Vorrei condividere con voi una mia "analisi" sulla situazione in generale.
La verità è che, attualmente, in società Comolli sta tentando di rimanere calmo, di ragionare e di tentare di mettere insieme i pezzi di una gestione (che non si intende solo quella passata, ma più in generale da paratici in poi) che è stata disastrosa dal punto di vista economico (che è il minimo dei problemi, perchè i soldi li ha messi la proprietà), ma soprattutto dal punto di vista politico e sportivo.
Politico perchè, dalla superlega in poi noi abbiamo subito degli atteggiamenti mafiosi e intimidatori che ci hanno portato da essere uno dei club più influenti del globo a "quelli delle plusvalenze" (tra l'altro io di lavoro faccio l'Avvocato e ho fatto un master in giustizia sportiva, si è fatta una porcata allucinante sull'applicazione del cosiddetto principio di afflittività); perchè manchiamo completamente di una governance societaria che possa farsi rispettare non dai tifosi e dai giornalisti, ma soprattutto dagli altri club che ormai ci guardano come si guarda ad un palazzo bellissimo, ma che sta crollando a pezzi e preferiscono non finire nelle macerie.
Sportivo perchè, malgrado gli investimenti sul mercato, mediamente insufficienti, della scorsa stagione e di quelle precedenti il giocatore medio non ha affezione per la maglia e, in questi casi, gioca perchè deve giocare, perchè fondamentalmente al giocatore medio (da intendersi come medietà) della Juventus gliene frega pochissimo se vince o se perde, tanto lo stipendio lo ha comunque; perchè anche chi gioca con voglia e grinta (Yildiz, Thuram Locatelli) capisce che non si va da nessuna parte se non si ha un totale cambio di passo degli altri commilitoni; perchè se il giocatore perde le speranze, lo fanno tutti; perchè i giocatori che sono stati acquistati, anche a fior fior di milioni, come Koopmeiners e Douglas Luiz, non è che non rendono perchè sono diventati scarsi di colpo, bisogna ricordarsi nella gestione dei calciatori che anche loro sono uomini (cosa che qui dentro pochi si ricordano) e che può essere che alcuni di loro se la facciano addosso le prime 5-6 partite, ma state pur certi che se ti piovono le bombe addosso a ci sono conflitti interni alla società i giocatori ne risentono, eccome! i vari Yildiz e Thuram non sono esenti, chiarisco, ma semplicemente sono così bravi e così inquadrati di testa che riescono a mettere da parte quello che succede intorno.
Rigenerare tutte queste "situazioni" al punto di partenza non è semplice, non basta dire "spediamo koopmeiners in Turchia" o "vlahovic deve andare a quel paese" per farti rientrare nell'investimento e, dal mio punto di vista, si sta ascoltando troppo il "sentimento popolare" (una riedizione di quello del 2006), ma questa volta viene da noi stessi tifosi perché, lo si ammette tranquillamente, i tifosi da noi vengono ascoltati. Prendete come esempio Chiesa, Paratici voleva venderlo un anno prima di quando effettivamente è stato venduto, poi anche per volontà popolare non è stato fatto, risultato? 13 milioni dal Liverpool.
In società bisogna anche capire che servono collaboratori non solo per dividere il lavoro, in due il mercato lo si può fare benissimo, ma anche e soprattutto per avere delle opinioni contrarie che, altra cosa sbagliata di questi anni, non vanno silurate ma spronate e accolte, Motta ha avuto una involuzione anche per questo, perchè le sue opinioni non venivano prese in considerazione per prendere la decisione, con buona pace di quello che dicono i giornalisti, è stato così, quindi la guerra interna tra società e allenatore è partita. Quello che penso io è che Tudor, in società, venga considerato un parafulmine. La Juventus non può permettersi di avere un parafulmine in panchina, perché questo si riflette anche sui giocatori, in particolare su quelli fragili di animo, che si sentono sminuiti perchè si caricano di colpe che non hanno.
Per una sintesi, in questo momento e da almeno 3 anni a questa parte, la parte sportiva e la parte manageriale remano in direzioni opposte, e la società sta ferma.
La partita di ieri sera, e soprattutto il post partita di Tudor, è la dimostrazione che si sta remando ancora in direzioni opposte, che ci sono lotte interne, perchè un allenatore che sa che in società va tutto bene non va ai microfoni del mondiale dicendo "eh loro spendono 100, 50, 200 quando vogliono", ma dice "ho fatto una *, adesso vado dalla società e parliamo di come si può rendere la Juventus ancora la Juventus". Per finire, sulla questione tecnica, non è che se si vince 5-0 e 4-1 contro i beduini va tutto bene e Tudor è il migliore al mondo e se si perde 5-2 allora fa *, ci vuole equilibrio: cosa che non abbiamo noi e va bene, perchè siamo tifosi, ma la cosa che preoccupa è che non hanno in società! Perchè palesemente Tudor è qualcosa che è servito, ancora una volta, per colmare quella Juventinità che mancava richiesta dai tifosi, perchè Tudor sul suo curriculum ha poche vittorie e solo quello.
Spero di essere stato chiaro con tutto ma dovevo sfogarmi in qualche modo.