ventinove
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No, questi anni non sono come il 1986-1994
ventinove ha risposto a Lord Ludwig Discussione Juventus forum
Secondo me un po' non gliene importa granché, un po' non ci arriva. In questo personaggio fatico ad intravedere emozioni, parla e si muove come un automa, sembra guidato da Chat Gpt in ogni cosa che dice e fa. In lui trionfano l'ovvio e la banalità. Bisognerebbe capire se nelle vene gli scorre sangue o liquido antigelo. -
No, questi anni non sono come il 1986-1994
ventinove ha risposto a Lord Ludwig Discussione Juventus forum
Beh, anche all'Inter. Per loro l'anomalia è stata il post Calciopoli. Prima 19 anni senza uno scudetto sul campo, dopo la porcata 11 anni senza titolo. Ora 2 in 5 anni da quando la Grande Nemica ha segnato il passo. Sono cicli, Ludwig, la viviamo male soprattutto perché siamo stati oggettivamente abituati troppo bene. -
No, questi anni non sono come il 1986-1994
ventinove ha risposto a Lord Ludwig Discussione Juventus forum
Ludwig, se vuoi una risposta a questa riflessione te la fornisco subito con la totale certezza di avere ragione, anche se non ho la sfera di cristallo nè possiedo il dono della divinazione. Un ciclo come quello dei 9 scudetti non su ripeterà mai più. Perché non è mai accaduto prima, è una meravigliosa anomalia (per noi, per gli avversari è stato un incubo infinito) irripetibile, favorita da una serie di fattori e situazioni nelle quali ci andò quasi tutto bene, al di là degli enormi meriti di management e staff tecnici. Già si perdevano nella notte dei tempi i due quinquenni di Juventus e Torino, roba pre e contemporanea alla Seconda Guerra Mondiale, e per quel che ci riguarda risaliva proprio agli anni Trenta l'unica volta in cui riuscimmo a vincere 3 scudetti di fila. Questa volta addirittura 9. Una roba enorme, che se da un lato non è stata abbastanza sottolineata, dall'altro ha creato nel tifoso juventino una certa dipendenza dal successo. Ma i Grandi Imperi crollano di colpo, anche se avvisaglie del declino si stavano notando negli ultimi 2/3 anni del ciclo vincente, diciamo dopo Cardiff. Siamo andati avanti a dominare per via della netta superiorità che vantavamo, ma piano piano gli avversari si organizzavano e i nemici pure. Siamo stati polli nel cadere nelle trappole preparate e abbiamo dato una mano con scelte assurde sia in campo che extracampo. 5 manager operativi in 7 anni, 6 allenatori (Allegri-Sarri-Pirlo-Allegri bis-Motta-Tudor), una confusione degna della peggiore Inter morattiana, purtroppo. La ricetta secondo il mio modesto parere è semplice: ci vuole pazienza e continuità, cambiare non gioverebbe a nulla, almeno per quel che riguarda la Società. Poi, le stagioni svoltano anche nei momenti e nei modi più imprevisti, e quel che è certo è che la Juve tornerà a vincere come sempre. -
No, questi anni non sono come il 1986-1994
ventinove ha risposto a Lord Ludwig Discussione Juventus forum
