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robros

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  1. Mmmmh... su questo, messa così, dissento, sinceramente. La mia idea è che i più grandi campioni, in tutti gli sport, sono quelli che non si sentono mai forti. Ma ancora in fase di miglioramento. Sempre. O meglio, sanno di essere forti (consapevolezza) ma se ne fregano, perchè sono ossessionati dai loro lati ancora deboli, pensano solo ad eliminare quelli. Avessero 18 anni o 30. Uno che pensa per prima cosa: sono forte. E per seconda: quindi sono destinato a guadagnare tanti soldi. E' destinato ad una carriera, poco o tanto, limitata. Quindi, se Yildiz così pensasse, personalmente penserei a come monetizzare. Perchè di strada non ne farebbe così tanta. Un esempio perfetto ce lo abbiamo ancora a libro paga.
  2. Questo concetto, nel quale ci sono delle parti di verità, va dettagliato con molta precisione e articolazione La mia idea è che la componente difensiva, almeno negli sport di squadra, più che preminente, sia la prima in termini cronologici da strutturare. In altre parole, e semplificando, per costruire una squadra forte per prima cosa devi farla difendere bene, successivamente, su una fase difensiva forte, e sorretto da quella, procedi ad una strutturazione progressiva di una forte fase offensiva. Il risultato finale, l'obiettivo, è una squadra forte in ambo le fasi, e quindi armonica ed equilibrata dal basso in alto. Una squadra fatta e finita è quella. Nella quale nè una fase nè l'altra prevalgono.
  3. Io ti dico che se un ragazzo è un futuro fenomeno non lo spaventa nulla. In tutti i ragazzi divenuti grandi campioni non ricordo di aver mai visto paura, caso mai giovanile arroganza, è uno dei segnali che un ragazzo è destinato quasi certamente ad una grande carriera
  4. La mia era una risposta all'utente solo per dire che sono pressochè certo che se la squadra attuale desse più certezze, Yildiz avrebbe anche più spazio, perchè avrebbe meno riflettori puntati addosso nell'ansia di aver trovato il Messia.
  5. A mia opinione va valutato anche il contesto squadra nel quale un giovane viene lanciato. Non solo il giovane singolarmente. Del Piero fu schierato con continuità in una Juve che era molto più forte, solida, di quella attuale. Era una squadra top, mentre quella odierna ancora non lo è, è una squadra che sta lavorando faticosamente per diventarlo. In un gruppo già forte un giovane talento è molto più protetto, sereno nel poter provare le sue giocate, liberare il suo estro, perchè un errore spesso non è così determinante. Ci pensano comunque gli altri. In un gruppo ancora in evoluzione, è facile che le valutazioni di un talento siano distorte, perchè c'è l'ansia di trovare un fenomeno, e conseguente spietatezza nel caso costui buchi un paio di prestazioni. Cosa fisiologica in un giovane, soprattutto in una squadra non ancora così solida. PS. Io ho seguito bene le prime mosse nella Juve di Del Piero, e ti dico che, personalissima opinione, il Del Piero degli inizi (da noi) mi pareva più forte, e non di poco, del pur molto promettente Yildiz. Ovviamente questa è solo una mia valutazione. L'evoluzione di Yildiz è tutta da vedere.
  6. E' così. Ma potrebbe anche avere ragione. Dipende dal carattere e dalla maturità del ragazzo, che non conosco personalmente.
  7. La più amata quella 83-85. Perchè partì da quella, o dal formarsi di quella negli anni precedenti, il mio amore per la Juventus. E perchè i ricordi di ragazzino rimangono quelli più preziosi. Razionalmente, dico che la più forte fu quella del primo Lippi. Forte come assieme, come gruppo, oltre che come valori individuali (che su quelli la Juve di Trapattoni era forse superiore). Le tre finali perse con Lippi un'anomalia incomprensibile che ci fa male e ci condiziona ancora oggi
  8. Quando torna la fame di competitività, e quando vedi che quella piano piano arriva, il tifoso i soldi li spende.
  9. robros

    Buon 2024 a tutti noi!!!

    Buon 2024 a tutti voi ragazzi. E speriamo diventi un anno calcisticamente da ricordare (...)
  10. Sinceramente a questo punto potrebbe anche cambiare discorsi. A -2 dalla prima e +12 sulla quinta rischia di sembrare una barzelletta. Poi è chiaro che i favoriti sono quelli li' ma giochiamocela serenamente e ammettiamo con orgoglio che ci proviamo. Oramai è segreto di Pulcinella.
  11. Szczesny 6,5 - c'è quando deve esserci Gatti 6,5 - fa il suo Bremer 6,5 - fa il suo Danilo 6 - sufficienza risicata Weah 6 - non mi entusiasma ma la pagnotta la porta a casa McKennie 6,5 - probabilmente il migliore Locatelli 6 - upgradabile Rabiot 7 - unicamente per il gol Kostic 6 - se la cava Vlahovic 6 - ancora da rivedere Yldiz 6 - ad ora non ha lo spessore per essere dentro la partita su tutta la sua lunghezza Chiesa 6 - gol annullato sul quale mi rimane qualche dubbio  Iling 6 Milik 6
  12. robros

