
Sylar90
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Ma perchè come allenatore straniero si intende solo Klopp che ritorni ad allenare eheheh
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Ah scusami! Però sai, alla fine è comunque uno spunto di riflessione, anche nella sua goliardia. Diciamo che è molto facile prendere abbagli sia in positivo che in negativo.
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Però ragazzi a fine mercato si diceva che ormai avremmo vinto lo scudetto a marzo e che avremmo rotto le scatole in champions alle big eh... Abbiamo preso Douglas Luiz e Koopmeiners che l'anno prima avevano fatto due annate assurde. Poi nel frattempo sono anche successe cose che sicuramente hanno contribuito a creare il vortice (a partire dall'infortunio di Bremer) più varie scelte scellerate nel frattempo. Però a bocce ferme si parlava di tutt'altro che di fallimento, anzi...
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Esatto. Andrea Agnelli era anche uomo di calcio e queste dinamiche le conosceva fin da piccolo e lo stesso non si può dire di John Elkann. Si tratta di competenze diverse per poter gestire due diverse tipologie di impresa e di conseguenza la capacità di scelta di manager per obiettivi diversi. Il succo è questo: JE non è uno stupido, ma nello stesso tempo non è che il fatto che gestisca un holding di mille mila miliardi lo rende di fatto infallibile in qualsiasi campo.
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Anche perchè l'anno scorso eravamo a sbananare con Motta, Kopp e Douglas Luiz....
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Come si dice sempre: "il pesce puzza dalla testa". E il pesce ha cominciato a puzzare dopo che è andato via Marotta, poche ciance. Dopo di questo ci sono stati parecchi scivoloni, a partire da Andrea Agnelli, passando per Paratici, Giuntoli, Motta arrivando ad oggi. Siamo l'inter di qualche anno fa che prendevamo tutti in giro: in società non si capisce nulla e si ripercuote tutto sul campo. L'allenatore si parla sempre di percentuali, ma il suo peso ce l'ha sia a livello tattico che di filosofia calcistica e caratteriale. Per cui se si prende un allenatore lo si deve assecondare in quelli che sono i dettami della sua filosofia calcistica con calciatori adatti, sia per qualità che per caratteristiche. Altrimenti continueremo a navigare a vista. Se prenderemo Gasp, sappiamo che vuole una squadra che corre che faccia un certo tipo di calcio e sappiamo che ha anche un carattere non certo facile.
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Però credo che ci sia una piccola differenza: un conto è giudicare la prestazione, un altro è giudicare il professionista. Adani gli ha detto che dice cose insensate, non ha giudicato il gioco della Juve, ma la persona/professionista allegri. Poi si può essere in disaccordo con l'idea di calcio di Allegri, è più che legittimo, però non fai un'offesa personale. A maggior ragione se l'interlocutore è uno che non ha la minima idea di cosa significhi allenare.