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Mai detto che sia pulito….ma il sostenere che il Napoli abbia lucrato due scudetti (due, non uno!) da questo episodio - come ho avuto modo di leggere - non mi sembra molto equilibrata, come tesi. Anche perché i punti di penalizzazione me li devi dare subito (il proscioglimento della giustizia sportiva risale al 2022), non certo ad aprile 2025 nel rush finale con l’Inter, o retroattivi per revocare un titolo. Mi sa che almeno su questo possiamo convenire.
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Una tantum perché è l’unica “sgamata”, ovvio. Favore al Lille altrettanto ovvio: sono loro che hanno premuto maggiormente (forse in cambio di qualche milione di euro di sconticino) per concludere a valori gonfiati. Ricordo per l’ennesima volta che le plusvalenze, se non finalizzate a rientrare in determinati parametri, non sono solo un “plus” per le società, poi si ritorcono contro. Il Napoli ha ammortizzato a bilancio, specie per il primo anno (per il metodo di ammortamento seguito) e in pieno Covid, una cifra colossale per Osimhen, che fu pagato 70 (non è che il Napoli abbia avuto 20 milioni in regalo, senza inviare contropartite).
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Ah beh, questo mi pare ovvio. Non a caso è stato contestato a ADL il reato di falso in bilancio. Ma sul piano della correttezza sportiva, non vedo chissà quali differenze dall’ipotesi che i tre ragazzi fossero andati in Francia a preparare il caffè ai compagni di squadra. O differenze con Karnezis, che è andato a fare atto di presenza. Una volta che è sporca, è sporca. Ci potevi mettere anche Yamal, al posto di Manzi. Ovvio anche questo. Qui parliamo solo di operazioni conclamate, sgamate, intercettate (fate vobis). Non stiamo distribuendo assoluzioni o affibbiando aureole.
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Opinioni. Come tali (se argomentate) tutte legittimamente esponibili. Per me (rispetto a quello del Napoli) è anche più grave - sul piano del rispetto delle regole dell’equilibrio competitivo - il comportamento di Sassuolo e Roma del 2023, quando i neroverdi aiutarono (dichiaratamente) i lupacchiotti a rientrare nei parametri UEFA, evitando loro delle (sacrosante) sanzioni.
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Discorso condivisibile e che seguo, salvo un paio di punti. - La Juve non è stata condannata perché un magistrato ha stabilito che Pjanic (o chiunque altro) è stato venduto a prezzo eccessivo, ma perché (almeno, così è stato ritenuto) lo ha detto un dirigente intercettato, che l’operazione nella sua complessità era finalizzata a creare plusvalenza. Il valore tecnico dei calciatori interessati dalle operazioni non è stato dirimente, alla fine. - Non vedo perché una società che cede un cartellino dovrebbe preoccuparsi di mandare i calciatori ceduti a destinazione (manco fosse merce Amazon) o di convocare, organizzare e far loro svolgere le visite mediche con l’acquirente. Saranno anche fatti (e interesse) di chi compra, credo?!? Ma ribadisco che questa roba non conta un piffero, non vedo sostanziali differenze (sul piano della punibilità) tra un Karnezis che va a fare atto di presenza, ed un Manzi che neanche si reca in Francia. Specie una volta che sono uscite le intercettazioni, e che il portiere è stato considerato “materiale di scambio”.
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Possiamo discuterne fino alla ripresa del campionato, ma non ne usciamo. La Juve è stata punita utilizzando l’art. 4, per un sistema strutturato, continuato e apertamente finalizzato a conseguire vantaggi sul piano contabile. Il Napoli è sullo stesso piano delle squadre che (pur apertamente nominate nella famosa sentenza) NON sono state punite, perché fu scritto a chiare lettere che una tantum può capitare. Giusto, sbagliato, morale o immorale che sia, la sintesi di pagine e pagine di battute e ribattute tra il manipolo dei tifosi del Napoli e il resto degli utenti, sta tutta qui. Poi io accetto anche che mi si dica che il Napoli ha fatto qualcosa di più grave ancora, di più schifoso. Personalmente non sono d’accordo (per genesi, sviluppo, conclusione e conseguenze sul piano contabile della trattativa Osimhen) che sia più grave, lo ritengo solo più sfacciato e spudorato… ma ci sta la diversità di opinione.
