supporto arbitrale o moviola in campo? L'obiettivo iniziale era offrire supporto agli arbitri in decisioni difficili e clamorose (e qua ci siamo), ma col tempo il VAR si è trasformato in una moviola continua, rallentando il gioco e stravolgendo la sua natura. 4) Sfruttamento delle falle nel regolamento: fatta la regola, trovato l'inganno. Il risultato: simulazioni sempre più frequenti e comportamenti studiati ad arte per ingannare arbitro e VAR stesso.
  7. Al VAR c'era Chiffi, avrà detto a Colombo che Luperto gli ha dato una spallata.
  8. A me facevano ridere quelli del Cagliari che si lanciavano per terra ad ogni contropiede e ad ogni cross. Addirittura Piccoli si è tuffato due volte su due cross uno dietro l'altro. Che deriva indegna ha preso questo sport.
  9. L'elicottero in faccia a quel simpatico di Yerri Mina... Ah no, quella l'ho solo immaginata
  10. Capisco il punto di vista, ma il problema è che si continua a giustificare l'inaccettabile con la storia della "vera ricostruzione". Perché se oggi siamo in questa situazione è proprio per le scelte scellerate degli anni passati. E sai qual è la cosa peggiore? Che adesso ci raccontano che dobbiamo ancora aspettare, che siamo solo all'inizio. A me sembra solo l'inizio dell'ennesima presa in giro. L'obiettivo della stagione era la qualificazione alla prossima Champions League. Perfetto, ma al momento siamo quarti per miracolo, con una squadra che da mesi fa fatica a vincere due partite di fila e che sta facendo di tutto per rendersi la vita difficile, navigando tra quarto e settimo posto da settembre. Siamo andati in Supercoppa per essere eliminati subito, quando l'obiettivo era vincerla. Siamo usciti dalla Champions in malo modo, con dei playoff giocati da cani dopo un 20esimo posto nella classifica generale. Due obiettivi stagionali già falliti, e non mi sembra di vedere segnali incoraggianti per il terzo. L'eliminazione di mercoledì non sancisce l fallimento della stagione. Forse da sola no, ma inserita in questo contesto di mediocrità cronica sì. Se la stagione si chiude con un quarto posto strappato all’ultima giornata, senza un trofeo, dopo aver fallito ogni altro obiettivo, possiamo considerarla una stagione positiva? Qui il punto è semplice: ci stanno vendendo un ridimensionamento come un "progetto:, e purtroppo in tanti ci stanno cascando. Siamo la Juve, non il Bologna. Se ci riduciamo a ragionare come se il quarto posto fosse un traguardo, allora significa che la società ha vinto.
  11. Che vergogna. Questa società è riuscita nell'impresa di trasformare la Juventus in una provinciale di lusso, vendendo ai tifosi l'ennesima presa per i fondelli come se fosse una rivoluzione epocale. 70 punti, quarto posto, eliminazioni disastro... un traguardo da festeggiare con lo champagne, proprio... Ma ci rendiamo conto di che fine abbiamo fatto? Hanno avuto il coraggio di raccontarci che il ridimensionamento fosse una scelta strategica, che bisognava "ricostruire" dopo anni difficili. Ma quale ricostruzione? È uno smantellamento puro. Sono cinque anni che facciamo pena, e invece di rialzarsi, di tornare a essere la Juve, siamo qui a giustificare l'ennesima stagione mediocre con la solita solfa del "bisogna avere pazienza". Ma pazienza di che??? Di vederci trasformare in una Fiorentina qualsiasi (con tutto il rispetto per i viola che stanno facendo una stagione bellissima), ma con il triplo delle risorse? Perché ormai siamo questo, una squadra che punta al quarto posto e si sente pure in dovere di esultare. Mentalità da perdenti e mediocri. E il bello, in tutto 'sto schifo, è che sono riusciti a convincere una fetta di tifosi che tutto questo sia normale, che "ci vuole tempo". Tempo per cosa?? Ci stanno prendendo in giro alla grande, e la cosa più grave è che molti ci cascano pure. La verità è che questa società ha messo su una narrazione perfetta per mascherare il fatto che non hanno le capacità, ne la voglia, per riportare la Juve ai livelli che le competono. Ma intanto, tranquilli, l'importante è il "progetto". Un progetto che ci ha portato dritti nel baratro. Complimenti a tutti.
  12. Yldiz rimane anche con l'EL, imho. Semplicemente se non entrassimo in CL ci saranno un paio di movimenti (scambio Vlahovic-Kolo, vendita Cambiaso probabilmente) e pochi investimenti in entrata.
