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Eymerich

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  1. Non si può fare affidamento su un giocatore dal rendimento assolutamente incostante come Rabiot. La Juve ha bisogno di ben altro.
  2. Non so dove le leggete, 'ste cose. Probabilmente disinformazione messa in giro dai tanti haters senza motivo.
  3. Eymerich

    Juve Black&White 6-9 Highlights

    Davids era il VERO centrocampista coast-to-coast. Oggigiorno troppo spesso si usa il termine per indicare gente che non è nè carne nè pesce, e non fa particolarmente bene nè la fase difensiva nè quella offensiva, ma è mediocre in entrambe. Edgar strappava palloni dalle gambe e li smistava con grandissima qualità.
  4. Prescrizione. Ha funzionato bene anche con l'Inter.
  5. Zidane è arrivato in uno dei Real PEGGIORI degli ultimi tempi, che prendeva schiaffi anche dalla terzultima in Liga e ha sistemato la squadra con scelte anche impopolari tipo imporre il mediano e ha vinto 3 Champions. Allegri con la Juve migliore degli ultimi 20 anni ha fallito 2 finali, di cui la prima poteva ampiamente vincere ma sbagliò palesemente i cambi, più parecchie partite di qualificazione e ottavi.
  6. Eymerich

    Juve Black&White 6-9 Highlights

    Mamma mia che piedi ha Davids. Ecco, quella è la qualità che ci manca a centrocampo. Peccato per il ginocchio di Marchisio, avrebbe avuto ancora molto da dare. Emozionante quando si sono fermati per applaudire il coro a Gianluca.
  7. L'estetica non c'entra nulla, è un finto problema perchè nessun critico ha mai parlato di "bel gioco", è sempre stata un'invenzione dei detrattori. Come giustamente ha commentato recentemente Marchegiani, non è questione di bel gioco, quanto di quantità di palle goal create. E, aggiungerei io, di QUALITÀ di palle goal create. Un tiro impossibile da 30 metri e un uno contro uno non hanno la stessa percentuale di riuscita.
  8. Non è questione di piacere. Finiamola con la finta dicotomia bel gioco-gioco pragmatico. È un problema poco estetico e molto pratico. Con questo atteggiamento si otterrà anche il compitino in campionato, magari si vince pure lo scudetto se le avversarie più quotate fanno pena e sono discontinue, ma poi ti esponi giocoforza a batoste quando giochi contro una squadra che sa il fatto suo. Se si vuole ambire a crescere, bisogna cambiare mentalità. Altrimenti continuiamo ad accontentarci di galleggiare nella mediocrità. Ricordiamoci che con queste scelte tattiche Allegri non riuscì a vincere in Europa manco avendo una delle rose più forti al mondo, pur ottenendo buoni risultati grazie all'organico di caratura superiore.
  9. A detta di diversi ex giocatori, i tamburi e il tifo, quando sei concentrato sulla partita, non li senti neanche. Al limite fanno un pò di entusiasmo in qualche partita e per qualche giocatore specifico. Il danno incalcolabile ce l'hanno fatto la guida tecnica e l'assenza di qualità tecnica a centrocampo, non certo due tamburi e striscioni in meno. Comunque, ennesima disparità di trattamento nei nostri confronti.
  10. Molto promettente, purtroppo non è esploso. L'errore non è stato venderlo, ma non sostituirlo adeguatamente.
  11. Pjanic era un signor trequartista, purtroppo schierato fuori ruolo come da uso allegriano. Khedira fece molto bene finchè era integro. Matuidi qualche buona cosa qui e là ma niente di che. Peraltro se il PSG con lui e Rabiot in mezzo non ha mai vinto nulla in Europa, un motivo ci sarà. Lo dicevo spesso in tempi non sospetti, ricevendo in cambio emoticon di scherno e commenti che mi spiegavano che non capivo nulla di calcio. Per carità, ognuno ha giustamente diritto alle proprie opinioni, ma col senno di poi a me pare che ci avessi visto giusto.
  12. Non sta mentendo. Era un pessimo arbitro pure lui, e spesso arbitrava contro le squadre torinesi. Ricordo suoi errori sia contro di noi che contro il Torino. Ovvio che avrebbe sbagliato lui stesso.
  13. Berardi non fa schifo a nessuno. Il problema è cedere un giovane di buon potenziale per prenderlo. Si parlasse di uno scambio con Kostic metterei firma subito.
  14. Con questa mentalità non emergeremo mai dalla mediocrità in Europa. Le squadre di livello in Europa o hanno grossi capitali o scommettono sui giovani. Terze vie non ce ne sono. Scommettere sulla crescita dei giovani è l'unico modo per essere competitivi senza spendere centinaia di milioni. E cedere un giocatore giovane con interessante potenziale per un 29enne non è compatibile con questa realtà.
