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"Antonio Conte, miglior allenatore del pianeta, chi parla?" "Hey Antonio! Sono John... Elkann, caro cugino del tuo migliore amic..." * TU TU TU TU *
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Se Giuntoli è out, ovviamente anche i loro uomini.
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Ma il mio paragone non era con Allegri. Era una provocazione dato che si hanno opinioni polarizzate riguardo questi due quando comunque negli ultimi cinque-sei-sette anni hanno uno scudetto di differenza, ecco.
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Secondo questi ragionamenti non dovremmo farci scappare Allegri però
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No, ho fatto flame per alimentare il topic. Io, per par condicio, schifo entrambi.
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Tra l'altro non capisco perché si schifa Pioli e si santifica Conte quando entrambi hanno vinto lo Scudetto da outsider e grazie ai suicidi sporitivi dell'Inter a Bologna. Anzi, Pioli era forse meno difensivo ma dovrei andarmi a riprendere le statistiche.
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Quello che disse ai tempi dell'Arezzo fa ancora più schifo ma tant'è
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Bisogna anche saper contestualizzare. Togliendo completamente il tifo dalla discussione, la domanda reale oggi è: in quale contesto storico ci troviamo? Perché è inutile paragonare la Juventus al Napoli facendo solo il conto dei trofei vinti in carriera o delle partecipazioni storiche alla Champions. Serve realismo. Faccio un esempio: oggi, se sei un allenatore e ti chiamano l'Atalanta o la Roma andresti alla Roma per i trofei vinti? Poi certo, magari tra dieci anni l'Atalanta sarà in B e la Roma starà lottando per lo scudetto, ma oggi è un altro film. E ai professionisti interessa relativamente la bacheca o cosa potrà succedere tra 5/10 anni, interessa il presente. La Juventus oggi è in una fase di transizione, con molte incertezze societarie, tecniche, e anche sul piano della chiarezza progettuale. Mentre il Napoli, al netto delle difficoltà dell'anno scorso, è reduce da due scudetti in tre anni, e ha mostrato una struttura vincente. Non basta chiamarsi Juventus per convincere chiunque. I giocatori e gli allenatori guardano il presente, non il nome. Oggi, il progetto Napoli è oggettivamente più avanti. Non parliamo di gloria passata, ma di presente e futuro prossimo.
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Il modello moneyball può essere adattato con intelligenza. Il Liverpool, ad esempio, ha costruito parte del proprio ciclo vincente proprio su un uso molto intelligente dei dati: dall'ingaggio di Klopp (che fu scelto anche perché il suo stile di gioco era quello che meglio si sposava con i dati che fornivano i giocatori), fino a molte operazioni di mercato mirate. Poi vabbe, John Henry penso sia uno dei proprietari, quindi credo ci sia poco altro da dire. Comolli non a caso ha portato a Tolosa un approccio simile (a parte il fatto che con Henry ci ha lavorato) basato su algoritmi e analisi, ma senza dimenticare la componente umana dello scouting. Da quel che si vede, ha trovato un buon equilibrio: non si limita a "seguire i numeri" religiosamente, ma usa i numeri per guidare lo scouting e per scoprire opportunità nascoste. Sull'aspetto mediatico dipende. Se mandi Ibra ai microfoni che tira fuori gli algoritmi e poi frasi motivazionali da poster che vanno bene se sei una matricola al college allora ovvio che ti si ritorce contro subito.
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In effetti sull'esonero di Montanier e le motivazioni ho storto un po' il naso. Però in altre interviste ho letto che c'erano altri fattori in gioco (disguidi vari su trasferimenti e staff) quindi boh, non saprei. Come sempre, quando leggo le "motivazioni dell'esonero" rimango scettico.
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Ti ringrazio! C'era un articolo con intervista a Comolli del Telegraph che parlava di questa cosa. A quanto ho letto gli piace occuparsi direttamente della scelta dell'allenatore, anche qui fortemente guidato dai dati. (Qui mi fa pensare che la Juventus possa inserirlo come DS). Ovviamente non da solo ma in compagnia di alcuni suoi collaboratori. Ad esempio al Tolosa Julien Demeaux, che gestisce l'analisi dati, e Selinay Gurgenc che gestisce il reparto HR diciamo. Nell'intervista gli chiedevano perché il Tolosa avesse deciso di licenziare Montanier dopo la coppa vinta, e la risposta è stata perché il rendimento della squadra era sotto le aspettative basate sui dati nonostante la vittoria della Coppa. Per quello che ho capito, una vittoria estemporanea non può cambiare radicalmente il giudizio dell'operato. Non si addentra nella metodologia di selezione ma fa capire che se tirano dritto in base ai modelli prestabiliti. Ad esempio l'allenatore attuale è stato scelto in base a molti fattori tra cui, di uguale importanza rispetto a quello statistico, il fattore umano. Novell era già al Tolosa (penso vice di Montanier) e fu promosso dopo l'esonero di Montanier.