  13. Somiglianza che ho notato subito, deja-vu che non avrei voluto rivivere, ma tant'è... Grazie ancora per questa analisi che conferma le mie sensazioni, purtroppo. Io mi pongo una domanda, e la pongo a voi: cosa ci dice questo doppio errore? Quando una squadra subisce un goal con determinate dinamiche, il primo passo è l'analisi dell'errore e la correzione. Questo doppio goal subito in fotocopia non è un caso e non è una coincidenza: è il sintomo di problemi più profondi, sia tattici che mentali, imho. Alcune considerazioni sparse: Una squadra come si deve, dopo il goal preso all'andata dovrebbe riuscire a individuare gli errori e a correggerli nel minor tempo possibile. Nel caso specifico, dopo il primo goal subito all'andata, ci si sarebbe aspettati una revisione attenta di quella situazione... cosa ha permesso a Lang di accentrarsi così facilmente? Perché la squadra è andata nel panico? Come si può evitare che un inserimento sul lato cieco di Perisic diventi letale? Evidentemente, questa revisione non è stata fatta in modo efficace (ho i dubbi che manco sia stata fatta, purtroppo). Anche perché le stesse dinamiche sono successe addirittura con Bakayoko in campo. Se un gol simile viene subito due volte, significa che: Non c'è stata una chiara analisi del problema. La squadra non ha riconosciuto il problema e non ha saputo rispondere alla stessa situazione. I giocatori in campo non hanno gli strumenti o la lucidità per prendere decisioni diverse. Questo è un problema serio perché il calcio è un gioco fatto di queste cose... Un altro dei difetti più evidenti in entrambi i goal è la PESSIMA gestione della transizione difensiva. Non bisognerebbe mai arretrare in modo caotico, ma seguire delle regole precise per gestire le transizioni. Nel caso specifico, ci sono stati due errori macroscopici: Il mancato contrasto su Lang: nessuno è intervenuto per fermarlo prima che si accentrasse, permettendogli di agire indisturbato. Gravissimo all'andata, ancora più grave al ritorno, considerando le situazioni e dinamiche incredibilmente simili. Le scalate difensive errate: tutti arretrano, ma senza comunicazione e senza un ordine preciso. Il risultato è stato che Gatti si ritrova sempre a correre all'indietro, Cambiaso viene trascinato fuori posizione e Nico si ritrova a dover fare il terzino in emergenza. Puro istinto di sopravvivenza e zero organizzazione. Male male. Un altro elemento che emerge da questa doppia rete subita è la fragilità mentale della squadra in certi momenti della partita... ma andremmo al di là della tattica e vorrei che questo topic rimanesse puramente "tecnico".
  14. Rispondo solamente per ricordarmi di rispondere nelle prossime ore. Come sempre, un grazie ENORME a te per il lavoro continuo.
  15. Dale_Cooper

    Infortunio Veiga: lesione al tendine del plantare per il difensore

    Eh, Papa Eindhoven non c'è ancora.
  16. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    Ovviamente non è la stessa cosa nemmeno per me. Arrivare secondi, terzi o quarti non è affatto uguale, ma il punto è che ci siamo abituati a vivacchiare in una terra di mezzo dove alla fine sembra che basti starci dentro, senza mai costruire qualcosa di solido. Il problema non è solo la posizione in classifica, ma l'atteggiamento della società e della squadra: siamo sempre in balia degli eventi, costretti ogni anno a sperare che qualcun altro faccia peggio di noi piuttosto che puntare a fare meglio di tutti.
  17. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    Guarda, il problema di fondo è che ci siamo proprio adagiati verso il basso, perché è un classico tutto italiano. Non possiamo vincere? Allora arrivare secondi o quarti è la stessa cosa. Vivacchiamo. Ci si accontenta, si normalizza il galleggiamento, e alla fine va sempre a finire così: ci troviamo a fare calcoli assurdi su chi arriva quinto, su quanti punti facciamo nel ranking UEFA, su come si posiziona la Serie A rispetto alla Liga. Quest'anno sembravano tutti impazziti con questa storia del ranking: “Eh ma quanti punti ha fatto la Spagna? E l'Italia? Dai forza Milan, forza Atalanta, tifiamo pure per l'Inter se serve.” Ma veramente? Siamo la Juventus, non il Monza. Non possiamo ridurci a tifare per le italiane in Europa perché ci serve qualche punto in più per garantire il quinto posto Champions (!!!) Non possiamo accettare che la nostra stagione sia ridotta a un'agonia di numeri e speranze indirette. Un tempo noi il ranking lo facevamo, non lo subivamo (semi-cit. storica). E invece eccoci qui, con una mentalità che si è progressivamente ristretta, con una società che da anni accetta la mediocrità come nuovo standard e con un ambiente che, a furia di vedere questa deriva, ormai si è pure abituato. Perché alla fine è sempre quella la chiave: ti dicono che arrivare quarti basta, che va bene così, che l'importante è il bilancio, che se sei costante prima o poi torni a vincere. Ma non è vero. Non torni a vincere senza una mentalità vincente. Non torni a vincere se non pretendi il massimo. E noi abbiamo smesso di pretenderlo da cinque anni abbondanti.
  18. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    Sì, sicuramente il calo fisico è stato evidente nel secondo tempo, e sicuramente è stato uno dei fattori principali. Ma il problema è che questa non può essere l'unica spiegazione. Il fatto che il goal di Perisic sia arrivato praticamente identico a quello dell'andata è emblematico: sembra che gli avversari ci studino alla perfezione, mentre noi continuiamo a ripetere gli stessi errori senza imparare nulla. È assurdo come, nonostante le settimane di preparazione, si cada sempre nelle stesse trappole tattiche. C'è anche un problema proprio di atteggiamento. Appena subiamo un colpo, ci sciogliamo come neve al sole. Nessuna reazione, nessuna contromossa, nessun piano B. È questo il vero punto critico: non c'è mai un correttivo in corsa, mai un cambio che ribalti l'inerzia della gara, solo improvvisazione e scelte casuali. Praticamente quando gli avversari capiscono come farci male e noi li lasciamo fare. Bosz sul 2-1 rideva e sapeva di averla in mano e che non l'avremmo mai ripresa, per dire.
  19. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    La colpa di Motta è principalmente tattica e di lettura delle partite, a volte siamo davvero a livelli amatoriali. Anche la preparazione atletica lascia molto a desiderare, e si vede sul campo. Per quanto riguarda le domande: non saremmo in grado di lottare per lo scudetto perché abbiamo giocatori che nemmeno sanno alzare la testa, ci mettono un'eternità a cambiare il gioco e spesso non vedono neanche l'uomo libero. Il problema è generale e le responsabilità vanno suddivise equamente tra i reparti: una società assente, un tecnico con scelte allucinanti e una squadra strapagata, ma non all'altezza di indossare la maglia della Juve, a meno che non l'abbiano comprata allo store.
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