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fab4gatto

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  1. Il 31/12/2023 Alle 15:54, ciumbia ha scritto:

    i ragazzini si fanno meno pippe mentali di quello che pensiamo

    casomai il problema è l'opposto e cioè che si lascino prendere troppo dall'entusiasmo

     

    Scusate, rientro da un paio di giorni di vacanza. Cito la formazione che ha iniziato sabato con la Roma (non ho visto la gara, mio figlio parla di vittoria meritata) . Szcezsny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Vlahovic, Yldiz. Se escludiamo il turco, che comunque ha giocato al posto di Chiesa, dove sono tutti sti ragazzini con mezz’ora di gioco in serie A ? Chiedo per un amico. 


  2. 49 minuti fa, 77luca ha scritto:

    figurati, se ti considerano un troll ti consiglio l'interessantissima funzione "ignora". Filtri gli interventi e ne nascono discussioni coinvolgenti. Dunque anche io penso che un ruolo di coordinatore non sia necessario (ma poi su questo argomento bisognerebbe conoscere gli aspetti di diritto -la sentenza, che non ho avuto ancora modo di leggere per intero, si rivolge all'aspetto economico e non sportivo -specifico e premetto, per me il calcio non è nemmeno sport. Però per me, non credo per la Corte Europea ), quindi allora dobbiamo però considerare la possibilità concreta di più condominii con proprietari e amministratore, ma anche con inquilini e padrone (a seconda della convenienza). Ovviamente condominii che stringeranno accordi, chiuderanno contratti, chiederanno esclusive affiliazioni,  ecc.... Per questo mi sembra un po' ingenuo pensare che, dopo una sentenza di questo tipo e se i soldi saranno davvero tanti come si dice (e su questo punto si vedrà), i competitor rimangano solo due. Tra l'altro nuovi soggetti interessati partono già con il pronunciamento della corte alle spalle, quindi devono "solamente" mettere soldi sul tavolo e fare gli accordi. Pensa ad esempio a un fondo arabo, perchè comperarsi una singola squadra quando può avere buona parte del circo, renderlo un po' più ricco di ora e farlo giocare dove il calcio è vero, e non in cattedrali nel deserto. Con tutto quello che ne conseguirebbe come ritorno economico ecc... Non ci dimentichiamo che la UEFA sicuramente, come anche invitata e obbligata a farlo da una simile sentenza, dovrà avviare modifiche per spogliarsi del conflitto, e dovrà farlo velocemente. Come ipotizzato da diversi esperti di diritto europeo, una conseguenza potrebbe essere proprio una specie di gara tra soggetti economici interessati. Senza contare che la cosa riguarderà alla fine anche le federazioni nazionali.

    Si fa sempre l'esempio del basket, ma i diritti tv del basket di serie A valgono 10 milioni per tre anni, quelli della serie A per lo stesso periodo duemilasettecento . Se le mani diventano libere e non serve coordinamento, la "piramide" non va salvaguardata, deve ovviamente essere così per tutti i soggetti in gioco.

    E’ ovvio che si è di fronte ad una rivoluzione copernicana. Si riconosce che il calcio non è più giuoco ma business. Per quella che in Italia credo sia la quarta voce come indotto non c’è da sorprendersi. Sorprende che sino ad ora non se se sia mai preso atto. Ovvio che se nel nostro paese l’imprenditore X mette i soldi e si fa una lega sua, portandosi a casa tot società di primo livello e poi riempie i posti liberi con quelle che per motivi suoi gli stanno simpatiche (città di origine, luogo di residenza, blasone di un passato che non esiste più, etc) ecco che anche la FIGC potrebbe cominciare a preoccuparsi. 


  3. 2 ore fa, 77luca ha scritto:

    ma questa necessità c'è o no? È attuale o no? Ci vue un unico coordinatore o ce ne possono essere molti (e non solo coordinatori ma anche padroni, ovviamente, soci in affari)?

