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BiancoNero_1897

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  1. Il declino della Juve va di pari passo col declino della nazionale. Bei tempi quando il campionato italiano annoverava tra i suoi tesserati tutti i più grandi campioni che il calcio poteva avere. Tutti i fuoriclasse venivano a giocare nella serie A, perchè quello era il campionato più bello, più ricco e più allettante. E la nostra squadra ha sempre contribuito alle vittorie più belle della nazionale con un nutrito gruppo di giocatori che portavano in alto anche i nostri colori; l'ItalJuve è sempre stata un dato di fatto. Ricordo con grande orgoglio che nel 2006 nella finale di Berlino vinta dall'Italia contro la Francia, c'erano 8 tesserati Juve in campo: Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Camoranesi, Viera, Del Piero, Iaquinta, Trezeguet. Adesso, diciamoci la verità, dove sono i campioni di quel tempo? Dove sono dei giocatori soltanto lontanamente paragonabili ai vari Del Piero, Buffon, Cannavaro? Semplice, non ci sono. Così come c'è stato un declino dell'Italia, c'è stato un declino della Juventus. Oggi come oggi chi potrebbe giocare in nazionale? Gatti, Cambiaso se sta bene, forse Locatelli, altri francamente non ne vedo. Per me la rinascita della nazionale non può prescindere dalla rinascita della Juventus. Come è sempre stato e come dovrebbe essere anche in futuro, una nazionale forte formata da uno zoccolo duro di calciatori della Juve forti. Da Italiano e da Juventino sarebbe un grande orgoglio, non potrei mai tifare contro la mia nazionale come non potrei mai farlo contro la mia squadra.
  2. Più passa il tempo e più mi convinco che Giuntoli ha molte responsabilità per questa crisi. In fin dei conti, qui da noi, in un paio d'anni ha fatto fuori due allenatori, Allegri e Motta, silurandoli alle spalle mentre pubblicamente li li rassicurava. Gli è stato chiesto un ridimensionamento dei conti, obiettivo che sembrerebbe aver centrato; ma se analizziamo bene la situazione, tra svendita di giovani promettenti, acquisti onerosi che si sono rivelati inutili, svalutazione dei migliori giocatori della rosa, uscita prematura dalle coppe, alla fine della fiera quello che hai risparmiato tagliando lo hai perso con i mancati introiti che ne sarebbero derivati. E da Napoli emergerebbe che durante la crisi con Ancelotti, con l'ammutinamento della squadra, Giuntoli sarebbe stato accusato dall'allenatore di comportarsi da amico di fronte, salvo poi tramare dietro le quinte. Ora non vorrei che le parole di Briatore al di là della provocazione abbiano un fondo di verità quando dice che invece di Giuntoli, dovevamo prendere De Laurentiis, perchè quello bravo a Napoli era lui. Probabilmente allora Cristiano sarebbe anche un buon direttore sportivo ma forse non è capace di organizzare tutto da solo e quindi gli dovrebbero affiancare un direttore generale bravo lasciando a lui soltanto la parte sportiva. Evidentemente il suo ruolo di plenipotenziario andrebbe rivisto se proprio pensano di continuare con lui.
  3. Purtroppo non possiamo dire che fin qui il lavoro di Giuntoli sia stato eccellente. Ed è un operato difficilmente leggibile perchè a Napoli aveva fatto cose egregie. La colpa probabilmente è stata quella di non avergli affiancato un bravo DG e avergli dato pieni poteri. La colpa è anche quella di non avere una proprietà presente e neppure una società competente. A Napoli c'era De Laurentiis, la cui abilità è inversamente proporzionale alla sua simpatia. Forse una gran parte dei meriti del cuoco dovevano essere suddivisi con il presidente di allora. Bisognerebbe rivalutare il lavoro di Cristiano con un altro tecnico per capire il vero valore di questa rosa. Certo fin qui, ci sono gravi colpe: - il siluramento di Allegri agendo alle spalle, dopo avergli fatto il mercato contro; - l'aver fatto fuori il capitano Danilo, i "senatori" Sczezsny e Rugani; - aver svenduto i nostri giovani migliori, Miretti e Fagioli; - aver svenduto Kean 24enne italiano alla Fiorentina e avergli preso Nico Gonzalez, strapagato e sempre rotto, un vero affare si ma per loro!; - aver ceduto così frettolosamente Huijsen; - aver preso Koopmeiners all'ultimo giorno di mercato al prezzo pieno ( caxzo, se Giuntoli è bravo allora all'Atalanta cosa sono, dei geni! Azzeccano tutti i colpi, in entrata a poco prezzo e in uscita a prezzo intero ); - aver iniziato una stagione con una sola punta di ruolo, con la gestione di Milik oscura; - aver preso un giocatore dal campionato inglese (David Luiz) strapagandolo, quando sappiamo che storicamente in pochi hanno fatto bene; - aver preso una serie di giocatori quantomeno sconosciuti come Kelly e Costa; - aver preso Motta e avergli dato le chiavi della squadra, con il potere di fare e disfare tutto a suo piacimento, senza mai assisterlo, senza mai correggerlo anche quando commetteva errori. Anche Marotta al primo anno ha ciccato l'allenatore prendendo Del Neri, salvo poi rifarsi alla grande negli anni successivi. Quindi penso che verrà data un'altra chance a Giuntoli per dimostrare quello che vale ma certo è che, come è trapelato dai giornali, anche lui è sotto esame e ha esaurito i suoi bonus.
  4. BiancoNero_1897

    Chi dovrebbe fare il capitano alla Juve?

