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Clavius

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  1. Ricordo l'attesa spasmodica di quella partita e l'atmosfera elettrizzata che si respirava nell'allora antistadio di via Filadelfia dove capannelli di tifosi indugiavano a parlare come in un forum ante litteram. Gigi Riva era l'incubo ma anche il sogno di noi tifosi ragazzini allo stesso tempo. Bei tempi e tanta nostalgia per veri campioni che non ci sono più .... Gigi Riva ma anche Salvadore, Haller, Pietruzzu.....

    Grazie sempre Stefano. 

    • Grazie 1

  2. Devo ammettere che quando giocava nell'Inter mi era "simpaticamente" antipatico...ma devo dire che con il passare degli anni ho realizzato che era più invidia giovanile che altro. Anastasi era il mio IDOLO !! ma vedere come questo centravanti fosse padrone dell'area, la freddezza nel tirare i rigori (e ricordo che già all'epoca all'inter ne davano parecchi), il fiuto del gol per il quale lo accostavo a volte al grande Gerd Muller, mi creava come detto una sorta di sensazione di invidia. Per non parlare dello scambio con Pietruzzu che mi fece star male per non so quanto tempo. Ma con la professionalità e la mentalità da guerriero che lo distinguevano questo grande attaccante acquisì fin da subito il "carattere" bianconero, diventando uno dei protagonisti di quella memorabile Juventus e guadagnandosi con il suo comportamento la stima di tutta la tifoseria.

    Auguroni a Bonimba e grazie forever a Stefano.     


  3. 6 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

    Amico, buongiorno . 

    Per prima cosa avverto l'obbligo ed il piacere di Ringraziarti per le graditissime espressioni di apprezzamento che hai 

    inteso spendere nei confronti della mia persona, e di concerto, per il palese appagamento che " l'oggetto " di questo 

    topic è riuscito a suscitare in te. Ca va sans dire che non merito, assolutamente non merito, tanta pregiata considerazione. 

     

    Il mio esordio sugli spalti di uno stadio, in compagnia del mio mentore bianconero, ergo, mio padre, avvenne il giorno - 6 Aprile del 1958 - 

     

    - Roma - " Stadio dei 100.000 " ( diverrà " Stadio Olimpico " nel 1960 in occasione delle " Olimpiadi " ) - ( per questioni legate all'attività di

    mio padre, nel 1958 la mia famiglia si trasferì nella Capitale - lì restammo per 10 anni - ritornammo al Nord nel 1968 ) -

     

    - La partita :  LAZIO - JUVENTUS  - risultato finale :  1 - 4  con 3 gol di Charles ed 1 di Sivori - 

     

    - Sperando di farti piacere ti " passo " questo splendido video d'epoca inerente quel match, video in cui vengono esaltate le doti balistiche - 

    umane - sportive in senso lato - del grande ed ineguagliato " Gigante Buono "  .. ergo ..  " John Charles " .. Uomo con la " U " maiuscola  .. e ..

    " Calciatore " di altissimo livello ... .ehm  

     

     

     

    Buon proseguimento di giornata a te e famiglia, .salve Stefano ! 

     

     

     

     

    Grazie sempre Stefano per queste stupende rievocazioni...il gesto di  King John William Charles verso il portiere della Lazio è da pallone d'oro della lealtà sportiva.

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  4. Un grande uomo con la "U" maiuscola e un grande campione che ho sempre ammirato soprattutto per la tenace volontà di migliorarsi e di migliorare una tecnica che, agli inizi di carriera non era, per così dire, proprio eccelsa. Ma il duro lavoro con Trapattoni e la grande passione per la sua Juventus lo hanno fatto diventare uno dei più grandi difensori di sempre. Oggi molti giovani calciatori che a 19/20 anni si sentono già arrivati, avrebbero tanto ma tanto da imparare da Claudio Gentile.   


  5. Chi come il sottoscritto visse quegli anni e ammirò quella grande, e purtroppo perdente, formidabile squadra, non può non ricordarne il portiere Jongbloed che interpretava il ruolo in maniera molto personale per i tempi, giocando spesso con i piedi e quasi mai fermo sulla linea di porta. E' stato a suo modo un anticipatore.  

       

    • Mi Piace 1

  6. Ho visto solo oggi questo topic..mi ricorda le prime olimpiadi di cui ho un offuscato ricordo, più che altro legato ai servizi del telegiornale e del telegiornale sport che andava in onda nel tardo pomeriggio ..bei ricordi e olimpiadi memorabili con personaggi che sono entrati nella storia come Dick Fosbury, Tommy Smith e Bob Beamon. 