    Carissimo, innanzitutto colgo l’occasione per ringraziarti. Sei stato il primo a darmi una valutazione dopo uno dei post che feci dopo la registrazione a VS. Di fatto mi hai sdoganato e non considerato un troll. La UEFA nasce nel 1954 per iniziative delle Federazioni francese, italiana e belga (cit. da Wikipedia).  Quindi sino al 1954 non si disputavano incontri internazionali tra club? Si, ma solo amichevoli, mentre si disputavano i campionati del mondo per nazionali. In Europa c’erano state  la Mitropa Cup , per squadre di club, e la coppa internazionale, per nazionali. Competizioni che coinvolgevano generalmente squadre italiane, austriache, ungheresi , forse, ma non sono sicuro tedesche. Nel 1955 si disputa la prima Coppa dei Campioni, nel 1958 la prima Coppa  delle Fiere e dopo ancora la prima Coppa delle Coppe. Nel 1960 il primo campionato d’Europa per nazioni, intitolato ad Henry Delaunay, francese, primo segretario della Uefa. Sicuramente in quei tempi era necessario un coordinamento. Da allora le condizioni sono cambiate. La televisione ha preso il sopravvento. Sino alla fine degli anni 50 gli unici riflessi filmati del campionato italiano erano quelli della settimana INCOM  al cinema. Non sono certo, ma della vittoriosa cavalcata del Milan nel 1963 in coppa dei campioni credo la Rai abbia trasmesso solo la  finale di Wembley. Per dire, la Bundesliga diventa un campionato a girone unico nel 1964. Il calcio non era business; le società tiravano avanti con gli incassi. Il primo sponsor arriva in Italia nel 1980, mi pare, a Udine. Ed anche allora fu scandalo. Incredibile come il mondo del calcio e tanti suoi tifosi siano refrattari ai cambiamenti. Oggi il mondo è globalizzato. E’ vero che in Asia ci sono tanti tifosi di  squadre europee. E’ vero che ormai si guarda al mercato globale. E’ vero che i famosi presidenti “ricchi scemi” non esistono più. E’ anche vero che non si può fermare il tempo. Ed il tempo a volte richiede delle vittime . La cessione di Viri Rosetta dalla Pro Vercelli alla Juventus di fatto sancì l’inizio del professionismo e l’uscita dei vercellesi dal calcio che conta. E’ successo. Punto. L’ abolizione  del vincolo ha spostato gli equilibri verso le società più facoltose. La legge Bosman ha ulteriormente avvantaggiato chi già era in posizioni di privilegio. Ma per mantenere il privilegio occorre aumentare i costi. Ora chi gestisce le società più importanti ha capito che a loro resta il rischio di impresa ed altri invece fanno cassa, con un ritorno economico che è legato a risultati, per l’ottenimento dei quali occorre fare investimenti sempre più importanti. Il Leicester che vince il titolo e va in CL fa cassa, vende i migliori e retrocede. Lo stesso capiterebbe a quelle che vengono citate come eccellenze gestionali, l’Atalanta ieri, l’Udinese l’altro ieri, il Chievo una settimana fa. Tutte parteciperebbero alla CL , andrebbero più o meno avanti e poi andrebbero a monetizzare e ripartirebbero daccapo. Non sono loro a “ rendere appetitoso il piatto”.  Il piatto è costituito dalla presenza di quella ventina di società che hanno seguito, blasone, tradizione. E molte di queste stanno dicendo “Vogliamo essere noi a gestire direttamente gli introiti”. Probabilmente oggi il coordinamento non serve più. Ma , ribadisco, il mondo del calcio non ama i cambiamenti, quanto meno non li ama chi parassita l’attività. 

