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Dale_Cooper

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  1. Capisco il punto di vista, ma il problema è che si continua a giustificare l'inaccettabile con la storia della "vera ricostruzione". Perché se oggi siamo in questa situazione è proprio per le scelte scellerate degli anni passati. E sai qual è la cosa peggiore? Che adesso ci raccontano che dobbiamo ancora aspettare, che siamo solo all'inizio. A me sembra solo l'inizio dell'ennesima presa in giro. L'obiettivo della stagione era la qualificazione alla prossima Champions League. Perfetto, ma al momento siamo quarti per miracolo, con una squadra che da mesi fa fatica a vincere due partite di fila e che sta facendo di tutto per rendersi la vita difficile, navigando tra quarto e settimo posto da settembre. Siamo andati in Supercoppa per essere eliminati subito, quando l'obiettivo era vincerla. Siamo usciti dalla Champions in malo modo, con dei playoff giocati da cani dopo un 20esimo posto nella classifica generale. Due obiettivi stagionali già falliti, e non mi sembra di vedere segnali incoraggianti per il terzo. L'eliminazione di mercoledì non sancisce l fallimento della stagione. Forse da sola no, ma inserita in questo contesto di mediocrità cronica sì. Se la stagione si chiude con un quarto posto strappato all’ultima giornata, senza un trofeo, dopo aver fallito ogni altro obiettivo, possiamo considerarla una stagione positiva? Qui il punto è semplice: ci stanno vendendo un ridimensionamento come un "progetto:, e purtroppo in tanti ci stanno cascando. Siamo la Juve, non il Bologna. Se ci riduciamo a ragionare come se il quarto posto fosse un traguardo, allora significa che la società ha vinto.
  2. Che vergogna. Questa società è riuscita nell'impresa di trasformare la Juventus in una provinciale di lusso, vendendo ai tifosi l'ennesima presa per i fondelli come se fosse una rivoluzione epocale. 70 punti, quarto posto, eliminazioni disastro... un traguardo da festeggiare con lo champagne, proprio... Ma ci rendiamo conto di che fine abbiamo fatto? Hanno avuto il coraggio di raccontarci che il ridimensionamento fosse una scelta strategica, che bisognava "ricostruire" dopo anni difficili. Ma quale ricostruzione? È uno smantellamento puro. Sono cinque anni che facciamo pena, e invece di rialzarsi, di tornare a essere la Juve, siamo qui a giustificare l'ennesima stagione mediocre con la solita solfa del "bisogna avere pazienza". Ma pazienza di che??? Di vederci trasformare in una Fiorentina qualsiasi (con tutto il rispetto per i viola che stanno facendo una stagione bellissima), ma con il triplo delle risorse? Perché ormai siamo questo, una squadra che punta al quarto posto e si sente pure in dovere di esultare. Mentalità da perdenti e mediocri. E il bello, in tutto 'sto schifo, è che sono riusciti a convincere una fetta di tifosi che tutto questo sia normale, che "ci vuole tempo". Tempo per cosa?? Ci stanno prendendo in giro alla grande, e la cosa più grave è che molti ci cascano pure. La verità è che questa società ha messo su una narrazione perfetta per mascherare il fatto che non hanno le capacità, ne la voglia, per riportare la Juve ai livelli che le competono. Ma intanto, tranquilli, l'importante è il "progetto". Un progetto che ci ha portato dritti nel baratro. Complimenti a tutti.
  3. Yldiz rimane anche con l'EL, imho. Semplicemente se non entrassimo in CL ci saranno un paio di movimenti (scambio Vlahovic-Kolo, vendita Cambiaso probabilmente) e pochi investimenti in entrata.
  4. Somiglianza che ho notato subito, deja-vu che non avrei voluto rivivere, ma tant'è... Grazie ancora per questa analisi che conferma le mie sensazioni, purtroppo. Io mi pongo una domanda, e la pongo a voi: cosa ci dice questo doppio errore? Quando una squadra subisce un goal con determinate dinamiche, il primo passo è l'analisi dell'errore e la correzione. Questo doppio goal subito in fotocopia non è un caso e non è una coincidenza: è il sintomo di problemi più profondi, sia tattici che mentali, imho. Alcune considerazioni sparse: Una squadra come si deve, dopo il goal preso all'andata dovrebbe riuscire a individuare gli errori e a correggerli nel minor tempo possibile. Nel caso specifico, dopo il primo goal subito all'andata, ci si sarebbe aspettati una revisione attenta di quella situazione... cosa ha permesso a Lang di accentrarsi così facilmente? Perché la squadra è andata nel panico? Come si può evitare che un inserimento sul lato cieco di Perisic diventi letale? Evidentemente, questa revisione non è stata fatta in modo efficace (ho i dubbi che manco sia stata fatta, purtroppo). Anche perché le stesse dinamiche sono successe addirittura con Bakayoko in campo. Se un gol simile viene subito due volte, significa che: Non c'è stata una chiara analisi del problema. La squadra non ha riconosciuto il problema e non ha saputo rispondere alla stessa situazione. I giocatori in campo non hanno gli strumenti o la lucidità per prendere decisioni diverse. Questo è un problema serio perché il calcio è un gioco fatto di queste cose... Un altro dei difetti più evidenti in entrambi i goal è la PESSIMA gestione della transizione difensiva. Non bisognerebbe mai arretrare in modo caotico, ma seguire delle regole precise per gestire le transizioni. Nel caso specifico, ci sono stati due errori macroscopici: Il mancato contrasto su Lang: nessuno è intervenuto per fermarlo prima che si accentrasse, permettendogli di agire indisturbato. Gravissimo all'andata, ancora più grave al ritorno, considerando le situazioni e dinamiche incredibilmente simili. Le scalate difensive errate: tutti arretrano, ma senza comunicazione e senza un ordine preciso. Il risultato è stato che Gatti si ritrova sempre a correre all'indietro, Cambiaso viene trascinato fuori posizione e Nico si ritrova a dover fare il terzino in emergenza. Puro istinto di sopravvivenza e zero organizzazione. Male male. Un altro elemento che emerge da questa doppia rete subita è la fragilità mentale della squadra in certi momenti della partita... ma andremmo al di là della tattica e vorrei che questo topic rimanesse puramente "tecnico".
  5. Rispondo solamente per ricordarmi di rispondere nelle prossime ore. Come sempre, un grazie ENORME a te per il lavoro continuo.
  6. Dale_Cooper

