Cito entrambi per correttezza.
La mia è stata una provocazione, della quale è stato colta piu' la parte geopolitica che sociale. Il punto cruciale è il modo con il quale un'informazione viene assorbita da un italiano/tedesco/argentino che legge un articolo di giornale mentre beve il caffè.
Voglio precisare @finoallafine-1897che personalmente non giustifico minimamente quello che sta facendo Putin, e non l'ho mai scritto.
Poi vabbè che le invasioni americane vengano condannate all'unanimità, anche no dai.
@Dale_Coopernon mi metto nemmeno a discutere di geopolitica con te, mi piacerebbe, ma penso da poche righe, tu sia molto piu' preparato di me. Mi sono fermato qualche anno fa, il mondo va troppo veloce e non sono piu' stato al passo, rischierei cadute di ignoranza. Ho citato il battaglione Azov (l'ho chiamato battaglione perchè cosi' è effettivamente chiamato non per potenza militare) non tanto per una questione di influenza ma ho ripescato proprio ieri un articolo del 2013 o 14 non ricordo.
Il sentimento, al termine della lettura, era molto piu' diverso (erano descritti come terroristi). Poche parole ma molto piu' di condanna. Oggi scrivi battaglione Azov ed appare un'intervista di Bilezkyj in cui sostiene di non essere nazista o un articolo nel quale si afferma che è un corpo speciale addestrato da forze NATO.
Ma che idea si puo' fare una persona che fino a 5 giorni non sapeva nemmeno dove fosse l'Ucraina? pensa il Donbass.
La mia comunque, e dalle conclusioni sarebbe dovuta emergere ma non sono stato abbastanza bravo, era una presa di posizione netta e decisa sulla questione sociale di quanto sta arrivando a noi e al mondo occidentale in genere.
E' banale (e forse di bassa morale) dire che la guerra è brutta e fa soffrire ma i pensieri piu' semplici sono spesso quelli che ci accompagnano nella quotidianità.
Nel 2022 io non accetto un notiziario italiano dare notizie nel modo in cui viene dato. Semplicemente perchè il mondo è diventato multietnico e certi slogan sono troppo pericolosi.
Voi siete preparati, riuscite a scindere in maniere analitica certe cose probabilmente, ma la maggior parte delle persone, con il loro carico di odio che si portano appresso per la vita di me.rda che fanno, no.
Ho mio nipote che è per parte materna russo. La madre, come tutta la famiglia, condanna e sta soffrendo per quello che succede a casa loro.
Per me pero' è abominevole che mio nipote di 8 anni a scuola giorno dopo giorno debba assorbire il messaggio che la Russia sono i cattivi e gli ucraini no.
Siamo nel 2022 non nel 1922, quanti russi ed ucraini prendono il bus o la metro per andare a lavorare? Come pensi si possa sentire un ragazzo russo di 18/19 anni che sta andando a studiare, sentire tutti i giorni parlare di ''salviamo l'ucraina'', ''petizione per l'ucraina'', per non parlare di epiteti razzisti.
Poi ripeto sono pensieri banalissimi e forse leggermente moralisti ma quello che arriva alle orecchie rischia di rovinare a lungo termine piu' della guerra stessa.
Vuoi parlare del conflitto? Parlane in maniera distaccata, analitica, come state facendo voi che siete preparati, ma non andiamo oltre (non che voi due lo stiate facendo eh) perchè nella mediocrità generale, passare dal condannare Putin al condannare le persone russe (per un senso del dovere che sembra diffondersi a macchia d'olio) è un attimo.
Chiamiamoli effetti collaterali