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  4. Sono due piani differenti: da una parte l’organo europeo emanazione (non dimentichiamolo) dell’associazione delle varie federazioni. L’ho già scritto una volta: la UEFA nasce dalla necessità di coordinare l’attività calcistica a livello europeo. Qui si vuole far credere che si è fondata la UEFA e poi per farla legiferare si è cominciato a giocare gare in Europa . Provo con un concetto più  semplice: i proprietari degli appartamenti di un condominio (le federazioni) nominano l’amministratore per gestire l’immobile (la Uefa). Ma l’amministratore non diventa il padrone del condominio, lo deve solo gestire. Quindi il compito della UEFA è veramente di garantire la parità delle opportunità a tutte le società, grandi o piccole che siano, purché ne acquisiscano i diritti sportivi. In questo senso il discorso meritocratico è giusto e la UEFA deve averlo ben presente, sempre, non solo quando pare ai suoi capoccioni. Se la meritocrazia va al primo posto, cioè è il comandamento numero uno, allora non deve interessare se si vendono pochi o tanti diritti televisivi qualora alla  CL partecipasse la vincitrice del campionato di San Marino piuttosto che il Milan, o la Juventus. La UEFA non dovrebbe essere ente a scopo di lucro. Quando comincia a fare figli e figliastri, strizzando l’occhio alle società con più seguito, con maggior blasone, più ricche (soprattutto questo) favorendo il loro accesso a competizioni cui non avrebbero diritto a scapito di altre con minori quarti di nobiltà, allora diviene lei la prima a predicare bene e razzolare male. Per i più  giovani ricordo cosa è successo all’Heysel e quali sanzioni sono state prese anche a carico della Juventus, che ha avuto solo il torto di vedere morire 39 tifosi. Questo è sempre stata la UEFA: una manica di miracolati che in altre condizioni probabilmente sarebbero andati a zappare la terra. Dall’altra parte abbiamo un ente che è veramente a scopo di lucro, cui non può fregare di meno di quali possano essere gli interessi del Fanfulla o della Solbiatese, perché a garantire a queste i loro diritti debbono provvedere direttamente le rispettive federazioni e se acquisissero  il titolo  a partecipare alle competizioni europee , poi la UEFA.  Capisco che ai puristi questa cosa passi per un obbrobrio sportivo, ma è la legge del mercato, piaccia o non piaccia si va in quella direzione. Perché allora Ceferin e i suoi adepti, nonché una certa stampa di regime, sbraitano dopo una sentenza che per tutta una serie di motivi non poteva che essere di questo tipo? Perché loro sono puri e buoni e tutti gli altri cattivi? Perché il concetto direi quasi “comunista” del tutti uguali deve valere solo per il calcio? Abbiamo un presidente di Federazione che auspica un vincitore diverso ogni anno per rendere il torneo più bello ed avvincente. Voi che nome gli dareste?  No. Lo fanno per il Denaro, perché vedono minacciati gli introiti che ad oggi sono tutti per loro, ottenuti sul lavoro e sull’attività di terzi , senza  alcun rischio di impresa.  

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  5. 14 minuti fa, Andrekobe ha scritto:

    I 4 undicesimi dovevano giocare a prescindere e alla Juve avrebbero trovato meno spazio sicuramente. I nostri probabilmente sono superiori e infatti abbiamo vinto con un gran gol di Vlahovic che per quanto io critichi quando fa male, è sicuramente superiore a un Kaio Jorge e per quanto abbia fatto vedere in carriera anche a un Soule che oggi, così come contro l’Inter è stato nullo. Il Frosinone ha 19 punti, noi 40.. ci andrei piano con frasi dove si parla di licenziare etc etc ma questa è la mia opinione

    Il mio era un discorso per assurdo e preventivo delle ipotesi giustificative che ogni settimana arrivano dopo una prestazione atleticamente brutta:  giochiamo male perché il nostro centrocampo/rosa è peggio di quella incontrata. Oggi non vale, altrimenti  chi si occupa di mercato andrebbe crocifisso. Non è vero che le prime due in classifica giocano allo stesso modo. Una difende , raddoppia, cerca di portare gli avversari in posizioni in cui sia  possibile intercettare le linee di passaggio e recuperata la palla riparte con numerosi giocatori a rimorchio. In poche parole corre. L’altra difende passivamente  , una volta in vantaggio fa dello stucchevole possesso palla per linee orizzontali e sembra che giochi a far passare il tempo per arrivare a fine partita possibilmente camminando. Io credo che il discorso sul brutto gioco sia tutto qui: i nostri non corrono, o se corrono corrono male , mi vien da dire “con la testa nel sacco”. Poi sono d’accordo che difendersi e ripartire  con l’intenzione di fare del male, non per portare a spasso la palla,  è anche giocare bene. 


  6. 7 minuti fa, Andrekobe ha scritto:

    Sta scritto nel fatto che le due squadre in testa al campionato giocano entrambe così. Chi prende meno gol vince la serie A. È così da sempre e dovreste averlo imparato ormai, non tirate fuori la storia dell’Europa perché non solo non ci giochiamo ma abbiamo una rosa profondamente inferiore ad almeno 10 squadre in questo momento. 