Bel post, Ludwig. Complimenti. Ho più o meno i tuoi anni, ricordo bene quel periodo. Quel che cambia rispetto ad oggi è la percezione, oltre all'aspetto umano e mediatico che ha totalmente cambiato il mondo, e il calcio di conseguenza. Parto dalla tua ultima considerazione, ovvero che oggi non riusciamo più ad attrarre campioni per tanti motivi. Credo non sia solo una questione di appetibilità ma di competenza e stabilità dirigenziale. Ho la vaga sensazione che i nostri dirigenti da un po' di tempo -diciamo dal post Marotta in poi- siano visti un po' come polli da spennare, comprano l'ottone al prezzo dell'oro e (s)vendono a prezzi di saldo. La scelta dei tecnici va di conseguenza, e parto da Sarri (non tanto la sua scelta, quanto le dinamiche interne che scaturirono sotto forma di fronde fra dirigenti e allenatore/calciatori), per continuare con la follia Pirlo, l'altrettanta follia Allegri-bis (quando un ciclo è finito, basta minestre riscaldate: l'eccezione fu Lippi, ma fu appunto un'eccezione), per poi cambiare con Motta e ora Tudor. Nel frattempo, il club è passato dalla gestione appassionata ma un po' troppo megalomane -e negli ultimi tempi addirittura sciagurata- di Andrea Agnelli, alla reggenza della proprietà nella persona del nipote dell'Avvocato. Non mi pronuncio sulle qualità umane e professionali di John Elkann se non per dire che per quel che riguarda la Juve di passione non ce n'è, di volontà di riportarla ai vertici mi pare ancor meno. Unica cosa positiva del suo mandato, ci ha messo il grano quando serviva e quando ancora serve. I dirigenti operativi che ci hanno accompagnati in questi anni post Marotta (ottobre 2018, di fatto estate dello stesso anno, affare Ronaldo) rispondono al nome di Paratici, Cherubini, Arrivabene, Giuntoli, Comolli. Con Scanavino a fare la guardia a Giuntoli. In 7 anni 5 manager diversi. Non è una cosa normale in un'azienda ordinaria, figuriamoci in una società di calcio. Può una società soggetta a questi tipi di variazioni essere considerata affidabile? Non credo. Ora, tornando al discorso "percezione", mi trovi d'accordo a metà. E ti spiego perché. Eravamo più o meno ventenni quando Platini ci lasciò, e se è vero che Boniperti aveva accumulato un certo credito per il suo passato, dobbiamo riconoscere a posteriori che nel giro di 2/3 anni si ritrovò completamente spiazzato non annusando il pericolo che si stava materializzando piano piano. Un conto era competere con l'Inter di Fraizzoli e il Milan di Buticchi/Colombo/Farina, la Fiorentina del conte Pontello e la Roma di Viola e... Andreotti. Un altro conto fu contrastare gli investimenti di Pellegrini ("il nostvo cuoco si è compvato l'Intev", disse con un certo snobismo Gianni Agnelli), l'all-in di Ferlaino con l'acquisto clamoroso di Maradona e la costruzione di una grande squadra (chi dice che Maradona vincesse da solo non sa cosa dice: quel Napoli era un grande gruppo, basta rileggere i nomi), lo tsunami-Berlusconi, colui il quale ha inventato il calcio per come lo vediamo oggi nella sua accezione peggiore. Berlusconi era l'Al Khelaifi, il Mansour o il Radcliffe di oggi. Dico Radcliffe perché ieri stavo guardando Liverpool-MUtd e un gol dei mancuniani lo ha segnato un certo Mbuemo, 26enne con 40 gol alle spalle in Premier League col Brentford, acquistato in estate per 71 milioni di sterline. Cifre che allora -fatte le debite proporzioni- spendeva Berlusconi, che per mettere subito in chiaro le cose scippò Donadoni alla Juve per 13 miliardi (più di quanto 2 anni prima il Napoli spese per Maradona), ponendo fine alla tradizione dello ius primae noctis che la Juventus andava ad esercitare su qualsiasi talento dell'Atalanta. Ma all'elenco manca un big spender: Paolo Mantovani, che costruì la Sampdoria sul modello del Como odierno, facendo razzia dei migliori giovani talenti italiani: Vierchowood, Lombardo, Vialli, Mancini, Mannini, Fusi