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  1. Buzzella (Confindustria Lombardia): "Tetto europeo al gas o aziende chiudono"

    "Si può pensare ad un tetto europeo ai prezzi. O in alternativa ad uno scostamento di bilancio straordinario per l'Italia. Ma l'emergenza del gas va risolta subito, altrimenti le aziende chiudono". Così Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, parla della crisi energetica. "Forse le gravità della situazione non era percepita fino in fondo: ad essere a rischio, oggi, e' il futuro industriale dell'Europa. E i numeri, del resto, parlano chiaro - aggiunge - negli Usa il gas oggi costa 13 dollari al MWh, in Asia 30-40, da noi in Europa anche 120. Reggere in queste condizioni, per un sistema economico che punta sulla trasformazione, e' impossibile: come si può continuare a produrre?".
     
     

    Gas, vola prezzo in Europa. Ad Amsterdam apre a 132 euro

    Vola il prezzo del gas in Europa con la posizione di Vladimir Putin sul pagamento delle forniture in rubli mentre la guerra in Ucraina prosegue senza sosta. In avvio le quotazioni ad Amsterdam segnano un balzo a 132 euro al Mwh, in rialzo del 4,8% rispetto alla chiusura di ieri. A Londra il prezzo sale a 305 penny al Mmbtu, in aumento dell'1,9%.

  2. Zelenskyi licenzia due alti funzionari della sicurezza

     

    Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, due membri di alto rango dei servizi di sicurezza sono stati licenziati. Come spiega Zelenskyy in un videomessaggio, sono il capo generale della sicurezza interna e il capo della filiale dell'agenzia nella regione di Kherson: "Non ho tempo per occuparmi di tutti i traditori, ma stanno diventando tutti piccoli puniti a poco a poco”. I due uomini hanno infranto il giuramento di difendere l'Ucraina. Non ha fornito dettagli esatti.

     

     

     

     

    Il ministro dell'Economia Habeck annuncia tempi difficili

    Nuova paura della povertà – Il ministro dell'Economia Habeck annuncia tempi difficili. L'attacco russo all'Ucraina e la conseguente crisi energetica costeranno alla Germania molti soldi e prosperità!

     

    BILD

     

    Sempre sul sito Bild leggevo che la germania ,ha attivato un piano emergenza su tre livelli.

     

    ► 1° livello: livello di allerta precoce. La situazione dell'approvvigionamento rischia di deteriorarsi notevolmente. Viene convocata una squadra di crisi. È successo mercoledì.

     

    ► 2° livello: livello di allerta. La fornitura è interrotta. Gli operatori di rete mantengono la fornitura, ad esempio interrompendo temporaneamente le consegne alle aziende.

     

    ► 3° livello: livello di emergenza. Acuta mancanza di gas. Lo Stato interviene. L'Agenzia federale di rete sta razionando l'offerta. Gli ospedali, i vigili del fuoco, la polizia e le abitazioni private hanno la priorità.

     

     

     


  3. 15 minuti fa, AAAVLR ha scritto:

    si peccato che rinunciare al gas russo significa comprare quello americano a tre o quattro volte il prezzo di quello russo.

    E non si capisce ancora che volume possano fornire gli americani. Senza dimenticare la mancanza di infrastrutture in Italia.

    Non so come sono messi in Germania...

     

    Mentre i russi il loro gas e petrolio possono venderlo all'altro 50% del globo...

    Direi che quelli che hanno più da perderci siamo noi. Sempre che gli americani non vendano il gas liquido al prezzo di quello russo.

    cioè mi stai dicendo che negli ultimi 70anni non hanno sempre avuto truppe nel continente??

    Parla di aumento delle truppe us in maniera permanente ,rispetto a quelle del passato.

     

    La vedo come il togliere dalla testa l'idea , di costituire prima o poi, il famoso esercito europeo


  4. Gli Stati Uniti sono aperti a una presenza permanente di truppe in Europa

    In vista del conflitto con la Russia, il governo degli Stati Uniti non esclude un aumento permanente della presenza delle truppe statunitensi in Europa. "Indipendentemente da come finirà questa guerra e quando finirà, l'ambiente di sicurezza in Europa sarà cambiato", ha detto giovedì il portavoce del Pentagono John Kirby a Washington. Devi reagire a questo. "Non sappiamo come sarà", ha detto. Ma si è aperti a discutere se ci dovrebbe essere una presenza permanente più ampia delle truppe statunitensi in Europa. A tempo debito, quindi, il governo degli Stati Uniti si riunirà con gli alleati per discuterne. Grazie ai rinforzi delle truppe per la guerra in Ucraina, ora ci sono più di 100.000 soldati statunitensi in Europa, di cui circa 40.000 in Germania.

    Bild


  5. 1 ora fa, SuperTalismano ha scritto:

    Ministro ucraino chiede di non collaborare con Croce Rossa

    "Chiediamo agli europei di sospendere la collaborazione con la Croce Rossa per gli invii di aiuti in Ucraina, perché riteniamo che non sta agendo dove deve". Lo ha detto il vice ministro per lo sviluppo delle comunità e i territori dell'Ucraina, Viacheslav Nehoda, intervenendo alla maratona degli enti locali uniti per il benessere e la pace organizzata dal Consiglio d'Europa. "Per piacere - ha poi aggiunto -collaborate direttamente con noi e non con associazioni che hanno perso la nostra fiducia", aggiunge Nehoda

     

    "hanno perso la nostra fiducia".doh 

    Ma è mai capitata nella storia ,una cosa del genere?