     

    Vero, però riguardo la gara di oggi occorre fare dei distinguo. Almeno quattro undicesimi del Frosinone sono roba nostra. Bene abbiamo mandato via quelli buoni per tenere gli scarsi? Se fosse cosi l’intero staff dirigenziale e tecnico dovrebbe dimettersi seduta stante. Se invece abbiamo tenuto quelli buoni e spedito gli altri sarebbe lecito aspettarsi di non dovere grattare un’ altra gara col fiatone, come sempre. In questo caso tertio datur: quelli spediti e quelli tenuti si equivalgono, sono gli altri sette a fare la differenza? 


  7. Oggi alla mezz’ora del primo tempo nessuno dei nostri provava a correre per proporsi a seguito di un recupero palla. Ci sono state un paio di situazioni nelle nostra area con otto a difendere….fermi a guardare. In poche parole: eravamo morti. Lo stato di catalessi è proseguito nella ripresa sino al gol del pari. Poi improvvisamente, ad una ventina di minuti dal termine, siamo risorti e abbiamo portato a casa un risultato tutto sommato giusto e importante per quanto riguarda il prosieguo della stagione. Buon Natale a tutti gli utenti e ai mod.


  8. 7 minuti fa, -Anton10- ha scritto:

    Il gol preso contro il monza e’ stato molto fortunoso d’altronde… Ah vero, sicuramente per te, quel cross a caso era un tiro in porta.

    Hai ragione, forse il problema è anche questo. Tra Monza e Genoa due tiri subiti e due gol presi. Per fortuna col Napoli ci ha pensato il portiere. 


  9. Siamo stati sfortunati col Var.  Non è la prima volta. Non sarà l’ultima. Non ricordo se in 94 minuti siamo mai riusciti a fare un passaggio che potesse mettere in condizione uno dei nostri di tirare in porta. Esclusi cross da calcio d’angolo o passaggi sbagliati dei loro difensori. Questo è grave. Miretti: si faccia crescere i baffi o giochi con un filo di barba incolta. Così sembra un liceale preso per strada “perché ce ne manca uno”. 


  10. Mah, io in questi anni ho visto giocatori espulsi dopo avere subito un fallo da rigore senza rivederlo al Var (Mandzukic a Udine), giocatori cui  viene fischiato fallo contro quando l’intervento era dell’avversario, che gli ha rotto il perone (Dani Alves), rigori fischiati col l’ausilio del Var a giocatori che ad inizio azione erano in fuorigioco per più di quanto lo sia poi stato Kean (Genova, proprio la prima stagione con il Var) , giocatori scomparire dai radar delle telecamere con susseguente gol annullato per posizione di fuorigioco attivo di un compagno di squadra che era stato chiaramente trattenuto in area ad inizio azione (Var spento prima e subito dopo riacceso), gol derivanti da calci d’angolo seguenti a falli clamorosi su un bianconero cui poi cambiata casacca fischiano falli appena lo sfiorano (Cuadrado col Milan) .  Probabilmente siamo stati molto sfortunati e talvolta le cose non sono state rimarcate perché alla fine comunque risultato della partita e/o della stagione ci aveva detto bene.  Io penso che l’arbitraggio purtroppo sia una componente del gioco non migliorabile col tuo lavoro settimanale, nel senso che puoi impostare la tattica, migliorare la prestazione fisica, migliorare la tecnica di passaggio, migliorare il pressing, studiare i raddoppi, le sovrapposizioni ma non puoi allenare  l’arbitraggio.  Per cui non varrebbe la pena stare qui a discuterne. Però certe cose un pochino fanno pensare.. Ora spero non arrivi Garrison a darmi del complottista. Certo, quando vedo Lautaro volare come con l’Udinese, poi protestare, prendere il pallone e andare verso il dischetto prima ancora che sia intervenuto o meno il Var, senza sanzioni, mi fa pensare di nuovo.

     

     

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  11. 1 minuto fa, zebra67 ha scritto:

    Il fatto è che l'ossessione è monodirezionale: solo verso la Juventus. E' questa la particolarità, l'Unicum.


    Scandali e scandaletti sono invece abbastanza diffusi nel nostro calcio, solo che a volte finiscono nel dimenticatoio, altre volte non si indaga a fondo, altre volte ancora si indaga ma le malefatte vengono fuori dopo 5 anni e 3 mesi (a prescrizione maturata), quindi queste cose aumentano il disagio di noi tifosi. E fanno nascere il termine ossessione.

