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juventino milanese

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  1. juventino milanese

    21 anni senza l'Avvocato Gianni Agnelli

    quindi in primis l'erede del gruppo era edoardo figlio di gianni e poi giovannino figlio di umberto.. a quel punto invece di andrea agnelli si è designato il figlio della sorella con un cognome diverso, probabilmente perché hanno la precedenza i primogeniti, altrimenti non c'è spiegazione mi permetto di inserirmi: Edoardo figlio di Gianni, persona colta e raffinata, non fu mai in procinto di essere designato "erede al trono". Probabilmente schiacciato dalla ingombrante presenza di cotanto padre, penso che lui stesso non ne avesse la minima intenzione. Qui di seguito incollo un interessante articolo tratto da Corriere.it: Edoardo Agnelli e la (breve) vita in fuga dall’ombra dell’Avvocato Partiamo dalla fine. È la mattina del 15 novembre del 2000 quando sull’autostrada Torino-Savona, all’altezza di Fossano, qualcuno nota una Fiat Croma con le luci accese, accostata al parapetto di un viadotto di ottanta metri. Un operatore del servizio stradale si accorge che quell’auto è abbandonata. Si affaccia dal cavalcavia e vede in basso un corpo inerme, capisce che si tratta di un suicidio. Mai quell’uomo avrebbe pensato che l’autore del gesto estremo fosse Edoardo Agnelli, il figlio dell’Avvocato, l’uomo più potente del Paese. Un nuovo episodio del podcast «Gli sconfitti», scritto da Alessio Cuffaro con la regia di Igor Mendolia, racconta la storia di una delle figure più enigmatiche della dinastia: Edoardo Agnelli, l’erede mancato. L'erede mancato Edoardo nasce a New York nel 1954, quest’anno avrebbe compiuto settant’anni. Lui è il primogenito di Gianni Agnelli e di Marella Caracciolo. La sua non è una semplice famiglia di industriali, assomiglia piuttosto a una casata reale e lui dovrebbe essere l’erede al trono, ma così non sarà. La sua infanzia coincide con gli anni del boom economico, della motorizzazione di massa e la Fiat e Torino sono in quegli anni al centro della vita del Paese. Del padre, l’Avvocato, sappiamo quasi tutto ma di Edoardo si sa molto poco. «Crazy Eddie» L’Avvocato era al centro della scena mediatica, mondanità, gossip, prestigiose conoscenze internazionali. Non così per il figlio. Delle relazioni di Edoardo non si conosce quasi nulla e pochissime sono le interviste da lui rilasciate. Provando a unire i puntini di quella vita fragile sembra apparire l’immagine di una persona che ha lottato tutta la vita per allontanarsi dall’enorme ombra dell’albero paterno, senza mai riuscirci. Il primo indizio lo ricaviamo dalla scelta di Edoardo di laurearsi in Storia delle religioni. Non è quello che ti aspetteresti dall’erede della dinastia dell’automobile. Edoardo viaggia tanto, in Iran, in Kenya, in India. Lo chiamano «Crazy Eddie» ma è un soprannome affettuoso, i parenti e chi lo ha conosciuto parlano di lui come un ragazzo puro con la testa piena di teorie filosofiche. Edoardo vive in un mondo altro rispetto a quello del padre, il re dell’automobile. L'ombra dell'Avvocato Nel recente documentario «Gianni Agnelli, in arte l’Avvocato», Maria Sole, la sorella di Gianni, ricorda che: «Edoardo è stato un ragazzo molto intelligente, che non voleva avere niente a che fare con la famiglia e con la Fiat. Si occupava di altre cose e questo a Gianni disturbava». Raggiunto dai cronisti, il figlio dell’Avvocato parla di un capitalismo che ha esaurito la sua funzione storica, di modelli produttivi che devono mettere l’individuo al centro e insiste, in netto anticipo sui tempi, sulla sostenibilità ambientale della produzione. Edoardo trascorre la vita viaggiando, si dedica ai suoi studi teologici e poi scrive. Scrive lettere ai Capi di Stato, al Papa, ai direttori dei giornali. Vuole far conoscere la sua visione del mondo che però non in molti prenderanno in considerazione. Alle sue spalle c’è sempre la grande ombra del padre. Il salto dal cavalcavia In un documentario viene chiesto a Edoardo quale sarà il suo ruolo nel momento di una successione. La sua risposta è netta: «Il mio ruolo non deve iniziare in una successione, il mio ruolo c’è. È». Io ci sono, io esisto, siete voi che non ve ne rendete conto, sembra dire. Il salto dal cavalcavia assomiglia molto al modo più estremo che aveva per far sentire la sua voce, far comprendere al mondo e al padre il suo valore. L’Avvocato giunto sotto quell’enorme viadotto dirà: «È stato coraggioso». un saluto
  2. juventino milanese