     

    Se non fosse una situazione così tragica soprattutto per i civili,mi verrebbe da ridere.

     

    4 giorni fa è successo anche questo :ANSA

     

     Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha negato di aver facilitato l'evacuazione forzata di civili ucraini in Russia.

     


        "Il CICR non aiuta mai a organizzare o effettuare evacuazioni forzate.Questo vale ovunque operiamo. Non sosterremmo mai un'operazione che va contro la volontà delle persone o contro i nostri principi", ha affermato il CICR in un comunicato pubblicato ieri sera.


        Ieri l'analista politico ucraino Roman Rukomeda aveva denunciato "lo strano comportamento del Comitato della Croce Rossa e del suo presidente, che hanno annunciato la decisione di aprire un ufficio a Rostov sul Don per aiutare i terroristi russi a deportare illegalmente cittadini ucraini". Una decisione che ha sorpreso anche la ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori occupati, Iryna Vereshchuk.


        Il CICR ha sottolineato che queste false informazioni "potrebbero avere un forte impatto sulle persone colpite dal conflitto in Ucraina. Queste false informazione mettono anche in pericolo le squadre della Croce Rossa e i volontari sul campo e potrebbero minacciare il nostro accesso alle persone che hanno bisogno di aiuto urgente".

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  6. 7 minuti fa, nomevisualizzato ha scritto:

    Tra chiudere i contratti e avviare le forniture ci passano anni, al momento non ci sono manco i gasdotti

    Il power of Siberia dal 2019 cosa fa ? 

    Utilizzano anche il gnl via marittima, in linea minore

     

    I nuovi contratti al massimo , prevedono un ulteriore pompaggio. 

     

    Se non erro, hanno finanziato anche con il cnpc  il yamal lng. 

     

     

    Tra l'altro importano dalla Russia anche il petrolio, i numeri non li ricordo 

     


  7. 41 minuti fa, SuperTalismano ha scritto:

     

     

    Mosca, figlio Biden implicato in agenti patogeni
    Il ministero della Difesa russo ha una corrispondenza tra Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti, con i dipendenti della Defense Threat Reduction Agency americana e gli appaltatori del Pentagono, che conferma il suo ruolo cruciale nel fornire finanziamenti per il lavoro con gli agenti patogeni in Ucraina. Lo ha detto il capo delle forze russe di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, Igor Kirillov in conferenza stampa, come riporta la Tass. «L'esistenza di questo materiale è confermata dai media occidentali», ha aggiunto

    Penso faccia riferimerimento, all'indagine iniziale  che avevo postato del daily mail.

     

    Questo è stato ripreso oggi in italia da insideover

     

    Hunter Biden ha davvero finanziato bio-laboratori in Ucraina? Se sì, per quale motivo e a quale scopo? Secondo le mail pubblicate in esclusiva dal Daily Mail, l’accusa del Cremlino contro il figlio del Presidente Usa, Joe Biden, potrebbe trovare qualche riscontro nella realtà e non essere una strampalata “teoria cospirativa” volta a gettare fango sulla presidenza Usa. Come scrive la testata inglese, il comandante delle forze di protezione nucleare, biologica e chimica russe, ha affermato che esisteva uno “schema di interazione tra le agenzie governative statunitensi e i bio-laboratori ucraini” e ha sottolineato il “finanziamento di tali attività da parte di strutture vicine all’attuale leadership statunitense, in particolare il fondo di investimento Rosemont Seneca, guidato da Hunter Biden”. Sebbene gli esperti d’intelligence statunitensi abbiano etichettato tali accuse come “propaganda russa”, le e-mail contenute del laptop del figlio del Presidente Usa dimostrerebbero che Hunter Biden ha donato milioni di dollari a Metabiota, un appaltatore del Dipartimento della Difesa specializzato nella ricerca sulle malattie respiratorie.

    Le e-mail che inchiodano Hunter Biden e i suoi affari in Ucraina

    Hunter Biden avrebbe messo in contatto Metabiota con una società di gas ucraina, Burisma, per un “progetto scientifico” che coinvolge i bio-laboratori in Ucraina; il figlio del Presidente Usa è stato nominato nel cda di Burisma a seguito del colpo di stato di Euromaidan, nel 2014. Nell’aprile dello stesso anno, come si evince dalle e-mail, la vicepresidente di Metabiota Mary Guttieri ha scritto una mail ad Hunter Biden in cui delineava un piano su come affermare “l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia”. “Grazie mille per aver dedicato del tempo al tuo intenso programma per incontrare Kathy Dimeo, dirigente di Metabiota. Abbiamo apprezzato molto la nostra discussione”, ha scritto Guttieri. Quattro giorni dopo, il dirigente di Burisma Vadym Pozharskyi ha scritto ad Hunter Biden rivelando che il figlio dell’allora vicepresidente aveva lanciato un “progetto scientifico” che coinvolgeva Burisma e Metabiota in Ucraina. “Per favore, trova alcuni punti iniziali da discutere allo scopo di analizzare il potenziale di questo progetto, che hai chiamato ‘Science Ukraine'”, ha scritto Pozharskyi. Le e-mail del governo Usa, qualora si rivelassero autentiche, dimostrerebbero che il Dipartimento della Difesa ha assegnato a Metabiota un contratto da 18,4 milioni di dollari tra febbraio 2014 e novembre 2016, con 307.091 dollari stanziati per “progetti di ricerca in Ucraina”

     