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Tognozzi non sarebbe neanche dovuto andarsene da Torino, soprattutto per Stefanelli che non si era mai occupato dell'area scouting ma era direttore sportivo.
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Non hai tutti i torti. Hai ragione che il calcio non si riduce solo ai numeri, ma proprio per questo un algoritmo ben progettato non si limita a valutare solo le statistiche più evidenti. Nel caso di Immobile alla Lazio, i numeri da soli non bastano e credo che i modelli abbiano tenuto conto di tantissimi fattori: contesto tattico, ruolo, rendimento in situazioni diverse, progressione nel tempo, dati sulla fisicità, sui movimenti senza palla, sulle occasioni create o sfruttate, e molto altro. Un esempio senza andare a prendere algoritmi: il suo "golden boot" è ricordato per i 16-17 rigori segnati in quella stagione più che per il numero di goal. Gli algoritmi di oggi credo integrino dati qualitativi e quantitativi, cercando di captare potenziali diciamo nascosti, quindi non solo numeri grezzi. Ecco perché, ad esempio, un giocatore può sembrare "normale" in alcune metriche ma emergere grazie ad altre combinazioni. Quindi la vera bravura si riduce alla capacità umana, quindi integrare questi databse con l'esperienza sul campo, il fiuto degli osservatori e l'interpretazione dei numeri. Comolli ha un passato molto lungo da osservatore e scout, quindi sicuramente l'ultima cosa che ha preso in considerazione è affidarsi solo a numeri puri e grezzi, imho.
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Non è questo il punto dell'analisi. Cioè io non stavo valutando il palmares, ma il modello di gestione (sostenibile, moderno, basato su dati, valorizzazione del vivaio e acquisti intelligenti) partendo da una situazione disastrosa. Detto ciò ha vinto la Ligue 2 e una coppa di Francia. Ma il vero valore è aver, in ordine: -Ricostruito un club fallito sportivamente e retrocesso. -Raggiunto la stabilità in Ligue 1 con risorse limitate. -Creato un modello replicabile e adattabile basato su scouting, dati, e giovani. Non stiamo parlando di una big già affermata, ma di una ripartenza intelligente e vincente di una squadra di provincia. Per una Juve che vuole sostenibilità, giovani, controllo dei costi e ritorno graduale ai vertici, questi risultati contano molto più di una coppa estemporanea. Cioè, ovviamente la Juventus ha ambizioni ben più alte, ma proprio per questo è interessante contestualizzare cosa potrebbe fare Comolli con risorse, struttura e visibilità molto superiori. È un discorso di metodo, non solo di trofei.
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Grazie mille davvero, troppo gentile. Lo terrò a mente...
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#VSCafe - Lo Spazio Tattico Bianconero - UPDATE: FOCUS TECNICO-TATTICO SU JONATHAN DAVID
Dale_Cooper ha risposto a Dale_Cooper Discussione Juventus forum
Ciao carissimo! Su Emery la penso esattamente come te. Lo dicevo già ai tempi: se fossi stato Giuntoli, sarei andato io di persona a Birmingham, con casse di txakoli e un furgone pieno di pinchos, e non me ne sarei andato finché non mi diceva sì. Per il resto, il mio nome resta senza dubbio Franck Haise, adesso al Nizza, prima al Lens. Oltre ai risultati ottimi (ha portato entrambi in Champions League), mi piace un sacco per come ragiona tatticamente: non è uno fissato con un modulo, adatta il sistema ai giocatori che ha. Zero dogmi. Velocemente: a Nizza sta facendo un lavoro secondo me ottimo. Non hanno tantissimo possesso (spesso sotto il 50%), ma hanno un ottimo attacco: 21.7 npxG, terzi in Ligue 1 dopo PSG e Monaco. Difendono bassi, aspettano l'errore e poi ripartono in contropiede con grande velocità e organizzazione. In fase offensiva, secondo me, è molto moderno. Costruiscono dal basso ma sempre con l'idea di verticalizzare senza tergiversare troppo con il pallone. Vuole gente che si muove bene senza palla e vuole che i suoi giocatori attacchino e riempino l'area. Per dire, anche se non fanno manovre lunghe, il Nizza è tra le squadre con più tiri in porta della Ligue 1. Cioè, ogni attacco trova uno sbocco. Insomma, è uno che costruisce, valorizza, si adatta. E con una rosa forte e un progetto ambizioso, secondo me può davvero fare il salto definitivo. Guardare gli highlights di: Nizza-Lilla 2-2, Nizza-St. Etienne 8-0, Lens-Arsenal 2-1, Lens-PSG 3-1 per capire meglio come studia le partite. In tutto, per dire, il suo Lens finiva secondo con 84 punti un paio di anni fa, ecco. Vediamo se si passa dal txakoli a uno Chateau Minuty... -
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Settimana decisiva per il futuro di Giuntoli: le ultime novità
Dale_Cooper ha risposto a urbyemanuelson Discussione Cestino
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Possiamo forse salutare Giuntoli. In due anni: -Rottura con tre allenatori diversi -Primo mercato invernale completamente sbagliato con la squadra seconda in classifica -Scelte tecniche e di mercato estive disastrose -Spogliatoio perso di mano -Capitano mandato via a gennaio -Interventi sul mercato invernale tardivi, nonostante gli infortuni -Venduti i giovani più promettenti per finanziare il mercato. Quello che ha fatto è semplicemente inaccettabile.
