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Vivafootball

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  1. Io non direi “migliore”. Forse più prolifico, o efficace. Il gioco continua a non essere brillante. Ci si accontenta dei risultati.
  2. Visto solo il secondo tempo. Sempre un gioco non armonico del Napoli, ma basato su grinta e cattiveria agonistica. Vinto con un calcio da fermo. Azioni degne di rilievo quasi nessuna. Contro il Lecce è bastato, ma in Europa chi gioca così è destinato a soccombere. Comunque i 3 punti sono buoni lo stesso.
  3. Non ho visto il primo tempo di Lecce - Napoli, ma mi aspettavo una partita poco entusiasmante. A quanto pare, da quel che leggo, finora nulla di che. Tenere partite di questo genere sullo 0-0 significa esporsi al rischio concreto di farsi male…
  4. Anche con l'Inter e la Roma non fece male. Di solito è una garanzia. Con l'Italia non è andata bene anche perché fare il Commissario Tecnico di una nazionale non è come allenare una squadra di club, con giocatori con i quali si può lavorare tutti i giorni e nei quali si possono inculcare determinati concetti e sistemi di gioco con maggiore possibilità di successo, mentre invece in nazionale bisognerebbe limitarsi a tentare di tirar fuori il meglio in poco tempo da quelli che si hanno a disposizione, magari abituati a tutt'altro modo di giocare. Quello è stato il suo errore: pretendere dai giocatori della nazionale quello che di solito pretende da quelli delle squadre di club. Comunque, Spalletti è uno stakanovista che vive per il calcio ed è ambizioso. Se sceglie la Juve non lo fa solo per i soldi, ma perché è convinto di poter ottenere qualcosa di buono anche dal punto di vista di un prestigio da ricostruire, dopo l'esperienza negativa con la nazionale. A me, in tutta sincerità (anche se si può non credere), è dispiaciuto per il fallimento di Tudor, anche se non avrà un danno dal punto di vista economico. Pensavo potesse ottenere molto di più. Evidentemente mi sbagliavo, ma su Spalletti scommetterei. Magari non vincerebbe il campionato, per qualche limite della rosa, ma darebbe sicuramente filo da torcere a tutti.
  5. Ma la mia affermazione è quasi banale: la Coppa dei Campioni prevedeva che partecipassero solo le vincenti del loro campionato e dunque era più difficile essere ammessi. Partecipavano solo 16 nazioni. Oggi ce ne sono una cinquantina, anche di piccoli Stati, che all'epoca non esistevano, perché facevano parte di Stati multinazionali. Dunque, oggi può capitare più facilmente di doversi confrontare con la squadra di uno Stato in cui non c'è un vasto bacino di giocatori da cui pescare e che magari non ha grosse risorse finanziare per essere competivi in competizioni come la Champions. Dove hai letto che l'Italia partecipa "perché è il paese del sole e del mare"? Quale sarebbe "la realtà"? Se ci sono ancora 4 squadre è grazie ai punti messi insieme da squadre italiane che hanno vinto qualcosa (UEFA League, Conference), o sono arrivate molto avanti nelle competizioni di cui si discute (come l'Inter, che ha fatto 2 finali negli ultimi anni). Chiunque segua il calcio in Italia sa come funziona. Non è la media del valore sportivo delle squadre italiane che mantiene alto lo score, ma i punti ottenuti da quelle poche squadre che sono riuscite ad andare avanti nelle varie competizioni UEFA più di una volta negli ultimi anni. Resta il fatto che oggi è più facile accedere alla Champions per le squadre italiane: basta arrivare quarti. Un paio di anni fa anche quinti. Non è una faccenda di opinioni. Poi probabilmente è più difficile arrivare in finale, ma questa è un'altra storia.
  6. Vero. Nella defunta Coppa dei Campioni c’erano solo le squadre che avevano vinto il loro campionato. Se si pensa che una nazione non ai vertici del calcio europeo come l’Italia ne porta 4 nella Champions attuale, ci si può rendere conto di come fosse più difficile arrivare a certi livelli.
