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  1. 18 minuti fa, Aho ha scritto:

    Sai, quelle 2 cose di cui si parla tanto adesso, il petrolio, il gas... C'e' chi dice che all'improvviso il 50% della Terra in disaccordo con l'isolamento della Russia, ne dovrebbe comprare di piu' proprio da loro... Cosi'... Per fargli un favore.

    Mica gli fanno un favore,gli serve .L'affermazione "chissà perchè non glielo comprano già" è sbagliata

     

    in Cina il gas viente mandato tramite il Power of siberia  dal 2019 e con il gnl marittimo.

    E' stato riavviato il progetto ,(precedentemente bloccato per il passaggio delle infrastrutture) che passerà  oggi attraverso la Mongolia del Power of siberia 2.

    Importano già anche il petrolio.

    "Il colosso asiatico è già il più grande acquirente singolo di petrolio russo e ha acquistato una media di 1,6 milioni di barili al giorno di greggio russo nel 2021, secondo l’IEA"

    Che sicuramente aumenterà con la situazione odierna.

     

     

    L'india l'altro giorno, in pompa magna ha siglato un nuovo accordo petrolifero,tanto da scatenare la reazione US

     

    Gli Stati Uniti non vogliono una "rapida accelerazione" nelle importazioni di energia dell'India dalla Russia(reuters)

     


  2. La Polonia acquista 250 carri armati americani

    La Polonia firma un contratto per l'acquisto di 250 carri armati americani Abrams dalla General Dynamics. L'accordo vale circa 4,75 miliardi di dollari, ha annunciato il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak. I primi carri armati dovrebbero essere consegnati entro la fine dell'anno.


  3. Di Maio, espulsi 30 diplomatici russi, sicurezza nazionale

     
     
    "Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale". Lo ha annunciato il ministro degli esteri Luigi Di Maio a Berlino
     
     

     Maio: "Italia fra garanti Kiev non comporta rischi"

     
     

    "Il fatto che l'Italia sia fra i paesi garanti per l'Ucraina non espone ad alcun rischio".  Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo a una domanda a Berlino. "Essere fra i paesi garanti significa far parte di un percorso di azione diplomatica, che porta all'obiettivo di un accordo di pace, che guardi a tutti gli aspetti contesi in questo momento. Ovviamente si parte dalla volonta' del popolo e delle istituzioni ucraine, perche' abbiamo sempre lavorato per tutelare l'integrita' e la sovranita' dell'Ucraina", ha concluso

  4. 46 minuti fa, The Tasmanian Devil ha scritto:

    Scusa se rispondo solo adesso, ma son stato tre giorni a far trekking in posti sperduti con pochissima ricezione dei cellulari (e pure poca voglia di guardarli 😄 ).

     

    Qualcosa di buono? Visto che mi sono di fatto perso 4 giornate di aggiornamenti, mi sembra sempre peggio, forse di buono sembrerebbe esserci un sempre più unito fronte europeo, una Cina che inizia a parlare direttamente con l’Ukraina e poco altro.

    I civili massacrati (bimbi violentati, torturati e uccisi) mi fa venire voglia di estinzione di massa perché questo la razza umana si merita.

    Una bella serie di botti, tutti estinti, e tra qualche migliaio di anni gli animali e tutto il resto si godranno il pianeta (che rimane, anche perché son fresco di paesaggi bellissimi, un vero paradiso…, però se non sappiamo viverci, che se lo godano altri…).

     

    Tirato su il morale? 😄 

     

    p.s.: tra le notizie “spaventose” Musk che mi diventa il maggior azionista di Twitter, con un tre miliardi di investimento, mi ha acceso un bel campanellino, anzi una campana 😄 

    Uno con la sua testa, il suo seguito (buona parte al limite del fanatismo) trasversale a livello mondiale, la sua formazione…, se in un modo del tutto lecito si prepara anche ad avere un mezzo globale di “propaganda”, occhio…

    Perché quello che le sue sinapsi gli possono suggerire lo sa solo lui e il peso che avrà nei prossimi 20 anni a livello mondiale può portare anche più velocemente a scenari da film di fantascienza (non so se con lieto fine…)

    Tranquillo, non mi ricordo manco cosa ti avevo scritto 😀

     

    Beato te, in che zone sei andato? 

     

     

    Su musk, avevo aperto qualche mese fa, (anche se in realtà di un concorrente diretto) , un topic sulla realtà virtuale di meta.

    Con al seguito tutte le preoccupazioni che personalmente mi creano. 

    Poi, vedendo cosa sta tirando fuori e i progetti futuri del  buon vecchio elon due domande come te, me le faccio anche io su come sarà il nostro futuro. 

     

     

     

     

     

    35 minuti fa, Aho ha scritto:

    Chissa' perche' non glielo comprano gia' ora.... Che stanno aspettando?

    Forse perche' non hanno una societa' industriale come la nostra?

    Forse perche' sono risorse importanti soprattutto per noi e non per loro?

    Cosi', tanto per dire...

    Cosa, non gli comprano già ora? 

     

    • Mi Piace 1

  5. Zelensky a Bucha: "Non ci fermeremo finché non sarà fatta giustizia"

    "Faremo la massima pressione. Non ci fermeremo neanche un minuto finché non troveremo tutti i criminali e penso che questo andrà a beneficio della civiltà". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, incontrando i giornalisti a Bucha, secondo quanto riporta la Cnn. Si tratta di "una questione di vita, di morte e di tortura", ha continuato Zelensky, avvertendo che "se non troviamo una soluzione civile", il popolo ucraino "troverà una soluzione non civile".
     

    Zelenskyy: Continuare i colloqui è più difficile

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj vede più difficile il proseguimento dei negoziati di pace con la Russia dopo gli eventi di Bucha. È "difficile" continuare i colloqui ora, ha detto Zelenskyj durante una visita a Bucha, a nord-ovest di Kiev.ù

     

    Lettera col sangue di militari Odessa,"no-fly zone ora"

     Un appello all'Occidente firmato con il proprio sangue. E' quanto si legge in una lettera, di cui l'ANSA ha preso visione, scritta da un gruppo di militari dell'esercito ucraino a Odessa e indirizzata ala Cedu. "La debolezza dei leader degli Usa e dei Paesi Ue costa ogni giorno a militari e civili ucraini centinaia di vite. Ecco perché
    abbiamo scritto questo appello alla Corte europea dei diritti umani direttamente con il sangue, perché oggi qui fermiamo un'aggressione diretta a voi pagando con le nostre vite", si legge nella missiva. "L'Ucraina ha bisogno che il cielo sia messo in sicurezza"

  6. Adesso, phoenix ha scritto:

    Penso che con Bucha ci sarà l'embargo totale. Dopo non avremo altre armi, se non quelle vere.