su tutti, integrando con campioni stranieri esperti (Francis e Souness all'inizio, Cerezo e Mikhailichenko poi). Quella Sampdoria aprì un ciclo strappando calciatori alle grandi tradizionali, alla Juve in primis (ad es.Vialli sarebbe venuto a Torino da Cremona, se la Samp non avesse vinto l'asta). In questo quadro, Boniperti rimase spiazzato, e la sua filosofia anacronistica del "firma in bianco e la cifra la metto io" ci portò in una posizione subalterna. Dal punto di vista tecnico facemmo scelte imbarazzanti: un allenatore modesto, difensivista e senza grande personalità come Rino Marchesi, al quale al secondo anno consegnammo un mero finalizzatore come Rush per farlo servire dall'intristito Laudrup e dal sostituto di Platini -il quale probabilmente si ritirò anche per il carico di mestizia accumulato in quella stagione-, tale Marino Magrin. Soldà/Tricella per Scirea, il pur a tratti entusiasmante (soprattutto contro il Milan) Rui Barros, Zavarov (il Koopmeiners di quegli anni, nonostante le credenziali), onesti mestieranti come Niccolò Napoli (decise persino uno Juve-Inter), il bielorusso Aleinikov, Marocchi, Galia, Pasquale Bruno, Dario Bonetti, Angelo Alessio, e i due centravanti presi dalla serie B, Schillaci e Casiraghi. Ci si arrangiava insomma, ma da parenti poveri. È vero che nel 1990 arrivarono pure due coppe con Zoff, prima del ribaltone montezemoliano con Maifredi e i carneadi Bendoni e Governato in società, ma la sensazione di non essere mai all'altezza era evidente. Eravamo senz'anima, un po' come adesso. La restaurazione bonipertian-trapattoniana portò in dote la Coppa Uefa del 1993, vinta praticamente da Roberto Baggio, ma stagioni anonime in campionato con il complesso di inferiorità nei confronti dei milanesi ben evidente. Sì, Moeller (2 stagioni), Reuter (1 stagione), pagati cari come Vialli, ma tutti loro come anche Porrini (13 miliardi) resero meno del previsto. Eravamo un club che vivacchiava nella mediocrità accumulando debiti mostruosi -e Giraudo se ne lamentò- e fra le altre cose fummo eliminati in Coppa Uefa dal Cagliari, perdemmo malamente una Coppa Italia contro il primo Parma di Tanzi e rimediammo una sconfitta epocale (5-1) a Pescara. La cosa bella di quegli anni fu aver costruito un gruppo che con la Triade rappresentò l'architrave di tanti successi: Kohler e Baggio al principio, per un tempo più consistente Peruzzi, Vialli, Ravanelli, Conte, Kohler, il citato Porrini, Carrera, Torricelli, Di Livio, il giovane Del Piero, l'affidabile secondo portiere Rampulla. Questo per dirti che secondo me basta poco, e anche in questa squadra di oggi c'è del buono, ci vuole molta pazienza, tanta competenza (ce l'abbiamo? Non lo so) e una buona dose di deretano. In sintesi, speriamo che prima o poi i Pianeti si allineino di nuovo nel nostro segno, magari prima della scadenza dei 9 anni. -
Gatti e Cambiaso: una roba imbarazzante
ventinove ha risposto a finoallafine1996 Discussione Juventus forum
Viene il sospetto che da quasi un anno Cambiaso mandi il gemello ad allenarsi e in campo scenda lui. Incredibile involuzione. Gatti invece è limitato, tanta foga ma una serie di errori allucinanti e soprattutto elementari. Ma non da oggi. -
D'accordo. La Roma in particolare ha vinto 4 partite che poteva pure perdere. Svilar ad oggi nettamente il miglior portiere del campionato, oggi il Verona lo ha bombardato. Ma ha vinto la Roma. Sono periodi così.