    15 Marzo 1970 - Stadio Comunale di Torino: Juventus-Cagliari 2-2

    Caro Stefano, detto che ieri sera ero certo (appena appresa la ferale notizia) che avresti contribuito alla tua maniera con un egregio ricordo di Gigi Riva, mi trovo a dover considerare che anche il calcio ha delle vere e proprie "sliding doors": il buon Virdis si precluse goie bianconere con quel comportamento alla Juve, salvo poi vivere momenti eccezionali al Milan. Rombo di tuono scelse invece di rimanere per sempre in una realtà come Cagliari. Chissà come sarebbe stata diversa la Storia con scelte differenti. Ai fini della storia del calcio, però, parere personale - che penso condividerai- è che il paragone tra i due è simile a quello che si potrebbe fare tra una Ferrari Gran Turismo ed una buona Lancia. Con la solita stima, un caro saluto
  3. Indipendentemente dal fatto che si parli dei tifosi interisti, viene veramente il vomito a pensare a tutto lo schifo che gira intorno al mondo delle cosiddette "curve". Poi, certo: ci sono anche migliaia di appassionati comuni, brava gente, probabilmente sono la maggioranza, ma è indubbio che chi detta legge è solitamente un teppistello (se va bene), o un delinquente di prima categoria. Emblematico l'episodio di quando riuscirono a far svuotare la curva in occasione della morte di uno di loro: un mio collega, abbonato da anni e conosciuto nell'ambiente, per altro ben piazzato e maestro di judo, mi raccontò che preferì uscire senza protestare, il rischio di beccarsi una coltellata era troppo elevato. Io per anni sono stato abbonato in curva al Delle Alpi; mi viene da ridere quando leggo le difese a spada tratta del mondo ultrà: i traffici loschi erano ben evidenti già allora, le coercizioni a chi semplicemente chiedeva di poter guardare la partita senza noie erano all'ordine del giorno. Non mi esprimo sulle politiche (assenti) adottate dalle forze dell'ordine, evidentemente ci sono motivazioni a me poco chiare. Infine una considerazione sull'oggetto del Topic: la cosa veramente intollerabile e ridicola allo stesso tempo, già rimarcata da altri, è la diversa esposizione dei fatti adottata dai media: il mostro in prima pagina se si tratta del mondo Juve, il nulla assoluto se di mezzo ci sono gli altri. Maledetti
  4. io vorrei una punizione educativa per questi privilegiati del *, tipo metterli ad assistere un malato terminale o distribuire pasti a "Pane Quotidiano" (chi è di Milano sa a che cosa mi riferisco). Qualcosa che li faccia riflettere e capire il senso della vita. Perchè non basta pagare per lavarsi la coscienza, dovrebbero scendere dal piedistallo, tornare con i piedi per terra, capire i sacrifici della gente comune. Ed è un discorso che purtroppo non riguarda solo i miliardari, ma anche tanti giovani "normali" che hanno perso (o non hanno mai avuto) il senso civico. Ma mi rendo conto di essere io quello fuori dal tempo, di apparire retorico ed ampolloso, e quindi concordo con quanto dici: c'è da sperare che almeno possano pagare con un risarcimento al ragazzo, cosa non scontata. Una buona giornata
  5. Vedo che qualcuno fa dell'ironia, ma guardate che se i giocatori fossero stati della Juventus ne avrebbero sicuramente dato notizia nei Tg di prima serata, con immagini scelte appositamente per metterli in cattiva luce. La Juve fa notizia, audience, cosa ci sarebbe di meglio di un nuovo scandalo da dare in pasto al popolino? Se la storia è vera, e non dubito che possa esserlo, è di una certa gravità; non sono un avvocato e chiedo conferma ai più preparati, ma penso che qualche bel reato sia stato commesso. Purtroppo c'è da aggiungere che, indipendentemente dalla squadra di appartenenza, questa gente pensa di vivere al di sopra degli altri, dove tutto è lecito. "Perché io sò io, e voi non siete un *" diceva un profetico Albertone nazionale. Non solo tra i calciatori, ma in un mondo cambiato profondamente (in peggio) anche con l'avvento dei social e di un "Voyeurismo" (scusate il termine) che dura 24 ore al giorno. Vedrete che si risolverà con un bel risarcimento per il malcapitato, bruscolini per i 2 idioti. E tutti vissero felici e contenti
