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SuperEagle

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  1. Di nuovo…. Gli sconosciuti ce li ha inseriti il Napoli perché l’operazione fosse MENO sporca, trattandosi (quantomeno) di giovani “teoricamente” futuribili. Il Lille (…il Lille!) aveva proposto di chiudere valutando il solo Karnezis (un portiere pensionando) ben venti milioni. Ma poi oltretutto, con il tuo stesso ragionamento, se valuti Pjanic 60 milioni, allora ci sta anche Karnezis a 20 (dato che non è uno “sconosciuto”, avendo un curriculum).
  2. Siamo d’accordo, va bene. E pena sia. E quale dovrebbe essere la pena congrua, per questa singola, “gravissima” operazione? La butto lì… I tre punti di penalizzazione irrogati al Chievo qualche anno fa? Ok, mi sta bene. Non mi sembrerebbe equo, viceversa, revocare uno scudetto vinto con 16 punti di margine sulla seconda, o porre in dubbio la legittimità di un altro, vinto SENZA Osimhen e SENZA neanche i soldi della cessione di Osimhen. Ebbene sì, perché su questo forum ho anche letto questo…cioè che il Napoli avrebbe vinto, lo scorso anno, “sull’onda lunga (testuale)” dell’acquisizione di Osimhen…. un’onda lunga piuttosto ondivaga, direi, visto che poi l’anno prima si era arrivati decimi…. Ok, allora, per i 3 punti; ma non di più.
  3. Non “per esigenze tecniche”, ma nell’ambito di un affare reale, nel quale sono stati movimentati capitali reali. Meglio il giochino stile Pjanic/Arthur? Non so, sai….
  4. Facciamo finta di non capire? Se uno evade le tasse per potersi permettere una vacanza alle Maldive non è la stessa cosa che evaderle, o tenere lavoratori in nero, per determinare una concorrenza sleale sul mercato. Non ai fini della punibilità, ma della regolarità competitiva si.
  5. Per la Giustizia Sportiva, dovrebbe essere irrilevante. Per quelli che parlano di “gambionado falzado”, invece, è rilevante. Perché l’operazione Osimhen è stata una tra n-mila effettuate nell’ultimo quarto di secolo. Le milanesi sono 25 anni che si scambiano ragazzini con ancora i denti da latte. L’Inter ha preso Lukaku in comodato gratuito (non lo ha pagato e lo ha restituito).
  6. Ho capito, ma anche Mario Rui è stato fondamentale per quello scudetto, che discorso è? Avrei capito se si stesse parlando di Maradona, calciatore che ti ha segnato un’epoca e per il cui tesseramento furono architettate manovre molto “fantasiose”, con l’intervento di banche e politici nel contesto di un Napoli che DAVVERO non poteva permettersi un calciatore simile (e infatti si è poi visto; dopo il 1991), ma non Osimhen, per un cadeau contabile che si è voluto fare al Lille per sbloccare l’operazione, su….
  7. Ma infatti, mi aiuti a dire. Non è che il Napoli avesse detto “ho bisogno di plusvalenze per 20 milioni, quindi deve rientrare nell’affare Karnezis, o Pinco Pallo”. È andata al contrario esatto. Il Napoli ha partecipato a una truffa, ok, ma non l’ha architettata per presunti bisogni, aveva bisogno di quel calciatore. Non puoi mettere a pari un’operazione del genere con uno scambio Pjanic / Arthur, tanto per dire, nè nella genesi, nè nello svolgimento, nè negli effetti.
  8. Rispondo dicendo che Osimhen non è un calciatore che ti fa vincere le partite da solo, altrimenti ora non giocherebbe in Turchia. È stato importante, certo, ma il Napoli non ha vinto con Osimhen, e ha vinto dopo anche senza Osimhen. Non fosse arrivato lui, sarebbe arrivato un altro. Non si può certo dire che l’arrivo del nigeriano, peraltro nel 2020, abbia svoltato la storia del club.
  9. Allora, il punto più interessante della ricostruzione, a mio parere, è il seguente: Il 17 luglio arriva la proposta del Lille per trovare la quadra. "Porteremo Karnezis (ai tempi 35enne, acquistato due anni prima dal Napoli per 2,5 milioni, ndr) al Lille per 20 milioni”. Quindi (è tutto molto chiaro, dunque lo spiego solo a beneficio degli eventuali analfabeti funzionali) è il Lille che propone al Napoli di incassare 70 milioni, restituendone 20 per un portiere che ne vale sì e no 2, ed il Napoli a quel punto - per non farla troppo “sporca”, più di quanto già non sia - decide di inserire almeno tre giovanotti, accanto ad un portiere 35enne a fine carriera. Ma l’affare, sulle cifre “reali”, è concluso, ed è il Lille che spinge affinché il tutto si chiuda in stile di finanza creativa. Questo, per tutti coloro che “il Napoli non si poteva permettere Osimhen perché non aveva soldi” (il Napoli, ossia l’unica squadra ad avere liquidità e bilanci solidi nell’estate tragica del 2020).
  10. Sul piano squisitamente giuridico ci sono dei “distinguo”, che sono stati evidenziati anche in questa stessa discussione. Poi, è chiaro a tutti che quella è stata una punizione quasi totalmente di natura “politica”, architettata e agevolata da chi (e per quali scopi e convenienze) può essere argomento di altra discussione, non certo di questa.
  11. Assolutamente sì, ma è tutto il mondo del calcio ad essere falso e ipocrita… anche il Chievo della favola da “Mulino Bianco” si reggeva sulla finanza creativa… i veri “signori” erano gente come Mantovani, con i quali si ragionava per strette di mano, non certo gli squali degli ultimi trent’anni, i Berlusconi, Moratti, Tanzi, Cragnotti, Lotito…