    L’accusa contro il Figlio del Presidente usa

    Come riportato in precedenza da InsideOver, nei giorni scorsi ha fatto molto discutere negli Stati Uniti l’intervento del celebre anchorman di Fox NewsTucker Carlson, che ha ripreso un’inchiesta del sito conservatore National Pulse. La tesi della testata americana di destra è che una società di investimento diretta da Hunter Biden è stata uno dei principali finanziatori di una “società di monitoraggio e risposta alla pandemia” che ha collaborato all’identificazione e all’isolamento di agenti patogeni mortali nei laboratori ucraini, ricevendo nel frattempo fondi dal Dipartimento della Difesa. Si tratta proprio di Rosemont Seneca Technology Partners (RSTP), una sussidiaria della Rosemont Capital fondata da Christopher Heinz, contava infatti sia Hunter Biden che Heinz come amministratori delegati. Heinz è il figliastro dell’ex Segretario di Stato americano, John Kerry. Tra le realtà che quest’ultima finanziava c’è Metabiota, una società con sede a San Francisco ha come mission quello di rilevare, tracciare e analizzare le “malattie infettive emergenti”. I rapporti finanziari rivelano che RSTP ha finanziato per la prima volta Metabiota nel 2015, con un contributo di circa 30 milioni di dollari. Tesi che ora sembrerebbe essere confermata dalle mail pubblicate dal Daily Mail, anche se in questi casi il condizionale è sempre d’obbligo.

    Il dubbio sulla figura di Hunter Biden e sui suoi affari in Ucraina rimane, a maggior ragione dopo che, a seguito di mesi e mesi di smentite, è stato il New York Times a confermare finalmente l’esistenza del famigerato laptop del figlio del Presidente Usa, prima prontamente etichettato come “disinformazione russa”. Come ricorda il Premio Putlizer Glenn Greenwald, infatti, il 14 ottobre 2020, meno di tre settimane prima che gli americani votassero, il quotidiano più antico della nazione, il New York Post ha iniziato a pubblicare una serie di rapporti sui rapporti d’affari del leader democratico Joe Biden e su suo figlio, Hunter, in paesi in cui Biden, in qualità di vicepresidente, esercitava una notevole influenza, tra cui Ucraina e Cina. Risultato? Chiunque abbia diffuso notizie su questa storia, è stato brutalmente censurato dai social media della Silicon Valley. Ora il presunto finanziamento dei-lab in Ucraina dovrebbe indurre il Presidente Joe Biden e suo figlio a chiarire, definitivamente, questi controversi rapporti con il Paese ex-sovietico. A maggior ragione ora. Per molto meno – il Russiagate – l’ex Presidente Usa, Donald Trump, è stato messo alla gogna.


  8. 24 minuti fa, garrison ha scritto:

    Federico Rampini non crede che i colloqui di pace tra Russia ed Ucraina possano portare ad immediati sviluppi. Il giornalista del Corriere della Sera è ospite della puntata del 31 marzo di Agorà, talk show del mattino di Rai3 che vede Luisella Costamagna alla conduzione, e analizza i prossimi passi del conflitto: “Si conferma purtroppo la peggiore delle interpretazioni dei negoziati in Turchia, chiaramente i russi protraggono le trattative soltanto per guadagnare tempo. Il loro obiettivo è cambiare le truppe al fronte perché hanno problemi seri nell’offensiva, è una tattica, guadagnano tempo e poi riprendono a bombardare. Quello sul gas pagato in rubli è l'ennesimo bluff di Vladimir Putin, una richiesta illegale, i contratti parlano chiaramente di pagamenti in euro, se i clienti Italia e Germania tengono duro e dicono di pagare in euro voglio vedere se Putin può permettersi di non venderci il gas, non può farlo, è uno dei tanti bluff. Non esiste una mediazione italiana, un negoziato vero e serio dovrebbe coinvolgere USA e Cina, sono gli unici che possono premere sulla Russia, per il momento però non fanno parte dei negoziati questi due giganti.

    Ma se i russi hanno già fatto i contratti con india e cina ,( si stanno sfregando le mani ) probabilmente verranno anche rivisti tra poco,aumentando l'afflusso.

    oggi lavrov è di nuovo in india tra l'altro.

     

    il giappone

    "L'annuncio di giovedì del primo ministro giapponese Fumio Kishida che non avrebbe abbandonato un massiccio progetto di gas russo"

     

    Come disse fabbri ieri,

    "possiamo anche permetterci d togliere il gas ora che ci avviamo alla bella stagione (la germania meno)e gli stoccaggi pieni facendogli perdere soldi,poi ad ottobre se chiudono i rubinetti come ritorsione,il discorso cambia"

     

    l'unico bluff è quello tedesco che,fino a ieri diceva di non poterne fare a meno :

    “Disoccupazione di massa, povertà, persone che non possono riscaldare le loro case, persone che restano senza benzina” se la Germania decreterà un embargo totale alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia. La fosca profezia viene da una voce autorevole e al di sopra di ogni sospetto circa la sua natura di avversario delle fonti fossili: il vice cancelliere Robert Habeck, esponente di punta dei Verdi nel governo di Olaf Scholz assieme al ministro degli Esteri Annalena Baerbock e titolare del ministero dell’Economia che ha in capo, tra le altre cose, le politiche per la transizione energetica."

     

    oggi invece cambia versione.

     


  9. Putin, occidentali aprano conto in rubli in Russia per gas

     
    I Paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso le banche russe per pagare il gas in rubli. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass, sottolineando che il pagamento del gas in rubli è un passo verso la sovranità finanziaria della Russia.

