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Dinoforever

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  1. 21 minuti fa, ventinove ha scritto:

    Questa no però eh😁

    Quel video é sparito per anni, in rete non si trovava.

    È rispuntato-presumibilmente recuperato da un tifoso juventino- pochi anni fa.

    A quei tempi la cosa fece scalpore e persino Dino Zoff (solitamente misurato) ebbe a lamentarsi.

    Il resto sono arrampicate sugli specchi che non ti fanno molto onore, vista l'educazione con cui -riconosco- ti poni in un forum juventino.

     

    Quanto al rigore di Bruxelles, assolutamente corretto che non ci fosse, arbitro ingannato dalla consueta combinazione Platini-Boniek, lancio di 40/50 metri del primo a favore del secondo, "schema" che in quegli anni ci ha dato tantissime soddisfazioni.

    Allo stesso modo perdemmo finali equilibrate per decisioni sbagliate (Monaco 97, Amsterdam 98, Berlino 15). 

    Ma prendo tutto, nel bene e nel male, compreso il gol di Laudrup annullato.

    Ma non mi piace che chi ne ha giovato accampi scuse "sì... forse...però... etc" e riduca l'episodio a fatto marginale.

    Perché se fosse accaduto il contrario, Terza Guerra Mondiale.

    Ma non cercavo scuse e non sono solito arrampicarmi sugli specchi. Cerco sempre di essere obiettivo, pure quando tale obiettività è a mio danno. Io quell'episodio non me lo ricordavo nemmeno. L'ho rivisto su Internet e la voce del telecronista diceva quello che ho scritto. Così come ho descritto la scena di Laudrup che se ne torna verso la metà campo senza fare scenate: si vede abbastanza chiaramente dal video. Ti posto il link, presumo che il video sia stato caricato da un tifoso della Juventus, considerando il "Naples Cholera" che campeggia in alto al centro e la scritta gialla in sovraimpressione. Il telecronista (Martellini? Pizzul? Non ho riconosciuto la voce) dice "l'arbitro a questo punto aveva già fischiato… Aveva già fischiato quando Laudrup era arrivato a tirare...". Per questo parlavo di "gol fantasma" e dicevo che non si poteva parlare nemmeno di "gol annullato". Per quanto riguarda invece l'incertezza sulla reale posizione di fuorigioco, è data dalla qualità delle immagini e dal fatto che quando parte il passaggio per Laudrup il danese sembra un po' più avanti del suo avversario. Tra l'altro non mi ricordo nemmeno quale fosse la regola a suo tempo: per essere in fuorigioco bisognava che ci fosse luce fra il giocatore più avanzato e l'ultimo difensore (escluso il portiere), oppure no? Se non c'era la regola della "luce", allora il mio dubbio rimane, sempre tenuto conto delle immagini. Altrimenti, non si capisce come mai l'arbitro abbia fischiato.


    Nella storia del calcio italiano qualche episodio dubbio al "contrario" penso ci sia stato, ma ora e qui non ritengo sia rilevante: siamo abbondantemente off topic... 😉

     

     


  2. 57 minuti fa, ronny80 ha scritto:

    In compenso ne avremmo avuto uno ad Atene, 2 a Monaco nel '97 e il gol di Mijatovic ad Amsterdam sarebbe stato annullato.

    Certo. Non ricordo gli episodi a cui ti riferisci, ma ci credo. Cambierebbe la storia del calcio. Avevo citato quel caso della finale della Coppa dei Campioni, perché l'utente con il quale avevo interagito (non mi ricordo il suo nickname e non mi metto a cercare) menzionava un gol annullato a Laudrup per fuorigioco in una delle partite di qualificazione della Coppa Uefa vinta poi dal Napoli, come a dire che senza quell'annullamento il Napoli non avrebbe vinto il torneo. C'entrava poco con il discorso sul fatto che Maradona era stato decisivo (secondo me) nella finale con lo Stoccarda, mentre secondo lui era stato "clamorosamente deludente" in generale, in Europa, e il Napoli quel torneo lo avrebbe vinto quasi esclusivamente per Careca e per quel gol annullato. Secondo il mio parere il fuorigioco poteva anche essere tale e, ribadisco, l'arbitro aveva fischiato prima che l'attaccante mettesse la palla in rete, ma quello che intendevo sottolineare è che si trattava di un'altra epoca, nella quale contava molto di più il giudizio dell'arbitro, anche quando era fallace, come dimostrava appunto il rigore inesistente con il quale la Juventus vinse la prima Coppa dei Campioni (almeno mi pare fosse la prima).