    E anche la potenza economica non è stata certo una prerogativa solo nostra, visto che un certo Berlusconi ha investito fior di soldi in un Milan capace di vincere campionati e Coppe per 30 anni.

    Anche la politica ci ha messo spesso del suo. Possiamo dire, ad esempio, che in un certo periodo della storia italiana vinceva sovente il titolo una società corregionale del "Conducador" della nazione , guarda caso della città da cui proveniva il Presidente della allora FICG ? O anche che il trasferimento di Piola dalla Pro Vercelli alla Lazio venne un pochino, diciamo, "spinto" da chi governava il paese? Possiamo dire che una società campana ha fatto dieci anni ci serie A, senza mai retrocedere, quando il torneo era a 16 squadre, proprio nel momento in cui un suo concittadino era Presidente del Consiglio ?  Chi ha i capelli bianchi ne ha viste e sentite di tutte. 

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  12. 17 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

    ... Caro fratello " vercellese & bianconero .. e/o .. bianconero & vercellese "  ( per ciò che mi concerne io sono un " tiepido simpatizzante " della squadra della città in cui sono nato ma, il mio cuore, anche quando le due squadre si sono confrontate in " Serie A ", ha sempre palpitato per quella che è sempre stata, e sempre sarà, la squadra che fin dal mio primo vagito  ho visceralmente amato .. amo .. ed amerò fino all'ultimo respiro .. e se veramente .. " di là " ..  si continua a vivere, seppure in un'altra " dimensione ", sperando di non essere  collocato negli " inferi " - odio il caldo eccessivo - sia nella  buona che nella meno fausta sorte sarò sempre a fianco dell'ineguagliata .. affascinante e nobile .. " Vecchia Signora " )  con riferimento a ciò che del tuo gradito post ho evidenziato in grassetto, con riferimento al Campionato 1909/1910, sperando di non sbagliare, credo che tu ti riferisca alla partita di spareggio decisiva per lo " Scudetto " .. e cioè .. " Inter - Pro Vercelli - terminata con il risultato di 11 - 3 per i nerazzurri " .. e perchè avvenne tale vera e propria debacle ? La Pro Vercelli venne chiamata a disputare quello spareggio in una data che la penalizzò assai per le molte assenze di giocatori che non potettero essere presenti a causa del servizio militare - per ripicca ( sic stantibus rebus - giusta " ripicca " aggiungo io ) la Pro Vercelli mandò in campo una squadra di undicenni .. definirlo - match farsa - è un vero e proprio eufemismo .

     

    .. Mentre, per ciò che ho evidenziato in rosso, io non ho nulla, ma proprio nulla di " personale " contro la " Pro - Vercelli ", ce l'ho con le " Istituzioni Calcistiche " di quegli anni che, in quei due campionati, in un modo e/o nell'altro, contraddicendosi in entrambe quelle stagioni calcistiche, in maniera assurda penalizzarono a 360° .. SOLO ED ESCLSUIVAMENTE .. IL CLUB BIANCONERO . 

     

    Buon Natale e Buon Anno a te e famiglia, .salveStefano !