    Che senso ha dire nessuno o non votare?! Un capitano e un vice in una squadra ci deve essere, per forza, non cominciamo con queste stronxate. Purtroppo i due intelligentoni del panettone e del cuoco, hanno pensato bene di fare fuori i pochi senatori che avevamo, Sczezsny, Danilo, Rugani e i pochi giovani che erano cresciuti da noi, Miretti e Fagioli. Per carità, non erano certo dei Chiellini o dei Marchisio ma in questo modo, non dai nemmeno tempo ad una nuova generazione di crescere e di diventare i capitani del futuro. Ora lo so anch'io che non c'è più Buffon o Del Piero tra cui scegliere ma un capitano lo devi nominare per forza e tra quelli in rosa il più adatto credo che sia Manuel Locatelli, perchè lo era già, perchè è italiano, è pacato ed è un centrocampista, quindi è quello quasi sempre più vicino al fulcro del gioco. Iniziamo a normalizzare la situazione e concentriamoci con i problemi più urgenti che abbiamo, che sono tanti.
  5. BiancoNero_1897

    Di Gregorio o Perin

    Non andrei a stravolgere la gerarchia dei portieri in questo momento, non mi sembra necessario. Avevamo già due buoni portieri, Sczezsny e Perin, hanno voluto prendere Di Gregorio perchè dotato di piedi buoni per la famosa costruzione dal basso. Ok, nessuno dei due è un fuoriclasse ma Di Gregorio ha fatto fin qui una stagione più che sufficiente; con tutti i problemi che abbiamo, andare a stuzzicare quello del portiere è l'ultima cosa da fare. Andiamo avanti così.
  6. BiancoNero_1897

    Chi dovrebbe fare il capitano alla Juve?

    Per logica, anzianità, presenze ho votato Locatelli capitano; è il più equilibrato, è un centrocampista, è italiano. Gatti è ancora troppo inesperto ma potrebbe diventarlo. Vlahovic troppo fumantino ma non mi meraviglierei se Tudor decidesse di responsabilizzarlo dandogli la fascia. Perin non giocando titolare ha poche chances.
  7. Caressa fa il giornalista e ogni giorno deve inventarsi qualcosa da dire. Oggi si è inventato questa storia della filosofia ed infatti stiamo tutti parlando di questo. Fa semplicemente il suo mestiere altrimenti di che parleremmo. Poi prende delle cantonate colossali, come spesso in telecronaca, diciamo che gli piace straparlare, è un romano (con tutto il rispetto per i romani 😉 ). Comunque il suo discorso non è totalmente sconclusionato secondo me. Ad un certo punto, durante il periodo Allegriano, è venuto fuori questo discorso del bel gioco, del bel calcio, purtroppo molto è dovuto anche a quel trio tragi-comico del bimbominkia butterato - padre tempo ipertrofico tricologico - e megaschermo occhialuto. Da un po' di tempo a questa parte in tv e sui giorrnali era tutto un parlare di quanto giocasse male la Juve del livornese, di quanto invece dovessimo giocare meglio e tutte queste minc*hiate qua. Tanto è vero che secondo me, la società ha provato a prendere Motta sulla scia di questo mito del Guardiolismo, del calcio totale, fatto di 4823 passaggi prima di arrivare in porta. In effetti non possiamo dire che Thiago sia un catenacciaro, un contropiedista vecchio stile; Motta è venuto a Torino per inculcare il bel gioco, fatto di possesso, di costruzione dal basso, di calcio totale, con giocatori tutti funzionali al progetto. Non più un modulo di gioco che si adatta ai giocatori ma tutto al contrario. Tanto è vero che i giocatori venivano regolarmente spostati da una fascia all'altra, dal centro campo alla difesa e viceversa, da un ruolo all'altro; tutti uguali, tutti intercambiabili, perfino il capitano lo era. Le ragioni del fallimento sono molteplici, non si possono imputare soltanto a lui; dalla proprietà, alla società, allo staff, in qualche caso anche ai giocatori ma certo molte delle colpe sono anche sue. Non è riuscito a coinvolgere i giocatori, non è stato bravo a farsi seguire, è stato fondamentalmente un po' troppo presuntuoso e integralista, ha fallito sul piano della comunicazione e della gestione dello spogliatoio. La differenza con Guardiola forse è che Pep ha avuto il Barcellona nel suo periodo migliore, una squadra formidabile, di campioni fuori del normale e con questi era veramente difficile non vincere. Poi ovvio, anche lui c'ha messo del suo. Al Bayern Guardiola ha portato la sua filosofia senza vincere la champions (se vinci solo il campionato a Monaco hai fatto il minimo sindacale) e al City uguale. Con la differenza che a Manchester ha trovato un sultano che gli ha aperto un pozzo di petrolio e gli ha dato carta bianca. Quando ogni anno puoi comprare i migliori sul mercato, i top player mondiali, con 3-400 milioni a disposizione a sessione, allora è un po' più facile vincere e giocare come vuoi, con quelli che vuoi. Continuando a voler seguire lo spunto del buon Caressa, possiamo dire che questo tipo di allenatori, alla Guardiola, alla Sarri, un po' alla Sacchi e in qualche caso anche Motta, hanno una filosofia di gioco abbastanza precisa e molto ideologica; la differenza poi la fanno i giocatori che hanno a disposizione e la bravura che hanno loro nel farsi seguire dai calciatori. Perchè alla fine il calcio è uno sport e quello che conta è vincere; se vinci hai ragione, se perdi ti cacciano ed è giusto che sia così. Lo spettacolo fine a se stesso, non esiste, per quello c'è il circo. Chi vorrebbe vedere la propria squadra giocare bene ma perdere?! Perchè? E poi, chi lo stabilisce che una squadra gioca bene o male. Quello che conta è creare un'identità di squadra, un gruppo unito che lotta e che è attaccato alla propria maglia, costruire qualcosa. Adesso, con la cacciata di Motta, forse per un po' non sentiremo più tutte queste stronxate sul bel gioco e sul bel calcio. Speriamo.
  8. BiancoNero_1897