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(VIDEO) Campionato Primavera: Inter-Juventus 1-3
ventinove ha risposto a Vs News Discussione Juventus Next Gen, Youth e bianconeri in prestito
Perché lo descrivono come uno zappatore. 🤮 -
Darren Burgess nuovo Director of Performance: "Un'opportunità straordinaria per me e la mia famiglia"
ventinove ha risposto a Van Gaal Discussione Juventus forum
É una vecchia conoscenza di Comolli. Ha lavorato con lui fra Liverpool e Arsenal -
L'inchiesta Prisma si chiude coi patteggiamenti: pena sospesa di 1 anno e 8 mesi per Agnelli, 1 anno e 6 mesi per Paratici, 1 anno e 2 mesi per Nedved. Prosciolto Arrivabene
ventinove ha risposto a juventino66 Discussione Juventus forum
Arrivabene presidente di cosa? -
(Gds) "Rigore fischiato a Joao Mario e mancato rosso a Orban: l'Aia ferma Rapuano e chi era in sala Var"
ventinove ha risposto a Vs News Discussione Juventus forum
Cominciamo ad andare al riposo con un gol di vantaggio e un uomo in più. Poi vediamo se quel vaticinio "il Verona avrebbe trovato il gol nel secondo tempo" si fosse concretizzato. -
(Gds) "Rigore fischiato a Joao Mario e mancato rosso a Orban: l'Aia ferma Rapuano e chi era in sala Var"
ventinove ha risposto a Vs News Discussione Juventus forum
Si. Difensore del Bologna che colpisce di testa in equilibrio precario e palla che sbatte contro il braccio di un compagno a neanche un metro di distanza. Palla inattesa pure quella. -
(Gds) "Rigore fischiato a Joao Mario e mancato rosso a Orban: l'Aia ferma Rapuano e chi era in sala Var"
ventinove ha risposto a Vs News Discussione Juventus forum
Sì ma a lamentarsi sono sempre gli allenatori. Perché si lamentano "a caldo". Le proteste ufficiali avvengono in separata sede e non hanno questa gran rilevanza, a parte il vittimismo congenito dell'Inter che tramite il suo house organ rosa "fa sapere di sentirsi penalizzata" e al tam tam mediatico scatenato dalle radio romane. Più le invettive di Commisso contro la Juve per accattivarsi il consenso del popolo fiorentino, ma quelle sono quasi sempre decontestualizzate. In passato è capitato a volte a De Laurentiis, ma da Spalletti e ancor più con Conte, le proteste le porta avanti il tecnico. La cosa positiva di questa faccenda per quanto ci riguarda è il silenzio del club, che evidentemente non ha nulla da rimproverare in merito alla reazione rabbiosa di Tudor. Un piccolo grande passo avanti rispetto al passato, anche perché ho gli anni per ricordare il Bettega furioso -con ragione- con il signor Sandor Puhl (Monaco 1997, finale di Champions League) e messo a tacere con decisione da Gianni Agnelli. Confondere ciò che viene spacciato per stile-Juve (una roba anacronistica nel mondo odierno) con il porgere le chiappe è ambiguo e pericoloso. È giusto che si cerchi di invertire la tendenza, basta con gli esperimenti arbitrali a danno della Juve che tanto non portano conseguenze a chi perpetra nefandezze. -
A Napoli parla Conte. Mourinho ha sempre parlato lui in ogni società in cui abbia lavorato. Guardiola pure. Gasperini sia a Bergamo che a Roma ora è sempre stato la "faccia" del club. Inzaghi era il primo a lamentarsi, poi arrivava Marotta che si rivolgeva direttamente alle istituzioni. Tutti gli allenatori si lamentano e in genere le società stanno mute. Quindi, senza offesa, il post è totalmente fuori contesto. Anche perché paragonare il calcio ad altri settori è impossibile.