    No ,forse noi ma già la germania non lo attua ancora

     

    Lindner: L'embargo ci danneggerebbe più di Putin

    Il ministro federale delle finanze Christian Lindner continua a respingere il divieto di importazione del gas russo. Le importazioni russe di gas non possono essere sostituite a breve termine, ha affermato lunedì il leader dell'FDP prima che i ministri delle finanze dei paesi dell'euro discutessero in Lussemburgo.

    lingbeil contro l'embargo energetico immediato

    Il leader dell'SPD Lars Klingbeil continua a rifiutare l'immediata sospensione delle importazioni di energia dalla Russia, anche dopo che sono state rese note le uccisioni di civili nella città ucraina di Bucha. Nonostante le immagini terribili, pensa che "un embargo immediato sul gas sia sbagliato per molte ragioni", ha detto domenica sera nel programma ARD "Anne Will". Il primo ministro bavarese, il capo della CSU Markus Söder, ha condiviso questa posizione e ha sottolineato che la Russia stava già cercando altri clienti, come l'India.

    "Chiudiamo il rubinetto del gas un po' di più ogni giorno", ha spiegato Klingbeil. Per fare un completo stop da un giorno all'altro, "dobbiamo parlare delle conseguenze che questo avrebbe per noi in Germania, nonostante tutta la brutalità di queste immagini e tutta l'emotività che ho anche io". Non si tratta solo delle conseguenze per l'industria, ma anche della coesione sociale.

    Klingbeil dubitava anche che un congelamento tedesco delle forniture energetiche avrebbe spinto il presidente russo Vladimir Putin a porre fine alla sua guerra di aggressione. "Quello che Putin sta facendo in questo momento non si basa su ragioni economiche".

     

    risposta

    Polonia: la Germania ostacola ulteriori sanzioni

    La Polonia accusa il governo tedesco di ostacolare in modo significativo sanzioni contro la Russia. La Germania è il principale ostacolo a misure più severe, ha detto ai giornalisti il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Questo non si applica all'Ungheria, il paese è favorevole alle sanzioni. Morawiecki ha commentato la vittoria elettorale del primo ministro ungherese Viktor Orban, accusato di non essere stato duro con la Russia di fronte all'invasione dell'Ucraina.

     

     

     Promemoria Selenskyj per la Merkel

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha aspramente criticato l'ex cancelliera Angela Merkel e la sua politica russa. Nel suo videomessaggio ha detto: "Invito la signora Merkel e il signor Sarkozy a visitare Bucha e vedere cosa ha portato la politica di concessioni alla Russia in 14 anni. Vedrete gli ucraini torturati con i vostri occhi”. Le immagini ei video che mostrano civili legati e uccisi a colpi di arma da fuoco nella città vicino a Kiev hanno causato orrore in tutto il mondo domenica.

     

    La Merkel reagisce alle accuse di Zelenskyj

    L'ex cancelliera Angela Merkel (CDU) ha appoggiato la decisione di non ammettere l'Ucraina nella NATO nel 2008, nonostante le massicce critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. "Il Cancelliere Federale Dott. Angela Merkel mantiene le sue decisioni in relazione al vertice della NATO del 2008 a Bucarest", ha affermato lunedì un portavoce della Merkel su richiesta dell'Agenzia di stampa tedesca a Berlino. Allo stesso tempo, l'ex Cancelliere ha sostenuto gli sforzi internazionali per porre fine alla guerra di aggressione russa in Ucraina.

     

    Ucraina: le sanzioni previste non bastano

    Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba non nutre grandi speranze per l'inasprimento delle sanzioni dell'UE contro la Russia che sono state annunciate nei prossimi giorni. Conosce già le bozze in corso per il previsto quinto pacchetto di misure punitive.

    Pertanto, può prevedere che non saranno sufficienti, ha detto in un videomessaggio pubblicato domenica su Twitter. In particolare, sono ora necessari un embargo su petrolio, gas e carbone contro la Russia, l'esclusione di tutte le banche russe dalla rete di comunicazione bancaria Swift e la chiusura di tutti i porti per le navi e le merci russe. Questa richiesta è rivolta anche alle potenze economiche del G7.

    Kuleba ha anche affermato che, date le atrocità commesse contro i residenti della città ucraina di Bucha, ora non ci possono essere scuse o esitazioni nel fornire armi al suo paese. "Abbiamo bisogno di armi - ora!", ha detto, in particolare aerei, carri armati e pesanti sistemi antiaerei.

     

     

     

     

    Come detto precedentemente,Il punto di non ritorno sarà raggiunto per me,tra tre avvenimenti macabri.

    Comunque ci si sta preparando già,perchè  secondo me ci arriveremo,la settimana scorsa ti dissi al 60%,oggi?

     

    I soldati cechi rafforzano il fianco orientale della NATO

    Circa 250 soldati cechi si sono diretti in Slovacchia per rafforzare il fianco orientale della NATO. Il capo del contingente, il colonnello Tomas Unzeitig, ha affermato che l'obiettivo era dimostrare la determinazione congiunta a difendere il territorio della NATO. Entro la fine di giugno seguiranno altri 400 soldati dalla Repubblica Ceca.

    Oltre alla Slovacchia, anche la Germania, i Paesi Bassi, la Polonia, la Slovenia e gli Stati Uniti sono coinvolti nel gruppo di combattimento multinazionale della NATO sotto la guida ceca. La Slovacchia confina a quasi 100 chilometri a est con l'Ucraina, che è stata attaccata dalla Russia più di un mese fa.

     

    *tutte le notizie citate ,sono prese dalla BILD 


  7. Guterres "profondamente scioccato" da Butscha

    Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres si è detto "profondamente scioccato" dalle atrocità commesse contro i residenti della città ucraina di Bucha. "È essenziale che un'indagine indipendente porti a una responsabilità effettiva", ha affermato domenica il capo delle Nazioni Unite a New York, secondo la dichiarazione. Dopo il ritiro delle truppe russe dal nord-ovest della capitale ucraina, gli spari di cadaveri per le strade di Bucha hanno causato orrore internazionale.

     

    Melnyk: la politica tedesca una "catastrofe"

    L'ambasciatore ucraino in Germania, Andriy Melnyk, ha nuovamente chiesto una rivalutazione della politica tedesca della Russia. "Se questa catastrofe della politica estera nella Repubblica federale non viene affrontata, c'è il rischio che qualcosa di simile accada di nuovo e che tu diventi di nuovo dipendente", ha affermato Melnyk in un'intervista al programma ARD "Report from Berlin" su Domenica sera.