    Infortunio Veiga: lesione al tendine del plantare per il difensore

    Eh, Papa Eindhoven non c'è ancora.
  7. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    Ovviamente non è la stessa cosa nemmeno per me. Arrivare secondi, terzi o quarti non è affatto uguale, ma il punto è che ci siamo abituati a vivacchiare in una terra di mezzo dove alla fine sembra che basti starci dentro, senza mai costruire qualcosa di solido. Il problema non è solo la posizione in classifica, ma l'atteggiamento della società e della squadra: siamo sempre in balia degli eventi, costretti ogni anno a sperare che qualcun altro faccia peggio di noi piuttosto che puntare a fare meglio di tutti.
  8. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    Guarda, il problema di fondo è che ci siamo proprio adagiati verso il basso, perché è un classico tutto italiano. Non possiamo vincere? Allora arrivare secondi o quarti è la stessa cosa. Vivacchiamo. Ci si accontenta, si normalizza il galleggiamento, e alla fine va sempre a finire così: ci troviamo a fare calcoli assurdi su chi arriva quinto, su quanti punti facciamo nel ranking UEFA, su come si posiziona la Serie A rispetto alla Liga. Quest'anno sembravano tutti impazziti con questa storia del ranking: “Eh ma quanti punti ha fatto la Spagna? E l'Italia? Dai forza Milan, forza Atalanta, tifiamo pure per l'Inter se serve.” Ma veramente? Siamo la Juventus, non il Monza. Non possiamo ridurci a tifare per le italiane in Europa perché ci serve qualche punto in più per garantire il quinto posto Champions (!!!) Non possiamo accettare che la nostra stagione sia ridotta a un'agonia di numeri e speranze indirette. Un tempo noi il ranking lo facevamo, non lo subivamo (semi-cit. storica). E invece eccoci qui, con una mentalità che si è progressivamente ristretta, con una società che da anni accetta la mediocrità come nuovo standard e con un ambiente che, a furia di vedere questa deriva, ormai si è pure abituato. Perché alla fine è sempre quella la chiave: ti dicono che arrivare quarti basta, che va bene così, che l'importante è il bilancio, che se sei costante prima o poi torni a vincere. Ma non è vero. Non torni a vincere senza una mentalità vincente. Non torni a vincere se non pretendi il massimo. E noi abbiamo smesso di pretenderlo da cinque anni abbondanti.
  9. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    Sì, sicuramente il calo fisico è stato evidente nel secondo tempo, e sicuramente è stato uno dei fattori principali. Ma il problema è che questa non può essere l'unica spiegazione. Il fatto che il goal di Perisic sia arrivato praticamente identico a quello dell'andata è emblematico: sembra che gli avversari ci studino alla perfezione, mentre noi continuiamo a ripetere gli stessi errori senza imparare nulla. È assurdo come, nonostante le settimane di preparazione, si cada sempre nelle stesse trappole tattiche. C'è anche un problema proprio di atteggiamento. Appena subiamo un colpo, ci sciogliamo come neve al sole. Nessuna reazione, nessuna contromossa, nessun piano B. È questo il vero punto critico: non c'è mai un correttivo in corsa, mai un cambio che ribalti l'inerzia della gara, solo improvvisazione e scelte casuali. Praticamente quando gli avversari capiscono come farci male e noi li lasciamo fare. Bosz sul 2-1 rideva e sapeva di averla in mano e che non l'avremmo mai ripresa, per dire.
  10. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    La colpa di Motta è principalmente tattica e di lettura delle partite, a volte siamo davvero a livelli amatoriali. Anche la preparazione atletica lascia molto a desiderare, e si vede sul campo. Per quanto riguarda le domande: non saremmo in grado di lottare per lo scudetto perché abbiamo giocatori che nemmeno sanno alzare la testa, ci mettono un'eternità a cambiare il gioco e spesso non vedono neanche l'uomo libero. Il problema è generale e le responsabilità vanno suddivise equamente tra i reparti: una società assente, un tecnico con scelte allucinanti e una squadra strapagata, ma non all'altezza di indossare la maglia della Juve, a meno che non l'abbiano comprata allo store.
  11. Dale_Cooper