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Infatti la sentenza suddetta l’ho criticata anche io. Non è questione di ritenere giusto a prescindere quello che viene emanato da un qualsiasi tribunale (se così fosse, per definizione, nessuno dovrebbe mai proporre un appello), ma di ragionare per step coerenti. Ad esempio, se (come ho scritto a chiare lettere) non si può giungere a una penalizzazione per il doping amministrativo “fine a se stesso”, non posso contemporaneamente scrivere che sarebbe giusto revocare uno o due scudetti al Napoli per un singolo episodio (imbarazzante più per la forma che per la sostanza), solo per apparire (fintamente) “imparziale”. Appurato che “così fan tutti”, bisogna regolarsi di conseguenza: così come 10 anni fa ci sarebbero state invasioni di campo in caso di rigore ripetuto per invasione o movimento incongruo del portiere, e oggi invece assistiamo - più o meno tranquillamente - a partite con rigori fatti tirare tre volte. La Juve del 2023 è stato un unicum, per una serie di ragioni “politiche” convergenti da più direzioni che hanno determinato quel che è successo.
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De Siervo: "Milan-Como in Australia per rafforzare il brand. Rabiot scorda che guadagna milioni per giocare a calcio"
SuperEagle ha risposto a _Alex_ Discussione Serie A e Campionati Esteri
Esattamente, per quello sostengo che Rabiot dovrebbe far valere le sue (giuste) ragioni, eventualmente, in primo luogo nei confronti del club che lo paga, e che lo ha ingaggiato (parte del suo guadagno é “coperto” virtualmente da questo match) anche per giocare Milan-Como a Perth. È come se io firmassi un contratto dando disponibilità illimitate per lavorare in trasferta, e poi mi lamentassi perché una (singola) trasferta è troppo lunga. Ipocrisia. -
Non è una supercazzola: è lingua italiana e sto argomentando ogni mio post. Le situazioni di Juve e Napoli non sono sovrapponibili: per il Napoli è venuta fuori un’unica situazione illecita, e nell’ambito di una trattativa non nata per preponderanti finalità di bilancio, trattativa sviluppatasi in un certo modo principalmente su spinta e insistenza del Lille (ovviamente con vantaggi anche per il Napoli, sotto forma di sconticino e benefici a bilancio…nessuno lo nega). Poi, stabilire quale delle due situazioni sia “più grave” dal punto di vista morale o della giustizia sportiva, è una questione di punti di vista e ognuno avrà le sue opinioni (personalmente, ritengo più grave il comportamento di chi abusa dello strumento, piuttosto che di chi - anche goffamente, in modo pacchiano - ci “casca” una volta ogni tanto; ma questo è il MIO PENSIERO, il mio personale punto di vista che prescinde dal tifo). Altra cosa ancora è stabilire se, e quale, sia la giusta punizione da infliggere in questi casi. Sempre PER ME, mai nella vita si deve arrivare a una penalizzazione, a meno che si ravvisi una chiara alterazione della regolarità dei campionati (es. rientro in parametri utili per l’iscrizione, o per fare mercato ecc.). Se iniziamo a entrare nella logica del “ah ma con Osimhen ci hanno vinto il campionato”, allora devono essere annullati tutti i titoli degli ultimi 30 anni. La Juve - molto semplicemente - non doveva essere penalizzata perché tutta quella roba lì, anche sommata e anche ricollegata sul piano finalistico, non poteva e non doveva rientrare nell’art.4, era materiale da art. 31 ed entro quei confini si doveva rimanere (tenendo conto anche del peso irrisorio delle varie operazioni sul complessivo fatturato).
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La differenza sul piano morale e/o della sfacciataggine dell’operazione (non una novità: si veda la casistica che ho riportato, risalente a 20/25 anni fa…) é una cosa; la differenza rispetto al caso specifico della Juve è un’altra. Per cui, se mi viene scritto “questa non è una differenza da poco, o sbaglio?”, io devo rispondere che, in una logica di “parità di trattamento” (per così dire) tra Napoli e Juve, è, invece, una differenza da poco, perché la Juve è stata punita per a) anteposizione degli obiettivi contabili rispetto alle logiche tecniche e b) riscontrata sistematicità della situazione di cui al punto “a”. In parecchi state confondendo le richieste della Procura (con i famosi “valori Transfermarkt”) con quelle che poi furono le effettive motivazioni che portarono la Juve (e solo la Juve, non anche Parma, Samp ecc.) a subire penalizzazioni in quel frangente, che non hanno riguardato l’incongruità dei valori assegnati ai calciatori sulla base della loro (presunta, o presumibile) capacità sportiva.