    Le parole di Tacchinardi sulla juventinita’ di Tudor

    Min*kia oh ma se non si può neanche gioire perchè uno juventino è tornato alla Juve allora chiudiamo il forum e andiamo tutti in pellegrinaggio sulla via di SanThiago, in processione, in rigoroso silenzio, a chiedere il perdono dell' ex nuovo messia, per lesa maestà per aver osato criticarlo ed esonerarlo. Qui i semi del Crisantemismo hanno attecchito alla grande, orcoboia se hanno attecchito! Altro che vedovelle di Allegri, qui ci sono vedovone di Motta dal quintale in su. Vade retro Sarasgat!
  9. BiancoNero_1897

    Il nuovo allenatore... che ricordi

    Che bello, uno juventino! E poi dopo l'indaista Crisantemi, finalmente uno che sorride!
  10. Ma se Capello ti dice che quando leggeva le formazioni di Motta aveva delle grandi perplessità, avrà avuto una qualche ragione nel dirlo o no?! Se poi queste stesse perplessità, venivano confermate da ex calciatori del calibro di Tacchinardi, Marchisio, Del Piero, Eraldo Pecci, ci sarà stato un fondo di verità o no?! Se la gran parte di quelli che hanno giocato ha calcio ad alti livelli, non lo dicevano esplicitamente perchè in televisione non è mai elegante farlo ma lasciavano trapelare sconcerto e molti dubbi sul modo di mettere in campo i calciatori, vuol dire che qualcosa non tornava. Poi si sa che "Le opinioni sono come il buco del qulo, tutti quanti ne hanno uno!" Ma io tendo a fidarmi più delle loro piuttosto che di quelle di personaggetti di basso profilo come Adanni, Cassandro e Trevigiano.
  11. Umanamente mi dispiace per l'esonero di Motta, come uomo si è sempre comportato bene e non ha mai mancato di rispetto ai tifosi. Ma siccome qui si parla di calcio, posso dire che sportivamente non me ne frega una beata cippa. Mi dispiace soltanto che un'altra stagione che poteva essere di rinascita sia andata in vacca. In ogni caso, non è che sia stato sciolto nell'acido! E' stato soltanto esonerato dopo aver distrutto uno spogliatoio e aver raso al suolo lo spirito Juve, se mai ci fosse stato. Continuerà ad essere pagato (10,5 milioni in 3 anni, ricordiamolo) per il lavoro che non svolgerà e che fin qui, lo possiamo dire, non ha svolto con particolare maestria. Ha scritto frasi di circostanza che si dicono in questi casi, niente di più. Mi immagino (non ne ho la certezza perchè sono soltanto un tifoso) invece i diverbi, quelli si veri, con i giocatori che o sono stati cacciati o sono stati mandati in panchina al minimo dissenso. Per cui, tutta questa ipocrisia, ripeto, dal punto di vista sportivo non mi sembra appropriata. E' stato preso con un bel contratto, gli è stato dato modo di lavorare in totale autonomia, gli sono stati comprati tutti i giocatori che voleva, gli è stato permesso di metterli nei ruoli in cui voleva, spesso anche fuori ruolo a quanto abbiamo visto. Dopo l'eliminazione con un PSV mediocre in Champions e un Empoli Primavera in Coppa Italia, è riuscito nell'impresa di perdere 2 partita di fila con un passivo di 7 gol senza tirare in porta, che dovevano fare, dargli la panchina d'oro?! Quando è arrivato da noi è stato accolto con clamore e grande fiducia, è stato coccolato e amato dalla stragrande parte della tifoseria, appoggiato anche da gran parte della stampa, ricordiamolo. Tutti i tifosi si aspettavano una grande stagione o quantomeno di gettare le basi per il futuro; ha avuto tutte le migliori condizioni per poter lavorare, ha fallito, basta, si volta pagina. Come attenuanti, possiamo dire che è venuto da noi in uno dei peggiori momenti storici a livello tecnico e anche di uomini, con una proprietà assente, una società incapace e uno staff dilettantistico, ok ma anche Thiago ci ha messo del suo. Ha rovinato il rapporto con la maggior parte della rosa, non ha legato con nessun giocatore, neanche quelli che ha voluto lui, non li ha fatti crescere, non ha migliorato la squadra, non ha valorizzato il patrimonio a disposizione. Diventerà probabilmente un bravo allenatore ma da noi, lo possiamo dire, ha fallito. Io non sono mai stato un Mottiano, l'ho detto e lo dico tranquillamente ma certamente mai ho gufato il mio allenatore perchè significava gufare indirettamente la mia squadra. A livello empatico ho sempre avuto qualche dubbio, è una questione di pelle, infatti Motta mi è sempre stato sulle pelle. (cit.) (Scusate ma qui sembra che sia morto il Papa, povero Papa che Dio ce l'abbia in Gloria). L'ho sempre identificato con un Indaista e per me lo è sempre stato e sempre lo sarà e penso che comunque queste cose sotto sotto un po' contino, così come Sarri non è mai stato uno di noi e anche lui non è che abbia lasciato un gran bel ricordo. Quando penso a lui rivedo sempre questa foto, quindi buona fortuna e addio.
  12. Appena lo hanno chiamato Igor Tudor è partito in macchina da Spalato e in 10 ore è venuto a Torino. Solo per questo lo stimo ancora più di prima. 😊 (Non so perchè ma me lo sono immaginato così, impaziente di arrivare alla Juve!)
  13. Se poi dopo toccasse anche a quel simpaticissimo commentatore che affianca Alberto Rimedio durante la telecronaca della nazionale, gliene saremmo estremamente riconoscenti.
  14. BiancoNero_1897

    Siete d'accordo sulla scelta di Tudor?