  12. De Laurentiis non ha vinto scudetti senza pagare cartellini e stipendi. Poi, che abbia pagato “in nero” la signora delle pulizie di Castelvolturno, conta molto poco se permetti. Di certo non è stato l’acquisto di Osimhen ad alterare l’equità competitiva del campionato, anche perché il Napoli lo scudetto lo ha vinto al terzo anno di Osimhen, ed al primo (col giocatore che pesava tantissimo a bilancio, anche per via della valutazione “gonfiata”) neppure è riuscito a qualificarsi in Champions League. Ma di che parliamo….
  13. Ma se è per questo, anche l’affare Manolas (con Diawara ceduto alla Roma a cifre molto alte) “puzzava” enormemente. Pretendere assoluta e specchiata integrità in questo ambito (i “giochini contabili” esistono dai tempi delle Lire) è come aspettarsi che l’idraulico si presenti a casa tua con il Pos, suvvia. Nessuno è una verginella.
  14. Se mai c’è stato un calciatore che il Napoli non poteva proprio permettersi, e che gli ha consentito in maniera decisiva di cambiare i propri destini e la propria storia, quel calciatore era argentino e riccioluto. Non di certo Osimhen.
  15. Ma giusto proprio per niente. Il Napoli non avrebbe potuto permettersi Osimhen? Ma dove, ma quando? Panzana colossale! Al Lille bastavano 50 milioni cash, se avesse avuto chi le offriva 70 cash, lo avrebbe dato ad altri. Gliene servivano 70 da far figurare, per problemi LORO di bilancio. Osimhen decisivo per vincere lo scudetto? Uno scudetto vinto con 200 punti di vantaggio sulla seconda? E Osimhen non c’era nel 2020/2021, 2021/2022, 2023/2024? Dove sono quegli scudetti? Con la sua cessione si è pagato l’ultimo mercato? Avvenuta un anno dopo gli investimenti che hanno permesso a Conte di vincere lo scudetto? Ma per carità….chiudete l’internet, se questo è il livello cognitivo….
  16. Il diritto di critica è sacrosanto, ma ribadisco: non ha scelto di andare a Perth all’improvviso un “ente terzo”, ma il tuo datore di lavoro. E lo ha scelto a luglio. Quando Rabiot a settembre ha firmato, sapeva perfettamente cosa lo aspettava, così come gli juventini e gli interisti sapevano che ci sarebbe stato il mondiale per club dall’altra parte del mondo l’estate scorsa. Io qui ci vedo più l’ipocrisia del calciatore… ovvio che con un calendario simile penalizzi i rapporti umani e rischi più infortuni, ma allora fai scelte di vita diverse, se non ti sta bene.
  17. Ineccepibile; ma De Siervo ha sostanzialmente detto a Rabiot che, se il Milan ha potuto prenderlo e ha potuto pagargli quello stipendio, è ANCHE perché i rossoneri hanno spinto per andare a giocare a Perth, quindi se la prendesse con loro. O, in alternativa, scegliesse di andare a giocare nel Catanzaro, rinunciando ai milioni in nome di un calcio più “rilassato” quanto a impegni o lontananza da casa.
  18. Perché il “Delta” tra costi e ricavi, per chi vuole vincere sul serio, è del tutto sballato e consiglia di perseguire, piuttosto, la strada della competitività ad alti livelli (piazzamento Champions / ottavi di finale in Europa), sperando che il melone ogni tanto esca rosso. A meno che si pensi che i costi annui di Real, Barcellona, Psg, City siano realmente sostenibili. Non lo sono. E infatti c’è chi spingeva per la Superlega (in quanto alla canna del gas) e chi si fa finanziare da fondi sovrani…
  19. Se il tuo obiettivo è andare al lavoro o fare la spesa quotidiana, piuttosto che “rimorchiare” o andare a fare serata brillante, ti basta acquistare una Fiat Panda; non hai bisogno dei costi (anche collaterali) di una Porsche Panamera. Almeno, questa è l’idea che mi sono fatto io.
  20. Esattamente. La Juve era avviata verso una china (bilanci negativi, calciatori strapagati e invendibili) che avrebbe previsto, prima o poi (più prima che poi) una ricapitalizzazione folle e continuativa. Adesso, chi comanda può sempre dire alla pancia della tifoseria che “ha stato il Covid” o “ha stato Chinè” a determinare la perdita di competitività, quando invece è vero che ci sono stati ammanchi per l’esclusione dalle coppe europee, ma è anche vero che sono stati colmati da una ricapitalizzazione che, altrimenti, non sarebbe mai stata effettuata al solo fine di rendere più competitiva la squadra. La proprietà della Juve, se solo lo volesse, potrebbe garantire un presente molto migliore in termini di competitività, tramite iniezione di liquidità e scelta di persone competenti, ma galleggiare attorno al quarto posto è quanto basta, perché oramai il “sistema calcio” è così, non importa alzare trofei ma prendersi la propria fetta di torta, andare al Mondiale per club, andare in Australia e così via. Chiudo dicendo che, dopo il disastro del 2006, la Juve arrivò subito prima terza e poi seconda in campionato; il declino degli ultimi 5 anni non è certamente dipeso dalla vicenda plusvalenze.
  21. Obiezione respinta. Punto primo, Rabiot ha firmato quando già si sapeva da quasi due mesi che Milan-Como si sarebbe giocata a Perth. Punto secondo: ove mai questa prestazione fosse teoricamente non richiedibile dal datore di lavoro, Rabiot (come tutti i compagni di squadra) potrebbe semplicemente rifiutarsi di viaggiare per rimanere con i familiari, o per salvaguardare la sua salute psicofisica. Ma soprattutto - come dicevo - il punto è che è proprio il Milan il teorico “bersaglio” delle lamentele del calciatore.
  22. SuperEagle