    Putin, se gas non sarà pagato in rubli, contratti interrotti

     

    "Nessuno ci vende niente gratis, e noi nemmeno faremo opere di carità. Ciò significa che i contratti esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, saranno interrotti". Così il presidente russo Vladimir Putin secondo quanto riporta la Tass.
     

    Gas: balzo del prezzo dopo Putin, ad Amsterdam a 127 euro

     
    Il prezzo del gas balza in Europa dopo le parole del presidente russo, Vladimir Putin sul pagamento in rubli. Ad Amsterdam le quotazioni sono balzate a 127 euro al Mwh, per poi ripiegare a 123 euro con un rialzo dell'1,5%. A Londra il prezzo sale a 302 penny al Mmbtu, in rialzo del 5,6%
     

    La Maire, non accetteremo di pagare gas in altre divise

     
    "Non accetteremo in alcun modo di pagare il gas in altre divise rispetto a quelle sancite dai contratti". Lo ha detto il ministro dell'economia francese, Bruno La Maire, a Berlino, in conferenza stampa con Robert
    Habeck.
     

  10. Mosca: nuovo sistema pagamenti gas per tutti Paesi ostili

    L'ordine del presidente russo Vladimir Putin al governo, alla Banca centrale e a Gazprom sulle misure per convertire in rubli i pagamenti per le esportazioni di gas "verso i Paesi ostili" è stato emanato e l'esatto meccanismo per effettuare tali pagamenti dovrebbe essere svelato a breve, anche oggi stesso. Lo ha detto il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, citato da Interfax. Alla domanda dei giornalisti se il nuovo meccanismo per i pagamenti del gas si applica solo alla Germania o anche ad altri Paesi, Peskov ha risposto: "Si applica a tutti i Paesi ostili

  11. Messico, ministero degli Esteri: 'Spie russe qui? Usa presentino prove' 

    Il ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard ha chiesto agli Stati Uniti di presentare le prove, se ne hanno, di una presunta forte presenza in Messico di agenti dei servizi di intelligence militari russi (GRU). Intervistato dal quotidiano El Universal a Dubai, durante un viaggio di lavoro in Medio Oriente, Ebrard ha reagito alle dichiarazioni fatte di recente dal capo del Comando Nord statunitense sul fatto che in Messico sarebbe presente il "il gruppo più importante esistente all'estero" di spie militari russe.

  12. Adesso, Nepali Me ha scritto:

    No, senz'altro.

    Fa comunque comodo conservare almeno un paio di brigate pesanti per una lunga serie di ragioni, compresa quella più banale, cioè il mantenimento della capacità. 

    Una volta dismesse non è facile ricostituirle, qualora servissero.

    Senza contare che proprio nelle missioni di "peace-keeping", vere o presunte, spesso la presenza di qualche carro può fare la differenza, vedasi la battaglia del pastificio in Somalia. I cingoli sono sempre i cingoli, ed i carri armati gira che ti rigira sono un fattore in certo scenari.

    L'esercito, nei suoi piani, vorrebbe 3 brigate pesanti da quel che so, il che significherebbe qualcosa come 2/300 carri.

    Parliamo del futuro prossimo, non del domani, credo che per ora si speri quantomeno di gestire due brigate su Ariete, aggiornandolo per quanto si può, per tirare avanti il più possibile.

    Qualcuno qualche tempo fa mi aveva parlato di 256 carri, in futuro, come requisito.

    Le brigate l'EI vorrebbe distribuirle in 3 pesanti, 4 medie e 4 leggere (o specialistiche, come le anfibie e le aviotrasportate).

    Mi sembrano numeri del tutto ragionevoli.

     

    Su Marina e aeronautica nulla da aggiungere.

    Fortunatamente in quei campi stiamo facendo scelte giuste e commisurate, con ampissimi ritorni industriali ed occupazionali, specialmente in Marina. 

    Manca ancora, pesantemente, una capacità radaristica e di monitoraggio di alto livello, oltre che missilistica antiaerea ed antinave, ma più di qualcosa si sta muovendo in questo senso, fortunatamente.

    Camm-Er, Teseo 2, G.550, P-72, C-27J, satelliti e droni vari sono lì a testimoniarlo.

    Notare, tutte acquisizioni da aziende nazionali o con accordi G2G.

    Quello che diceva precedentemente effe1986 "Basta avere un esercito altamente specializzato" ,si può dire che nella realtà era il progetto delll'EI che,dagli anni 90 ha cominciato la riorganizzazione di alcuni reparti.

     

    L'idea moderna è quella di utilizzare le brigate leggere come forza d'ingresso,le medie come supporto ,quelle pesanti in operazioni ad alta intensità

     

    Già tre anni fa,s'era  pensato di rinfoltire l'ormai scarno ,parco mezzi delle brigate pesanti.

     

    Dove l'hai letto,che vuole riorganizzarle in 4-4-3?

    Ad una delle pubblicazioni cesi?

     

     

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  13. Adesso, SuperTalismano ha scritto:

    Link utile a smentire la favola della "guerra di Putin" contro i russi "buoni come il pane che non vogliono la guerra"

    https://www.levada.ru/en/ratings/

    Ci stà, l'opinione pubblica impressionata dalle immagini di protesta , ha pensato che il popolo russo in gran parte non fosse d'accordo con Putin e gli si sarebbe rivoltato contro. Naturalmente ,non era e non è così.

    Questo ,vale  anche per la cina,in un ipotetico futuro.

     

    Provai a fare questo discorso ad inizio invasione anche qui,parlando pure dell'effetto  sanzioni e come sarebbero state viste dal popolo russo.Il quale si sarebbe sempre più coalizzato con Putin  e facendo crescere il nazionalismo interno.