    E concludevo scrivendo: "Faceva parte del gioco. Per questo bisogna fare le debite proporzioni con il calcio attuale." Del resto, con un'introduzione del VAR retroattiva, ossia se lo avessero inventato agli albori della storia del calcio, l'Inghilterra non avrebbe vinto il suo unico mondiale con un gol fantasma (pallone che non varcò la linea) nel 1966, il famosissimo gol di Maradona di mano contro l'Inghilterra sarebbe stato giustamente annullato, Pjanic sarebbe stato espulso da Orsato per il fallo su Rafinha, non sanzionato con un secondo giallo (lo so che Pjanic sostiene che di contro non c'era il primo giallo), ecc. Si potrebbe continuare con un lungo elenco, come dicevo nel post precedente, "pro e contro". Del resto, anche con il VAR ci sono stati errori clamorosi, come il gol annullato a Milik contro la Salernitana recentemente. Lo so bene. Non sono stato io a tirare in ballo il gol annullato a Laudrup, però non mi andava di lasciare senza commento un fatto episodico e non dimostrato che poco c'entrava con l'affermazione che, secondo l'utente di cui sopra, Maradona non sarebbe stato determinante nella doppia sfida di finale di quello stesso torneo.

     

     

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  3. 2 ore fa, Aulla Bianconera ha scritto:

     

    Come detto, qualcuno sbaglia utente. Fu così determinante che segnò 3 gol in 12 partite di cui, almeno, 2 su rigore. Uno farlocco (quello della finale) uno che sarebbe dovuto essere ininfluente (infatti, utente fan del pibe, dovresti infervorarti ben di più a pensare al gol regolarissimo annullato a Laudrup, gol che, di fatto, avrebbe chiuso i giochi). 
     

    Inoltre, anche se, molto ipoteticamente, fosse stato il migliore in quella coppa, sarebbe stata un’eccezione, visti poi i flop di tutte le altre stagioni, in anni in cui la Coppa dei Campioni la vincevano Steaua, Porto e PSV, la doppia partecipazione della ciucciese fc è stata più che deludente.

    Io non mi infervoro e non sono un "fan del pibe" accecato dal tifo. Scrivo quello che ricordo ed esprimo una mia opinione, pacatamente, cercando di non offendere il prossimo. Nel tuo caso, per quanto concerne la faccenda che Maradona sarebbe stato clamorosamente deludente nelle coppe europee (la UEFA vinta nel 1989 fu di Careca e degli arbitri)”, ti ho già risposto, pur avendo sbagliato utente. Hai scritto qualcosa di inesatto. Puoi sciorinare tutti i numeri che vuoi. Essere entrato nelle azioni di 4 gol su 5 (con 3 assist e 1 gol) in una finale andata e ritorno, chiusa con la vittoria del trofeo, a me non pare il segno di un giocatore "deludente" in quel torneo, che contribuì notevolmente a far vincere alla propria squadra. E uno score del genere non sarebbe "clamorosamente deludente" nemmeno nel calcio di oggi, dove si pesano anche gli assist. A te sembrava che lo fosse? Pazienza. Non mi dispiace avere un'opinione diversa dalla tua, anzi.

     

    Il gol fantasma di Laudrup nemmeno me lo ricordavo. Ho rivisto un po' di immagini. Il telecronista RAI dell'epoca dice che "l'arbitro aveva già fischiato" prima che Laudrup tirasse in porta. Dunque, non si trattava nemmeno di un gol annullato. A me tra l'altro non è sembrato così evidente che non fosse fuorigioco. Inoltre, si vede Laudrup (a proposito: gran bel giocatore) che se ne torna tranquillamente a centrocampo, dopo il fischio dell'arbitro. Altri tempi. Non oso immaginare le scenate che avremmo visto se fosse capitato in questa epoca.