    PSV - Juventus 3-1, commenti post partita

    Passata la nottata, commento a freddo. Faccio davvero fatica a trovare qualcosa di positivo dopo la partita di ieri. Faccio fatica proprio a commentare, a dirla tutta. Più passano le stagioni, più ho la sensazione che questo sia uno dei periodi più bui della storia della Juventus. Delusione dopo delusione, la sensazione è sempre la stessa: siamo alla deriva e ogni settimana c'è da aspettarsi qualcosa di peggiore a quella prima, un disastro che continua da anni e nessuno fa nulla. Sulla partita: il primo tempo, tutto sommato, lo abbiamo anche giocato bene. Nulla di straordinario, ma eravamo in partita. Poi il solito blackout totale. Un secondo tempo imbarazzante, inesistenti, molli, impauriti. Letteralmente con la cacca nelle braghe. Il 3-1 finale è addirittura generoso: poteva tranquillamente finire 4-0 senza che nessuno avesse nulla da ridire. E qui mi fermo un attimo. Domenica scorsa scrissi che nel primo tempo saremmo potuti andare sotto più volte e che alla fine, godevo per la vittoria ovviamente, contento per il secondo tempo, ma che nel primo tempo siamo stati molto fortunati. Apriti cielo: frecciatine, battutine, carri, insulti. Ora forse, dopo il naufragio di ieri, sarebbe il caso di imparare a rispettare tutte le opinioni, perché la realtà è sotto gli occhi di tutti. La Juventus è in declino da cinque anni. Cinque!!! È inutile continuare a nascondersi dietro le vittorie sporadiche o i singoli episodi fortunati. Questa squadra fa ribrezzo, e negarlo significa voler male alla Juve. Questa squadra non so neanche se ha la forza di arrivare quarta. Siamo alla deriva ed è ora di mettere da parte le fazioni e svegliarsi: siamo fuori dalla Champions nella prima fase praticamente, perso soldi europei, stiamo lottando per il quarto posto da inizio campionato, facciamo a malapena tre vittorie di fila, perso la Supercoppa malamente. Questa è la realtà della stagione. E che diamine. E a me piace parlare di tattica, difendere l'allenatore e i tesserati. Ma poi c'è la realtà dei fatti che dice che questa Juventus sta facendo evidentemente molto male. Gestione dei cambi e lettura della partita: cambi tardivi e sbagliati, solita confusione totale nelle scelte. Mai un doppio centravanti quando serve, e poi sempre il solito Gatti mandato in avanti a caso quando siamo sotto, come se fosse la soluzione a tutto. Savona entrato malissimo, completamente fuori dal ritmo. Squadra sfilacciata, zero connessione tra i reparti. E Di Gregorio? Continuava a rilanciare lungo dal fondo, ma i nostri statici, immobili, manco andavano incontro al pallone!!! Aspettavano che lo prendesse il PSV, roba da dilettanti. Mancava proprio l’ABC del gioco: lettura della partita inesistente, nessuna reazione tattica. Così non si va da nessuna parte. La società: un altro grande classico. Nessuno che nel post-partita ci metta la faccia. Nessuno che si assuma le responsabilità. Parlate prima, ma mai dopo. Sono arcistufo di parole al vento, di proclami, di interviste inutili prima delle partite per poi sparire quando c'è da metterci la faccia. Dovete chiedere scusa a chi si fa 1.000km per venire a vedere certe figuracce. Dovete capire che la Juventus non è vostra: la rappresentate, la amministrate, ma è dei tifosi. Andatevene, grazie. Aspetto novembre 2025 e spero nel miracolo Agnelli, perché 'sta società mi pare una roba uscita dai Looney Tunes. Capitolo infortuni: non mi arrabbio neanche più. Ormai è una barzelletta. Sempre gli stessi problemi, sempre le stesse giustificazioni, sempre la stessa gestione dilettantesca. Sul quinto posto Champions evito proprio di parlare, visto che anche lì mi sono beccato le solite risposte simpatiche. Ma dopo la debacle italiana penso che ci sia poco da aggiungere. Umiliati da Belgio e Olanda, alla faccia di chi pensa che il campionato italiano sia il top del mondo. Alla fine, sintetizzo tutto così: questa Juventus non è all’altezza della sua storia. E chiunque continui a minimizzare sta solo contribuendo al disastro. Avanti così.
