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ventinove

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  1. Secondo me saluta Sczeszny. Questione regista: l'Atalanta ad esempio non ha un regista. Gli uomini devono essere messi in campo nelle posizioni in cui rendono meglio. È questa la più grave colpa di Allegri, strettamente legata all'aspetto di non aver migliorato il rendimento e il valore di nessuno in questi tre anni, eccetto il Rabiot della stagione scorsa. Un po' pochino.
  2. ventinove

    UFFICIALE | Allegri esonerato con effetto immediato

    Le stesse identiche squadre che in doppia sfida -e in 180 minuti i valori escono più facilmente rispetto ai 90 in gara secca- abbiamo eliminato a stagioni invertite. 2015, eliminato il Real Madrid, sconfitta con il Barcellona. 2017, eliminato il Barcellona, sconfitta con il Real Madrid. Niente da dire, quelle due finali le abbiamo perse male. E anche ammettendo la superiorità degli avversari, dove sta scritto che in una partita secca possa vincere solo il più forte? La nostra storia è lì a dimostrarlo, tante e tali finali da favoriti abbiamo perso.
  3. Giuntoli arriva a luglio. A giochi fatti. Osteggiato da Allegri, tramite i pizzini di Caressa e Zazzaroni. Non ha budget di spesa. Ha una sua idea di calcio. Che non contempla Allegri e la filosofia sparagnina da adottarsi contro il Real Madrid come contro il Frosinone. Lasciamolo lavorare e non rompiamogli le scatole, o forse abbiamo già dimenticato i tre anni di nulla assoluto ai quali abbiamo assistito?
  4. Fu un cambio di mentalità alla base di tutto. E in questo fu decisivo il tecnico. Perché se ricordi bene quella squadra ereditata da Trapattoni era anonima e abilità, con i giocatori più importanti in preda a crisi depressive. Ti dirò di più, perdemmo Andy Moeller e Dino Baggio, il secondo miglior marcatore di quegli anni e il secondo miglior giocatore azzurro al Mondiale americano appena disputato. Il primo in entrambe le categorie era ovviamente Roberto Baggio, che in quella stagione giocò la metà delle gare esatte. Dietro spuntava DelPiero, che Moggi voleva spedire a Parma in prestito, ma Lippi lo freno. Altre aggiunte? Jarni, Alessandro Orlando, il diciannovenne Tacchinardi, Fusi (giocò praticamente mai), più Ferrara e Paulo Sousa. Deschamps lo avemmo solo dal girone di ritorno, si ruppe la caviglia in precampionato. Ah, addirittura riesumammo Carrera dalla lista partenti: da ottobre giocò una stagione pazzesca non uscendo più dal campo
  5. Moggi arrivò a Torino nel gennaio del 1994. Ebbe il tempo di valutare per 6 mesi tutta la situazione. Poi licenziò il tecnico e ripartì con il suo progetto. Quindi pure Moggi per metà stagione stette ad osservare.
  6. Eh mica vero. A posteriori sì, ma col senno di poi siamo tutti bravi. Buffon era un super portiere che faceva più notizia per i baci e gli abbracci agli avversari che lo perforavano. Barzagli era arrivato a febbraio dopo un anno di quasi inattività al Wolfsburg e le intenzioni erano quelle di smettere col calcio a 30 anni (parole sue). Chiellini un modesto difensore scarso come terzino sinistro e grintoso e poco altro da centrale. Bonucci era stato una sciagura, il ritornello classico era "quello bravo al Bari era Ranocchia". DelPiero aveva 35 anni e aveva trascorso le ultime stagioni a preoccuparsi prevalentemente dei propri record personali, con le festicciole della claque in tribuna mentre la nave affondava. Matri e Quagliarella (Fabio a mezzo servizio, visto il ginocchio frantumato a gennaio 2011), due attaccanti di media levatura. Marchisio un ragazzo di ormai 25 anni che a detta di molti ebbe spazio in quegli anni per le coincidenze seguite a Calciopoli. Pepe, ex Udinese, una modesta ala destra che non aveva incantato al primo anno. C'era Krasic, la meteora che apparve come la cosa più frizzante per la prima metà della stagione precedente. Questa era la situazione della "base". Vennero aggiunti: Vidal uno sconosciuto cileno dalla capigliatura curiosa, il tecnico subentrante gli avrebbe preferito Ilner; Vucinic, bello e incostante, geniale ma indolente. Un'altra incognita. Lichtsteiner, terzino 27enne dalla Lazio che non brillava per picchi di rendimento. Pirlo, dato per finito per via di acciacchi fisici -e un contratto insostenibile-e tattici, visto che al Milan venne dirottato a mezzala per favorire Van Bommel in sua vece. A gennaio arrivò Marco Borriello. Ho detto tutto. Tutto questo per dire cosa? Che lo schifo di questi tre anni può certamente aver nascosto con continuità le potenzialità di tanti giocatori presenti in rosa, qualità che aspettano solo di trovare la scintilla giusta per esplodere. E se ci pensiamo di questi giocatori in questa Juve ce ne sono tanto.