     

    Oggi con il VAR non ci sarebbero stati dubbi, pro o contro, ma in quel periodo non c'era e bisognava accontentarsi della terna arbitrale. Ci fosse stato il VAR, parlando di coppe europee di una volta, la Juventus non avrebbe avuto un rigore a favore decisivo per la vittoria della Coppa dei Campioni del 1985. Quello in realtà era un fallo su Boniek commesso un metro prima dell'area di rigore, come si vede benissimo dalle immagini, soprattutto al rallentatore, ma la grande velocità di Boniek e quella dell'azione indussero l'arbitro a fischiare un rigore inesistente. Era il calcio di una volta, però, dove contava ciò che aveva visto o percepito l'arbitro, con l'assistenza dei guardalinee e quell'errore avrebbe potuto commetterlo qualsiasi altro arbitro. Faceva parte del gioco. Per questo bisogna fare le debite proporzioni con il calcio attuale.

     

    E con questo ti saluto. Auguro anche a te un felice 2023.

     

     


  4. 12 ore fa, ventinove ha scritto:

    Maradona ha un peso importantissimo nella storia di quel Napoli, e un posto speciale nella storia del calcio.

    Nessuno lo nega, se é ciò che ti preme.

    Ma di fronte alla leggenda del "vinceva le partite da solo" sei proprio tu con questo post a confortarmi: quel Napoli era una grande squadra, senza dubbio.

    Nessuno vinceva, vince e vincerà mai da solo.

    Così come é innegabile che quella Coppa UEFA é figlia di un clamoroso errore arbitrale (arbitro Kirschen, DDR, ex spia STASI), senza il quale molto probabilmente il cammino del Napoli si sarebbe interrotto ai quarti di finale.

    Quel Napoli all'arrivo di Diego era una squadra modesta, ma negli anni Marino e Moggi costruirono uno squadrone.

    1984-85 ottavo.

    1985/86 terzo.

    1986/87 primo. Vince la Coppa Italia. Eliminato ai rigori al primo turno in Coppa UEFA dal Tolosa, Maradona sbaglia l'ultimo rigore. 

    1987/88 secondo. Eliminato al primo turno in Coppa dei Campioni dal Real Madrid. Le voci sulla volontà della Camorra di far perdere il titolo al Napoli furono fortissime. In 5 giornate dilapidato un vantaggio di 4 punti (2 punti per la vittoria) e chiusura a -3 dal Milan. 1 punto in 5 partite fece quella squadra, che fino a 5 giornate dalla fine volava. Lo spogliatoio si spaccò: ecco un estratto a proposito di ciò che accadde nella primavera del 1988...

    "Quando un perplesso Garella si presentò davanti ai giornalisti recitando il celebre comunicato contro Ottavio Bianchi, allora allenatore degli azzurri: «Premesso che siamo professionisti seri e che nessuno questo può negarlo, a seguito della situazione che si è venuta a creare, noi riteniamo giusto chiarire la nostra posizione. La squadra è sempre stata unita e l’ unico problema è il rapporto mai esistito con l’ allenatore, soprattutto nei momenti in cui la squadra ne aveva bisogno. Nonostante questo gravissimo problema, la squadra ha risposto sul campo sempre con la massima professionalità. Di questo problema la società era stata preventivamente informata. Firmato: I giocatori del Napoli». Seguì il carico da 11 di Maradona dall’Argentina: «Bianchi mi deve spiegare perché alcuni miei compagni sono stati liquidati», con il tecnico bergamasco che replicava «A Maradona non devo spiegare nulla. E, poi, mi chiami signor Bianchi». Seguì l’epurazione l’anno dopo di 4 big (IN REALTÀ VENNERO ESTROMESSI DALLA ROSA CON EFFETTO IMMEDIATO) come Bagni, Giordano, Ferrario e lo stesso Garella (ERANO I LEADER, UNO PER REPARTO, CON MARADONA), quelli che, si dice, erano maggiormente entrati in conflitto con il tecnico. Si parlò nei mesi e negli anni successivi anche di trame oscure legate al calcioscommesse, ovviamente mai provate (OVVIAMENTE...).

     

    1988/89. Secondo. Vince la Coppa UEFA.

    1989/90. Primo. Eliminato agli ottavi in Coppa UEFA (Werder Brema, 2-3, 1-5).

    1990/91. Ottavo. Vince la Supercoppa Italiana. Ottavi di Coppa dei Campioni, eliminato dallo Spartak Mosca ai rigori.

     

    In tutto ciò, El Pibe in 25 presenze ha totalizzato 5 gol, sui 30 totali realizzati dal Napoli nelle 5 stagioni europee coincise col periodo maradoniano.