    Anche il Santo Padre d'accordo sulla scelta di Tudor, affacciato dal Gemelli: "C'è troppa Guardiolaggine" (cit.) La juve agli juventini!
  15. Che dovevano fare?! Hanno preso Thiago Motta, un allenatore giovane di buone speranze ma che tutto sommato ha fatto una sola stagione positiva a Bologna e gli hanno dato 3,5 milioni di euro a stagione per 3 anni così sulla fiducia. Per accontentare il mister si è epurato tutto il gruppo storico della Juve, mandando via Sczezsny un senatore, Danilo il capitano, poi Rugani un giocatore che conosceva lo spogliatoio, poi Miretti e Fagioli due cresciuti nelle giovanili che ben conoscevano questi colori. Nello stesso tempo si è rinunciato a Huijsen, un mistero. Hanno preso Koopmeiners a 60 milioni, il nuovo faro del centrocampo, faro inteso che è si è piantato lì in mezzo e non si è mai mosso, non c'è stato verso di vedere una partita giocata bene. Poi Nico Gonzalez a 40 milioni, un'altra scommessa molto azzardata di Thiago, non ricordo una partita fatta bene. Come se non bastasse, David Luiz a 50 milioni, un mistero su come si possa prendere un giocatore della Premier e sperare che faccia bene da noi, infatti è sparito. Poi Thuram e Di Gregorio gli unici acquisti azzeccati della gestione Giuntoli-Motta, salvo poi spedire in panca il centrocampista di miglior rendimento che abbiamo nelle partite decisive tipo col PSV. Un altro mistero. Poi sono stati presi Coinceicao e Kalulu, due ottimi innesti ma soltanto in prestito. Così come Kolo Muani, salvatore della patria che ha iniziato bene ma subito dopo è naufragato; preso perchè avevi il solo Vlahovic come 9, dopo l'infortunio di Milik che non sappiamo neanche quando e se rientrerà. Contemporaneamente, il nostro giocatore più pagato, il serbo, sicccome non era buono a dialogare con la squadra si è pensato bene di relegarlo in panchina. Risultato: svalutazione del tuo miglior giocatore d'attacco. Una furbata! Poi sono stati presi Alberto Costa, Renato Veiga, Lloyd Kelly, tutti più o meno delle incognite. A fine marzo, dopo tutta questa rivoluzione a che punto siamo? La squadra è annichilita, schiantata, naufragata! I giocatori sono stati schierati spesso non nei loro ruoli; non c'è stata una crescita di squadra, non c'è unità di intenti; non c'è stata nessuna crescita individuale, nessun giocatore ha sovraperformato; capitani scelti a caso la mattina della partita; non un'idea di 11 titolare che sia uno; gestione dello spogliatoio drammatica; giocatori relegati in panchina al primo segno di disaccordo; uno dei punti di forza di questa squadra (la difesa) via via peggiorato; il possesso palla lento e sterile come unico dogma; eliminazione dalla Champions ad opera di un PSV tutto sommato mediocre; eliminazione dalla Coppa Italia in casa, contro la primavera dell'Empoli, a dir poco imbarazzante, una macchia che resterà negli annali; una sconfitta in casa con l'Atalanta per 0 a 4 anch'essa purtroppo storica, mai avevamo perso in casa per 4 reti a 0; la giornata successiva, sconfitta per 3 a 0 a Firenze senza neanche tirare in porta, portando le reti incassate in 2 partite consecutive a 7 senza segarne neanche una; tutto ciò dopo aver speso la bellezza di 200 milioni di euro e aver cambiato una 15ina di giocatori! Che altro avrebbero dovuto fare?! Cambiare un'altra decina di giocatori e ricominciare da capo? L'unica soluzione a questo punto era soltanto quella di cambiare il mister: è stata una scelta obbligata. Che poi, ricordo che l'allenatore non verrà lapidato in piazza sotto le grida di una folla inferocita; verrà soltanto esonerato e continuerà a percepire il suo lauto stipendio di 3,5 milioni netti a stagione per 3 anni: totale 10,5 milioni di euro, tutto ciò per aver fatto uno stage di allenatore a Torino molto ben pagato. Non mi sembra che gli sia andata così male! E' andata molto peggio a noi tifosi che ci ritroviamo a fine Marzo 5 in classifica, con le macerie di uno spogliatoio distrutto, una squadra schiantata e una rosa da rimotivare e ricostruire. Tutto molto bello! Se non fosse soltanto calcio, ci sarebbe da piangere.
  16. Va bene, a Thiago Motta non è stato dato tempo. Ma perchè allora non è stato dato più tempo a Maifredi, a Del Neri, a Ferrara, a Zaccheroni, a Sarri, a Pirlo? Esulando dal calcio, perchè non hanno creduto più fermamente nei Jalisse, sarebbero potuti diventare migliori di Mina e Battisti. Perchè non hanno dato un'altra chance a Costantino Vitagliano, sarebbe potuto diventare un istrione meglio di Marcello Mastroianni. Perchè non aver supportato di più Antonio Razzi, sarebbe potuto diventare uno statista migliore di Aldo Moro. Se è sempre solo una questione di tempo, allora è facile. Padre tempo.
  17. BiancoNero_1897

    Siete d'accordo sulla scelta di Tudor?