     

     

     

     

     

     


  14. Adesso, SuperTalismano ha scritto:

    Johnson: "Far cadere Putin non è obiettivo Gb"

    Far perdere il potere al presidente russo Vladimir Putin "non è un obiettivo del governo britannico, è importante essere molto chiari su questo punto" dopo quanto affermato al riguardo dal presidente americano Joe Biden. Lo ha detto Boris Johnson durante un'audizione in commissione al Parlamento di Londra, pur aggiungendo di ritenere "non ignobile sperare" in un epilogo del genere sullo sfondo della "barbara aggressione" di Mosca all'Ucraina. Interpellato poi sul canale di dialogo tenuto aperto con Putin da Emmanuel Macron, il premier Tory ha poi precisato di non avere nulla in contrario, a patto che Kiev lo ritenga utile

     

    Gli alleati occidentali devono mantenere in vigore le sanzioni contro Mosca, e anzi "rafforzarle" ulteriormente, fino a quando anche "l'ultimo singolo militare russo" avrà lasciato l'Ucraina. Lo ha affermato Boris Johnson durante un'audizione a Westminster. Quanto alle garanzie future invocate da Kiev a tutela di un accordo di pace che prevedesse la sua neutralità, Johnson ha risposto: "Io credo vada totalmente ripensato il sostegno offerto a Paesi come Georgia e Ucraina", sostituendo l'offerta della membership nella Nato con "un'architettura di sicurezza" fondata su forniture massicce di armi che scoraggino la Russia dall'invadere.

     

     

    Facciamo finta che, l'obiettivo sia far cadere putin ,se non dovessero riuscirci,che succede?O meglio, fino a quanto si ci può spingere,prima di avere una reazione dall'altra parte?(non è una domanda retorica)

     

    Oggi ha parlato il ministro cinese:"Non ci sono limiti alla cooperazione fra Cina e Russia".Giovedì lavrov va in india.

     

     


  15. Draghi sente Putin, telefonata di circa un'ora

    C'è stata nel pomeriggio, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, un colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin. Il colloquio, durato circa un'ora, è terminato da poco. 

  16. 28 minuti fa, Dale_Cooper ha scritto:

    Il padre, forse, ma non ne sono neanche troppo sicuro.

    Max invece è molto vicino a RT e Sputnik. sefz

    A fatto anche qualche scoop...

    Comunque li, Io del padre parlavo 

     

    "Sidney Stone Blumenthal (nato il 6 novembre 1948) è un giornalista e agente politico americano. Ex aiutante del presidente Bill Clinton, è un confidente di lunga data[1] di Hillary Clinton ed è stato precedentemente impiegato dalla Clinton Foundation.[2] Come giornalista, Blumenthal è noto per i suoi scritti sulla politica americana e sulla politica estera."

     

    Figlio 

     

    è un giornalista, autore e blogger americano che è l'editore del sito web The Grayzone. In precedenza è stato scrittore per The Nation, AlterNet, The Daily Beast, Al Akhbar e Media Matters for America,e ha contribuito ad Al Jazeera English, The New York Times e Los Angeles Times .È stato uno scrittore membro del Nation Institute.[8] Collabora regolarmente con Sputnik e RT.Blumenthal ha scritto quattro libri. Il suo primo, Republican Gomorrah: Inside the Movement that Shattered the Party (2009), è entrato nelle liste dei bestseller del Los Angeles Times e del New York Times.[11] Nel 2014 ha ricevuto il premio Lannan Foundation Cultural Freedom Notable Book Award per Goliath: Life and Loathing in Greater Israel, che è stato pubblicato nel 2013

     

    Quello che intendevo dire è che certe cose (vere) , che hai fatto notare anche tu con un padre così vicino alla casa casa bianca, saranno sicuramente un caso... 

     

     

    "All'inizio di febbraio 2016, è stato appreso tramite un rilascio di e-mail dal Dipartimento di Stato che, durante i quattro anni di Hillary Clinton come Segretario di Stato, Sidney Blumenthal le aveva inviato almeno 19 articoli di Max Blumenthal su Israele che aveva distribuito tra il suo staff.[85][86] Nell'agosto 2010, Clinton ha inviato un'e-mail all'anziano Blumenthal per dire: "Per favore, congratulati con Max per un altro pezzo impressionante. È così bravo". Alan Dershowitz, anch'egli socio dei Clinton, ha messo in guardia sui potenziali problemi legati al collegamento con qualcuno così critico nei confronti di Israele."

     

     


  17. Pechino, "non ci sono limiti alla cooperazione fra Russia e Cina"

    "Non ci sono limiti alla cooperazione fra Cina e Russia", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, precisando che "non ci sono neanche limiti al nostro desiderio di pace, alla nostro salvaguardare la sicurezza e contro l'egemonia". La relazione bilaterale non è una alleanza e non intende confrontarsi e prende di mira alcuna parte terza, ha precisato il portavoce, dopo l'incontro fra i ministri degli Esteri dei due Paesi.
     