    Uno score un pochino scarno, per "il più grande di tutti i tempi", che in serie A non ha mai superato quota 16 gol  (81 in totale in 7 campionati), e solo una volta ha chiuso la stagione con più di 20 gol (21, per la precisione) contando tutte le competizioni.

     

    Avevi scritto che Maradona “fu clamorosamente deludente nelle coppe europee (la UEFA vinta nel 1989 fu di Careca e degli arbitri)”. Ti ho risposto, dimostrandoti che non è vero: fu determinante nella vittoria di quella coppa, soprattutto nella finale, sia all'andata sia al ritorno, come da referto delle due partite e dalle immagini video. Puoi scrivere anche fiumi di parole, sommando dati che non servono a giustificare un’affermazione errata, dettata forse dalla voglia di dimostrare a tutti i costi un punto di vista. Buona giornata e buon anno.


  5. 34 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

    Non ho capito….quanto costa un annuale, e quanto un mensile? 🤔

    Da quanto si legge in giro, c'è differenza fra vecchi abbonati e nuovi. E poi c'è differenza, come avete già scritto, fra abbonamento mensile e annuale. Da quello che si capisce si pagherà comunque mese per mese, ma probabilmente il contratto sarà diverso. Il piano standard, attualmente a Euro 29.99 al mese, resterebbe tale solo se con abbonamento annuale, altrimenti passa a 39.99 (10 euro di aumento) al mese. 

     

    Il piano plus invece passa da 39.99 a 44.99 (5 euro di aumento su un prezzo che già era stato aumentato con l'invenzione del piano "plus"...), sempre che l'abbonamento sia annuale, altrimenti si dovrebbero sborsare 54.99 euro al mese.

     

    Bontà loro, però, chi ha sospeso l'abbonamento per i mondiali continuerà a pagare la cifra pre-sospensione fino alla fine di questa stagione. Non ho capito cosa succederà dopo.

     

    https://www.fanpage.it/sport/calcio/dazn-aumenta-il-prezzo-dellabbonamento-quanto-costera-vedere-le-partite-di-serie-a-nel-2023/


  6. 9 minuti fa, ventinove ha scritto:

    Brera scriveva, ma di calcio non ne capiva.

    Ti ho spiegato i motivi, se vuoi crederci ok, altrimenti resta pure della tua idea.

    Perché un conto é usare frasi di Brera per sostenere un proprio convincimento, un conto é la credibilità che possono avere queste frasi.

    Quanto a Riva, ribadisco, ha visto Pelé e Maradona, non so quanto abbia visto ciò che hanno combinato Messi, i due Ronaldo, Zidane, tanto per citare gente che un po' di storia del calcio l'ha scritta.

    É incredibile come certi pareri siano legati ad una forma di gelosia, ad un'epoca in cui magari eravamo tutti più giovani, l'erba era più verde e il cielo più blu.

    Purtroppo il mondo va avanti, e se rispetto i pareri su Pelé (non l'ho vissuto, ho visto molti filmati e ho letto altrettanto da appassionato), non posso che mettere una tara su ciò che si é detto e scritto di Maradona.

    Un grandissimo, ma molto, moltissimo é romanzato e distorto dalla figura istrionica, a maggior ragione se aggiungiamo che la sua carriera al top si é svolta in una città( e in uno Stato, l'Argentina) che amplifica e ricama in modo esagerato.

    Gelosia? E di che cosa? Io ho ammirato sia Pelé sia Maradona, così come ho ammirato Messi e tanti altri campioni dei decenni passati. Questo topic però è dedicato esplicitamente ai 2 numeri 10 più importanti della storia del calcio argentino. Poi è chiaro che nasca il confronto anche con altri campioni (la lista sarebbe molto lunga, se si allargasse il confronto ad altre epoche e ad altre nazioni). Per il resto, non si tratta di credere o non credere, ma di avere le proprie idee e se quelle degli altri non sembrano convincenti non si è tenuti a cambiare le proprie. Certo, se uno argomenta sulla base di sensazioni, facendosi condizionare da una serie di pregiudizi radicati, è più difficile condividere ciò che dice. Si tratta di opinioni: che Brera non capiva molto di calcio resta una tua opinione. La mia è diversa. Brera era figlio del suo tempo: guardava il calcio dal suo punto di vista ovviamente. Idem per Riva, che è ancora vivo e sono sicuro avrà visto giocare Messi. Anche in questo caso si tratta di opinioni. Lui ha espresso la sua, e siccome lo stimo molto come uomo e l'ho stimato come calciatore, do un certo peso a ciò che dice.