  7. Facendoti paura con una squadra mediocre, comprando e valorizzando giocatori semisconosciuti. Mentre tu sfondavi il bilancio e contro quel Napoli faticavi sempre e le buscavi spesso
  8. Come si può scrivere una cosa simile? Da anni ci dobbiamo sorbire le chiacchiere del fu Sconcerti, Zazzaroni (direttore del Corsport e personaggio tv), Sabatini, l'immancabile intervista mensile a Galeone sul primo quotidiano sportivo italiano. E Allegri se la prende con Tuttosport che -con pacatezza e misura- ha avuto il torto di scrivere che la squadra facesse schifo e avesse un rendimento deludente. Cristiano Giuntoli era stato palesemente osteggiato da Allegri prima del suo arrivo (rileggere dichiarazioni dei portavoce di Max lo scorso maggio-luglio), viene per portare un'idea diversa (giusta o meno, lo dirà il tempo) e ha lavorato in funzione di quello. Max si è sentito in discussione-tutti nella vita lo siamo- e ha dato il là a manfrine imbarazzanti per questi ultimi mesi, complici le veline dei succitati "amici", mentre il livello di risultati era a dir poco vergognoso. Siamo peggio della Juve di Marchesi. Forse non ci rendiamo conto quanto abbiano fatto schifo questi tre anni.
  9. È diverso. Prisma ha Marotta fra le gole profonde. Vi siete mai chiesti perché l'affare Mandragora -tanto per citarne uno- è agli atti ma non c'è finito invischiato l'esecutore materiale dell'operazione?
  10. Il Fatto riporta che nella deposizione DeLaurentiis avrebbe detto che la trattativa la condusse tutta Giuntoli. Preparatevi
  11. Degli 8 anni -speriamo siano solo 8, alla fine- di Allegri alla Juve almeno 4 sono di troppo. Gli ultimi 3 sono da derubricare alla voce DISASTRO. L'ultimo con Ronaldo è stato esasperante. Campionato vinto per manifesta superiorità, figuraccia in Coppa Italia a Bergamo e una sola partita degna di nota in 5 mesi da gennaio a maggio: il ritorno con l'Atletico Madrid. I capolavori contro l'Ajax indimenticabili, schiantati in casa come accadde poi con il Villarreal, seppur in contesto e rose diverse. Ma sempre la perenne sensazione di mancanza di coraggio, la speculazione sugli errori dell'avversario come unico modus vivendi e operandi. E i calciatori accusati pubblicamente, le guerre di religione a mezzo stampa, le scuse e i propri pensieri delegati alla cricca degli amici (Sconcerti buonanima, Zazzaroni, Sabatini, Galeone), mentre la squadra da tre anni esprime il nulla assoluto e totale, con un continuo ridimensionamento di obiettivi (dal "sono qui per vincere lo scudetto" al "mi hanno chiesto la qualificazione alla Champions League") nonostante gli siano stato tolti di torno giocatori che lui non amava e acquistati altrettanti su sua richiesta (usato sicuro poi non tanto sicuro). E infine la leggenda metropolitana del "ha tenuto la baracca in piedi da solo lo scorso anno" è una leggenda bella e buona. Perché noi iniziamo la stagione 2022/23 facendo schifo in campionato e ancora peggio in Champions League, con la ciliegina di Haifa. Nel momento in cui la società subisce il ribaltone la squadra vive il suo momento migliore. Poi torna ad appiattirsi, come è sempre accaduto in questi ultimi 3 anni. Come da copione squadra sterile, senza idee, senza uno straccio di manovra, regnano l'improvvisazione e l'attendismo, la condizione atletica approssimativa che ne è diretta conseguenza (corri male, ti logori di più). Per quel che mi riguarda, il peggior allenatore mai visto sulla panchina della Juve è l'Allegri di questo triennio, peggio di Maifredi, DelNeri, Ferrara e Rino Marchesi.