    Mulè a Bruxelles incontra vertici Nato e Difesa europea

    Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè si è recato a Bruxelles per tenere una serie di incontri con i vertici della Nato, incluso il Chairman del Comitato Militare e dell’European Defence Agency. “Al centro dei colloqui l’evoluzione della situazione in Ucraina, con particolare focus sulle differenti fasi del conflitto ed i suoi possibili sviluppi e il consolidamento di una politica industriale internazionale che vede l’Italia al centro delle prossime decisioni della Nato, provvedimenti cruciali per il nostro paese - ha detto - Tra queste, nell’ambito di un progetto innovativo chiamato Diana, l’acceleratore di imprese e start up operanti nel settore della difesa, per il quale l’Italia è tra i principali candidati con la città di Torino

  18. 1 ora fa, Skizzo91 ha scritto:

    Ci ho messo un'ora a capire cosa fosse il video del dottore, scusa 😅. Comunque in questo momento io metto in dubbio qualsiasi cosa che dice chiunque, indipendentemente da quale sia lo schieramento. Che sia Biden, Blinken, Macron, Erdogan, Zelensky, Putin...e ancor meno mi fido di video o informazioni che girano sui social. Ciò non significa che tutto sia falso, sia chiaro, però in questo momento fra propaganda da ambo i lati alimentata da fake news è difficile credere a qualcosa. Come si dice "in guerra la prima a morire è la verità", quindi anche per quel video mi è venuto naturale metterne in discussione la veridicità.

     

    Su Abramovic la era una battuta legata al fatto che da un mese a questa parte i russi fanno esattamente il contrario di ciò che dicono, ma se proprio devo essere onesto avrei forti dubbi anche sul fatto che Abramovic sia effettivamente stato avvelenato (prove io non ne ho ancora viste)

     

    Sul giornalista non dico che non possa dire anche cose vere, ma il fatto che sostenga ancora oggi Trump (e qui si potrebbe aprire un discorso lunghissimo) e che affermi che Navalny si sarebbe avvelenato da solo per screditare Putin personalmente me lo fa ritenere poco credibile...

     

    Per concludere, dove avrebbe potuto usare le armi chimiche? tu lo escludi ma potrebbe essere benissimo il Dombass. Secondo gli US (indipendentemente dal fatto che fosse una supposizione, certezza o provocazione) i russi avrebbero usato le armi chimiche in un'azione sotto False Flag, ovvero spacciandosi per soldati ucraini. Ora in questa situazione è evidente che i russi travestiti da ucraini non avrebbero usato le CW contro gli ucraini (la falsa bandiera non avrebbe senso in questo caso) ma contro gli stessi russi o contro i separatisti filo russi, con lo scopo di rinforzare la propaganda anti ucraina e per tirare acqua al proprio mulino a livello internazionale. La versione del giornalista canadese non regge per il semplice motivo che se gli US volessero intervenire davvero ci sarebbero modi molto più diretti per farlo di un'operazione sotto falsa bandiera utilizzando armi chimiche. Non dimentichiamoci che in questo particolare caso l'intervento degli US e della NATO, malgrado la minaccia, non sarebbe affatto automatico: per gli US, infatti, sarebbe necessario comunque un voto del Congresso mentre per l'alleanza sarebbe necessario un voto unanime (o meglio un tacito assenso) del consiglio atlantico. Se davvero gli US volessero intervenire, piuttosto, metterebbero in campo un'azione missilistica sotto FF verso il territorio polacco (o un altro membro dell'alleanza) in modo di attivare l'articolo 5, bypassando il voto del congresso e costringendo tutti gli altri membri NATO ad intervenire. Ma in questo caso non avrebbe alcun senso la posizione che hanno tenuto, per esempio, sulla disponibilità della Polonia di consegnare i Jet all'Ucraina: Se davvero volessero intervenire, perchè mai dovrebbero impedire ai Polacchi di dare aerei agli Ucraini? Per paura che vengano abbattuti nello spazio aereo NATO? Ma se volessero intervenire non sarebbe questo un modo facile per farlo?

     

    Ripeto, sfogliando le varie possibilità, in questo caso ritengo che la cosa più probabile sia che gli US supponessero/sapessero dell'uso delle armi chimiche e abbiano voluto lanciare un messaggio di avvertimento alla Russia, in modo da disinnescare i loro piani. O semplicemente era un modo come un altro per screditare i russi...

    FIgurati ,ci mancherebbe.

    Condivido e sottoscrivo,non dare mai un informazione per certa ,salvo non confermata da terzi indipendenti sopra le parti.

     

     affermi che Navalny si sarebbe avvelenato da solo per screditare Putin personalmente me lo fa ritenere poco credibile..

    dove l'hai letta?

    So che ha fatto pressioni,ma questo che hai scritto non l'ho trovato da nessuna parte.

    Comunque il suo tweet  era un paragone, tra oggi è  un altro avvenimento,del recente passato.

     

    -"che se gli US volessero intervenire davvero ci sarebbero modi molto più diretti per farlo di un'operazione sotto falsa bandiera utilizzando armi chimiche"

     

    tipo?Non possono intervenire in maniera più diretta,salvo non entrare poi in conflitto. E  ci stanno andando già giù pesanti.

     

    -"Se davvero gli US volessero intervenire, piuttosto, metterebbero in campo un'azione missilistica sotto FF verso il territorio polacco"...per esempio, sulla disponibilità della Polonia di consegnare i Jet all'Ucraina"

     

    Non è andata propio così.

     

    I primi a tirar a voler trattare sui jet polacchi,furono gli americani salvo poi tirarsi indietro all'ultimo.Il motivo possiamo cercare di trovarlo insieme se vuoi.