    Scelta praticamente obbligata: un allenatore disponibile, a poco prezzo per allenare nelle restanti 9 partite da qui alla fine del campionato, per di più un ex nostro giocatore. Primo obiettivo rasserenare l'ambiente ed iniziare a remare tutti dalla stessa parte per arrivare al 4° posto che è di vitale importanza per noi. Fallire la qualificazione Champions sarebbe un danno enorme, ci farebbe ciccare questa stagione che ormai è andata e soprattutto la prossima. Perderemmo 2 anni, francamente troppo. Igor è un uomo di carattere, conosce il nostro ambiente e spero che possa dare la giusta carica a questi ragazzi che sono oramai sballottati da troppo tempo. In fondo non ci vuole chissà quale grande scienza, basterebbero 2-3 idee giuste, rimettere i calciatori nei loro ruoli naturali, gestire il gruppo e giocare al meglio queste 9 partite che ci rimangono. Tutto il resto verrà dopo, di conseguenza. Per me è un'ottima scelta e spero che Igor faccia bene.
  18. Comunque poi, passato il lutto, calmate le acque, qualcuno dei Mottiani, già Adanisti della prima ora, già Cassanisti convinti, già Trevigianisti di stocazxo, dovrebbe iniziare a chiedere scusa a molti qui dentro. Non tanto per gli altri tifosi, quelli “normali” dico. Neanche per aver creduto nel progetto Motta, per carità, questo è comprensibilissimo ed è giustissimo averlo fatto; quanto piuttosto per quel senso di onestà intellettuale che non dovrebbe mai venir meno. Io stesso, che non ho mai amato il mago di Milano, tifando prima di tutto la Juve, sarei stato ben felice di essere smentito dai fatti e di vedere vincere le partite o quantomeno iniziare ad essere una squadra, nel vero senso del termine, incominciare a vedere un progetto, una fisionomia di gioco. Ma quelli che all'annuncio di Motta allenatore, si genuflettevano al nuovo guru, al nuovo “messia” mandato dal Signore per insegnare calcio alla Juve, osannandolo come salvatore della patria bianconera, come unico e solo allenatore capace di portare il bel gioco a Torino, beh un minimo di “vergogna sportiva” dovrebbero pur provarla. Paragonare Motta ad Allegri, era quantomeno prematuro. Definire Allegri il peggior allenatore che abbiamo mai avuto, questo non è prematuro, è una minkiata colossale e questi “pseudo” tifosi, che definire scappati di casa o bimbiminkia è un eufemismo, almeno dovrebbero trovare il coraggio (sportivo s'intende, siamo pur sempre in forum di calcio), di cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa a tutti. Siamo tutti d'accordo che l'avventura di Allegri alla Juve era finita e che dovevamo cambiare; e andava bene anche cambiare linea e filosofia con un tecnico giovane e da idee rivoluzionarie. Quello che non andava bene è averlo silurato quando ancora era il nostro tecnico; quello che non andava bene era non fargli il mercato e poi farglielo addirittura contro ma questa colpa va tutta allo chief Giuntoli. Quello che non andava e non va bene a livello di tifoseria è sputare su un nostro ex allenatore che è sempre stato juventino, che ha sempre difeso la Juve anche nel periodo più basso, quando ci hanno penalizzato e ci hanno azzerato la società, mantenendo la barra a dritta, mantenendo il timone della nave che sarebbe potuta andare a sbattere, unico parafulmine di tutto e tutti. Questa stronxata del bel gioco ha preso piede nelle televisioni e nei giornali ed è diventata una moda; oramai, anche i bimbi non parlavano altro che della Juve che giocava male e del fatto che l'unico problema era Allegri. Mandato via lui, sarebbe tornato il sole a Torino, si sarebbe visto il bel gioco, il bel calcio e avremmo iniziato a vincere tutto dall'oggi al domani. Quanta ingenuità, quanta presunzione, quanto pressappochismo. Ora, purtroppo, abbiamo visto la differenza tra un allenatore di calcio vero e uno alle prime armi, inesperto, con molte idee ma confuse, con molta supponenza e molta presunzione. Motta diventerà bravissimo, per carità, nessuno qui dice il contrario ma per farlo, se veramente vuole diventare un bravo allenatore, dovrà mangiarne di pane e pallone, dovrà rivedere le sue teorie, il suo credo integralista e talebanista, dovrà imparare a gestire il gruppo e parlare con i giocatori perchè ad oggi questo pare essere il suo più grave limite. Anche Ancelotti da noi non ha fatto bene, ha perso uno scudetto già vinto facendo due secondi posti e a quel tempo, alla Juve arrivare secondi significava fallire, soprattutto con quella rosa; ma Carletto non ha mai rotto lo spogliatoio, a lui nessuno ha mai imputato le colpe che ha Thiago. Nessuno degli ex giocatori ha mai parlato male di Ancelotti, come del resto non ha mai parlato male di Conte o Allegri; perchè questi sono tecnici veri, uomini capaci di gestire un gruppo di campioni, di giocatori di personalità, di primedonne con cui era tosta relazionarsi e confrontarsi. Figuratevi se si fossero trovati a gestire un gruppetto di scappati di casa come quelli che abbiamo ora in rosa. Ora tocca a Igor Tudor, un nostro ex calciatore, di carattere e spero di qualche buona idea. Ma quello che conta adesso non è il bel gioco, fatela finita con queste stronxate. Quello che è importante adesso è rasserenare il gruppo, tornare a giocare tranquilli per raggiungere il 4° posto e la qualificazione in champions, tutto il resto verrà dopo. Forza Igor! Forza Juve!!