  12. Si ma Sua Maestà non è fra gli spiati. Gettare fango addosso al cugino non gli tange. Lui si incacchia se viene spiato, come hanno fatto di recente i giornalisti di Vespa. Allora vedi come si arrabbia, oh se si arrabbia. Dimostrazione una volta di più che della Juventus gliene frega quanto a me frega del saper parlare la lingua maori
  13. Visti i precedenti dell'ultimo ventennio-non uno, non due, molti di più- per la tua salute consiglierei di uscire a goderti il sole e stare con le persone a te care. Perché ciò che auspichi -e lo auspichiamo tutti- non si verificherà mai. John e company sono impegnati a far la guerra ai droni di "Porta a Porta", che gli frega della Juve?
  14. La cosa più inquietante di tutta questa faccenda è l'assoluto silenzio del club spiato. Ogni società, di calcio e non, per molto meno ribalterebbe il mondo. Loro, zitti. John Elkann antijuventino del millennio.
  15. ventinove

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    Beh, il campione su cui basare il raffronto con Tevez è scarsino. Il primo anno in Europa segnò solo a Lisbona in semifinale di Europa League. Il primo dopo 5 anni di astinenza europea. In campionato fece gol a tutti in due stagioni, come Dybala negli anni successivi. Quanto alla Champions League del 2015 -la migliore della sua carriera per sua stessa ammissione- 2 gol col Malmoe (andata e ritorno), tre al Dortmund agli ottavi (il momento più alto, a Dortmund ero presente e tutta la squadra fece un figurone, persino Pereyra) e giocò una grande gara col Real Madrid (rigore provocato e trasformato e tiro respinto da Casillas ribattuto a rete da Morata). In finale mi resta l'amaro in bocca, perché se è vero che il pari di Morata nasce da un tiro di Carlitos respinto, non riesco a digerire ancora oggi quel tiro dalla linea dell'area catalana senza opposizione buttato alle stelle. In questo, purtroppo, molto juventino.
  16. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Tevez è stato qui 2 anni dopo aver rischiato di smettere di giocare. Ha inciso in Italia e il secondo anno pure in Europa. Verso la fine della seconda stagione ha iniziato a calare rendimento. La sua carriera è finita lì. Dybala è stato qui 7 anni. Gli dobbiamo molto di più, dal primo anno (lo stesso numero di gol di Tevez) in poi, con un anno orribile (il penultimo).
  17. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Personalmente Zirkzee lo lascerei andare altrove. Bello, per carità. Cattura l'occhio. Ma ha un calcio sporco, molti gol derivano da conclusioni fortuite e/o parabili. Gioca molto davanti allo specchio. Le bestemmie che rivolgevamo a Vucinic tornerebbero d'attualità. Moltiplicate.