    L'altro giorno ,questa storia è tornata a farsi avanti (sabato)

    "Il governo ucraino ha detto che gli Stati Uniti "non hanno obiezioni" alla fornitura di aerei militari all'Ucraina dalla Polonia. Lo ha detto un ministro alla Afp"sky

     

    oggi risposta russa

    "il ministro della Difesa russo Shoigu: — La Russia risponderà adeguatamente nel caso in cui la NATO consegni aerei da combattimento e sistemi di difesa aerea all'Ucraina"

     

    Per me non è un caso che Biden,sia andato propio in polonia

     

    -Secondo gli US (indipendentemente dal fatto che fosse una supposizione, certezza o provocazione) i russi avrebbero usato le armi chimiche in un'azione sotto False Flag.

     

    reuters 24 marzo

    Il presidente Joe Biden ha dichiarato giovedì che se la Russia dovesse usare armi chimiche nella sua invasione dell'Ucraina, gli Stati Uniti risponderebbero.

    "Rispondremmo, risponderemmo se lo usasse. La natura della risposta dipenderebbe dalla natura dell'uso", ha detto Biden in una conferenza stampa a Bruxelles.

     

    il portavoce del Pentagono John Kirby ha dichiarato alla CNN che spetta agli Stati Uniti pensare alle contingenze.

    "Non abbiamo visto alcuna indicazione che i russi siano pronti a usare armi di distruzione di massa all'interno dell'Ucraina

     

    C'è una falla nella storia US,non trovi?

     

    In più ,qualche giorno fa ( la settimana scorsa ),lessi da fonti ucraine che stavano distribuendo ai soldati della resistenza,mi pare atropina e altri medicinali,per un attacco chimico.

    Purtoppo non mi ricordo la fonte principale ,dovrei mettermi a ricercarla,se la ritrovo la allego.

     

    I russi,come detto precedentemente ,non mi paiono preparati li ad usare questo tipo di armi.

     

    Tra l'altro ,secondo me la storia che hai scritto sul Donbass non regge.

    Ad esempio ,è una zona ormai sotto controllo il loro controllo,con all'interno la maggior parte delle forze russe in ucraina.

    A meno che,non volevano autodistruggersi,il tutto non avrebbe senso.

     

    O semplicemente era un modo come un altro per screditare i russi...

     

    Togliendo la storia false flag,più che per screditare credo ci possano essere altre intenzioni,se guardiamo la comunicazione us delle ultime due settimane e soprattutto quella odierna.

     


  19. Ucraina, Podolyak: 'Lavoreremo per incontro Putin-Zelensky prima possibile'

    Il pacchetto di documenti per l'incontro tra Zelenskyy e Putin "è pronto. Possiamo iniziare a preparare l'incontro tra i presidenti". Lo ha detto Mikhaylo Podolyak, uno dei membri della delegazione ucraina a Istanbul e consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in diretta al canale Ucraina 24.
    "Il pacchetto delle proposte - ha aggiunto - è già sufficiente, perché avvenga l'incontro tra presidenti. Lavoreremo affinché questo incontro avvenga il prima possibile".
     
     

    Zelensky: nessun compromesso sull'integrità territoriale

    "L'Ucraina continuerà il processo di negoziazione nella misura in cui dipende davvero da noi. Contiamo sui risultati. Ci deve essere una vera sicurezza per noi, per il nostro Stato, per la sovranità, per il nostro popolo. Le truppe russe devono lasciare i territori occupati. La sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina devono essere garantite. Non ci possono essere compromessi sulla sovranità e sulla nostra integrità territoriale. Questi sono principi chiari". Lo ha detto in un video su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo Ukrinform. "L'Ucraina non intende allentare gli sforzi militari", ha aggiunto.

  20. Ucraina, in Gb conferenza di Paesi alleati per invio armi a Kiev 

    Il Regno Unito ospiterà giovedì una conferenza di Paesi alleati con l'obiettivo di inviare più armi letali all'Ucraina impegnata a contrastare l'invasione delle truppe russe. Lo ha detto all'Afp il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, a margine di una visita in Norvegia. Secondo Wallace, l'evento permetterà di capire "cos'altro possiamo raccogliere da tutto il mondo per assicurarci che la Russia non abbia successo nella sua occupazione illegale e nell'invasione di un Paese sovrano". La Gran Bretagna è una fra le nazioni in prima linea negli sforzi internazionali per fornire armi a Kiev.

  21. Biden: de-escalation Mosca? Aspettiamo i fatti

    "Non leggo niente nelle parole della Russia, aspetto di vedere le azioni". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden in una conferenza stampa con il premier di Singapore a proposito delle dichiarazioni di 'de-escalation' da parte di Mosca. "Oggi ho parlato con quattro leader europei e siamo d'accordo nel vedere quello che la Russia ha da offrire, nel frattempo continuiamo con le forti sanzioni e gli aiuti militari all'Ucraina affinché si possa difendere", ha sottolineato.
     

    Biden-alleati europei d'accordo per aumento costi a Russia

    Nella telefonata tra Joe Biden e i dirigenti europei, i leader "hanno ribadito la loro determinazione a continuare ad aumentare i costi contro la Russia per il suo brutale attacco in Ucraina, come pure a continuare a fornire all'Ucraina assistenza militare per difendere se stessa contro un assalto ingiustificato e non provocato": lo rende noto la Casa Bianca

  22. 4 minuti fa, Skizzo91 ha scritto:

    Però se ti vai a leggere la biografia (la trovi su wiki) di Aaron Matè, è palese quale sia la sua posizione in ogni suo articolo (spiccatamente pro palestina e anti israeliano, sfacciatamente pro Trump e pro Russia, tanto da definire Alexey Navalny un delinquente).