  6. Stefano Tacconi cammina: “Quindici giorni fa ho buttato carrozzina e stampelle. In ospedale guardavo le vecchie partite della Juve” L’ex portiere dei bianconeri e della Nazionale colpito da ischemia cerebrale nell’aprile del 2022: “Ho capito che bisogna ascoltare di più il proprio corpo, mi sono visto passare tutta la vita davanti” È entrato nello studio di Verissimo camminando, Stefano Tacconi, come aveva promesso un mese fa alla conduttrice Silvia Toffanin. “Che fatica, ma va bene così adesso. È stato un bel Natale, con tutta la famiglia siamo stati ospiti di un amico in un ristorante molto carino. Sto meglio – ha raccontato l’ex portiere di Juventus e Nazionale, colpito da un’ischemia cerebrale nell’aprile del 2022 –, anche se ancora non è la vita di prima, una gamba non mi funziona ancora bene. A febbraio vediamo se mi opererò, deve sciogliersi una vena che è chiusa in tre punti. Non mi ricordo quando è arrivata la trombosi, forse durante il coma. Valuteremo insieme ai dottori la cosa migliore da fare”. Tacconi: “Ho smesso di bere e fumare” Prima che in studio entrassero i suoi due figli maschi, Andrea e Alberto (ha anche due figlie, Virginia e Vittoria), Tacconi ha spiegato che “lo spirito è sempre lo stesso, combattivo come in campo. È tutto faticoso, ma lotto. Faccio tanto sport. Mi commuovo più facilmente di prima, vedo la vita in modo diverso perché mi è passata davanti e dei medici bravissimi mi hanno ripreso per i capelli. Avevo tirato un po’ troppo la corda, bisogna ascoltare più il proprio fisico e assecondarlo. Mia moglie e mio figlio Andrea – ha scherzato – sono i miei badanti. Non fumo e non bevo più. La riabilitazione fa male, ma combatto. Una mattina mi sono svegliato e ho deciso di mollare carrozzina e stampelle, è successo 15 giorni fa”. Tacconi: “Ho riguardato le partite della vecchia Juve” L’ex portiere ha parlato anche del lungo periodo di riabilitazione. Soprattutto della prima fase, quella in ospedale: “Quando vedi le altre persone che sono lì, e che stanno peggio di te, ti rendi veramente conto che l’hai scampata bella. Riguardavo le vecchie partite della Juventus, mi davano la carica. Fare il portiere è un mestiere stressante, se sbagli ti fischiano in 80-90 mila. Meno male che in carriera sono stato spesso bravo, rivedermi tra i pali mi ha aiutato”. Fonte: repubblica.it Tocchiamo ferro, ce l'ha fatta. Bentornato Capitan Fracassa
  7. Anche come tifosi ci siamo sempre sentiti orgogliosi e superiori, ben sapendo che tutte le chiacchiere degli avversari erano frutto di cattiveria, invidia, senso di inferiorità. E che alla fine il campo avrebbe parlato, stabilendo chi fosse il più forte. Nella maggior parte dei casi la Juventus. Ma se vedi che per fermare questa superiorità vengono utilizzati mezzi che ad altri non vengono applicati, alla fine ti girano i cojoni. Ed è per questo che siamo diventati come gli altri: non per piangere consapevoli di essere inferiori, ma perché gli avversari si beano di una forza conquistata e reiterata con l'inganno e la frode. Un saluto
  8. poveri cicci, pensa invece noi come possiamo sentirci a nascere, vivere e morire da ladri juventini...... va a da via i ciapp
  9. Io si, ero allo stadio: Fabrizio Ravanelli ne fece 5 contro il CSKA Sofia, coppa Uefa, settembre 94. Si vede che sono vecchio. Buona giornata
  10. Scusami ma non ho capito se la tua è una constatazione, per altro totalmente condivisibile, o una critica a quanto ho scritto in precedenza. Purtroppo ti posso assicurare che ho ben presente cosa voglia dire una situazione del genere. Un forte abbraccio
  11. Dispiace molto, un vero signore. Chi ha avuto a che fare con questa condizione, in maniera diretta e/o indiretta, sa che l'approccio mentale è importantissimo. L'angoscia dei parenti e degli amici è la cosa più brutta da affrontare. In bocca al lupo, Mr Eriksson.
  12. Quando si dice la coerenza; questo era uno striscione quando Beppone era alla Juve adesso invece pare Paul Newman.... ridicoli, ipocriti, patetici: semplicemente interisti
  13. ma è una domanda o una gufata? Io darei una opportunità in più a Rugani. Se la merita.
  14. juventino milanese