    Il diplomatico ha anche commentato un incontro programmato con il presidente federale Steinmeier la prossima settimana. Già il primo giorno di guerra aveva chiesto un colloquio con Steinmeier. “Non c'era risposta” – lo aveva ora invitato il suo consigliere per la politica estera. "Certo che verrò la prossima settimana per i colloqui."

    Draghi a Bucha: scosso dalle stragi

    Il primo ministro italiano Mario Draghi ha espresso il suo shock per le notizie di atrocità commesse da soldati russi contro civili a Bucha, in Ucraina, e ha chiesto conseguenze per la Russia.

    "Le immagini dei crimini a Bucha e in altre zone liberate dall'esercito ucraino sono scioccanti", ha detto domenica il presidente del Consiglio a Roma in una nota. “La crudeltà delle stragi di civili indifesi è terribile e insopportabile.” L'Italia ha condannato fermamente “questo orrore” ed ha espresso vicinanza e solidarietà agli ucraini.

     


  8. 1 ora fa, Granpasso ha scritto:

    Premesso che sostanzialmente sono d'accordo e non si vede la necessità di certe dichiarazioni, bisogna considerare che molti Paesi dell'Est Europa pensano che dopo l'Ucraina toccherà a loro e sono convinti che Putin capisca solo un linguaggio forte e deciso. Cosa che peraltro dicono anche molti dissidenti russi all'estero, da Kasparov a Khodorkovski. Detto questo, la situazione si fa sempre più pericolosa: messo alle strette, credo che Putin possa fare qualsiasi cosa. Per quanto mi riguarda, invidio molto le certezze di chi crede che non userà mai armi chimiche, o peggio, nucleari.

    Tralasciando che la Polonia è membro nato, già qui come mi disse qualcuno l'altro giorno "dovrebbe far drizzare le antenne" su tali dichiarazioni.

     

    Se togliamo le testate nucleari, non ha proprio la forza militare, per un altra invasione. 

     

     


  9. 37 minuti fa, phoenix ha scritto:

    Non è difficile crederci. Altro conto è dare alla Russia l'idea o la percezione di una minaccia reale, che invece è solo nella mente di Putin.

    Certi capi di stato dovrebbero essere più accorti, diciamo più furbi. Usare certe definizioni, continuare a minacciare in maniera militare o economica la russia fa il gioco di Putin (almeno per me).

    Questo tipo di esternazioni sono volute,anche perché la linea verbale (e non solo) è sempre stata la stessa dal primo giorno. Anzi, più si va avanti più si accentua. 

     

    Per me non si tratta di essere accorti o furbi, mandano appositamente e consapevolmente quel tipo di messaggio. La linea è tracciata 

     

     

    Con bucha, siamo a tre avvenimenti dal punto di non ritorno. 

    Io la vedo così. 

     

     


  10. 2 minuti fa, Dražen Petrović ha scritto:

    Sai meglio di me che quando ci sono proteste che coinvolgono un numero rilevante di persone, può succedere che si possa scadere in atti che conduca a compiere degli atti in cui è necessario il fermo e in casi più estremi all'arresto.

    Sono passati troppi anni per ricordare le dinamiche di quelle manifestazioni ma dubito ci sia stata una persecuzione di stampo politico.

     

    Sull'altro punto, la storia insegna che il processo propedeutico per dichiarare guerra a qualcuno è lungo e figlio di un processo politico interno preciso che coinvolge anche la stampa ed i media.

    Noi siamo un paese che in piena pandemia, il governo dava le anticipazioni alla stampa per vagliare i provvedimenti per contenere i contagi, figuriamoci cosa potrebbe suscitare nelle persone un supposto conflitto bellico con la Svizzera o la Slovenia.

    Mi rendo conto che nella realtà,spesso le nostre discussioni anche passate, sono derivate più da mal interpetazione che altro,(sicuramente non sono umberto eco)perchè stringi stringi,la penso non tanto diversamente da te.anzi.

    Le ultime  tue due frasi,non avrei saputo esprimerle meglio,le condivido.


  11. 56 minuti fa, Dražen Petrović ha scritto:

    Presupposto sbagliato secondo me. Ai tempi della guerra in Iraq sinceramente non ricordo pressioni o incarceramenti delle ingenti masse che scendevano in piazza contro la guerra a Saddam.

    Anche il paragone con il titolo di giornale condiviso è forzato visto nel 1940 l'Italia viveva una situazione in cui la propaganda fascista era imperante e soprattutto prolungata nel tempo, sia nella popolazione che nei mezzi di comunicazione.

     

    Sono processi che si innescano in decenni, non in pochi mesi.

    Da quello che s'è visto,sono fermi(come quelli d'esempio che ti cito sotto) le pene sono principalmente multe.

    La giornalista con il cartello antiwar ,viene tutt'ora intervistata dalle tv internazionali,l'altra settimana è andata sia su la7 che da fazio,continuando a protestaresefz

     

    Comunque 

    2003 wiki

    Trentuno persone sono state arrestate. I manifestanti si sono raggruppati e hanno marciato verso l'Oakland Federal Building. A New York, Stati Uniti,Carlyle Group , una società di investimento con profondi legami con la guerra. Circa 20 manifestanti sono stati arrestati per una disobbedienza civile pianificata, ma la polizia ha anche circondato e arrestato quasi 100 persone che stavano semplicemente osservando la protesta dall'altra parte della strada. [58] [59]

     

     

    2006 cnn

    Le proteste pacifiche della guerra in Iraq provocano 71 arresti

    WASHINGTON (CNN) - Due ministri presbiteriani sono stati tra le 71 persone arrestate durante una serie di proteste pacifiche contro la guerra in Iraq martedì, ha detto un portavoce di un gruppo che partecipa alle proteste.

     

    2007 nyt

    La protesta contro la guerra finisce con decine di arresti

    Sabato la polizia ha arrestato 189 persone a Washington durante una manifestazione.

     

    2007 quotiditianonazionale

      Sono almeno 200 le persone arrestate dalla polizia di Washington durante la manifestazione di protesta contro la guerra in Iraq, che ha richiamato migliaia di persone. Alcuni dimostranti sono stati arrestati senza opporre resistenza dopo aver cercato di superare una barriera nei pressi del Campidoglio, mentre altri si sono scontrati con gli agenti dopo essere stati respinti con larghi scudi neri e spray chimici.

     

    2010cnn

    La polizia arresta oltre 100 manifestanti contro la guerra al recinto della Casa Bianca

     

    Washington (CNN) – La polizia ha arrestato giovedì più di cento manifestanti durante una manifestazione contro la guerra fuori dal recinto della Casa Bianca.