  19. Meglio tardi che mai! Che Thiago Motta andasse esonerato io, come molti qui dentro, lo dicevano da almeno 3 mesi. La situazione non era più sostenibile, non si poteva andare avanti così. Inutile addurre scuse, gli infortuni, il progetto nuovo, il cambio di mentalità; i problemi c'erano e tanti ma in molti hanno voluto non tenerne conto. E' bene premettere che le colpe, quando c'è un ennesimo fallimento, vanno sempre distribuite pro quota iniziando dall'alto, quindi proprietà, società, staff, mister e giocatori. Ma in questo caso le responsabilità dell'allenatore erano troppo evidenti. Per accontentare il mister si è epurato tutto il gruppo storico della Juve, mandando via Sczezsny un senatore, Danilo il capitano, poi Rugani un giocatore che conosceva lo spogliatoio, poi Miretti e Fagioli due cresciuti nelle giovanili che ben conoscevano questi colori. Tutto per farti prendere Koopmeiners a 60 milioni! Con tutto il rispetto un giocatore medio che proveniva dall'Atalanta; risultato, l'Atalanta senza di lui viene allo Stadium e ti rifila 4 pere e il suo ex giocatore più pagato non gioca e quando entra non si vede neanche. Poi Nico Gonzalez a 40 milioni! Un altro giocatore tutt'altro che emozionante, che a Firenze era spesso rotto, che viene da noi e si rompe, quando gioca lo metti fuori posto e comunque non da mai l'impressione né di essere determinante né di valere la cifra spesa. Come se non bastasse, David Luiz a 50 milioni! Un giocatore che proviene dal campionato inglese e sappiamo che storicamente quelli che hanno giocato in Inghilterra da noi non hanno fatto granchè bene. Anche questo sempre rotto e quando sta bene o fa delle minkiate galattiche o neanche tocca palla; per lo più notato per la simpatica chioma bionda, un po' poco. Thuram a 20, l'unico (insieme a Di Gregorio a 18) acquisto azzeccato della gestione Giuntoli-Motta, che però nelle partite decisive tipo col PSV viene messo in panca inspiegabilmente! Mistero. Ma quello che più preoccupava era la gestione dello spogliatoio, troppi problemi con troppi giocatori per non capire prima che qualcosa non andava. Tutti gli allenatori quando arrivano fanno fuori uno o due giocatori, per far capire chi comanda; spesso portano 1 o 2 giocatori “loro” con cui hanno feeling ma questo è normale. Ma rompere con tutti i senatori, il capitano, i giovani, il 9 titolare (che è anche il solo che hai, dato che hai iniziato la stagione con il solo Vlahovic mentre Milik è infortunato ad vitam), cambiare fascia di capitano ogni settimana e assegnarla ad minchiam come ha fatto Thiago, questo non è normale. Inizialmente la colpa era degli infortuni, di Bremer in primo luogo; ok, è un giocatore fondamentale che ti guida la difesa ma una società come la Juve deve avere le capacità per assorbire la mancanza di sun solo giocatore. Poi la colpa veniva data al tempo; ci vuole tempo per cambiare mentalità, per inculcare il nuovo progetto di gioco, per far assorbire gli schermi. Tutte minkiate, la verità è che la squadra dopo un momento di fiducia iniziale è andata via via peggiorando col passare del tempo. Siamo arrivati a gennaio e neanche col mercato di riparazione si è posto rimedio alle carenze di gioco e di personalità che avevamo. Questo vuol dire che gli acquisti o sono stati tutti cannati (e molti lo sono stati) o è la guida tecnica che non sa valorizzarli. Siamo arrivati a fine marzo e la squadra era totalmente involuta, nel gioco, nell'unione di intenti, nella consapevolezza, nella mentalità, tatticamente e tecnicamente; un disastro totale. Molti di noi qui dentro lo dicevano che era l'allenatore che non andava ma venivamo sbeffeggiati sistematicamente dai Mottiani, incalzati dai vari Adanisti, Cassanisti, Trevigianisti, che tronfi e impettiti, sostenevano che tutti quelli che criticavano il mister erano soltanto delle vedovelle di Allegri. Biosognava soltanto aspettare e avere fede, che il progetto andava a gonfie vele e che il bel gioco sarebbe arrivato presto. Finalmente il calcio spumeggiante che la Juve si meritava, fatto di 90% di possesso gioco, costruzione dal basso, 7853 tocchi prima di entrare in porta con la palla. Io, come tanti altri qui dentro, avrei voluto veramente essere smentito dai fatti, vedere una Juve finalmente “Squadra”, consapevole della propria forza, unita, guidata da un tecnico giovane, che non mi è mai stato simpatico, ma avrebbe significato che le cose andavano bene. E dopo la vittoria con l'Inter mi ero chiesto se non avessero avuto ragione i sostenitori di Motta, se di colpo magicamente i problemi non fossero scomparsi, quando qualcuno aveva perfino ipotizzato la Juve in corsa per lo scudetto. Ma questa illusione è durata un attimo, la cruda realtà è tornata più evidente di prima, i problemi di gestione e di guida del gruppo erano troppo gravi. Purtroppo siamo arrivati all'esonero ma ci siamo arrivati tardi; ora il tempo è poco per cercare di invertire la rotta e cercare di salvare la stagione con la conquista del 4° posto e la qualificazione in Champions che è troppo importante per noi. Tudor è un nostro ex giocatore, ha carattere e dovrà fare giusto 2-3 cose semplici per raddrizzare la rotta; per il nuovo progetto ci sarà tempo, per adesso, avanti tutta verso il 4° posto. Tutti zitti e pedalare. Forza Juve.
  20. si si.. c'è anche Carlo Taormina e il pampa Sosa 🤦‍♂️
  21. BiancoNero_1897

