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eracle

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  1. Ahimè i miei studi sono attuali, praticando la professione forense... Sulla linearità delle dichiarazioni di Torsello circa la specificità della giustizia "domestica", e i relativi risvolti, sono d'accordo fino ad un certo punto. In effetti e in astratto, se aderisco ad un'organizzazione privata, accetto di stare alle regole di quell'organizzazione, comprese quelle che disciplinano la potestas puniendi. Ma, in generale, quell'organizzazione non potrebbe, in ragione di tale autonomia, porsi al di là di sopra dei principi fondamentali e generali di ogni Stato di diritto (per assurdo, e paradossalmente, dovrebbe a quel punto ritenersi legittima la previsione, ad esempio, di punizioni corporali per gli aderenti). Nella fattispecie, poi, è quella stessa organizzazione ad aver introiettato espressamente, nel suo sistema di giustizia, certi principi di derivazione statuale (mi riferisco al giusto processo, tra gli altri), per poi ostentare una sostanziale indifferenza agli stessi per la necessità - che non è nemmeno codificata - della "rapidità del giudizio" anche a prescindere da un compiuto accertamento della responsabilità.
  2. Quegli organi (art.44 del Codice) devono applicare i "principi del giusto processo". Quindi, se vuoi metterla sul "privatistico" (che non significa che si puoi fare quello che si vuole), tu Giustizia Sportiva "contrattualmente" ti sei assunta l'obbligo di applicare quei principi.
  3. In sentenza, allora, avresti dovuto dimostrare e dar conto (in motivazione) che effettivamente, senza quelle plusvalenze, la Juve avrebbe sforato qualche parametro e indicare la misura di tale sforamento ... Però, dopo le parole di Torsello, mi sembra chiaro che per loro è sufficiente evocare o ipotizzare la circostanza, senza bisogno che ve ne sia certezza. Si, l'unica è andare via da questa sistema e dai suoi (pseudo) giudici.
  4. Quindi se leggo che la società X deve fare un tot di plusvalenze, la cessione di quel giocatore y sarà determinata principalmente da ragioni sportive ? Il Procuratore potrà dire "no, non è lecito fare plusvalenza con quel giocatore perché quel giocatore serve al tuo allenatore?" È questo il ragionamento? Si potrebbe ribattere (per mera ipotesi dialettica): il problema sono gli scambi fatti solo per fare plusvalenza. Ora, a parte che sono una società che può utilizzare anche questa leva per guadagnare, ma dove sarebbe, nel caso, la slealtà? Nei confronti di chi? Come, attraverso questa prassi, sto danneggiando gli altri?
  5. Il paradosso. Da un lato una questione che richiederebbe una comptenza tecnica specifica o, quantomeno, l'ausilio di accertamenti approfonditi da parte di esperti (strumenti che, peraltro, la giustizia sportiva potrebbe attivare); dall'altra la necessità di essere rapidi e, dunque, inevitabilmente superficiali.
  6. Ma le plusvalenze non sono, di per sé, uno strumento "finanziario"? Che finalità "sportiva" può evere o deve perseguire la plusvalenza? E, poi, "sleali" nei confronti di chi? Io esco pazzo ... PS Ovviamente ho capito che anche tu condividi queste perplessità ...
  7. Appunto. Anche nel diritto penale esistono le norme penale "in bianco". Sulle quali potrebbe aprirsi un lungo quanto (per i non addetti ai lavori) noioso. Però il precetto deve essere comunque sufficietemente determinato, pur prevedendone l'integrazione con atti o provvedimenti provenienti da fonti di rango inferiore. La slealtà, la correttezza, la probità (recte comando: devi essere leale, devi essere corretto, devi essere probo) sono precetti assolutamente generici, che lasciano troppo spazio alla discrezionalità o, peggio, all'arbitrio di chi è chiamato a giudicare.
  8. Senza considerare che secondo l'art. 44 del Codice (cito testualmente) "Il processo sportivo attua i principi del diritto di difesa, della parità delle parti, del contraddittorio e gli altri principi del giusto processo"
  9. Io farei leggere queste esternazioni ad un ipotetico investitore straniero eventualmente intenzionato a entrare nel nostro calcio ... Un industria miliardaria le cui sorti sono rimesse al potere sanzionatorio arbitrario e illimitato di questi soggetti ....
  10. Magari lo sapessi ...certo, se vieni rimandato (nell'ipotesi fatta) solo per la quantificazione della pena, a quel punto non mi stupirebbe un accordo (sempre se sia ancora proceduralmente possibile)
  11. Messa così, per salvare la faccia, la via d'uscita potrebbe essere quella di rimandare tutto alla Corte con successiva applicazione della penalità originariamente richiesta da Chinè o qulche punticino in meno (comunque non - 15) Non dico che sia la soluzione auspicabile, beninteso: ma in un'ottica "salomonica" il rischio di uno scenario del genere purtroppo non è da scartare.
  12. magari era rivolto a chi non paga l'IRPEF e ha avuto bisogno dell'intervento in Parlamento di un certo Senatore che Abodi conosce molto bene ...
  13. Sarebbe meglio dire che c'è una gran confusione di piani, chiaro indice dello sforzo di riempire con tutto e il contrario di tutto il sacco vuoto della decisione, per cercare di farlo stare in piedi ....
  14. Secondo me la sentenza dice altro ...non è un problema di plusvanza "fittizia" e di intento doloso nel realizzarla. Perché se c'è una squadra che accetta la tua valutazione, in assenza di criteri oggettivi, quel valore è comunque l'esito di una contrattazione di mercato. Quello che ci viene contestato è di aver celato "dolosamente", attraverso operazioni formalmente separate, delle permute, per le quali, secondo la Corte, stando alle tesi del Procuratore, a sua volta imbeccato dai PM di Torino, il valore da mettere a bilancio doveva rispettare quanto stabilito dallo IAS 38.
  15. Si, forse...io mi limitavo all'ipotetica connessione di esiti tra procedimento sportivo o procedimento ordinario
  16. Probabilmente quella del 27 sarà una tappa interlocutoria...il GUP, sempre secondo me, non vede l'ora di liberarsi della patata bollente e coglierà al balzo l'occasione di dichiarsi territorialmente incompetente
  17. Quello era sottinteso ...le sane plusvalenze dell'inda e del Napoli esempio da seguire (ma senza farsi intercettare)
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