    L'evento faceva parte di una manifestazione che era anche a sostegno del fondatore di WikiLeaks Julian Assange, il cui sito web ha rivelato documenti segreti statunitensi sull'Iraq, l'Afghanistan e altri paesi.

    "Questa mentalità da linciaggio è l'America al suo livello più basso", ha detto Daniel Ellsberg, un ex analista militare che, una generazione fa, ha fatto trapelare i "Pentagon Papers" al New York Times.

     

    2012 chigago

    Gli avvocati della città di Chicago hanno detto oggi a un giudice federale di aver raggiunto un accordo di 6,2 milioni di dollari con più di 800 querelanti in una causa collettiva derivante dagli arresti di massa dei manifestanti durante una manifestazione del 2003 contro la guerra in Iraq.

     

    Ne ho presi un po' a caso,scusa se possono sembrare tanti ,ma in realtà sono una piccolissima parte delle documentazioni che si possono trovare.

     

    Quando chiacchieriamo e ti porto esempi mi dici sempre che sono forzati,anche l'altra volta con assange,lo dirai sicuramente anche dei giornali qui sopra.sefz

     

    Quando un paese è in guerra ,addotta in maniera naturale ,sistemi di propaganda e censura.

    Ho fatto l'esempio appositamente anche dell'ucraina,che ha tolto le tv straniere la libertà di stampa e opposizione politica,non trovo assurdo neanche questo.

    La russia,non è in guerra solo con gli ucraini ma anche con l'occidente e noi lo siamo contro di loro.

    Trovo normale,che blocchi la trasmissione con un cartello con su scritto standwhitukraine.

     

    Poi questa non è una guerra come quella irachena o afghana,ma un mix tra la seconda guerra mondiale e la guerra fredda,quindi non sarebbe neanche paragonabile il giornalismo alla guerra del golfo.

     

    Se entrassimo direttamente  ,l'informazione sarebbe simile  quella ucraina\ russa e del 1940.Possono passare anche 70 anni ,alcune cose rimangono uguali,anche nei paesi ultra democratici.

    Potrei farti esempi odierni da cobelligeranti,ma poi verrebbero male interpetati e mi spiacerebbe.

     

     

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  12. Non vedo nulla di sorpendente ,sono un paese in guerra ed è naturale si comportino così.

    Stringono ancora più il cappio attorno alla libertà di informazione rispetto a prima ,che già era poca.

     

    Come fa anche l'ucraina ,tagliando i partiti di opposizione  ,le tv straniere e la libertà di stampa .E' una cosa normale.

     

    Lo faremmo anche noi se attaccassimo un domani l'austria e comparissero cartelloni in francia con scritto standwhitaustria.La nostra storia ,c'è lo racconta ancora meglio.

     

    La stampa 11\06\1940 

    "scendiamo in campo contro le democrazie..."

    La-Stampa-11-giugno-1940.jpg

     

     

     


  13. WSJ: a febbraio Il 19, il cancelliere tedesco Scholz ha proposto a Zelensky che l'Ucraina "rinunci alle sue aspirazioni NATO e dichiari la neutralità come parte di un più ampio accordo di sicurezza europeo" firmato sia da Putin che da Biden. 

    "Zelensky ha detto che non ci si poteva fidare del signor Putin per sostenere un tale accordo e che la maggior parte degli ucraini voleva aderire alla NATO".

     

     


  14. 1 ora fa, SuperTalismano ha scritto:

    Negoziatore ucraino: "Bozze pronte per la discussione dei due presidenti"

    Le bozze di accordo tra russi e ucraini elaborate ai colloqui di Istanbul dei giorni scorsi sono pronte per le discussioni tra i presidenti. E' quanto ha rivelato il capo della delegazione ucraina ai negoziati, David Arakhamia, durante una maratona televisiva: "La Russia ha dato una risposta ufficiale su tutte le posizioni, vale a dire che accettano la posizione ucraina a eccezione del tema della Crimea. Il ministro degli Esteri Kuleba ha detto che non c'è alcuna conferma ufficiale per iscritto, ma verbalmente, ieri, in videoconferenza, è emerso che la parte russa non obietta ad alcuna posizione". Secondo Arakhamia, citato da Interfax, "i russi hanno anche confermato la loro tesi che le bozze di documenti sono state elaborate abbastanza perché siano condotte consultazioni dirette tra i leader: il nostro compito è preparare la fase finale non del documento, ma dei temi che saranno affrontati, e di preparare il futuro incontro dei presidenti"

     

     

    Fosse solo la Crimea il problema, saremmo a cavallo

    Magari,sarebbe una buona svolta ,ma qualcuno sta bluffando secondo me.

     

    Tre cose ,dobbiamo  tenere sott'occhio

     

    -che sia un bluff dei russi

     

    -che us e gb ,siano d'accordo 

     

    -che ad alcune fazioni all'interno dell'ucraina ,vada bene negoziare e lasciare qualcosa.Non parlo di zelensky.

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  15. Adesso, AAAVLR ha scritto:

    al netto della propaganda occidentale di come i russi non potevano tagliarci gas e petrolio era ovvio come si sarebbero sviluppate le cose.

    Anche il piangere del tipo "non potete chiederci di pagare in rubliiiiiiiiiiiiiii".

    Era ovvio che non fossimo noi quelli in posizione di forza, al netto dei contratti firmati, purtroppo noi non siamo gli unici compratori al mondo.

    I paesi che non hanno sanzionato la Russia contano per il 50% della popolazione mondiale.

    Indovina indovinello cosa succede se sanzioni in ogni modo il paese a cui sei costretto a rivolgerti per gas e petrolio?

    Che il tal paese potrebbe sfancularti per vendere a chi invece non lo sanziona......

     

    Che incredibile sorpresa quindi il fatto che la Russia potrebbe lasciarci a secco a meno di non accettare di pagare in rubli....

    Mi spiace aggiungere che dovremmo essere pure felici che semplicemente non ci taglino tutte le forniture immediatamente...

    Perchè se India e Cina avessero già le infrastrutture per trasportare enormi quantità di gas immagino ci avrebbero tagliato ogni rifornimento all'annuncio delle prime sanzioni.

     

    Ora la mia perplessità è: i governi europei andranno a pregare per avere il gas ed il petrolio o continueranno con questa farsa imposta dagli americani?

     

    Vediamo se prevarranno gli interessi di centinaia di milioni di europei o quelli americani/ukraini.

     

    intervista al prof.antonio alì .Non di oggi ma  di un mese fa.4\03\2022

     

    giurista di formazione, docente nella facoltà di Giurisprudenza e nella Scuola di Studi internazionali dell'Università di Trento. Che, con i suoi studenti, ha appena iniziato il corso sulle sanzioni a Russia e Iraq. Quando l'ha programmato non immaginava che sarebbe stato di così stretta attualità.