    Mai successo nella storia: 7 goal subiti in due partite senza segnare!

    Dai così! Siamo diventati la Juventese dei record! 👏
  22. A "Bargigg" già stavo ridendo! 😆
  23. La situazione, come dice "Andreotti" nel Divo, è un po' più complessa. Prima i problemi degli Agnelli erano la Fiat, i sindacati, il governo italiano, in una dimensione nazionale. Adesso c'è Stellantis, una multinazionale e i problemi sono entrati in una dimensione mondiale; devi competere con la Cina, con gli USA e tutto il resto, restare a galla in un mondo di squali non è semplice. Prima la serie A era il campionato di riferimento: tutti i migliori campioni giocavano in Italia. E alla Juve abbiamo avuto tutti i più grandi, da Sivori, a Platini, a Baggio, a Zidane, a Del Piero, etc. etc. Adesso i campionati più ricchi sono quello inglese, poi quello spagnolo e anche la Bundesliga è in crescita. La Juve ha progressivamente perso quel potere economico-politico che aveva sempre avuto; adesso te la devi vedere con club inglesi, spagnoli, anche francesi, con dietro fondi finanziari, sceicchi, tycoon mondiali, con cui è difficile competere. Prima l'industriale di turno si comprava la squadretta e la faceva crescere, magari essendone anche tifoso; vedi Cecchi Gori, Sensi, Moratti, e tanti altri più o meno grandi. Adesso il calcio è diventato esclusivamente finanza, con i grandi fondi di investimento che si comprano tutto, fondi che nessuno conosce, che non sai neanche dove siano, vengono e rilevano tutto; è già successo al Milan, all'Inter e piano piano prenderanno sempre più piede. E' e sarà sempre di più un calcio finanziario, fatto di plusvalenze, di compravendite inspiegabili, di giocatori sconosciuti comprati a suon di milioni di euro, di scambi tra società, di commissioni mostruose pagate a procuratori via via più potenti ed influenti. Sempre meno quel calcio romantico che ha fatto appassionare tutti noi da bambini, sempre meno campioni che esaltavano il pubblico per il gesto tecnico, sempre meno bandiere che giocavano tutta la vita in una sola squadra. Sempre più calcio tattico, velocità, corsa, atletismo, VAR, tecnologia; sempre meno spazio alla fantasia, al gesto tecnico, alla magia, sempre meno umanità e romanticismo in uno sport che sta cambiando. Elkan mi sembra che abbia problemi sostanziosi a cui pensare, tra dazi, case automobilistiche cinesi, crisi del mercato auto, lotte familiari per l'eredità, etc. Certamente la Juve non può essere relegata all'ultimo posto, così come la Ferrari; che ci sia un periodo di crisi è evidente ma che stia a lui trovare il bandolo della matassa anche questo è innegabile. L'onere della corona è pesante, devi avere intuito e sapere a chi affidare gli asset di famiglia; non è tutto rosa e fiori. Andrea Agnelli ha avuto il merito di riportare la Juve in alto dove merita di stare; poi l'affare CR7 il covid ed una concomitanza di eventi negativi ha provocato una crisi finanziaria profonda dalla quale è difficile uscire. Certo è che serve una zampata, un colpo di mano che rimetta la squadra sulla via giusta; e questo solo il "padrone" lo può fare. Serve che il proprietario si faccia sentire. John batti un colpo!
  24. BiancoNero_1897

    Fiorentina - Juventus 3-0, le pagelle e il migliore in campo!!!

    Di Gregorio 3 Weah 3 Kalulu 3 Renato Veiga 3,5 per la simpatitudine Kelly 3 Nico Gonzalez 1, nessuno, centomila pedate nel cu*lo che ti darei Locatelli 3 Koopmeiners 1,2,3, stella! (oh, non si è mosso neanche questa volta!) Thuram 4 McKennie 3 Kolo Muani 3 Alberto Costa 3 Cambiaso 3 Gatti 3,5 Conceicao 3,5 Mbangula 3 All. Thiago Motta 10 Uno che ha giocato nell'Inda e mai alla Juve, che si è fatto dare 3,5 milioni di euro all'anno per 3 anni senza sapere neanche che lavoro fa, che si fa comprare i peggiori scappati di casa che c'erano in giro, che mette in campo formazioni ad minchiam che il primo allenatore sbarbato della serie A dopo 10 minuti del 1° tempo ha già capito come disinnescare e come annichilire, che fa i cambi alla pene di segugio durante la partita, che mette sistematicamente giocatori fuori ruolo, che litiga con tutti anche con il magazziniere, che viene piallato tatticamente anche dall'ultimo allenatore della Eredivisie, che viene sbugiardato analiticamente da tutti i commentatori dotati di più di 2 neuroni e che hanno giocato a calcio ad alti livelli, che ha come sponsor soltanto il SotuttoIoAdanni che l'unico compito nella vita che gli rimane è quello di portare a giro i colletti delle sue camicie, il Cassandro di Bari Vecchia che invece di andare adarrubbbare le gomme con i compari gli è andata di kulo e ha trovato qualche presidente visionario che gli ha dato fior di milioni, il Travisani travisante che dietro ai suoi supermagici fondidibottiglia chissà quali realtà immaginarie vede; ecco, signori, ditemi voi se un uomo capace di tutto ciò non è un vero e proprio foctutissimo genio?! Il migliore Motta dièèèciiiiiiiiii!!!!!!!!!!
  25. BiancoNero_1897

