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Matteo02

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    Pulcino
  1. Matteo02

    Ci stanno togliendo la passione

    Considero innegabile il fatto che la tifoseria juventina sia sempre stata, in questi anni, in continuo conflitto nelle sue fazioni interne, tra allegriani convinti, sarristi, vedove di Conte etc… Tuttavia, per la prima volta mi sembra che ad unire tutti sia un sostanziale stato di apatia e sfiducia nei confronti della squadra e dell’ambiente, e tutto questo è sfociato in uno stadio tristemente semivuoto ed in una bordata di fischi che ha accompagnato la squadra a partita finita. Ormai guardare e tifare la Juventus sta diventando quasi un’attività frustrante: ogni partita è seguita dalla stessa routine in cui vengono esposti gli enormi limiti di questa squadra, pur considerandone il grande potenziale inespresso e rimandando alla prossima partita una tanto auspicata identità che mai è stata vista finora. Dal mio punto di vista mi sembra che questa squadra sia priva di qualsiasi motivazione, ed è questo il problema più importante: sono sempre più eloquenti gesti di stizza in campo, sguardi assenti e momenti di nervosismo tra gli stessi giocatori (Cuadrardo e Vlahovic tra tutti). Sicuramente in una situazione così difficile controllare le proprie emozioni è sempre complesso, ma in una squadra unita e coesa queste cose non dovrebbero succedere, almeno non con questa frequenza. Rispetto al primo ciclo di Allegri in cui la Juventus era caratterizzata da quella fame di vittoria e voglia di portare a casa il risultato, questa squadra sembra priva di qualsiasi ambizione e foga agonistica. I giocatori sembrano seguire un copione già scritto, dove a sporadici sprazzi di gioco di frequenza variabile (dai tre ai trenta minuti massimo), seguono i classici restanti minuti di nulla assoluto. Non è possibile vedere una squadra come la Juventus subire avversari assolutamente di portata per due terzi della partita. Sicuramente è sbagliato da parte del tifo pretendere vittorie su vittorie come nell’incredibile ciclo decennale da poco trascorso, ma credo anche che sia un dovere della squadra dare tutto in campo in nome di questa grandissima e gloriosa società. In una situazione di grandissima difficoltà tecnica, tattica ed atletica una grande spinta deve essere trovata anche dal cuore e dalla volontà di lottare su ogni pallone per sopperire ad altre gravi lacune. Invece la squadra è tristemente ripetitiva: bassa e passiva in fase di non possesso e caratterizzata da un continuo palleggio orizzontale in possesso, senza mai dare l’impressione di poter scalfire la difesa avversaria, se non da palla inattiva (Su cui abbiamo trovato un numero cospicuo di goal in queste prime partite). Certamente non sono la persona che sa esattamente come uscire da questa situazione, ma è innegabile che serve assolutamente una svolta al più presto. Una svolta in primo luogo mentale e caratteriale che dia stimoli nuovi ad una squadra che qualitativamente è sicuramente attrezzata per competere in campionato. Non so nemmeno se cambiare il condottiero sia una scelta producente ma è certo che per risollevare un ambiente completamente sfiduciato, e per riportare i tifosi allo stadio, queste partite narcolettiche e ripetitive saranno utili solamente a peggiorare la situazione. Continuare in questo triste piattume non aiuterà nessuno, tantomeno l’immagine della società. In conclusione, voglio puntualizzare che la squadra necessita del massimo supporto e da parte mia continuerà sempre a riceverlo. Ma non è neanche giusto che una persona che ha a cuore la Juventus debba andare a letto amareggiata e sconcertata da ormai tre anni a questa parte, senza un barlume di speranza che la situazione possa migliorare in un futuro prossimo.
  2. Matteo02

    Ci stanno togliendo la passione

    Ritengo innegabile il fatto che la tifoseria juventina sia sempre stata, in questi anni, in continuo conflitto nelle sue fazioni interne, tra allegriani convinti, sarristi, vedove di Conte etc… Tuttavia, per la prima volta mi sembra che ad unire tutti sia un sostanziale stato di apatia e sfiducia nei confronti della squadra e dell’ambiente, e tutto questo è sfociato in uno stadio tristemente semivuoto ed in una bordata di fischi che ha accompagnato la squadra a partita finita. Ormai guardare e tifare la Juventus sta diventando quasi un’attività frustrante: ogni partita è seguita dalla stessa routine in cui vengono esposti gli enormi limiti di questa squadra, pur considerandone il grande potenziale inespresso e rimandando alla prossima partita una tanto auspicata identità che mai è stata vista finora. Dal mio punto di vista mi sembra che questa squadra sia priva di qualsiasi motivazione, ed è questo il problema più importante: sono sempre più eloquenti gesti di stizza in campo, sguardi assenti e momenti di nervosismo tra gli stessi giocatori (Cuadrardo e Vlahovic tra tutti). Sicuramente in una situazione così difficile controllare le proprie emozioni è sempre complesso, ma in una squadra unita e coesa queste cose non dovrebbero succedere, almeno non con questa frequenza. Rispetto al primo ciclo di Allegri in cui la Juventus era caratterizzata da quella fame di vittoria e voglia di portare a casa il risultato, questa squadra sembra priva di qualsiasi ambizione e foga agonistica. I giocatori sembrano seguire un copione già scritto, dove a sporadici sprazzi di gioco di frequenza variabile (dai tre ai trenta minuti massimo), seguono i classici restanti minuti di nulla assoluto. Non è possibile vedere una squadra come la Juventus subire avversari assolutamente di portata per due terzi della partita. Sicuramente è sbagliato da parte del tifo pretendere vittorie su vittorie come nell’incredibile ciclo decennale da poco trascorso, ma credo anche che sia un dovere della squadra dare tutto in campo in nome di questa grandissima e gloriosa società. In una situazione di grandissima difficoltà tecnica, tattica ed atletica una grande spinta deve essere trovata anche dal cuore e dalla volontà di lottare su ogni pallone per sopperire ad altre gravi lacune. Invece la squadra è tristemente ripetitiva: bassa e passiva in fase di non possesso e caratterizzata da un continuo palleggio orizzontale in possesso, senza mai dare l’impressione di poter scalfire la difesa avversaria, se non da palla inattiva (Su cui abbiamo trovato un numero cospicuo di goal in queste prime partite). Certamente non sono la persona che sa esattamente come uscire da questa situazione, ma è innegabile che serve assolutamente una svolta al più presto. Una svolta in primo luogo mentale e caratteriale che dia stimoli nuovi ad una squadra che qualitativamente è sicuramente attrezzata per competere in campionato. Non so nemmeno se cambiare il condottiero sia una scelta producente ma è certo che per risollevare un ambiente completamente sfiduciato, e per riportare i tifosi allo stadio, queste partite narcolettiche e ripetitive saranno utili solamente a peggiorare la situazione. Continuare in questo triste piattume non aiuterà nessuno, tantomeno l’immagine della società. In conclusione, voglio puntualizzare che la squadra necessita del massimo supporto e da parte mia continuerà sempre a riceverlo. Ma non è neanche giusto che una persona che ha a cuore la Juventus debba andare a letto amareggiato e sconcertato da ormai tre anni a questa parte, senza un barlume di speranza che la situazione possa migliorare in un futuro prossimo.
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