     

    Professore, dal 2014 la Russia è sottoposta a sanzioni. Ora però sono state estremamente inasprite. E ora arriva lo swift, che entrerà in vigore il 12 marzo.
    È la bomba atomica delle sanzioni?


    «Di sicuro rappresenta una parte molto importante. Disconnettere alcune banche russe dal meccanismo che consente alle banche di comunicare tra loro significa bloccare l'operatività della leva finanziaria russa».

     

    Quali le conseguenze per la nostra economia?

    «Unicredit e San Paolo sono esposte per 25 miliardi sul mercato russo, e da qui si comprendono i cali bruschi che hanno avuto in borsa. Ma non è questo il fronte più esposto. Finora abbiamo ragionato meno sul fatto che prima o poi potremmo vedere la reazione russa alle nostre sanzioni. E in questo senso sicuramente le prime avvisaglie non sono positive. Finora il gioco della Russia è stato quello di garantirci comunque le forniture energetiche, ma se non dovesse farlo? Le avvisaglie le abbiamo già avute a gennaio quando la Russia, intenzionalmente, ha determinato il rialzo, giocando sugli stoccaggi e su alcune limitazioni nelle transizioni del gas. E quella energetica non è l'unica arma che hanno».

     

    E l'altra?

    «È la più pericolosa. Noi abbiamo bloccato i fondi di appartenenti alla Federazione russa, che possiede 5-600 miliardi di dollari in asset finanziari: il 70% ora sono bloccati. Quel che è avvenuto, stando ai primi comunicati, è che la Russia ha interpretato questo nostro atteggiamento come l'equivalente di un attacco militare. Alcuni analisti ritengono che in uno scenario possibile possa usare la sua capacità di deterrenza nucleare come risposta alla minaccia sui beni russi».

     

    Con le sanzioni in atto, con l'agibilità finanziaria compromessa, quanto tempo ha la Russia prima di rischiare il collasso?

    «La risposta non è così semplice. Alcuni fattori aiutano la Russia: intanto continua a vendere petrolio, gas e prodotti derivati. Questo garantisce entrate cash ogni mese, per decine e decine di miliardi. Paradossalmente la crisi ha un effetto positivo: aumentando i prezzi arriva più denaro. Ma non è solo questo».

     

    È che è meno isolata di quanto non dica la narrazione europea.

    «È così. È vero che Regno unito, Usa, Ue, persino Svizzera impongono le sanzioni. Ma c'è una grande parte del mondo che non le adotterà: India, Cina, i paesi del Golfo. Anche in una situazione di massima pressione la Russia ha qualche scappatoia. Senza contare che dal 2014 al 2022 ha fatto un notevole lavoro di dedollarificazione. Buona parte delle riserve valutarie non sono più in dollari, ha acquistato importanti quantità d'oro. E nelle casse russe si calcola che ci sia ancora un centinaio di miliardi di valuta».

     

    Significa che si sta preparando a questo momento da anni.

    «Scrivere che Putin è un pazzo è utile solo a non capire cosa accade. A livello strategico in questi sette anni si sono preparati a scenari che noi non capivamo».

     

    Adesso ci troviamo a rincorrere. Una delle risposte, dice qualcuno, è accelerare la procedura d'ingresso dell'Ucraina nell'Ue.

    «Credo che servano freddezza e prudenza. Finora si è solo dimostrata vicinanza a questo Paese. Chi spinge per un ingresso veloce immagina uno scenario preciso. L'articolo 42 paragrafo 7 implica una clausola di mutua assistenza anche di carattere militare tra paesi membri, simile all'articolo 5 del trattato Nato. Così facciamo scattare obblighi di assistenza economica e militare».

     

    Un'ultima domanda, di contesto globale. Se abbiamo già usato lo swift, in caso di necessità di fare ulteriore pressione cosa ci resta?

    «L'embargo totale ha già dimostrato con l'Iraq di non funzionare: danneggi la popolazione civile, che ti diventa ostile. Dall'Iraq in poi si è ragionato di sanzioni mirate, di cosiddetto targeting. Certo in un contesto come quello che stiamo vivendo, c'è un dato da tenere sempre presente. Puoi usare le sanzioni, certo. Ma devi lasciare spazio di manovra al negoziato, altrimenti nessuno ha una via di fuga. E una tigre in gabbia è incontrollabile».

     

     


  16. Adesso, The Tasmanian Devil ha scritto:

    Dunque semplificando come piace fare a me, secondo il 99% delle opinioni, chi ci guadagnerà davvero da questa guerra sono gli USA e forse la Cina.

    Ci perderà l’Europa, la Russia e beh ovviamente l’Ukraina rasa al suolo e con decine se non centinaia di migliaia di morti.

     

    Da qui, facendo un semplice ragionamento cause-effetti, ne deriva che lo scacchista Putin è una marionetta pagliaccio 🤡 nelle mani degli amerikani.

    Perché se alla fine dei giochi ha scatenato una guerra che risveglia la NATO, arricchisce gli USA e indebolisce moltissimo lui e molto i suoi principali clienti (UE) è un bel cretino col colbacco.

     

    Beh, ora vado a postarlo ovunque tramite un bot così da far crepare male tutti i figli di Putin che ammorbano l’etere.

    Non perché stia seguendo molto, alla fine non mi arrecano nessun disturbo (per ora…), ma solo perché sono una mala persona 😄 

    effetivamente, pare dai prospetti degli economisti e dei governi europei che ci arricchiremosefz

     

    Gli equilibri economici mondiali stanno cambiando.Secondo me,per avere un quadro più chiaro su come si assesteranno nel futuro,bisognerà aspettare ancora un po'.

    Per esempio,leggevo da un economista tedesco che,alcune mosse di putin con le controsanzioni siano per far saltare il dollaro come moneta mondiale.

     

    Ieri al di là a quello a cui facevi riferimento tu,il times ha fatto uscire un articolo sulle pressioni di gb e us verso l'europa.Pare avessero paura che gli alleati ,si stessero tirando indietro e fossero più predisposti ,visto il gravo economico che peserà sulle nostre spalle,ad una linea più soft

     

    Orban(ungheria) ha parlato così 

    Il gas naturale liquefatto (Gnl) proveniente dagli Stati Uniti non sarà in grado di sostituire il gas, più economico, proveniente in Europa dalla Russia. "Non sarà possibile sostituire il gas russo a basso costo con il costoso gas americano", sottolinea Orban aggiungendo che considera tali proposte "assurde" e disastrose per l'economia nazionale. Per il premier ungherese, infatti, non c'è alternativa alle forniture di gas dalla Russia all'Europa, in particolare all'Ungheria, nel prossimo futuro. "Non si tratta di indossare un maglione la sera e ridurre leggermente il riscaldamento o pagare qualche soldo in più per il gas. Il fatto è che se non arrivano le forniture di energia dalla Russia allora non ci sarà energia in Ungheria".