  7. Il Napoli dell'anno scorso non giocava bene, ma in maniera efficace, sfruttando al massimo il potenziale di cui disponeva. Difesa ben organizzata e arcigna, ben protetta dai centrocampisti. Un attaccante di "peso" (in tutti i sensi), capace di fare reparto da solo, ma coadiuvato efficacemente da due centrocampisti agonisticamente e atleticamente forti che si lanciavano negli spazi lasciati dal centravanti, andando a rete con buona frequenza. Di solito, si faticava negli ultimi minuti, nell'ultima mezz'ora, anche perché l'allenatore faceva pochi cambi e spesso tardivi, con la scusa che le riserve non erano all'altezza dei titolari, cosa in gran parte vera, ma non sufficiente per giustificare lo sfruttamento intensivo dei titolari (che causava spesso infortuni per sovraccarico). Del calciomercato attuale si salvano in parecchi, ma il problema è che o non si sfruttano, o si sfruttano poco, o non riescono a rendere nel tipo di gioco che vorrebbe imporre Conte. Lang, Elmas, Beukema, M. Savic, Gutierrez, perfino Marianucci: sono buoni giocatori, non campioni, ovviamente, ma di solito scaldano la panchina, o sono buttati in campo quando le cose vanno male e spesso, con l'ansia di strafare, per dimostrare di meritare di giocare un po' di più, fanno peggio. Caso a parte: Lucca. Lo ha voluto l'allenatore. Non è scarso, ma non ha per niente le caratteristiche che avrebbe dovuto avere per sostituire Lukaku. Ha bisogno di spazio davanti a sé, come capitava a Udine e quasi mai a Napoli, ma soprattutto, è forte di testa. Dovrebbero piovere cross alti da destra e da sinistra, ma se ne vedono pochi, o non se ne vedono affatto (e con un solo esterno, a destra, che è mancino, è difficile che accada frequentemente di vederne). Ancora più "a parte", De Bruyne. È un fuoriclasse, non si discute, ma non è adatto al gioco tutta grinta, cattiveria agonistica e corsa del Napoli di Conte della scorsa stagione. Non si sa in quale posizione del campo debba giocare specificamente. Crea più problemi di quanti ne possa risolvere. Il Napoli non è adatto a lui. Avrebbe reso molto di più in una squadra con altre caratteristiche. Hojlund: grande acquisto. Si è integrato benissimo. È forte. Riesce a rendersi pericoloso anche in un sistema di gioco asfittico, che non lo cerca con la frequenza che meriterebbe.
  8. Non saprei cosa rispondere. Ero preoccupato già prima di ieri sera. Dopo quello che ho visto in campo e sentito in conferenza, lo sono ancora di più. Mi meraviglia che De Laurentiis non abbia ancora fatto rilevare quanto sia stato disposto a concedere a Conte in termini di esborsi economici rispetto a quello che ha fatto di solito. Se Conte continuerà a proporre un calcio non solo brutto, ma inefficace, temo che il presidente parlerà e così assisteremo alla solita catastrofe di un allenatore e un presidente che non sono più sulla stessa linea. A me pare assurdo che con il parco giocatori di cui dispone il Napoli ora non si possa fare di meglio. E non mi piace (non mi è mai piaciuta, in verità) questa brutta abitudine di Conte di scaricare addosso ai giocatori colpe che sono dell'allenatore. Anche ieri, in conferenza, lo ha fatto, con il discorsetto su chi "gioca per sé" invece che per la squadra. Perché dirlo in conferenza? A che serve? Destabilizza ancora di più l'ambiente, ma si scrolla di dosso eventuali sue colpe, che ci sono. Diceva di aver studiato il PSV. Non si era reso conto che lasciare tanto spazio a giocatori così veloci, e anche di buon livello tecnico, avrebbe creato le situazioni ideali per soccombere? Boh!