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E niente: o non leggi i miei messaggi, o non hai letto la sentenza del 2023 (che è più o meno la stessa cosa, dato che il mio ultimo messaggio di quella parlava). Piccolo passo indietro. Tra il 1999 e il 2003, Milan e Inter si scambiarono, a suon di milioni messi a bilancio (media di 2,5/3 milioni cadauno, intendo per “singola testa”) i seguenti calciatori “ragazzini”: Paolo Ginestra, Matteo Bogani, Fabio Di Sauro, Davide Cordone, Andrea Polizzano, Marco Bonura, Salvatore Ferraro, Alessandro Livi, Giuseppe Tidi, Marco Varaldi, Simone Brunelli, Matteo Deinite, Matteo Giordano, Ronny Toma. Simone Brunelli, in particolare, denunció di essersi ritrovato all’Inter a sua insaputa, in forza di un contratto recante la sua firma falsificata (!!!). Il processo sportivo si chiuse con un patteggiamento a cifre irrisorie. Ricorda qualcosa? Questo per dire che il Napoli non ha “inventato” nulla (anzi, a essere precisi, non ha scambiato giovani con giovani, ma ha anche messo un cinquantello cash, nell’affare Osimhen): questa é roba che è sempre (anche sfacciatamente) esistita, e quel che ha fatto la differenza nel caso della Juve è stata la riscontrata (bontà loro, non giudico e riporto solo i dati testuali) sistematicità dell’ANTEPOSIZIONE dell’obiettivo plusvalenza rispetto all’operazione tecnico/sportiva di compravendita/scambio….quindi chi fossero i giocatori coinvolti (giovani, anziani, forti, deboli) contava, conta e conterà, in questo senso, zero. E non mi sembra sia stato dimostrato che il Napoli abbia acquistato Osimhen PER fare plusvalenza. Per farla più breve: se avessero intercettato Giuntoli che diceva “abbiamo dovuto prendere una pippa come Osimhen per fare 20 schifosi milioni di plusvalenza”, con (poniamo) Llorente inserito nell’affare, sarebbe stato molto più grave (sempre nella logica adottata dai magistrati, eh) che mandare a Lille un quasi ex giocatore come Karnezis nell’ambito della trattativa. E non è che una roba del genere sarebbe stata depenalizzata a posteriori dal fatto che Osimhen era “giocatore vero”, o che avrebbe poi realizzato 26 reti tre anni dopo, vincendo uno scudetto….
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Sbagli. Anzi, soprattutto ORA (intendo, alla luce delle “novità” e delle recenti “intercettazioni”) non conta un fico secco chi sia stato buttato nel calderone, perché già le chat riportate dimostrano che, anche se si fosse inserito nella trattativa Llorente, Ounas o il solo Karnezis (come suggerito dal Lille), quindi comunque ragionando, il surplus da 50 a 70 sarebbe stato contrattato irregolarmente, perché erano calciatori che non servivano al Lille, inseriti nel contesto solo per ragioni di bilancio, e NON tecniche. Che si chiamassero Palmieri e Liguori, giovani sconosciuti, o Karnezis, anziani pensionandi. Difatti, Karnezis ha fatto registrare una (UNA) presenza con i francesi. Cambia zero rispetto ai tre giovanotti, ma sarebbe cambiato zero anche se avesse giocato venti partite, o avesse vissuto una seconda giovinezza diventando Jascin. É la FINALITÀ dell’operazione a determinarne l’irregolarità, non il valore dei calciatori coinvolti: nel caso famoso Pjanic / Arthur, NESSUNO avrebbe mai potuto mettere becco sull’operazione come definita in sé e per sé, senonché fu intercettato (omettiamo per un attimo il come, il perché ecc.) un dirigente juventino mentre diceva una roba tipo “abbiamo pagato uno come Arthur 75 milioni, che ora te lo porti avanti per 4 anni, per fare la plusvalenza Pjanic”. Non sembra che la Juve desiderasse ardentemente avvalersi di Arthur, eh….almeno, non più di quanto il Napoli, nel 2020, desiderava Osimhen. Per cui (ho preso un esempio a caso dalla casistica bianconera), sul piano delle conseguenze, resta: una operazione irregolare Napoli/una operazione irregolare Juve. Uno a uno. Non è che cambi la cosa, in base ai nomi coinvolti. Almeno, questa è stata la logica degli organi giudicanti.
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Scusami, eh…ma se tu (come altri, prima di te) rivolgi a un utente la testuale domanda: “e dove sta la differenza con le plusvalenze fittizie nostre?”…. uno cosa ti (vi) dovrebbe rispondere? Dovrebbe (deve) per forza far notare che la vicenda che vede coinvolto il Napoli - allo stato, unica e solitaria - nasce da un’operazione di mercato di carattere tecnico, che in corsa, ILLECITAMENTE (ma come “n” operazioni similari, negli ultimi 25 anni), va ad “aggiustare” anche il bilancio del Lille (prima del Lille, che ne aveva l’esigenza, poi anche del Napoli). Non è che Osimhen sbarcò a Napoli perché a De Laurentiis servivano 20 milioni di plusvalenza immediata (ricordiamo anche - a completamento - che, per il particolare sistema di ammortamento del Napoli, “caricarsi” un cartellino di 70 milioni pesa tantissimo, nel primo anno di bilancio).