  7. 1 ora fa, Aulla Bianconera ha scritto:

    Quindi si sceglie fra loro due? Cos’è un forum argentino?

     

    Maradona, comunque, al netto delle frasette tipo “faceva cose che non faceva nessuno” o “ha vinto un mondiale da solo” fu clamorosamente deludente nelle coppe europee (la UEFA vinta nel 1989 fu di Careca e degli arbitri). Questo è un fatto di cui nessuno parla.

    Me la ricordo bene la partita con la quale quel Napoli vinse la Coppa UEFA. Quella coppa "fu di Careca", certamente, ma anche di Maradona, Carnevale, Alemao, Ciro Ferrara, De Napoli e tanti altri, come Corradini, Francini, Renica, Crippa, Fusi e F. Romano, detto "Ciccio". Fior di giocatori, con la ciliegina sulla torta di Maradona, che fu determinante nella finale: all'andata procurò il rigore del pari, che poi trasformò calciando dal dischetto, e fece l'assist per il 2-1 di Careca, gol della vittoria, a Napoli. Al ritorno in Germania? Assist di testa di Maradona per Ferrara che segna il 2-1 per il Napoli e poi, di piede, ancora assist, per Careca, che segna il momentaneo 3-1 (il risultato finale fu 3-3). Ci sono testi e video che lo dimostrano. Forse per questo nessuno ne parla? Perché non è vero? In realtà Maradona non fu per niente "deludente". Anzi! Si può mai considerare "deludente" un giocatore che è artefice, direttamente o indirettamente, di 4 gol su 5, in una finale con andata e ritorno come quella? Uno può anche provare antipatia per un calciatore, è comprensibile, ma i fatti non si possono mistificare.


  8. 35 minuti fa, Minor threat ha scritto:

    Ti ha già risposto l'altro utente... a me Brera divertiva molto, e ho letto diverse sue cose, ma di minchiate sul calcio ne ha dette e scritte tantissime .sisi

    E quindi, mi par di capire, secondo te il giudizio di Brera su Maradona faceva parte di queste "minchiate". Giusto? Va be', metto anche te nella lista di quelli che ritengono di capirne più di quanto ne capisse Gianni Brera. Pazienza.


  9. 15 ore fa, ventinove ha scritto:

    Gigi Riva non ha mai fatto né l'allenatore né il direttore tecnico.

    La sua é sempre stata una figura di raccordo tra squadra e società, e negli ultimi 15 anni non ha avuto alcun ruolo, peraltro distaccandosi parecchio dal mondo del calcio.

    Dubito abbia seguito la carriera di Messi.

    Quanto al fatto che la carriera di Maradona sia stata molto romanzata (senza che questo ne sminuisca il valore tecnico) solo un innamorato perso può negarlo.

     

    E quindi Riva, non avendo fatto né l’allenatore, né il direttore tecnico, pur essendo stato uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio italiano, non sarebbe in grado di esprimere un parere autorevole su due giocatori che ha ammirato? Insomma, il suo giudizio varrebbe meno del tuo? Idem per Gianni Brera: non era un ex calciatore, teneva per il Nord e per determinate squadre, Ok. Ma questo lo rendeva incapace di esprimere un giudizio ponderato e competente su un calciatore che non giocava in squadre del Nord e che lui osservava con una certa frequenza, visto che per mestiere si occupava di giornalismo sportivo?

     

    Va be’, ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.

     

     

     

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  10. 3 ore fa, SuperEagle ha scritto:

    Io non ho certezze, posso solo provare ad assegnare dei “premi alla carriera”, ricordando le varie figure che hanno contribuito a lasciare una impronta nel mondo del calcio.

     

    - Per il palmares e per la completezza tecnica: Pelé (non mi si venga a dire che non ha vinto la Coppa dei Campioni, perché la “sua” la ha vinta due volte, più due intercontinentali);

    - per il genio, la tecnica con il pallone, la leadership: Maradona;

    - per la capacità agonistica, la dedizione, la freddezza, la longevità: Cristiano Ronaldo;

    - per la tecnica in velocità e per la rapidità di esecuzione: Messi; 

    - per la capacità innovativa, la “artisticità”: Cruyff;

    - per la capacità di dominare lo spazio ed il tempo, misto ad una tecnica eccezionale: Ronaldo Nazario da Lima;

    - per l’eleganza nei movimenti, la visione e la comprensione del gioco: Platini.