    Siete soddisfatti dell’operato di Giuntoli?

    Sinceramente quando Giuntoli è venuto da noi ho pensato che fosse quello bravo e che finalmente avessimo chiuso per un po' il discorso uomo mercato. In fondo a Napoli aveva fatto cose egregie e quindi chi non era ottimista con il suo arrivo?! Poi pian piano le cose si sono manifestate per quello che erano: un lavoro non proprio ben fatto. Motta è stata una scommessa, un giovane con idee innovative, rivoluzionarie; ok, se va bene, bravo ma se va male, la colpa è la tua. Thiago è un allenatore troppo integralista, troppo fondamentalista; tutto deve essere subordinato al progetto, tutto passa in secondo piano, i giocatori, le loro attitudini, i loro ruoli, i loro caratteri. Va bene se le cose vanno bene ma se iniziano ad andarti storte, devi avere il piano B. Il mister ha voluto e gli hanno comprato fior fiori di campioni, cioè per la verità sono giocatori mediocri ma li abbiamo strapagati e siamo a questo punto. Abbiamo preso il miglior giocatore dell'Atalanta (Koopmeiners pagato 54,7 milioni!) risultato: l'Atalanta viene qui e ci asfalta 0-4 e Koomeiners non gioca neanche e quando entra neanche tocca boccia. Abbiamo comprato Douglas Luiz per 51,5 milioni e non s'è mai visto se non per la chioma bionda. Abbiamo comprato Nico Gonzalez dalla Fiorentina per 33 milioni e vaga per il campo senza farsi vedere. In compenso gli abbiamo venduto Moise Kean a 13 milioni in 4 anni, un affarone! Abbiamo dato via i giovani che avevano attaccamento a questa maglia, Fagioli e Miretti, che subito si stanno mettendo in luce in altri club. Ma possibile che chiunque venga da noi stecca e appena se ne va inizia ad ingranare?! Qui qualcosa in società non funziona, il mister è inflessibile, i dirigenti non lo aiutano, la società latita. Danilo che era il capitano, è stato mandato via; Sczesny che era un senatore, idem con patate. Non è possibile che un allenatore abbia problemi con tutta la rosa: Vlahovic non è funzionale al gioco offensivo di Motta perchè non gioca di sponda e quindi viene relegato sistematicamente in panchina quando sarebbe il giocatore più pagato della serie A, un vero e proprio patrimonio da difendere. Ed abbiamo iniziato la stagione con il solo 9 in rosa, con Milik che non si sa dove sia, cosa abbia, quando rientrerà, a questo punto credo mai più. Ad un certo punto è stato preso Kolo Muani, che doveva essere il salvatore della patria ma che dopo poche partite ha iniziato ad imbarcare acqua come il resto della barca. Locatelli appena ha manifestato qualche divergenza è stato messo in panca. Yldiz che è un talento da preservare viene fatto giocare sempre fuori ruolo. Nico Gonzalez che gioca destra viene dirottato a sinistra. David Luiz è un desaparecidos. Koopmeiners, che doveva essere il fulcro del gioco mottiano, vaga per il campo senza meta e senza sapere cosa fare, quando tocca un pallone fa pure peggio. In difesa tolto Bremer infortunato, il solo Gatti ha trainato la baracca. Cambiaso o è infortunato o sottoperforma. Savona non ne parliamo. Coinceicao è stato un buon prestito, almeno azzeccato, così come Kalulu. Per il resto possiamo dire che i soli acquisti azzeccati di Giuntoli siano stati Thuram, uno su cui puntare fortemente e Di Gregorio, un buon portiere. Pwer il resto, forse per assecondare le richieste di un mister molto pretenzioso e poco incline al compromesso, sono stati fiaschi su fiaschi. E quindi, la responsabilità cade tutta sulle spalle del cuoco, che ha voluto il mister e che infatti lo difende anche dopo due prestazioni francamente preoccupanti: non puoi in 1 settimana perdere 0-4 in casa contro l'Atalanta senza neanche giocarla e poi andare a Firenze e prenderne 3 senza neanche tirare in porta. Questo vuol dire che da inizio anno quando quantomeno la squadra giocava ed aveva un po' di fiducia, pur pareggiando molte gare, hai progressivamente invertito la rotta e, invece di assistere ad una crescita di squadra, di gruppo, oltre che di qualche singolo, assistiamo ad una vera disfatta su tutta la linea, dal gioco, all'applicazione tattica, dall'attaccamento alla maglia, alla capacità di stare nella partita. Questa è responsabilità tutta dell'allenatore e quindi di chi lo ha scelto: ovvero Cristiano Giuntoli.
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