     

    Detto questo io non ho mai messo in dubbio il profilo da falco di Biden (ci mancherebbe, è il firmatario della legge che ha dato al presidente americano il "diritto di uccidere" dopo i fatti dell'11 settembre) e più in generale della politica estera americana degli ultimi 30 anni (facciamo anche 70). So benissimo che anche loro hanno fatto le peggio porcate...

     

    Sto semplicemente dicendo che, analizzando questa questione in maniera oggettiva, la teoria di Matè fa davvero acqua da tutte le parti, sia a livello logico che pratico...

    Mi fai sorridere, dici "so che anno fatto le peggio..." 

    Però bolli come * a priori, quello detto da quel giornalista.

    (Hai indagato,anche su quello che c'è scritto?) 

     

     All'inverso, in situazioni analoghe con protagonisti opposti dici "allora sicuro sono stati loro" 

     

    Scusa, ma non mi pare  oggettivo. 

     

    Poi te lho detto, mi hai risposto uguale uguale, anche l'altra volta con il video del dottore. 

    E sapevo che era autentico, perché avevo già fatto controlli incrociati, prima di postarlo.

     

    Che poi, da quel che vedo la maggior parte degli americani è critico con l'amministrazione biden,tra poco raggiunge i livelli di nixon. 

     

     

    Comunque, bando alle ciance, proviamo a ragionare insieme che è la cosa più costruttiva in una discussione 

     

    Dove le avrebbero potute utilizzare? 

     

    Le zone donbass e Crimea, penso sia facile escluderle, credo no? 

     

    Mariupol, per quanto la presa sia stata difficile, l'avanzata procedeva lenta ma lineare,infatti pare che ormai sia quasi totalmente caduta. 

     

    Avrebbe avuto senso usarle li? 

     

    A Kiev? Ci sono state rappresaglie nelle province ma, non hanno mai provato un attacco massiccio, per provare ad entrare. 

    Non perché siano buoni, ma  le truppe erano già impegnate principalmente in altri luoghi e avrebbero avuto soldati su troppi fronti. Sarebbe stato una missione suicida, che tra l'altro non avrebbe portato a nulla, perché non sarebbero riusciti a prenderla. 

     

    Ad odessa, non sono sbarcati,sempre per il discorso di aver troppi fronti aperti 

     

    Quindi chiedo a te, dove l'avrebbero potute usare le armi chimiche? 


  23. 1 ora fa, Skizzo91 ha scritto:

     

    A livello comunicativo, la versione del tipo (che a guardare dai suoi altri twitt mi pare estremamente ostile verso l'amministrazione Biden , cosa che mi fa mettere in dubbio anche la sua obiettività) secondo cui gli americani annunciano un loro intervento in caso di uso di armi chimiche (linea rossa), per poi organizzare un attacco ucraino con tali armi, in modo da dire che sono stati i russi in un'operazione sotto falsa bandiera, giustificando così un loro intervento per poi essere fermati,non ha il minimo senso logico. Cioè è ridicola sta storia.

     

    Banalmente, il Pentagono supponeva (o magari ne era a conoscenza, cosa che indicherebbe talpe all'interno delle linee di comando russe) delle intenzioni dei russi e ha avvertito Mosca di non pensarci nemmeno 

     

    Comunque i russi le armi chimiche le hanno e le hanno già usate in diverse occasioni

    Amico mio, azzprima hai scritto su Abramovich "se dicono così allora sono stati loro"  

    Praticamente è la stessa cosa, solo all'opposto. 

    L'altra voltahai detto la stessa cosa sul video del dottore che ho postato. hai messo pure  like a chi mi accusava di aver condiviso un video fake,che diceva "non è possibile sia vero, perché non direbbe mai una cosa del genere in tv" poi sappiamo tutti che non lo era. 

    Non è un'accusa, ma solo un invito ( mi ci metto pure io dentro), a ragione su più frangenti. 

    Quello che oggi può sembrare assurdo, magari non lo è. 

     

    Comunque, scrive per il giornale di max Blumenthal, figlio di Sidney (vai a vedere chi è) 

     

    Io non ho detto che non le hanno mai usate,  ma che pare non siano attrezzati ad usarle li. 

    Tra l'altro sappiamo tutti che, non hanno fatto una vera e propria guerra del terrore, potrebbero buttare giù mezza ucraina e non lo fanno(per 1000 motivi), però utilizzerebbero armi chimiche? 

     

    Saltando, più step che intercorrono tra il loro uso e la guerra "convenzionale"?

     

    E poi, dove? 

     

     

    • Mi Piace 1

  24. 1 minuto fa, Skizzo91 ha scritto:

    In questo momento, quando gli US parlano pubblicamente lo fanno rivolgendosi direttamente a Mosca, non a noi. Sulle armi chimiche quella degli US era una minaccia mirata diretta alla russia, punto. Non conta nulla, al momento, il fatto che non le abbiano usate. Gli USA sostanzialmente hanno detto ai russi, utilizzando i canali di comunicazione pubblici (cosa che fanno da un mese ormai, e questo può dipendere dal fatto che al momento non esiste linea di comunicazione diretta con i russi), che sanno che loro hanno le armi chimiche, che sarebbero disposti ad usarle ma in quel caso porterebbe ad una immediata reazione americana. E' una forma di deterrenza. 

     

    E vi dirò di più: quelle che molti definiscono gaffe di Biden, sono messaggi assolutamente intenzionali diretti a Mosca, con scopi precisi. E anche il fatto che poi venga puntualmente corretto dalla WH fa parte del gioco...

     

    Non la vedo così.

    I russi non pare siano attrezzati all'utilizzo di armi chimiche.

     

     

     

     

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