    Bella questa lista di grandi del calcio. Ovviamente mancano quelli di epoca antecedente, come Di Stefano, del quale ho sentito tanto parlare. Forse manca anche qualcun altro, come Ronaldo de Assis Moreira, meglio noto come Ronaldinho


  11. 20 ore fa, ventinove ha scritto:

    La differenza é abnorme in favore di Messi.

    Ma proprio evidente.

    Per preferire Maradona occorre non averlo vissuto e basarsi sui romanzi che la letteratura e la retorica hanno ricamato sul personaggio (non sul calciatore). 

    Ecco il parere di qualcuno che lo ha conosciuto e che non si basa "sui romanzi che la letteratura e la retorica hanno ricamato sul personaggio (non sul calciatore)". Questa l'opinione di Gigi Riva, un grandissimo del calcio italiano, uno che non si è mai preoccupato di dire la sua, nelle rare occasioni in cui si è espresso, perché uomo di poche parole, apprezzatissimo per la sua serietà:

    ""Non ho alcun dubbio: Pelé è stato il più grande di tutti, come Maradona perché io li metto sullo stesso piano. Li ho visti da vicino, anche se in epoche diverse, e devo ammettere che io e tutti gli altri siamo dietro di loro, staccati rispetto a quei due".


  12. Mi è capitato per caso di ritrovare un vecchio articolo di Gianni Brera, grandissimo giornalista, cantore del calcio e dei suoi interpreti. Offre il resoconto, a suo modo letterario, quasi poetico, di una partita che il Napoli di Maradona era andato a vincere a Udine, nel lontano febbraio del 1987. Forse può aiutare a capire, a chi non lo ha mai visto giocare dal vivo, o in diretta (ci sono tanti video in rete, comunque, per farsi un'idea), come era percepito Maradona da chi lo guardava giocare per professione e non era assolutamente né un tifoso né un simpatizzante del Napoli. Ve ne incollo solo un pezzo in calce a questo post.

     

    «Maradona è la bestia iperbolica, nel senso infernale, anzi mitologico di Cerbero: se fai tanto di rispettarlo secondo lealtà sportiva, lui ti pianta le zanne nel coppino e ti stacca la testa facendola cadere al suolo come un frutto dal picciolo ormai fradicio. È capace di invenzioni che forse la misura proibiva a Pelé, morfologicamente irregolare nei soli piedi piatti, peraltro funzionali nella bisogna pedatoria. Maradona è uno sgorbio divino, magico, perverso: un jongleur di puri calli che fiammeggiano feroce poesia e stupore (è dei poeti il fin la meraviglia). Talora uno dei suoi piedi serve fulmineamente l' altro per una sorta di paradossale ispirazione atta a sorprendere: ma quando vuole, questo leggendario scorfano batte il lancio lungo che arriva, illumina, ispira: capisci allora che i ghiribizzi in loco erano puro divertissement: esibizione per i semplici: se il momento tecnico-tattico lo esige, in quelle tozze gambe animate dal diavolo entra solenne il prof. Euclide. E il calcio si eleva di tre spanne agli occhi di coloro che, sapendolo vedere, lo prediligono su tutti i giochi della terra».


  13. 6 ore fa, Marmellata Puffin ha scritto:

    Non vedo come queste queste argomentazioni possano deporre a favore di Maradona.

     

    Se Maradona ha avuto una vita sregolata e vizi che lo hanno limitato, è solo un motivo in più per preferirgli Messi.

    Ma in questo caso non si trattava di preferire uno o l'altro. Non ricordo chi ha tirato fuori la storia della cocaina, sostenendo che migliorasse le prestazioni dei calciatori e di Maradona, volendo indurre a credere che la maestria, l'efficacia e la grandezza calcistica di Maradona fossero agevolate dalla cocaina. Mi è sembrata un'offesa alla verità calcistica e medica e per questo ci ho ottenuto a chiarire, stimolando ulteriori risposte su tale questione. È chiaro che come professionista Messi sia stato più serio, apprezzabile, con maggiori titoli vinti, più longevo e ammirevole di Maradona, soprattutto dal punto di vista della professionalità  (e lo dice un tifoso del Napoli e uno che continua a credere che Maradona avesse colpi di genio calcistico, tecnica e leadership, dentro e fuori dal campo, superiori a quelli di Messi), ma questo è un altro discorso. Uno può preferire chi vuole, però raccontare sciocchezze su chi è schiavo della cocaina non mi pare proprio il massimo della discussione fruttuosa.