  9. De Bruyne è un giocatore di gran classe, però, alla fin fine, paradossalmente, nel Napoli di Conte è diventato un problema, così come il Napoli di Conte è un problema per De Bruyne. Bisognava essere più modesti e lasciarlo a squadre che se lo potevano permettere, in quanto ad ambizioni e schemi di gioco già consolati. Tutto stravolto per inserire De Bruyne in un Napoli che funzionava, ma aveva bisogno di rimpolpare la rosa con giocatori validi, che sostituissero i partenti, o quelli meno bravi, ruolo per ruolo. Invece hanno preso il belga e l'allenatore ha provato a modificare l'assetto del gioco che era stato fruttuoso nello scorso campionato, eliminando una delle due ali (o esterni alti), che comunque ora avrebbe a disposizione, perdendo le qualità che aveva nella scorsa stagione (rapidità dei capovolgimenti di fronte, pericolosità su entrambi i lati, con inserimenti centrali dei centrocampisti d'assalto, McTominay e Anguissa, difesa ben coperta, con Lobotka che giocava fra i due centrali ed era una sorta di difensore aggiunto, ecc.), ma non riuscendo ad acquisirne di nuove (occupazione costante della metà campo avversaria, con difensori spesso sulla linea di metà campo, od oltre, ma pronti a intercettare eventuali contropiede, ecc.). La nuova versione del Napoli di Conte fa acqua e lui non ha il coraggio di tornare indietro (perché dovrebbe togliere uno fra De Bruyne, Anguissa, o McTominay) e continua a tentare di imporre il proprio gioco, esponendosi a figure barbine in difesa. Non oso immaginare cosa succederà sabato prossimo, con un Inter che sarà ben felice di trovare una situazione simile a quella di cui ha goduto il PSV ieri sera. Potrebbe essere una carneficina, in senso metaforico, ovviamente.
  10. Purtroppo ti devo dare ragione. Quella dei 9 giocatori nuovi, che sono addirittura "troppi", è una scusa veramente penosa. Tutti hanno detto che la campagna acquisti era stata fatta con il beneplacito di Conte, anzi, seguendo le sue indicazioni, e ora i 9 acquisti "sono troppi"? Il Napoli del Conte post-scudetto rischia di fare la fine del Napoli del dopo Spalletti, solo che in quel caso almeno De Laurentiis aveva risparmiato, prendendo parecchie scommesse, che poi si rivelarono un disastro. Il Napoli del Conte attuale ha speso tanto, non solo per i cartellini, ma anche per gli ingaggi. Penso (non ho verificato, ma non credo di sbagliare) che sia il Napoli più costoso dell'era De Laurentiis. Conte è in difficoltà quando deve gestire più competizioni (e certi giocatori, tipo De Bruyne, o Lang). Si è sempre detto e finora pare confermare questa nomea. Ha diversi giocatori validi che sono buttati in campo solo in situazioni disperate, come Lang, Elmas, o Neres. Tra l'altro, alcune scelte incomprensibili mi pare siano sempre e ancora attribuibili all'allenatore: ha fatto spendere una cifra per prendere M. Savic, che fra i pali a mio avviso non è certo superiore a Meret, ma lo ha fatto prendere perché ha un gran rilancio. Ma a che pro? Palla lunga e pedalare? È questo lo spirito del gioco "nuovo" di Conte? Butta la palla avanti e vediamo cosa succede, occupando a testa di cane la metà campo avversaria e lasciando praterie alle spalle nelle quali gli avversari si lanciano felici? Mah! L'ho sempre detto che a me non piace, però è un vincente, almeno in campionato. A Napoli però rischia di rovinare questa sua fama. Forse sarebbe stato meglio per lui se fosse andato via da vincitore.