  12. La direzione di Maurizio Mariani nel derby d'Italia tra Juventus e Inter è stata complessivamente molto buona, senza episodi clamorosi o particolari errori che abbiano condizionato in maniera decisiva l'andamento della partita. L'arbitro romano ha gestito la gara con un metro piuttosto uniforme, intervenendo poco con i cartellini e dirigendo il gioco con sufficiente personalità, tanto da guadagnarsi un giudizio inizialmente positivo da gran parte degli osservatori. Tuttavia, la Gazzetta dello Sport ha mosso critiche piuttosto nette su quella che ritiene un'insufficiente distribuzione di ammonizioni, sottolineando come la Juventus avrebbe meritato almeno quattro cartellini gialli. Secondo il quotidiano, già nei primi minuti Kolo Muani avrebbe commesso un pestone da sanzionare, seguito da un tocco di mano di Nico Gonzalez e da un intervento di Conceicao su Dumfries che, a loro dire, avrebbe potuto interrompere un'azione potenzialmente pericolosa. Inoltre, la Gazzetta ritiene che McKennie avrebbe dovuto essere ammonito per un pestone su Bastoni, mentre Weah sarebbe stato responsabile di un'entrata scomposta su Dimarco. A completare l'analisi, il giornale sottolinea come sia stato giusto non concedere rigore per il presunto tocco di braccio di Gatti, reputando corretta la scelta di non fischiare. Trovo davvero imbarazzante che la Gazzetta abbia posto così tanta enfasi sui presunti quattro cartellini mancanti, vivisezionando ogni intervento commesso dai giocatori della Juventus e, curiosamente, sorvolando su episodi ben più evidenti che hanno visto protagonisti i calciatori dell'Inter (gomitata di Thuram su Gatti, ripartenze fermate con interventi non proprio ortodossi, trattenute di Acerbi in contropiede, proteste plateali, senza dimenticare Inzaghi che è entrato in campo a più riprese). Pare che questa analisi sia stata fatta completamente ignorando il metro di giudizio utilizzato dall’arbitro che, personalmente, ho apprezzato proprio perché ha privilegiato un gioco più fluido, lasciando che fosse il campo a parlare. Non mi sorprende che ala Gazzetta tiri fuori un articolo del genere, ma la cosa fa piuttosto sorridere. Basti vedere il sottotitolo su Gatti: "Ma niente braccio in area". Sembra che abbiano voluto rimarcare l’episodio solo perché i giocatori nerazzurri si erano messi a protestare in massa, nonostante il pallone non si sia nemmeno avvicinato al braccio del difensore bianconero. A questo punto, sarebbero potuti arrivare perfino a scrivere: "Non c'è fuorigioco sul gol di Conceicao", giusto per sottolineare come Sommer e soci, di default, avessero già alzato il braccio pur avendo l'avversario in gioco di diversi metri. Nel complesso, credo che l’arbitraggio di Mariani sia stato decisamente all’altezza, soprattutto se confrontato con direzioni di gara molto più controverse e con un metro di giudizio molto altalenante a cui abbiamo assistito in passato. L'unica pecca, a mio parere, l'aver fischiato troppo ai difensori che, a contatto con gli attaccanti, si lasciano cadere. Ritengo, comunque, sia più corretto riconoscere la costanza di un metro di giudizio piuttosto che analizzare ogni singolo dettaglio con un filtro eccessivamente di parte.
  13. Dale_Cooper