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Anche quando prendi un caffè al bar e non ritiri lo scontrino stai facendo un favore al barista, ma truffando lo Stato assieme a lui. Il punto è un altro: la discussione si è biforcata, e accanto a coloro che si rammaricano, giustamente, del fatto che la Juve abbia pagato per tutti, ci sono quelli che dicono che il Napoli ha falsato due campionati (quello in mezzo del decimo posto non è falsato, li è tutto ok) per aver schierato un calciatore che “non poteva permettersi”. E qui la cosa è un attimo diversa, eh. Avrei voluto vedere chi, al posto del Napoli, per concludere la trattativa nel senso voluto dal Lille, avrebbe detto: “giochini contabili? Ma pev cavità… noi non ci pvestiamo a cevte bassezze… piuttosto, vi diamo di tasca nostva quei 20 milioncini. Anzi, eccone 25, tenete pev voi il vesto”.
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La lettura delle intercettazioni rende evidente come siano andati i fatti: il prezzo “reale” di Osimhen era 50 milioni e stava bene ad ambo le parti, il Napoli quei cinquanta milioni li aveva e li ha versati, ma il Lille doveva iscriversi al campionato e quindi non chiudeva la trattativa se non per 70 milioni, ai quali intendeva arrivare mediante la sola contropartita di Karnezis. Per non farla troppo sporca, anziché iper-valutare un calciatore solo (anziano) 20 milioni, si sono spalmati i soldi su quattro elementi. Stop, fine. Ora, certamente il Napoli si è reso complice di una operazione esecrabile, ma chi doveva aggiustare i bilanci era il Lille! È come quando uno studente suggerisce, o passa il compito in classe, a un compagno in grave difficoltà: sicuramente entrambi stanno collaborando per fregare il professore, ma è solo il secondo che lo sta facendo per evitare la bocciatura. Questo non per giustificare il Napoli, ma per mettere le cose in chiaro rispetto a coloro che continuano a ripetere che il Napoli ha preso un calciatore che non poteva permettersi (come se il Lille fosse stato truffato, o non pagato, anziché essere complice - ed anzi, artefice primo - del marchingegno).
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Troppo comodo estrapolare frasi a caso da un discorso più ampio, solo per mettere in ridicolo l’interlocutore. Nell’occasione, ribattevo ad un altro utente che sosteneva che, nel caso Pjanic/Arthur, al di là delle valutazioni attribuite, si trattava di “calciatori reali” (ossia, fatti e finiti) e non di ragazzini semi-dilettanti, non valutabili nel calcio professionistico, quindi si poteva andare anche a ruota libera essendoci uno “storico” di prestazioni nel calcio che conta. Premesso che non sono d’accordo (perché, in teoria, sono proprio i ragazzi giovani che possono avere le valutazioni più imprevedibili, trattandosi di livelli potenziali e futuri), rispondevo che, per il suo stesso ragionamento, allora proprio il gonfiare la valutazione di un calciatore professionista da 17 anni (che era l’idea iniziale del Lille!) avrebbe avuto maggior senso.
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Il “beneficio contabile” (vuoi nominale, vuoi proporzionale), sic et simpliciter non è un metro valido per adottare sanzioni sportive congrue, perché andrebbe rapportato a quello che è l’effetto distorsivo sul piano sportivo. Possono servirmi anche solo 200.000 euro di plusvalenza per iscrivermi al campionato, come possono non servirmi 20 milioni, magari funzionali solo a “sbloccare” un affare di compravendita. Le plusvalenze forniscono una boccata d’ossigeno solo nell’immediato, ma poi diventato un boomerang contabile, rimediato spesso dal ricorso a nuove plusvalenze. Non sono la panacea di tutti i mali.
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Lo so, stavo solo ipotizzando quale mastodontica e catastrofica pena dovrebbe essere ritenuta congrua, alla luce di questo “peccato mortale” commesso. Poi capisco bene che per uno juventino possa essere una questione di principio, più che di pena fine a se stessa, ma questo sentimento (legittimo) non può giungere fino al punto di ritenere falsati i risultati conseguiti sul campo dal Napoli, perché è chiaro che ci si muove all’interno di un sistema (quello delle plusvalenze) adottato su larghissima scala.
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Se l’auto costa 50k, MA sui libri contabili il venditore deve far figurare che incassa 70k, purtroppo per te funziona esattamente così. Il venditore avrà venduto l’auto “formalmente” a 70k, ma in sostanza al prezzo realmente richiesto e desiderato (altrimenti, lapalissianamente, l’affare non si sarebbe concluso).
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I tre giocatori attuali più forti di ogni nazionale
SuperEagle ha risposto a Wick Discussione Serie A e Campionati Esteri
Sembra un “trova gli intrusi”….calciatori italiani decisamente sotto media. D’accordo con le tue valutazioni, comunque.