    Proposta nuova Champions

    E vedrete quando arriveranno le squadre mediorientali…che numeri ci saranno! E che circo verrà imbastito! Per chi ha voglia, consiglio di leggere la storia (oddio, “storia” é un parolone…) del Dubai BC, che a breve debutterà nell’Eurolega di basket…
  23. Questa volta sto dalla parte di De Siervo. Rabiot non è un libero professionista, le sue prestazioni lavorative sono pagate dal Milan. Se il Milan vuole andare in Australia e lui considera che il viaggio sia stressante, irrispettoso, dannoso, se la deve vedere con chi lo paga (e che può pagarlo in quella misura, anche perché accetta di andare in Australia).
  24. SuperEagle

    Proposta nuova Champions

    Ma infatti Pafos-Bayern non dovrebbe proprio giocarsi…però neanche si può impedire ai campioni in carica del proprio paese, dopo che oltretutto si sobbarcano tre turni preliminari, di poter accedere alla competizione che dovrebbe premiare i migliori d’Europa, selezionati sulla base dei campionati nazionali dell’anno prima. E allora tanto vale sganciare le partecipanti dai risultati dei campionati nazionali, creando una serie A, una serie B, una serie C…solo che poi la A diverrà un affare privato tra 5/6 nazioni, e allora salta il meccanismo dei voti delle piccole federazioni, il consenso politico e così via…
  25. SuperEagle

    Proposta nuova Champions

    Qualche volta è capitato, ma il punto è che con la formula a 24 qualificate su 36, potrà capitare ancora meno. E con le due Division, non potrà capitare per definizione. Sara puro entertainment…come la Regular Season NBA che è simile al wrestling, ormai. E inflazionare i grandi eventi (?) porta solo alla nausea… è il torneo (ed il “momento” del torneo) che fa il big match, non i partecipanti.
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