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  14. 11 ore fa, SuperEagle ha scritto:

    Allora, io sono d’accordo che la cocaina possa incidere in meglio sulle prestazioni, ma bisogna chiarire la storia per quello che è.

    Maradona NON assumeva la cocaina per essere più lucido come atleta, MA per vizio personale, precisamente dal lunedì al mercoledì, quando praticamente non si allenava o lo faceva poco (se non si giocavano coppe, ma all’epoca capitava raramente e, comunque, il Napoli fece molta strada in Europa solo nel 1989).
    Poi, ovviamente, potevano risultare tracce di assunzione della coca anche alla domenica successiva, ma non è che una “pippata” al mercoledì ti fa diventare Superman alla domenica.

    Intendo dire che la cocaina è un “doping da occasione”, non sistematico; non è che un cocainomane abituale, smettendo quindici giorni prima dei Mondiali, è carico a palla e rende di più, insomma.

    Inoltre, quello che chi ha commentato su questo punto in precedenza proprio non riesce a capire è questo: Maradona si faceva di cocaina già prima di arrivare a Napoli, come da dichiarazioni dello stesso Maradona. Un suo compagno di squadra, amico, ha dichiarato che già ai tempi del Boca aveva cominciato. Ergo, quando Maradona è arrivato a Napoli la prendeva già da un bel po' e questo significa che  non si trattava di assumere cocaina per "migliorare le prestazioni", in maniera occasionale, ma che il suo corpo e il suo equilibrio psichico subivano già il danno di chi è assuefatto: "danno" prolungato, non "vantaggio" estemporaneo. In quelle condizioni è stato già un mezzo miracolo che sia riuscito a giocare quasi sempre, anche quando non si presentava agli allenamenti e poi giocava comunque ed era determinante. Quel danno, con il tempo, è andato aumentando sempre di più ed è stato una delle concause che lo ha portato a morire anzitempo, con un fisico debilitato oltremisura proprio dalla cocaina e da uno stile di vita che somigliava tanto a un lento suicidio. Del resto, questa fandonia che Maradona migliorasse le sue prestazioni con la cocaina l'ho letta solo su questo forum. A me non risulta che ci siano apprezzati giornalisti sportivi, o ex calciatori, esperti di calcio, che abbiano mai scritto e/o parlato di Maradona affermando una cosa del genere. Per lui la cocaina, nel lungo periodo, è stato un handicap, un problema, non un vantaggio, nella maniera più assoluta. Ed era un calciatore dotato di grande tecnica, classe, forza, intelligenza e grinta, pur essendo uno dei giocatori più corretti e rispettosi degli avversari che si siano mai visti su un campo di calcio.


  15. 29 minuti fa, ninius82 ha scritto:

    Quindi tutti danni a lungo termine.

    Nel frattempo, per anni, ha potuto godere di energie quasi illimitate.

    Sulla questione coca al barca dubito spice ma sembrano delle gran * quelle ricostruzioni.

    Avesse fatto uso regolare di coca al tempo lo avrebbero beccato all’antidoping. Che a Barcellona non ce l’aveva il presidente delinquente di turno che chiedeva ai compagni di pisciare nelle provette al posto suo.

     

     

    Mi rendo conto che discutere con te è tempo perso. Neghi perfino l’evidenza, pur di avere ragione a tutti i costi.

     

    Non ci posso credere: “energie quasi illimitate”… 🤣


    Certo che la cocaina fa miracoli: un brocco qualsiasi comincia a prenderne e così ha “energie quasi illimitate” e diventa un campione. Solo tu l’hai capito. Geniale. Ti prego, dimmi che non fai il giornalista…

     

    Però continua così. Mi raccomando.


  16. 22 minuti fa, Shingo Tamai ha scritto:

    Basterebbe vedere con quanti gol si vinceva la classifica cannonieri all'epoca.

    Non è che non volessero segnarne di più, il fatto è che era davvero molto più difficile.

    È pura logica. Chi ha visto, sa.