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Però se ci pensi, prima di ufficializzare Motta (che era il segreto di Pulcinella) la Juve ha sistemato la questione buonuscita con Allegri. Certo, parliamo di cifre molto diverse, ovviamente... ma il principio è lo stesso: evitare di trovarsi a libro paga con due allenatori + il loro staff contemporaneamente. Credo che la società non voglia correre ulteriori rischi economici, almeno finché non ha un'uscita sicura (tipo, appunto, Motta al Milan, come si vocifera).
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Nel video non ne parla direttamente, ma io dico che bisogna fare attenzione alle eventuali alternative. Secondo me, anche da un punto di vista economico, la Juventus sta cercando di tutelarsi con Tudor. Cioè, prima di prendere altre decisioni ed eventualmente appesantire ulteriormente il monte ingaggi, vuole capire se riesce a liberarsi dell'ingaggio di Motta e del suo staff. Se avesse la certezza che Motta, per esempio, andrebbe davvero al Milan, allora avrebbe un po' più di margine di manovra per valutare altre soluzioni. My two cents.
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Riassumo velocemente il video di Romeo di stamane: -Ieri incontro tra Conte, De Laurentiis e Manna. Tuttavia, non è arrivata una decisione definitiva. -Il Napoli continua a fare pressing per convincere Conte a restare, presentandogli un progetto ambizioso. -Conte riflette, ma non sembra condizionabile solo da acquisti o promesse di mercato. La sua valutazione è più complessa. -La Juve è in attesa. Non può fare mosse ufficiali finché Conte è sotto contratto con il Napoli. -Nessuna proposta formale è ancora arrivata a Conte (anche se qualche contatto informale probabilmente c'è stato). -Il club bianconero sta riflettendo a 360 gradi anche sul proprio assetto dirigenziale e sul futuro del progetto sportivo. -Il Napoli vuole evitare un altro errore di gestione post-Spalletti e cerca certezze subito. -La scelta di Conte è fondamentale per il Napoli, che deve decidere a breve anche per cautelarsi con altri allenatori (Allegri). -Il Milan avrebbe avuto un primo contatto con l'entourage di Motta.
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Un po' come cercare parcheggio in centro di sabato sera: c'è chi dice che non c'è posto, chi "c'è un buco là, ho visto una macchina uscire" e chi invece preferisce farsela a piedi.
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Demotivato... Comolli. Ma che Comolli? Ma che cosa dite? Comolli che? Ma che Comolli? Ma quale Comolli? Cioè, cosa vuol dire Comolli? Non capisco io. Devo fare i salti in dirigenza? Non è nel mio carattere fare i salti in dirigenza. C'è qualche presidente che fa i salti perché li ha sempre fatti. Io faccio le esultanze magari, però i salti in dirigenza non li ho mai fatti. Ma con questo non è che sono Comolli. Comolli... se uno resiste 21 anni a questi livelli qua non credo che sia tanto Comolli. Un po' di rispetto anche lì. Che Comolli? Siete Comolli voi quando dite queste cose qua, perché vi fa comodo dire 'ste cose qua che uno è Comolli. Non sono Comolli. Quale Comolli? Eh... ci mancherebbe, se sei Comolli non fai 'sta attività qua.. Ricordatevelo... Questa è l'attività più dura al mondo... Se sei Comolli non vai da nessuna parte, ok? Comolli non lo sono. Comolli saranno gli altri. Gli fa comodo dire che sono Comolli. Quale è il problema? Perché uno dice Comolli? Ma che Comolli che? Cioè siamo pazzi qua? Comolli non so chi sia...chi fa sto mestiere non è Comolli. Assolutamente non può essere un Comolli chi fa 'sto mestiere qua, ok? Chi dice che sono Comolli non ha mai detto una volta che il nostro attaccante titolare era Vlahovic, nel progetto nostro. Avete sentito una volta che mi son lamentato, il Comolli? Avete sentito il Comolli che si lamenta? No!!! Vuol dire che non sono Comolli. Il Comolli dice un'altra cosa. Eccolo qua: questo vi dice quello che voi dite che è Comolli. Non sono Comolli, ho tanta grinta ancora, nel momento in cui mi sento Comolli, io smetto... ci metto 30 secondi, ho sempre deciso in trenta secondi le mie cose.