     Fosbury rivoltò come un calzino lo stile del salto in alto. Il ventrale fu riproposto ad alti livelli qualche anno dopo dal povero Jascenko che si fermò a 2.34. Da li solo Fosbury flop


  7. Sono bianconero da sempre, il mio primo ricordo, anche se un po offuscato, risale addirittura al 13 scudetto quello della fatal Mantova per l'inter. Devo dire che pur mantenendo intatta la mia fede, vista l'età, vivo il tifo ormai senza quella energia adrenalinica della gioventù. Però qualche considerazione mi sento di farla: è vero che il calcio non e più lo stesso di 50 anni fa ma, al netto delle vicende extra campo degli ultimi mesi, a mio modesto parere è andato via via scemando il senso di appartenenza che ci caratterizzava anche in periodi dove non si vinceva. Eravamo comunque consapevoli di avere alle spalle una proprietà forte, appassionata e competente e questo era lo scudo deflettore che ci proteggeva anche nelle sconfitte. Ricordo sempre uno striscione enorme in curva all'indomani della notizia della malattia di Bettega che già allora diceva "contro tutto e contro tutti", e che dire dell'entusiasmo che ci avvolgeva al Combi durante gli allenamenti, il contatto anche fisico con i giocatori quando attraversavano via filadelfia, le ore passate davanti a Galleria San Federico per incrociare per qualche attimo Boniperti....ecco tutto questo si è perso come lacrime nel vento come nel film cult che tutti ricordano. Lo vedo con i miei figli di 14 anni, io alla loro età vivevo a pane e juve, loro sono juventini per carità ma vivono la juventinità con la "liquidità" (scusate il termine) che caratterizza le nuove generazioni. Lo so che tutto cambia, quegli anni non torneranno più e anche il calcio non fa eccezione, scrivo queste riflessioni sia per un pò di nostalgia (mi sia concesso) sia un pò nella speranza , non so quanto vana, che ritorni almeno in parte quella sana atmosfera di aggregazione che è stata la nostra forza e la nostra corazza da sempre e che ci ha permesso di tramandare nel tempo la passione per la Juventus. 

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  8. 12 minuti fa, NaneVecchina ha scritto:

    Gianluigi Roveta, torinese del ‘47, difensore  dal NAGC e dalla allora squadra Di Martino, gioco’ come riserva in prima squadra negli anni ‘70, vincendo anche uno scudetto…

    Fini’ la sua breve carriera mi pare nel Novara o Mantova..

    Forse il nostro mitico Stefano lo ricorda…. 

    Ciao.....non sono il mitico, ma me lo ricordo ed in particolare in una foto con Cuccureddu al termine di un Cagliari Juventus 1 a 1 dove Antonello segnò il gol del pareggio al "suo" Cagliari.

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  9. Al netto di quello che sta succedendo quello che mi fa veramente in......zzare è che ad una pletora di opinionisti e giornalisti radiotelevisivi (lasciando stare i tifosi di altre squadre che ci vorrebbero proprio radiati) è scoppiata, ora che c'è di mezzo la Juventus, la PIENA FIDUCIA nella giustizia sportiva, nessun dubbio, nessun interrogativo, nessun sospetto....si si certo le plusvalenze non si fanno da soli, certo certo sarà tutto da regolamentare ma intanto cominciamo a punire la Juve...che schifo!! 


  10. 5 minuti fa, RADIMAR ha scritto:

    3 passaggi di fila non riusciamo a farli, ma cosa fanno tutta la settimana per tutto l’anno questi ? Atteggiamento poi osceno ma oramai ci siam fatti il callo a sto schifo

    Quando vedo le immagini degli allenamenti che la Juve concede penso in buona fede, che il tranquillo torello che fanno vedere sia una parte un po’ meno “intensa” dell’allenamento ….errore …quello È’ L’ALLENAMENTO!!

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  11. Peccato..ma il Vicenza si è dimostrato un po’ più squadra..mi è dispiaciuta la quasi totale mancanza di tifo..la curva era piena di centinaia di ragazzi delle varie giovanili minori, invitati con ingresso omaggio, che hanno pensato più a divertirsi e a godersi la serata che a tifare al contrario degli avversari che si sono portati dietro mezza Vicenza.


  12.  

    Caro Stefano

    Purtroppo il sentimento popolare di anti juventinismo ha radici ben radicate nella narrazione popolare e credo anch'io, come ha evidenziato l'utente @juventino milaneseche l'ascesa mediatica di di S.B. abbia definitivamente scoperchiato un sentire pubblico che già in buona parte covava sotto la cenere. Ricordo che anni fa, per ragioni di lavoro, ho conosciuto un alto magistrato già abbastanza in là con gli anni che nelle riunioni non perdeva occasione di infilare battute, tra il serio e il faceto, ma molto più con il serio)  sul suo personale risentimento contro la Juve, madre di tutti i mali, anteponendolo di gran lunga alla sua fede calcistica per il Bologna. 

    Questo per evidenziare, come tristemente già sappiamo, che certi imprinting  travaricano livello culturale, ceto sociale, correnti filosofiche ecc. ecc,

    Gli eventi degli ultimi giorni non faranno che alimentare ahimè un clima già incancrenito.

     

     

    • Grazie 2
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