    Certo era più difficile segnare, ma anche vedersi attribuire la paternità di certi gol. Bisogna tener presente che se uno tirava in porta e il pallone veniva deviato anche leggermente, senza cambiare traiettoria, e poi finiva in rete, il gol non veniva assegnato a chi aveva scagliato il tiro, ma era considerato un autogol. Oggi invece si vedono tiri sbilenchi finire dentro per deviazioni decisive e i gol vengono attribuiti a chi tira, anche se senza la deviazione il pallone non sarebbe mai finito in fondo alla rete: basta che sia indirizzato verso la porta.

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  17. 9 ore fa, ninius82 ha scritto:

    Fonte? 

    Ma fai sul serio? È scritto dappertutto. Un suo ex compagno di squadra dice che avrebbe cominciato a usare cocaina addirittura quando giocava nel Boca, prima di andare al Barcellona. Comunque, giusto per accontentarti ti fornisco qualche link, così ti risparmi la ricerca su quando Maradona avrebbe iniziato a sniffare cocaina. Sei poi ti interessa anche la fonte sugli effetti della cocaina su chi la usa e ne abusa, diventando un consumatore abituale, o un tossicodipendente, puoi farti la ricerca da solo: troverai una miriade di pagine web affidabili sulle quale documentarti.

     

    In verità, basterebbe un po' di buon senso per rendersi conto di come distrugga chi ne è schiavo. Comunque, se ti metti a cercare, mi raccomando, non fermarti agli effetti iniziali sulla performance, ai quali facevi ingenuamente riferimento in uno dei post precedenti, ma a quelli su chi diventa tossicodipendente (in coda a questo post ti incollo un pezzetto della descrizione di tali effetti).

    Poi se vuoi continuare a menare il can per l'aia, giusto per il gusto di contraddire, allora è meglio chiuderla qui.

     

    https://it.besoccer.com/notizia/avevo-24-anni-quando-ho-provato-la-droga-a-barcellona-920632

     

    https://www.calciomercato.com/news/maradona-iniziai-a-drogarmi-a-24-anni-al-barcellona-fu-il-mio-er-99889

     

    https://www.lastampa.it/sport/calcio/2014/01/22/news/l-ex-moglie-di-maradona-consumo-cocaina-per-la-prima-volta-in-spagna-1.35937971/

     

    https://www.corriere.it/sport/20_dicembre_03/maradona-cocaina-l-ex-compagno-carlos-fren-diego-comincio-prenderla-1981-quando-stava-boca-41d602fe-3551-11eb-bd9c-afff1b18009e.shtml

     

    https://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/18-09-2014/maradona-argentina-higuain-droga-sarei-stato-fenomenale-90489885245.shtml

     

    http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=8763

       

    "Danni che la cocaina infligge al tossicodipendente

    Quando inalata, nel tempo la cocaina ha gravi effetti sul corpo: danni alle capacità olfattive, emorragie nasali e irritazione delle narici. A causa del ridotto bisogno di cibo percepito dai suoi consumatori, si verifica una riduzione del peso corporeo.

     

    Danni al cuore e morte per arresto cardiaco

    Ma i più gravi e letali effetti della cocaina sul corpo umano si verificano a carico del cuore: secondo alcune stime, infatti, il 25% degli infarti in persone con meno di 45 anni sarebbe imputabile al consumo di cocaina e circa il 3% delle morti per arresto cardiaco sarebbe causato da questa droga. La cocaina provoca lesioni acute e croniche al cuore e aumenta notevolmente il rischio di infarti, aritmie (irregolarità nella frequenza del battito) e morte improvvisa.

     

    Altri effetti negativi dell’uso a lungo termine della cocaina

    Tra gli effetti a lungo termine della cocaina, vi sono anche crisi convulsive, ischemie cerebrali, riniti e altre patologie del sistema respiratorio, elevato rischio di aterosclerosi e trombosi."

      


  18. 1 ora fa, ninius82 ha scritto:

    Infatti Maradona a 29 anni era già un ex calciatore. Chissà come mai.

     

    Appunto e la cocaina ha avuto un ruolo non secondario in quel declino anticipato, così come gli effetti di quella vita sregolata lo hanno avuto nella sua malattia e nella sua morte precoce. Non lo aiutava. Lo distruggeva. Ah, vorrei anche ricordare, come da confessioni dello stesso Maradona, che aveva cominciato a usare cocaina già prima di arrivare a Napoli, ma riusciva a nasconderlo bene.

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