  11. Vivafootball

    Intervento al ginocchio riuscito per Bremer

    Capita spesso che dopo il rientro da un incidente grave si possa subire un altro incidente, magari perché il corpo lavora diversamente, a causa del primo. Questa potrebbe essere la causa del problema al menisco di Bremer. Non credo che il menisco fosse rovinato già all'epoca del primo intervento. Lo avrebbero operato prima. Facevo l'esempio di Spinazzola proprio per questo. Non è tornato esattamente quello di prima - come lui stesso dice - ma è tornato comunque a giocare a un livello apprezzabile e sfrutta la maggiore maturità per compensare quello che ha perso in forza fisica e velocità. Bremer è un giocatore eccellente, molto intelligente, oltre che dotato di grande tecnica e tempismo. Perché non dovrebbe tornare ad alti livelli? Capisco lo sconforto dei tifosi che contavano sul suo rientro in queste settimane, ma potrebbe trattarsi solo di un ulteriore periodo di rieducazione di un paio di mesi massimo. Non dico "ottimismo", ma un po' di fiducia penso possiate averla.
  12. Vivafootball

    Intervento al ginocchio riuscito per Bremer

    Dai! Giocatore finito sembra un po' troppo. Con la chirurgia attuale, e lo sviluppo della medicina riabilitativa dei nostri giorni, si può presumere che Bremer tornerà a giocare a un ottimo livello (vedi per es. come è tornato a un livello importante uno come Spinazzola, dopo un paio di infortuni pesanti). Bremer potrebbe tornare fra non molto. È stato solamente molto sfortunato. Dal punto di vista umano, mi dispiace molto: un giocatore di alto livello, che ho sempre ammirato, per la qualità del calciatore e anche perché e sempre stato molto corretto. Capisco cosa significa per la Juventus non poterlo schierare ancora per qualche tempo: è indubbiamente uno dei più forti difensori della serie A, in assoluto.
  13. È ovvio che non potessi ricordarmelo, però mi ha fatto venire in mente l'episodio di Koulibaly, ossia un giocatore massacrato da buuu razzisti, che invece di essere protetto dall'arbitro (che secondo regolamento avrebbe dovuto interrompere il gioco e richiamare a una condotta corretta il pubblico, per evitare ulteriore sospensione della gara, ecc.), espelle il malcapitato, perché applaude per l'atteggiamento straf*ente e irritante dell'arbitro. Comunque ho guardato il video con l'episodio di Vlahovic. Fa specie che sia l'offeso a essere punito e non sia sanzionato chi offende. Ma siamo in Italia, purtroppo. In Inghilterra e in Spagna sono molto più rigidi nell'applicare protocolli antirazzismo. Lo zelo dell'arbitro, oltretutto a fine partita, sarebbe stato degno di miglior causa. Almeno però aveva avuto la decenza di sospendere la partita in presenza delle offese razziali.
  14. Va be', almeno su questo punto esiste qualche precedente che accomuna le due società nel trattamento iniquo subito: "«La prossima volta ci fermiamo». Lo dice con la consueta pacatezza, Carlo Ancelotti, il signore della panchina, ma lo dice e fa bene: dei cori e degli ululati razzisti dentro gli stadi italiani non se ne può più. La notte di Inter-Napoli, già rovinata dagli scontri prima della partita […] sarà ricordata come l’ennesima vergogna del nostro pallone che sperimentava l’ebbrezza del Boxing Day. Principale bersaglio il difensore azzurro Kalidou Koulibaly, francese naturalizzato senegalese, la cui colpa agli occhi della curva Nord è essere nero, oltre che discretamente bravo. È il migliore in campo fino a quando a forza di buu non gli saltano i nervi e applaude l’arbitro Mazzoleni, gesto che gli costa l’inevitabile espulsione. «Abbiamo chiesto invano per tre volte alla procura federale la sospensione della partita - racconta il suo allenatore, Ancelotti -, Koulibaly si è innervosito ed è normale, già nell’intervallo era turbato da quanto stava accadendo. Non è da lui, solitamente molto educato e professionale, avere certe reazioni».", «La Stampa», 18 dicembre 2018.
  15. Dunque, il Napoli avrebbe dovuto essere penalizzato esattamente come la Juventus. Mi pare sia la tesi sostenuta da tutti i tifosi presenti su questo forum. Io non mi esprimo ulteriormente. Ho già detto cosa ne penso, però mi chiedo: e tutte le altre squadre che erano state coinvolte nella faccenda e poi tralasciate nel prosieguo dell'inchiesta, proprio perché le loro plusvalenze erano state considerate episodiche? Tutto OK? Non avrebbero dovuto punire anche loro?