    È scomparso Franz Beckenbauer

    Io non l'ho mai visto giocare, ma l'episodio che citi è proprio uno di quelli che, raccontatomi da quel grande appassionato di calcio che è mio papà (oggi molto anziano ma in grado di rammentare episodi storici), mi fece innamorare del gioco del calcio e delle sue leggende. Per altro non ricordo dichiarazioni contro la Juve, solo una volta diede del vecchietto a Buffon. RIp
  15. Occhio con questi topic, che poi arriva il professorino che vi darà impunemente del fesso perché seguite qualcosa che giudicate falso. Riguardo alla partita di oggi, niente di nuovo da segnalare: merdacce ladre da oltre un secolo, prima o poi pagheranno. È solo questione di tempo
  16. juventino milanese

    Campione, Capitano, Esempio. Un anno senza il nostro Gianluca Vialli

    Le prime immagini del video raccontano perfettamente chi era Gianluca Vialli. Si riferiscono alla partita contro la Fiorentina, 3-2 con la magia finale di Del Piero. Sotto immeritatamente 2-0 alla fine del primo tempo, la seconda frazione di gioco fu un vero e proprio "assalto a fort Apache". Li distruggemmo. Gianluca, dopo il secondo goal personale, invece di esultare si caricò i compagni sulle spalle e li spronò a continuare a giocare, indicò la strada per il trionfo, per quella partita e per la stagione. Accese il fuoco. Leader, trascinatore, Uomo vero. Ciao Capitano
  17. Bro, inzomma: ed io che pensavo avessero un harem e sfogassero i bollori.... invece sembrano dei nerds
  18. juventino milanese

    Buon 2024 a tutti noi!!!