    Caro Stefano, sono un vercellese "mezzosangue" tifoso della squadra della propria città come tutti, ma "ossessionato" dai colori bianconeri. Resta il fatto che Vercelli è stato un nodo importante per il calcio italiano, infatti nella "classifica" del numero di scudetti vinti la "Pro" si trova al quinto posto, appaiata al Bologna e al Torino. Debbo ammettere che  molti miei concittadini delle vecchie generazioni oltre a tifare per le "Bianche Casacche"  avessero una particolare simpatia per i bovini (effetto Castigliano?), mentre a causa dei trascorsi di Pirovano e Ferrante, vercellesi campioni d'Italia con la Fiorentina nel 1969, i viola sono tuttora guardati con una certa simpatia. Lo spareggio del 1910 resta una pagina nera per il calcio italiano. Pro Vercelli ed Inter arrivarono a pari punti. Lo spareggio fu disputato  a Vercelli, avendo la Pro una migliore differenza reti, ma in una data, il 24 aprile,  in cui molti vercellesi erano impegnati con la Nazionale Militare. In un primo tempo si sarebbe dovuto giocare lo spareggio il 1 maggio, ma molti atleti delle bianche casacche sarebbero stati impegnati in un torneo studentesco. I piemontesi chiesero il rinvio, che infatti fu concesso con l'anticipo della partita alla settimana prima (!) . Questo perchè i milanesi (onesti già allora) sostenevano che si trattasse di una manfrina vercellese per recuperare giocatori infortunati (quindi i loro antagonisti , chiunque fossero, già truffaldini allora) . Scesero in campo i ragazzini undicenni e al momento del sorteggio del campo il capitano vercellese consegnò una lavagnetta a quello nerazzurro "per tenere conto dei gol".  Infine ancora oggi, girando nei siti  della tifoseria neroazzurra, molti si riferiscono a quella partita come ad una caccia all'uomo ad opera dei giovani piemontesi, "che picchiarono come fabbri per tutto l' incontro i poveri avversari". Ed ecco il terzo assioma della vita interista: lo stravolgimento della realtà. Tutto questo a bagnare il primo scudetto vinto dalla seconda squadra di Milano. Naturalmente la conseguenza fu che sino al flusso migratorio proveniente dal sud da una parte e successivo all'alluvione del Polesine dall'altro,  per molti anni a Vercelli i tifosi nerazzurri furono assai pochi, per non dire quasi nessuno.        

    • Grazie 1

  13. Il 1/12/2023 Alle 19:08, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

    Io che, da sempre, fin dai tempi in cui Berta filava, soffro e nel contempo godo di irreversibile " Juventinite acuta " ( la più seducente ed inguaribile " malattia " che ci possa essere, sia nella buona che nella meno fausta sorte) finché Iddio vorrà, sempre e comunque sarò a fianco dell'amatissima " Vecchia Signora ". Facendo leva sul dato oggettivo che attesta e certifica che " un asino non sarà mai un cavallo di razza " ( e di questi " asini " nella nostra penisola, isole comprese, ce ne sono milioni e milioni ), conscio altresì del fatto che di angherie/torti/soprusi/ingiustizie millantate alla " massima potenza " da chi, roso da incurabile e proditoria invidia nei confronti della " Vecchia Signora ", tutto e di più mise e mette in atto per infangare/lordare/screditare il buon nome del " Club Bianconero ", ci tengo altresì a far presente, ed a riportare alla memoria di chi, da sempre, freme/gioisce/patisce per le infinite e variegate  vicissitudini legate e cementate alla " JUVENTUS F.C. 1897 ", che  le cosiddette " FORCHE CAUDINE " nei confronti della nostra amata " MADAMA - FIDANZATA D'ITALIA - GOEBA - ZEBRA - " ebbero la loro genesi nell' A.D. 1906 quando, in maniera iniqua ed assurda, la Federazione decise di far disputare la partita decisiva per lo scudetto, e cioè, JUVENTUS - MILAN, sul " CAMPO NEUTRO " di Via Comasina a Milano - va da sé che il " Club Bianconero ", davanti a siffatta e palese ingiustizia, decise di non presentarsi sul terreno di gioco ( tra l'altro, tenete altresì presente che ai tempi, il " viaggio " da Torino a Milano, era tutt'altro che una passeggiata ). 

     

    Per non parlare del " Campionato 1908 " .. e del .. " Campionato 1909 "  - 2 SCUDETTI SCIPPATI -  .ehm 

     

    Gli Scudetti del 1908 e 1909 sono stati entrambi assegnati alla Pro Vercelli, ma all'epoca i campionati giocati annualmente erano due (uno federale e uno italiano).

     

    Nel 1908 la Pro Vercelli vinse il Campionato italiano mentre la Juventus vinse il Campionato federale.

    Quest'ultimo, anche se organizzato dalla Figc, non assegnò lo scudetto.

     

    L'anno dopo, 1909, accadde il contrario: il Campionato federale fu vinto dalla Pro Vercelli e il Campionato italiano fu vinto dalla Juventus, ma questa volta il tricolore venne assegnato a chi vinse il Campionato federale, e non viceversa.