  16. Capisco. Ecco, dunque, nel caso Osimehn non si potrebbe parlare di "sistema", alla luce di quanto emerso finora. Comunque, non so più come dirlo: a me quell'operazione non è piaciuta. Non la trovavo e non la trovo corretta. Scaltra, probabilmente, utile per chiudere la trattativa, ma sicuramente non corretta, nemmeno dal punto di vista legale. Il "così fan tutte" non è roba per me.
  17. Non sono un esperto di diritto finanziario e nemmeno di diritto sportivo. Ricordo anch'io questa faccenda, ma mi pare che un altro utente del forum, juventino, abbia scritto che questa differenza non fosse stata considerata rilevante. Io non te lo so dire.
  18. Va be', se è per questo allora Kvara è stato veramente un mostro e ha determinato parecchio, ma i cartellini di Mario Rui e Kvara non erano stati acquisiti in operazioni problematiche. Poi stavo rispondendo semplicemente all'osservazione che Osimhen non sarebbe stato molto rilevante nella conquista di quel titolo. Per me lo è stato.
  19. Dovrebbe essere punibile per tutti quelli che si comportano nello stesso modo, senza distinzioni, tenendo conto della quantità di operazioni del genere e gradando la pena proporzionalmente, come accade di solito con la giustizia ordinaria.
  20. Il giornale lo leggo. Sarei un * se lo pagassi senza nemmeno leggerlo. Poi uno si fa le sue opinioni. Cerco comunque di esprimermi sempre educatamente e, per abitudine, non uso termini che potrebbero essere considerati poco garbati, considerando anche e soprattutto che sono un ospite, spero non sgradito. Sinceramente mi sorprende e dispiace invece vedermi definito in una maniera poco rispettosa.
  21. Come qualcuno ha già sottolineato: quella operazione non era necessaria al Napoli per avere l'approvazione del bilancio, che sarebbe stato in perfetta regola anche senza. Il Napoli non usava (almeno a quanto emerso finora) quel tipo di operazioni sistematicamente per sistemare il suo bilancio. Il Lille ne aveva bisogno. Il Napoli no. Questo non toglie che fosse irregolare. Non si può negare.
  22. Ho detto che è stato fondamentale in quella vittoria. Poi, certo, si poteva vincere anche senza Osimhen. Il Napoli di Sarri che fece 91 punti (cito a memoria) e andò molto vicino a vincere non aveva uno come Osimhen eppure avrebbe potuto. Mi limito a osservare quello che per me era un dato di fatto.
  23. Infatti. Io non lo giustifico. Ho già scritto che si è chiaramente trattato di una cosa irregolare e il fatto che somigliasse a prassi consolidata presso altre squadre del calcio italiano non sana l'irregolarità. Io sono sempre stato contrario a operazioni del genere.
  24. Effettivamente. Osimhen è stato fondamentale nella vittoria dello scudetto vinto con Spalletti. Come si potrebbe negare? Forse si voleva solo intendere che all'epoca dell'acquisto 50 milioni per il suo cartellino sembravano più che congrui, ma 70 erano troppi. Vediamo cosa risponde lui.
  25. Scusa, ma hai letto bene quello che ho scritto? Mi sa di no. Mi sembra che non si voglia discutere argomentando, ma semplicemente affermando una propria visione della faccenda. Dunque, rinuncio a provarci. Aspetto le conclusioni dei giudici del tribunale ordinario che dovranno emettere la sentenza nei confronti di De Laurentiis e di uno dei suo dirigenti. Da tifoso, sperando che non siano condannati. Da persona civile, quale ritengo di essere, nel caso in cui fossero condannati, mi dispiacerebbe, ma accetterei la cosa come frutto di un'operazione che a mio parere non doveva essere conclusa con le modalità con le quali la concluse il Napoli. Era un rischio che non avrebbero dovuto correre e un'irregolarità che non mi è mai andata a genio, fin da quando ne ho sentito parlare la prima volta.
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