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L'anno scorso il Napoli balbettante degli inizi vinse ad Empoli con un rigore totalmente inventato concesso per un tuffo di Politano. Nessun'altra occasione creata in 90 minuti. Mi ricordi per quanti punti la squadra di Conte ha sopravanzato l'Inter? In sintesi: gli episodi fanno tutta la differenza del mondo, sono sliding doors che segnano le stagioni, non sta scritto da nessuna parte che tu debba vincere sempre e solo dominando o che si debba sempre far sfoggio della propria superiorità. I campionati sono pieni di partite sporche, e non mi sta bene complicare il cammino per una ripresa effettuata da Giove che mostra Kalulu sbracciare su Castellanos, una reazione di Yildiz (Monza) o Cambiaso (Parma, prima giornata attuale), mentre Orban la fa franca e per più di un tempo rischia di farmi gol. Non va bene, così si orientano le stagioni. Perché se domani succede a noi-come è successo nei casi citati- siamo qui a condannare la reazione del nostro. Quindi gli episodi pesano e contano.
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Beh insomma. Facciamo giocare il Verona in 10 per tutta la ripresa e poi parliamone. Non stiamo più negli anni Ottanta quando la boutade di Nils Liedholm ("in 10 si gioca meglio perché si liberano più spazi") poteva avere qualche riscontro se il divario tecnico era ampio. In un calcio fisico come quello odierno, concedere un uomo per un tempo significa perdere.
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Juventus - Borussia Dortmund 4-4, commenti post partita
ventinove ha risposto a homer75 Discussione Amarcord
Il finale di quella fase non fu molto positivo. Perdendo in casa con l'Amburgo (1-3) e ad Atene col Panathinaikos (3-1) uscimmo malamente ai gironi, realizzando un poco invidiabile record: sia coi tedeschi che con i greci finimmo le gare in 9 vs 11. -
Juventus - Borussia Dortmund 4-4, commenti post partita
ventinove ha risposto a homer75 Discussione Amarcord
E peggio di lui Cambiaso che non gli dà copertura. Lo vede a contrasto con 2 avversari e se ne va. -
Leggo di Bernardeschi. Chi è l'impavido che lo nomina e addirittura ne accosta la figura a Dybala? Una prece.😄
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Le pagelle dei quotidiani: Kenan Yildiz il migliore in campo
ventinove ha risposto a Vs News Discussione Juventus forum
Secondo me invece la filosofia che potrebbe convincerlo è proprio quella che sta seguendo la Juve oggi. Una filosofia basata su uno zoccolo duro di ragazzi giovani che crescono insieme. Yildiz (2005) Thuram (2001) Cambiaso (2000) David (2000) Openda (2000) Conceiçao (2002) Adzic (2006) Miretti (2003) Vlahovic (2000) Kalulu (2000) João Mario (2001) Cabal (2001) Dodici millennials Poi: Zhegrova (1999) Locatelli (1998) Gatti (1998) Kelly (1998) Koopmeiners (1998) Di Gregorio (1997) Bremer (1997) McKennie (1998) Gli unici ultratrentenni sono esuberi o non esuberi mancati: Kostic (1992) Perin (1992) Rugani (1994) Milik (1994) Il grosso della rosa è costituito da ragazzi abbondantemente sotto i 30 anni. È finalmente la filosofia seguita dai grandi club europei. Bisognerà essere bravi ad aggiungere anno per anno 2/3 tasselli importanti, ma il futuro è nostro -
ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile
ventinove ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Invece la giocherà probabilmente. Si sente più italiano lui di chi non lo considera tale.😊 -
ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile
ventinove ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Federer ultimo Slam a 37, Ausopen 2018. Quindi sono stati tutti piuttosto longevi. Solo dieci anni prima la carriera di un tennista ad alto livello finiva a 32/33 anni. -
ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile
ventinove ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Anch'io penso a Rune. Ma la testa è quella che è, ed è il particolare più immodificabile. La vedo dura, anche perché il tipo sembra più interessato a fare lo splendido con le colleghe che al tennis😄 Shelton invece meno talento, più forza, ma ancora troppo legato al servizio. Che è una grande arma, ma spesso ne abusa.