     

    In sostanza, due scudetti per la Pro Vercelli (uno per aver vinto il Campionato federale e uno per aver vinto il Campionato italiano) e zero per la Juventus (che in quei due anni vinse anch'essa quei due titoli, ad anni invertiti rispetto alla Pro Vercelli. ) 

     

    E da lì in poi, in un crescendo " Wagneriano " di ingiustizie, siamo giunti ai giorni nostri .. e ..  solo un dato è inconfutabile ed assodato, e cioè :

    " Gli asini a cui ho fatto accenno in precedenza, strada facendo, hanno sempre assunto toni e connotati di - VERE E PROPRIE BESTIE - in quella

    che è l'accezione più negativa  del termine " ... purtroppo e mio malgrado ... non ci sono più gli " Asini di una volta " .. asini che hanno sempre

    goduto del mio massimo ed incondizionato rispetto.

     

    Colgo l'occasione per porgere al " fratello bianconero " Massimo Zampini, ( che seguivo sempre su una " rete televisiva " di Roma, nonostante

    io risieda al Nord - anche se, dal 1958 al 1968, per ragioni legate all'attività di mio padre .. mio mentore bianconero .. , ho vissuto nell' URBE,

    città che mi è rimasta .. e che .. a Dio piacendo .. nonostante un'incuria che mal si addice a quella che è in assoluto la Città più bella al mondo,

    mi resterà per sempre nel cuore - proprio lì avvenne il mio " Battesimo Bianconero " - Aprile 1958 : Lazio - Juventus 1 a 4  con 3 gol di Charles 

    ed uno di Sivori - Miglior battesimo non avrei potuto avere in vita mia - Lo stadio era quello dei " 100.000 " ... stadio che diverrà " OLIMPICO "

    in occasione delle " Olimpiadi del 1960 " )  ed alla sua famiglia, i miei più sinceri Auguri per un sereno Natale, .salveStefano !

     

    P.S. - uum - sputano ed infangano il " Buon Nome della Juventus " .. salvo poi .. come d'incanto .. " precettare " giocatori juventini per la Nazionale,

    anche perchè, da ipocriti quali sono, sanno  che solo grazie al supporto ed alla presenza dei " giocatori bianconeri ", si possono ottenere risultati

    di altissimo livello .

     

    P.S. - Massimo, non ti offendere, apprezzo e plaudo al tuo nuovo libro .. ma .. lo .paceebene confesso, non so se in questo periodo lo acquisterò 

    ( probabilmente ciò potrebbe avvenire nel 2024 e lo aggiungerò alla mia personale " Biblioteca Bianconera " )  anche perchè temo che potrei

    avvertire un greve " effetto collaterale " .. e cioè .. " rodermi e guastarmi il fegato per Natale " .. onde per cui, al momento, preferisco " bypassare " .

     

    Fino alla Fine ... Sempre e solo ..  Forza  .juve Juve !

     

     

     

     

     

     

     

    Ciao Stefano. Due cose: Roma vince di goleada con qualsiasi altra città del mondo, per bellezza. Io credo che nelle top five ci siano anche Venezia e Firenze. Sugli scudetti del 1908 e 1909. Sono vercellese. Facciamo in modo di avere ciò che ci spetta, senza togliere nulla alle bianche casacche. A proposito: sai cosa accadde nel 1910? (Domanda pleonastica). Domani tutti in libreria a cercare l’ossessione juventina.


  14. ‘Sera a tutti. Non ho visto ne’ avuto notizie della gara, se non il risultato. Dirò cose ovvie. Se escludiamo una partita sciagurata, in cui abbiamo subito-ci siamo fatti 4 gol, nelle altre 14 gare ne abbiamo subiti cinque. Dall’altra parte togliendo i due gol realizzati in quella gara,  ventuno reti segnate in 14 partire . Un solo confronto a reti bianche . A questo punto il discorso gioco-non gioco sembrerebbe una discussione sul sesso degli angeli. Domanda: una squadra con un trend di questo tipo, quali obiettivi dovrebbe avere? 


  15. 10 ore fa, Callaghan ha scritto:

    E' la solita storia.

    Comunque ciò ha reso ancora più esaltante la vittoria.

    Piuttosto, cosa rischiamo se abbiamo spappolato il fegato a mezza Italia, compreso il presidente del senato e i giudici/PM coi cognomi che fanno rima con franceschiello?

     

    Per quanto riguarda il presidente del senato si può sempre rispondere al momento di porre una crocetta…..

    • Grazie 1
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