  15. Sì, Jorginho forse potrebbe andare. A noi in questo momento e per come siamo messi non serve Iniesta, ci basta un regista decente che sappia azzeccare due passaggi. Abbiamo problemi enormi in fase di costruzione di gioco.
  16. Il problema è che mi pare sia il solito centrocampista coast-to-coast che piace ad Allegri, nè carne nè pesce che è duttile ma non brilla nè in fase offensiva nè in quella difensiva. Forse anche più incontrista che propositivo. Numericamente noi siamo a posto, non ci serve un altro centrocampista muscolare. Tra l'altro manco giovanissimo, ergo con l'atletismo che ha gli anni contati. A noi serve come il pane qualcuno di buona tecnica individuale che alzi il tasso tecnico del centrocampo. Uno che detti i passaggi e serva punte e ali. Meno Rabiot e Khedira, più Pirlo e Pjanic.
  17. No, perché Gravina è stato molto chiaro in merito al fatto che la gestione del caso Juve è stata grossolana e in futuro sarebbe stato evitato di ripetere un simile errore con altre squadre. Molto convenientemente. Hanno già messo le mani avanti subito dopo la condanna a noi, perchè già si sapeva che sarebbe toccato col tempo anche alle altre squadre. Come con Calciopoli, tutti prescritti. E io continuo a non guardare le partite.
  18. Ti sfugge il problema. Allegri ha sempre DETTO di voler giocare un calcio propositivo. La storia di Allegri difensivista è una mezza verità, e non coglie il fulcro del problema. Allegri non è difensivista per SCELTA TATTICA, che andrebbe anche bene. Non lo è mai stato. Ai tempi schierò anche 4 punte insieme. Il problema, cosa che vado ripetendo da anni, pure quando gli scudetti li vinceva, è molto diverso. Allegri è un perfezionista della preparazione e dell'approccio alla partita. Questo lo sappiamo dalla voce diretta dei giocatori. Evra lo spiegò molto chiaramente. Il problema è che una cosa è preparare una partita sulla carta, tutt'altra cosa è la realtà. Nella realtà, le cose vanno raramente come pianificato. Ci sono sempre imprevisti. E qui spuntano i grossi limiti di Allegri. Ovvero l'incapacità totale di adattarsi in corsa alle situazioni difficoltose. Se le cose non vanno come pianificato, è la squadra subisce, Allegri che fa? Va nel pallone. Tergiversa, ritarda i cambi (prova a farci caso, è una sua caratteristica da sempre) e va nel panico per paura di prenderle. E quando ha paura di prenderle, che fa? Si chiude. Ricorso un esempio eclatante, ai tempi, quando tolse Dybala per mettere Barzagli terzino bloccato, la squadra OVVIAMENTE di conseguenza arretrò di 10 metri il baricentro e lui che fece? Tirò per terra il cappotto urlando, arrabbiatissimo, che la squadra doveva stare alta, come se l'abbassarsi della stessa non fosse stata una conseguenza diretta del suo cambio. Il problema è che lui, e basta ascoltarlo, lo ha sempre detto, è FISSATO con un'ideale di equilibrio tattico, che però esiste solo nella sua testa. Secondo lui, la squadra dovrebbe attaccare senza subire e difendere senza arretrare. Una cosa del genere, nella pratica, è un'utopia impossibile. È come chiedere a qualcuno di girarsi a destra e sinistra contemporaneamente. Il calcio non funziona così. Nel calcio esiste solo il principio inevitabile della coperta corta. Se attacchi ti scopri, se difendi attacchi meno. Punto. Puoi cercare un certo equilibrio, ma l'equilibrio assoluto che vorrebbe lui è solo una sua fantasia impossibile da mettere in pratica. Inoltre, alla base delle sue scelte c'è un evidente problema caratteriale, più che tattico. Allegri è un pessimista ed un pragmatico. Non ama i rischi, non scommette mai, e teme molto che la squadra subisca. Per dirla più rozzamente, si potrebbe parafrasare quanto gli disse a suo tempo Tevez, in seguito al noto cambio in Champions, che in termini più eleganti gli diede praticamente del fifone, o Ronaldo, che gli fece il segno della "strizza" con la mano. Nel calcio è importante anche osare, scommettere ed adattarsi. Allegri queste caratteristiche non le ha mai avute. Ecco perchè non sarà mai un grande allenatore. Continuerà a cercare soluzioni offensive e dire alla squadra di stare alta, salvo poi chiudere il fortino al primo goal subito per paura di prendere il secondo.
  19. Finchè avremo una guida in panchina che predilige centrocampisti muscolari, questo continuerà ad essere l'andazzo. A noi servirebbe un bravo regista di grandi qualità tecniche.
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