     

    Habeck germania

    Nuova paura della povertà – Il ministro dell'Economia Habeck annuncia tempi difficili. L'attacco russo all'Ucraina e la conseguente crisi energetica costeranno alla Germania molti soldi e prosperità!

    Hanno già attivato il piano emergenza.

     

    Giappone

     Il Giappone non abbandonerà il progetto Sakhalin-2 in Russia sul gas naturale liquefatto (Gnl), perché lo considera prioritario per il suo fabbisogno energetico. Lo ha detto il premier nipponico, Fumio Kishida, in una seduta parlamentare, chiarendo in maniera esplicita la posizione del governo, malgrado l'applicazione delle sanzioni decisa da Tokyo in linea alle richieste del blocco occidentale nel corso del conflitto in Ucraina.

    «Il nostro Paese ha una partecipazione nel progetto che contribuisce a un approvvigionamento di lunga durata di Gnl, a un prezzo accessibile. È un accordo vitale per la sicurezza energetica del Giappone», ha detto Kishida, ribadendo allo stesso tempo la volontà dell'esecutivo di ridurre progressivamente la dipendenza dalle risorse della Russia.

     

    italia

    "Si può pensare ad un tetto europeo ai prezzi. O in alternativa ad uno scostamento di bilancio straordinario per l'Italia. Ma l'emergenza del gas va risolta subito, altrimenti le aziende chiudono". Così Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, parla della crisi energetica. "Forse le gravità della situazione non era percepita fino in fondo: ad essere a rischio, oggi, e' il futuro industriale dell'Europa. E i numeri, del resto, parlano chiaro - aggiunge - negli Usa il gas oggi costa 13 dollari al MWh, in Asia 30-40, da noi in Europa anche 120. Reggere in queste condizioni, per un sistema economico che punta sulla trasformazione, e' impossibile: come si può continuare a produrre?"

     

    Confindustria, estrema incertezza e choc profondo

     

    "Lo scenario globale e' dominato dalle estreme tensioni e incertezze generate dall'invasione russa in Ucraina. L'impatto sull'attivita' economica agisce come uno shock di offerta profondo, al momento difficilmente quantificabile, perche' il quadro e' in continua evoluzione". Lo evidenzia Confindustria nel rapporto di previsione del Centro Studi di Confindustria "L'economia italiana alla prova del conflitto in Ucraina" spiegando che la crisi militare "si innesta su un quadro gia' reso difficile dal perdurare della pandemia, delle pressioni al rialzo sui prezzi di varie commodity e dei colli di bottiglia in alcune catene di fornitura globali". 

     

    austria

    Anche l’Austria ha avviato un piano di emergenza per prepararsi a un’eventuale futura mancanza di gas

    ilpost

     

    Si parla di un tetto al prezzo gas,olanda e norvegia rispondono

    Energia, Todde: Olanda e Norvegia contro tetto a prezzo gas perché mina la possibilità di avere un extraprofitto

     

    India

    ieri ha firmato un accordo, per il petrolio

    cina 

    sappiamo già tutti.

     

    Non vedo tutta questa coesione europea,se non per le pressioni di gb-us e francia

     Non ho preso ,volutamente il discorso della crisi alimentare.

     

    Io di positivo non vedo nulla.Aiutami tu a trovare qualcosa di buono  ,almeno mi tiri su il morale😕


  17. Gli Stati Uniti forniscono all'Ucraina dispositivi di protezione contro gli attacchi chimici

    Gli Stati Uniti affermano di fornire all'Ucraina attrezzature e forniture in caso di attacco russo con armi chimiche o biologiche. La portavoce presidenziale Jen Psaki sottolinea gli avvertimenti del suo governo e di altri stati che la Russia potrebbe usare tali armi


  18. E' un articolo del giornale di propaganda cinese,la voce del governo in via non ufficiale.

    Lo posto a livello informativo.Secondo me è importante capire come vedono le cose i paesi non occidentali .Magari ci può aiutare a capire gli "umori" , le mosse future e il post conflitto.


     

    Quoto

     

    Gli Stati Uniti sono l'unica superpotenza al mondo in grado di creare conflitti regionali o di condurre guerre unilateralmente.

    Nel conflitto Russia-Ucraina, l'obiettivo esplicito degli Stati Uniti è quello di tagliare il legame economico tra Russia ed Europa, paralizzare il canale di contatto economico estero della Russia, spezzare l'ancora di salvezza finanziaria internazionale della Russia, ottenere profitti in eccesso sul mercato paneuropeo con costi inferiori e guidare il flusso di capitale globale verso gli Stati Uniti. Ma il suo obiettivo strategico di fondo è quello di approfondire la dipendenza di altri paesi dall'ordine economico e finanziario guidato dagli Stati Uniti e prolungare il ciclo di egemonia del dollaro USA.

    Come tutti sappiamo, sebbene siano ancora la più grande economia del mondo, gli Stati Uniti non sono più potenti come una volta. Nel 1945 rappresentava il 45 per cento dell'economia globale e il 59 per cento delle riserve auree mondiali e, 77 anni dopo, rimane la più grande economia mondiale e il maggiore detentore di riserve auree globali, ma è diventata una superpotenza piena di debiti. economia. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti il 1° febbraio, il debito nazionale degli Stati Uniti ha superato per la prima volta i 30 trilioni di dollari, raggiungendo un livello record, e il 15 marzo ha raggiunto i 30,3 trilioni di dollari, il che significa che è stato generato un debito aggiuntivo di 300 miliardi di dollari. solo un mese e mezzo.

    D'altra parte, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 7,9% su base annua a febbraio, il livello più alto dal 1982. Ciò ha portato la Federal Reserve ad avviare un ciclo di rialzi dei tassi di interesse il 16 marzo. Il piano di salvataggio economico da 1,9 trilioni di dollari e la sua proposta "Build Back Better World" da 2,59 trilioni di dollari, sono entrambi programmi basati sul disavanzo che creeranno aspettative di inflazione significative e oneri del debito.

    Il governo degli Stati Uniti oggi ha bisogno di più soldi che mai. In questo contesto, l'amministrazione Biden ha completamente ritirato le truppe statunitensi dall'Afghanistan sotto forti pressioni, ponendo formalmente fine alla presenza militare statunitense nel Paese dopo 20 anni. Oltre al cambiamento strategico, un'importante considerazione economica della mossa è liberarsi del peso della guerra afgana che ha consumato in media 50 miliardi di dollari all'anno.