    Calcisticamente parlando nel 2023 abbiamo rivissuto le stesse amare sensazioni farsopolare del 2006, seppur con esito leggermente meno nefasto. Altro dolore: la scomparsa di Gianluca Vialli ed Ernesto Castano. Notizie positive: 3 squadre italiane, a me simpatiche tanto quanto pestare una *, perdono in finale nelle 3 competizioni Uefa. Notizia da valutare (perché ancora non si è capito da che parte vogliano schierarsi i nostri eroi): la corte di Giustizia Europea si esprime contro il monopolio Uefa / Fifa. Per il 2024 l'Augurio è innanzitutto di serenità e salute per tutti Voi. Che la Juve torni ad essere JUVE, possibilmente portando a casa qualche trofeo. E se proprio non è possibile ricevere soddisfazioni dalla nostra amata, mi riterrei comunque felice se tutte le ondate d'odio che i nostri nemici ci lanciano quotidianamente si rivoltassero contro e li colpissero con "viva e vibrante" veemenza. Sogno nel cassetto, che riconosco irrealizzabile, è quello dove le immonde blatte cartonate falliscono e sono costretti a ripartire dalle serie minori, ed i loro tifosi possano provare tutto il dolore e disappunto che abbiamo provato noi nel 2006. Un saluto
  19. Grazie Fratello, speriamo lo sia davvero
  20. Caro Amico, non nutro nessuna simpatia nemmeno nei loro confronti, tifosi e tantomeno società. Aggiungo anche che li trovo ugualmente spocchiosi, in taluni casi anche peggio, accecati da anni di propaganda berlusconiana, privi di onestà intellettuale. Scherzando dico sempre che quando c'è il derby spero in un meteorite selettivo, in grado di fare piazza pulita ma allo stesso tempo di lasciare intatta il resto della città, piena di gobbi come me. Nei rapporti con le persone, quando si parla di calcio bisogna fare buon viso a cattivo gioco, altrimenti si rischia di litigare e mandarsi a *. Ci hanno costretti al rancore ed alla cattiveria. Mi adeguo.
  21. Hai voglia a fare un elenco... Anni di ruberie passate in sordina, accusando i rivali delle peggiori nefandezze. E grazie ad un sistema connivente, o meglio complice, penalizzando la rivale più forte in modo da impedirle quello che dovrebbe essere un naturale dominio. Il tutto condito da un'insopportabile spocchia ed una vergognosa ed ipocrita autocelebrazione di onestà. Da sempre. Ma se prima era solo rivalità, per quel che mi riguarda dal 2006 in poi ogni cosa che hanno fatto è frutto di una ladrata, persino l'aria che respirano è stata tolta a persone più meritevoli. Perciò l'elenco è inutile. Merdacce erano, sono e saranno per sempre. Buon Anno
  22. Era meglio se continuava a stare zitto. Stron.. malefico, pure amico e lecchino dei baciabalaustra. Chinotto, per te che evidentemente ci credi sappi che prima o poi dovrai fare i conti con la "variabile Signoruzzo". Prima però, spero che incontri un giudice terreno "bravo" come quelli di Torino, e che faccia pagare a te ed ai tuoi sodali le vostre porcate.
  23. ⁶ Io invece lo reputo un giocatore che non ha reso secondo le aspettative. Fortemente deludente, certo, ma mi prendo il beneficio del dubbio che con altro allenatore (leggasi Conte) avrebbe potuto rendere molto di più. E con questo non voglio criticare Allegri, che reputo uno straordinario gestore, ma il salentino ha tirato fuori il meglio da giocatori normali, alla Juve e da altre parti. Per citarne uno, ricordate Pellè? Quello si era veramente un pipponazzo, eppure in nazionale (voi direte per poche partite) sembrava addirittura buono. Per quel che riguarda lo stipendio, ripeto: il problema è chi ha elargito quello sproposito.
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