  18. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Lautaro ha qualche anno in più e fino alla scorsa stagione tre interisti su quattro lo avrebbero lapidato per incostante e abulia. Passava periodi di 2/3 partite nei quali segnava 5/6 gol, poi spariva dal tabellino per un paio di mesi. Senza dare grossi segnali di presenza in campo, inoltre. Quest'anno sembra quello della consacrazione, ma va detto che gioca in una squadra che costruisce molto, segnano in tanti e può star tranquillo che occasioni presto o tardi in partita capiteranno anche a lui. Vlahovic è un tipo ansioso, che gioca in una squadra nella quale le occasioni da gol sono una rarità. Psicologicamente è frustrante sapere che tendenzialmente avrai quella quella chance e solamente quella. Tanto per fare un paragone con un altro attaccante passato da noi recentemente: Ronaldo ha costantemente detenuto il primato relativo alla percentuale più bassa di realizzazioni in rapporto ai tentativi. Ma non in Italia, nei 5 campionati top. Quindi quei dati possono essere indicativi ma non dicono tutta la verità. Quel che è certo è che in questa Juve dell'ultimo triennio per un attaccante giocarci è un problema.
  19. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Mi sono espresso male. Per talenti intendevo gli uomini più incisivi o quelli che hanno i colpi per decidere mediamente più di altri. Al Max post Cardiff invece piacciono le squadre piatte condotte perlopiù da soldatini che svolgono il loro compitino. Prova ne sia che in entrambe le stagioni successive a Cardiff iniziò con un atteggiamento interessante e alla prima sconfitta (Samp-Juve nel 2017/18, Juve-ManUtd l'anno dopo) si spaventò ritornando sui propri passi alla difesa dell'1-0 come stile di vita. Quello che abbiamo rivisto 3 anni dopo è ancora più estremista, e quando prova a fare qualcosa di diverso come si è visto in alcune di queste ultime giornate becca 2 gol a partita. Perché su qualcosa di diverso non ci lavora proprio, e improvvisare non va mai bene.
  20. ventinove

    Juventus - Genoa 0-0, commenti post partita

    Lippi prese una squadra depressa alla quale tolsero Dino Baggio e Moeller, due cardini. Gli acquisti importanti furono Ferrara e Paulo Sousa, Deschamps lo vedemmo solo nel girone di ritorno. Ebbe Roberto Baggio a mezzo servizio, Kohler uguale e dovette riesumare il fuori rosa Carrera per sistemare la difesa. La squadra cambiò faccia e mentalità. Conte prese una squadra reduce da due settimi posti, aggiungendo mestieranti di medio corso (Lichtsteiner), un talento indolente (Vucinic), un giovanotto grintoso ma allora sconosciuto (Vidal) e un fuoriclasse 32enne dato per finito (Pirlo). Rivoltò la mentalità. Allegri prese una squadra che andava ricostruita, ha puntualmente fatto la guerra a tutti i talenti più puri (Dybala, Vlahovic, Chiesa, ora tocca ad Yildiz), e l'unico giocatore realmente migliorato sotto la sua gestione è Rabiot. Gli altri tutti in deficit. Lo spazio per creare molto di buono con questa rosa c'è, mancano un difensore mancino e un centrocampista che leghi i reparti. E allora ti giochi lo scudetto. Ovviamente con un allenatore diverso.
  21. Abbiamo purtroppo buttato tre anni. Tre anni preceduti da 2 nei quali abbiamo boicottato i due tecnici precedenti, esonerati entrambi nonostante abbiano contribuito a riempire la sala trofei del JMuseum. La caduta dei Grandi Imperi è per definizione fragorosa e rovinosa, la nostra non è stata da meno. Peccato, ora urge ripartire con calma e raziocinio, cambiando guida e staff tecnico. Anche cambiare presidente e amministratore delegato non sarebbe male
  22. Vedesse quanto siamo provati noi... A parte le battute, credo di poterla interpretare anche in maniera opposta: probabilmente si rende conto di essere ai titoli di coda e che i giornalisti suoi amici, Galeone e lo striscione esposto dai quattro amici in curva contro l'Atalanta non bastano più. E ciò lo manda ai pazzi. Peccato perché per buona parte del suo primo ciclo juventino è stato anche un ottimo tecnico, almeno fino a Cardiff. Dopo, ha vissuto di rendita. Il secondo ciclo, un disastro completo. Tre anni buttati
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