    Chiunque abbia familiarità con gli affari degli Stati Uniti sa che la guerra è un grande affare. Infatti, poco dopo il ritiro militare dall'Afghanistan, il 10 novembre gli Stati Uniti hanno firmato una carta aggiornata per la cooperazione strategica USA-Ucraina, approfondendo la cooperazione bilaterale nei settori della politica, della sicurezza, della difesa, dello sviluppo, dell'economia, dell'energia, dell'istruzione e della cultura, e vincolare l'Ucraina al gioco di scacchi strategico geopolitico degli Stati Uniti. In un recente articolo per The Economist, John Mearsheimer, professore di scienze politiche all'Università di Chicago, ha sottolineato che la mossa è stata una delle micce che ha innescato la crisi Russia-Ucraina.

    Il complesso militare-industriale e i conglomerati finanziari statunitensi devono essere stati molto eccitati quando è iniziata la guerra. Infatti, sulla scia della crisi, la Germania ha deciso di acquistare jet da combattimento americani e ha annunciato un budget speciale di 100 miliardi di euro in più per accelerare la sua modernizzazione della difesa. Si prevede che una parte significativa della massiccia spesa andrà a giganteschi appaltatori come Lockheed Martin, Raytheon, General Dynamics, Boeing e Northrop Grumman.

    Dopo lo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, gli Stati Uniti hanno immediatamente avviato la loro macchina egemonica istituzionalizzata per strangolare gli interessi economici e finanziari della Russia. In primo luogo si è unito ai principali alleati per imporre sanzioni economiche e finanziarie alla Russia per paralizzare i suoi legami economici esterni, interrompere l'ancora di salvezza finanziaria internazionale della Russia e aprire la strada a una "rapina legale" a basso costo di beni russi. Poco dopo il conflitto, gli Stati Uniti e i paesi del G7 hanno escluso alcune banche russe dalla Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali e hanno congelato le attività della banca centrale russa e vietato le transazioni con essa.

    Sono state inoltre poste restrizioni alla capacità della Russia di condurre transazioni commerciali in valute comuni di valuta estera. Successivamente, la Russia è stata costretta a chiudere il mercato azionario e le attività all'estero e le società quotate sono state saccheggiate dai baroni finanziari globali. Ad esempio, Sberbank, quotata a Londra, è stata costretta a chiudere una posizione il 2 marzo, con i prezzi delle azioni che sono crollati del 95% a $ 0,045 per azione dal suo picco di $ 21,63, una perdita di $ 110 miliardi di valore di mercato in un solo giorno lasciandola con soli $ 243 milioni. Allo stesso tempo, un gruppo segreto di istituzioni finanziarie di Wall Street, esenti da sanzioni, ha acquistato quasi il 40 percento della banca con uno sconto di appena 0,02 sul patrimonio netto, con meno di 100 milioni di dollari. Ciò significa che i magnati finanziari di Wall Street potrebbero guadagnare centinaia di miliardi di dollari se le sanzioni venissero revocate.

    In secondo luogo, gli Stati Uniti hanno cercato di tagliare il legame economico tra Russia ed Europa per intensificare la dipendenza economica dell'Europa dagli Stati Uniti. Da quando le sanzioni sono entrate in vigore, le ricevute di deposito globali delle società russe sono crollate di oltre il 95% prima della sospensione delle negoziazioni e gli investitori globali in società quotate al di fuori della Russia, la maggior parte delle quali istituzioni finanziarie europee, hanno subito enormi perdite. Il capitale finanziario statunitense e britannico ha successivamente preso parte a un giro di caccia all'affare. Le aziende europee che operano in Russia hanno perso più di 100 miliardi di dollari di valore di mercato nell'ultimo mese.

    Inoltre, il governo tedesco ha sospeso l'approvazione per il progetto del gasdotto Nord Stream 2 e gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno vietato le importazioni di petrolio russo. L'incertezza sull'offerta futura ha portato all'impennata dei prezzi del petrolio e del gas nel mercato internazionale, aumentando le sofferenze dei cittadini europei. Mentre paesi come la Germania e la Francia erano intrappolati tra il tentativo di porre fine alla loro dipendenza dall'energia russa e l'adozione di misure per attutire il colpo dei prezzi elevati dell'energia, gli Stati Uniti hanno lanciato un'azione congiunta "mirata a rafforzare la sicurezza energetica europea e ridurre la dipendenza dell'Europa dal petrolio russo e gas" apparentemente per alleviare le preoccupazioni dell'Europa. Ma in realtà, ha colto l'occasione per esportare gas naturale liquefatto americano in Europa a un prezzo elevato. Secondo Reuters, le spedizioni di gas naturale liquefatto degli esportatori statunitensi in Europa hanno raggiunto livelli record per tre mesi consecutivi, con prezzi in aumento di oltre 10 volte rispetto a un anno fa.

    In terzo luogo, gli Stati Uniti hanno continuato a creare tensioni nel mercato finanziario internazionale ea incoraggiare il flusso di capitali internazionali dall'Europa agli Stati Uniti attraverso aumenti dei tassi di interesse. Dopo il conflitto Russia-Ucraina, gli Stati Uniti hanno lanciato feroci sanzioni finanziarie per congelare le riserve valutarie della banca centrale russa da 300 miliardi di dollari, provocando l'immediato dimezzamento del tasso di cambio del rublo rispetto al dollaro e l'impennata del tasso di inflazione. La banca centrale russa è stata costretta ad aumentare il tasso di interesse al 20%.

    Allo stesso tempo, le tre principali agenzie di rating, a seguito di una serie di bruschi downgrade del rating creditizio delle società russe, hanno recentemente cancellato il rating creditizio del debito sovrano russo e di tutte le società in risposta al quarto round di sanzioni dell'Unione Europea contro la Russia . Ciò equivale al blocco diretto del canale di finanziamento del governo russo e delle imprese sul mercato finanziario internazionale. È stato anche in questo momento che gli Stati Uniti hanno avviato il ciclo di aumenti dei tassi di interesse con il pretesto di combattere l'inflazione e hanno rivelato che avrebbero ridotto drasticamente il bilancio della Fed.

    In un momento di incertezza sui mercati globali, gli aumenti dei tassi della Fed segnalano chiaramente la fiducia degli Stati Uniti nella dinamica di crescita endogena del suo sistema economico e inviano un forte messaggio alle altre economie che gli Stati Uniti ancora dominano. Pur promuovendo la stabilità del mercato finanziario statunitense, il flusso accelerato di capitali globali verso gli USA prolungherà ulteriormente il ciclo dell'egemonia del dollaro USA.