    Il pre-partita di VecchiaSignora: Psv-Juventus

    Stasera sensazioni di Dortmund, non so il perché. Me la facevo sotto nel post-partita, trenta secondi dopo l'inizio dicevo "questa la passiamo easy".
  14. Federico Chiesa ha vissuto un pomeriggio da dimenticare nella clamorosa eliminazione del Liverpool per 1-0 contro il Plymouth Argyle nel quarto turno di FA Cup. Con Salah assente, l'ex Juve ha avuto l’occasione di partire titolare, ma la sua prestazione è stata ben al di sotto delle aspettative, scatenando critiche pesanti da parte della stampa inglese. I giudizi dei media non lasciano spazio a interpretazioni: la sua media voto è stata di appena 3.9, un dato che riflette perfettamente la difficoltà che ha avuto nel lasciare il segno. Goal è stato particolarmente duro, affermando che Chiesa "ha offerto praticamente nulla sulla fascia", mentre Ian Doyle del Liverpool Echo lo ha definito "molto deludente", evidenziando come nei primi 25 minuti non abbia praticamente toccato palla. Le statistiche non fanno che confermare quanto visto in campo: Solo 4 duelli vinti su 17 13 contrasti persi (nessuno peggio di lui in campo) 1 solo dribbling riuscito su 10 tentati 29 palloni persi (dato da brividi per un attaccante) Numeri impietosi, che dipingono un quadro chiaro: Chiesa non ha mai trovato il ritmo della partita e ha sofferto la fisicità degli avversari. Anche gli opinionisti inglesi non hanno usato giri di parole. Karen Carney di ITV Sport ha dichiarato senza mezzi termini: "Chiesa non ha giocato bene. Tutti vogliono vederlo tornare al top dopo gli infortuni, ma oggi è sembrato completamente fuori forma: semplicemente non abbastanza bene." Un commento difficile da contestare. E dire che appena pochi giorni fa aveva giocato i suoi primi 90 minuti completi da quando è a Liverpool in Champions League contro il PSV, un segnale che faceva ben sperare per una sua ripresa. Ma la prova disastrosa contro il Plymouth rischia di compromettere le sue possibilità di guadagnare spazio nelle prossime partite. Con l'eliminazione dalla coppa nazionale, le occasioni per convincere Arne Slot si riducono ulteriormente, e ora il 27enne dovrà sfruttare al massimo ogni minuto che gli verrà concesso. Insomma, la sua avventura in Premier League è ancora in salita. Serve una svolta, e serve in fretta.
  15. Sembra che il concetto del referee manager sia stato utile quando c'era da instaurare un certo tipo di rapporto con la classe arbitrale, ma appena il vento ha iniziato a soffiare in direzione diversa, improvvisamente non è più una figura così indispensabile. Veramente curioso vedere come, quando gli episodi arbitrali pendono sempre da una parte, tutto sia "normale" (succedono gli errori... gli arbitri sono umani... ringraziamo l'Inter per aver messo il referee manager, ecc.), mentre quando il margine di errore si assottiglia e qualche episodio gira a sfavore, scoppia il caos. Lo smoking bianco è tornato di moda, a quanto pare. Metafora perfetta per descrivere certe dinamiche di quella squadra. Peccato che la memoria sia corta, e si dimentichi facilmente quante decisioni dubbie abbiano indirizzato certe stagioni passate. Ma d'altronde, certe abitudini sono dure a morire.
  16. Innanzitutto un grande applauso a tutti voi per il tono e la qualità delle discussioni in questo topic: confesso, quando l’ho riaperto ero già pronto a chiuderlo, invece mi avete sorpreso con spunti interessanti e argomentazioni di altissimo livello. Grazie di cuore, davvero. E ovviamente un ringraziamento speciale va a @jouvans, che sta guidando questa iniziativa con i suoi contributi puntuali e il suo preziosissimo supporto partita dopo partita, giorno dopo giorno. Vorrei sentire la vostra opinione sulla partita di ieri sera, soprattutto in merito alla gestione del centrocampo nel primo tempo. Personalmente mi è sembrato di vedere un reparto piuttosto distaccato dallo sviluppo del gioco, quasi "avulso", con i centrocampisti poco inclini a farsi trovare tra le linee per dare soluzioni di passaggio o copertura. In alcune fasi, McKennie, Thuram, Nico e Conceicao mi sono sembrati troppo isolati, lasciando campo libero all'Inter, che di fatto è riuscita a guadagnare metri e a controllare il ritmo del match. Il mio sospetto è che Thiago volesse piazzare Koop in una sorta di ruolo "alla Locatelli" come fulcro della manovra, ma senza eccessive responsabilità di copertura (quindi non a schermare il centrale che si stacca, per intenderci), quanto più a fungere da vero e proprio collante fra i tre reparti. Tuttavia, per come si sono poi disposti in campo, quella connessione non mi è sembrata funzionare a dovere. Forse per mancanza di automatismi, forse per l’interpretazione errata dei movimenti, il risultato è stato un centrocampo a tratti disunito e poco efficace nel recupero palla. Secondo voi è una lettura plausibile? Oppure c'è dell’altro che mi sfugge? Aspetto le vostre impressioni, soprattutto su come si potrebbe intervenire tatticamente per evitare che in futuro il centrocampo si "scolleghi" in questo modo. Sulla carta, l'idea di avere un regista mobile in quella posizione non mi dispiace affatto, ma ieri sembrava che i giocatori non sapessero bene quando accompagnare l’azione e quando, invece, muoversi in copertura. Che ne pensate?
  17. Dale_Cooper

    Juventus - Inter 1-0, commenti post partita

    Imbarazzante che la Gazzetta si metta a parlare di questi quattro gialli mancanti, vivisezionando ogni intervento della Juventus (ovviamente non quelli dell’Inter: gomitata di Thuram, un paio di ripartenze fermate, Acerbi che trattiene in contropiede, proteste e insulti, Inzaghi in campo, ecc.) senza considerare minimamente il metro di giudizio complessivo, che a me, tra l’altro, è pure piaciuto. Non mi sorprende che le "cheerleader" dell’Inter facciano un articolo del genere: fa comunque abbastanza ridere. Anche se la cosa migliore è nel sottotitolo: "Ma niente braccio di Gatti in area"
  18. Dale_Cooper

    Juventus - Inter 1-0, commenti post partita

    Innanzitutto congratulazioni e grazie per questo stupendo post. Colgo l'occasione per dire che, se tutto va bene, ci sarà un talismano per la prossima stagione anche in casa Cooper, raddoppiamo le forze
  19. Dale_Cooper

    Juventus - Inter 1-0, commenti post partita

    Non vedo l'ora di rivedere quel simpaticone di Yerry Mina
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