     

    L'autore è preside della School of Economics and Finance della Shanghai International Studies University. L'articolo è stato pubblicato per la prima volta sul Guangming Daily.

     

     


  19. Germania, media tedeschi: Gazprom vuole cedere la sua filiale tedesca

    La compagnia russa Gazprom ha annunciato di voler cedere la sua filiale tedesca Gazprom Germania GmbH e le sue partecipazioni. Questo quanto si legge su Handelsblatt che cita la stessa azienda. Gazprom Germania si occupa del commercio, trasporto e stoccaggio di gas naturale e non è al momento colpita da sanzioni.Non è chiaro se l'annuncio avrà conseguenze sulle forniture di gas dalla Russia alla Germania. Proprio ieri si erano diffuse voci sul fatto che il ministero dell'Economia tedesco, per scongiurare eventuali possibili fallimenti, stesse considerando la nazionalizzazione o l'esproprio delle filiali tedesche di Gazprom e Rosneft.

  20. Da quello che intuisco,secondo me le pressioni sull'embargo del gas\petrolio russo stanno avendo effetto

     

    Anche se tramite gazprom si potrà continuare a pagare in euro\dollaro,l'europa (o parte di essa) spinta dall'esterno ,in questi mesi non lo acquisterà più.

     

    Su reuters ,pare che l'italia abbia aumentato il pompaggio rispetto a marzo dell'anno scorso.


  21. Adesso, SuperTalismano ha scritto:

     

     

    Pagamento gas in rubli, l'Eni: "Stiamo analizzando comunicazione Gazprom"

    "Abbiamo ricevuto la comunicazione da parte di Gazprom e la stiamo analizzando. Per il momento non abbiamo altri commenti". Ad affermarlo è l'Eni in merito alla notifica che il colosso russo del gas ha inviato ai propri clienti per quanto riguarda il nuovo meccanismo per i pagamenti del gas in rubli

    Ma quindi tutti sti articoli usciti in queste 24 ore ,su come si baserà il tutto erano basati sul nulla?

    Visto che ancora chi si occupa direttamente di questa faccenda,sta ancora analizzando le comunicazioni del cremilino?

    Fonti Ue: governi uniti su no a rubli per il gas

    I governi europei sono compatti nel rifiutare il ricatto di Vladimir Putin di pagare in rubli le forniture di gas e stanno valutando quali siano le vere intenzioni del Cremlino a riguardo. E' quanto si apprende a Bruxelles da fonti vicine al dossier, che mettono in luce un clima di incertezza e perplessità sul decreto russo. Questa mattina gli ambasciatori Ue si sono incontrati per discutere la questione e, da quanto riferito, dalla riunione è
    emersa una chiara indicazione da parti di tutti i 27 sul fatto che i contratti debbano essere osservati e rispettati nelle valute previste, vale a dire euro o dollari.

     


  22. Ucraina: von der Leyen: 'Con Cina questione di fiducia, in gioco investimenti a lungo termine'

    "Il mondo degli affari sta guardando con grande attenzione quello che succede e sta valutando come i Paesi si stanno posizionando" di fronte alla guerra condotta dalla Russia contro l'Ucraina. "E' una questione di fiducia, di affidabilità e naturalmente di decisioni su investimenti di lungo termine". E' l'avvertimento della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al termine del summit Ue-Cina in videoconferenza, a Bruxelles. 
     

    Fonti Ue: governi uniti su no a rubli per il gas

    I governi europei sono compatti nel rifiutare il ricatto di Vladimir Putin di pagare in rubli le forniture di gas e stanno valutando quali siano le vere intenzioni del Cremlino a riguardo. E' quanto si apprende a Bruxelles da fonti vicine al dossier, che mettono in luce un clima di incertezza e perplessità sul decreto russo. Questa mattina gli ambasciatori Ue si sono incontrati per discutere la questione e, da quanto riferito, dalla riunione è
    emersa una chiara indicazione da parti di tutti i 27 sul fatto che i contratti debbano essere osservati e rispettati nelle valute previste, vale a dire euro o dollari.

  23. Adesso, Giampy88 ha scritto:

    Per carità!...Lascia stare gli americani lì dove stanno perché, purtroppo direi io, per almeno le prossime due generazioni l'Unione Europea non si considererà e quindi non potrà essere considerata come una vera e propria nazione. Troppe differenze in tutto, per cui, proprio per non fare tornare in mente brutti pensieri a qualcuno, la presenza della NATO e delle truppe americane è fondamentale.

     

    Senza polemica ,ma per me sto modo di pensare è propio quello che impedisce all'unione europea di affermarsi come potenza in tutto.Ed è quello che vogliono fondamentalmente.

     

    Non credo che l'europa ,abbia bisogno una supervisione\controllo us ,perchè sennò chissà che succede.Non credo neanche che, senza esso ci faremmo la guerra,anzi vedo piuttosto la possibilità che venga portata da noi.

     

     

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  24. Adesso, Cro88 ha scritto:

    ecco esatto! nell'idea degli Stati Uniti è quella di mettere un freno alla Russia e un avvertimento all'Europa, che per la cronaca dovrebbe, secondo me, mandare via le truppe americane dal territorio e costituire veramente un esercito europeo, ma in quel caso l'Europa diventerebbe la quarta grande potenza mondiale, se non addirittura la seconda, dopo l'America(Russia e Cina a livello militare e tecnologico per me non sarebbero all'altezza con gli armamenti europei). In quel caso sarebbe impossibile per gli americani tenerci sotto controllo come fanno ora....

    uno è lo scopo: impedire all'Europa di ritornare quella di un tempo e tenere a distanza le 3 grandi potenze, cercando cmq di mantenere buoni rapporti, con tutti 3 e non solo con uno.

    Non se può fare,mica puoi sbaraccarli.

    Ci sarà un motivo se,solo noi abbiamo 120 basi sefz

     

    Già mettendo le mani  avanti oggi, parlando di un aumento delle truppe sul nostro territorio,la vedo come un taglio netto  all'idea di un espanzione e rafforzamento della difesa autonoma europea.

    Anche perchè la Nato, a quel punto non avrebbe più senso di esistere e con essa anche il controllo usa.

     

    Fabbri dice  anche che,le pressioni  americane sull'aumento delle spese militari al 2% ,siano anch'esse correlabili a quanto detto precedentemente,cioè il contrario dell'esercito europeo,mettendo a priori dei paletti.

    Anche perchè il 2% per quanto se ne parli ,in realtà è un bazzeccola.

     

    Credo che,semmai i leader europei invece intendano (ci credo poco) proseguire ,ci sia il rischio di andare a muro conto muro ,con tutti i pericoli del caso.

     

     

     

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