    Juventus - Roma 1-0, commenti post partita

    Che partitaccia. Comunque -2 e buon anno.
  13. Se vincessero per i prossimi trent'anni diventerebbero la nuova Juve, in termini di sentire popolano, quindi di trattamento dei media, quindi degli organi giudicanti. Non succederà. E va benissimo così
  14. Anche negli anni 80 la competitività delle italiane era bassa. Gli scenari economici cambiano. Così come gli equilibri di forza. Il tifoso vede solo l'oggi. Certi commenti fioccavano anche nel 2006, poi si è visto come è andata.
  15. Tutte e due le cose. E mettici dentro anche il fattore c***. Comunque te l'ho detto. Se ricapita oggi, negli attuali equilibri, vi darò ragione
  16. Io sarò un ingenuo ma a tanto non arrivo a credere. Se succederà, con annessi tappeti rossi arbitrali, non esiterò a darti ragione.
  17. A me personalmente, il Kostic dell'ultimo mese sta piacendo assai poco. Fosse motivo la stanchezza, sarebbe ulteriore ragione per alternarlo di più. Ma il motivo è il solito: equilibrio, che, almeno agli occhi di Allegri, Iling garantisce meno.
  18. Lasciamelo dire. Hai un sogno nel cuore, dovevi trovargli concreto albergo, ed il più adatto ti pareva Iling, quindi lo hai 'scelto'😁 Capita spesso al tifoso. Io potrei dire lo stesso a suo tempo per Giovinco... avrei ammazzato chiunque lo criticasse. Poi però ho dovuto arrendermi. Poi oh. Magari su Iling hai ragione tu eh Qui ci sta tutta la tua visione del calcio. Ed è insindacabile (oltre che vicina alla mia) Te lo sussurro all'orecchio. Allegri e la dirigenza una speranza di vincere lo scudo ce l'hanno ancora. Eccome. Allegri pagherebbe di tasca propria in particolare mettersi dietro quelli là. Ha parecchi sassolini nelle scarpe proprio con loro, secondo me.
  19. Ciao Dastan. A mio modesto avviso, ti stai sbilanciando troppo su Iling. Se fosse un motivo contrattuale, i motivi per dargli meno spazio ci sarebbero. Poni che gli abbiano proposto un piano di rinnovo, lui si sia opposto, e loro abbiano capito che sogna il suo futuro altrove. Ci sta che non tolgano spazio ad altri sapendo che lui tanto raccoglierà altrove i frutti della sua crescita. Detto ciò, la mia sensazione è che lo abbiano valutato ragazzo con limiti caratteriali, con una testa un po' così. Nota l'ultima partita a Frosinone, è entrato malissimo. Poi è salito un po'. Ma questo potrebbe anche essere indizio del fatto che sia uno con un certo carattere, diciamo, un po' pretenzioso. E questo non può che riflettersi su prestazioni e crescita. Se fosse così, e non arrabbiarti 😅, mi sento di dar credito a chi lo vede quotidianamente. Ha una prospettiva troppo privilegiata, chiunque egli sia. Di base, la Juve è sempre un club che deve unire due esigenze: crescita di un progetto e un minimo di resa immediata. Deve mantenersi in un equilibrio estremamente complesso e sdrucciolevole tra queste due componenti, che sono fisiologicamente in trade-off. Quando la tendenza va troppo verso una delle due direzioni (es. acquisti dei Di Maria, dei Paredes ecc.) non si sta lavorando bene. Questo varrebbe anche in un eventuale massivo ricorso ai giovani PS. Non mi tirare fuori Rabiot eh. Che lo sai che con me vinci facile.
  20. Assolutamente sì. Il mio discorso era generale. Ma per i giovani pesa molto di più. Il 'problema' si pone ovviamente quando il credo, o meglio, i gusti, dell'allenatore non si dovessero sposare coi miei. Perchè la squadra che ne esce (e prescindo dal discorso di livello, di forza) avrà caratteristiche a me meno gradite (alla vista) Questo lo ritengo un po' luogo comune. Prescindo dal fuoriclasse, che si vede avere doti fuori dal normale, e che chiunque vede e fa giocare. Io penso che ci siano innumerevoli giocatori che si sono persi per il contesto di crescita (tra i 18 e i 24, per dire), in diversi elementi non favorevole a loro. Prendi l'esempio Vlahovic. Da noi, per una serie di motivi, di necessità, ora si insiste, lo si sta aspettando, in qualche modo. Fosse al Real, o al City. magari lo avrebbero già scaricato, per la serie avanti un altro. E lui, con quel carattere che mi pare abbia, magari si sarebbe definitivamente perso. Mentre la possibilità che a un certo punto esploda, o maturi in modo significativo, adesso ce l'ha ancora.
  21. Discorso giustissimo. Ma c'è un ulteriore fattore da non sottovalutare: i gusti calcistici/tattici dell'allenatore. Tra due giovani che devono farsi, la precedenza verrà data a quello che rientra nei profili graditi al tecnico. Ovvero, gli si dà più tempo, più minutaggio (che vuol dire crescita). Più tolleranza per qualche partita non buona. Così se uno gioca meno dall'esterno si pensa: sarà meno bravo. E ci sta. Ma non sta tutto lì. Poi magari, senza un carattere d'acciaio, un giovane comincia a credere meno in sè stesso e si perde. L'altro, con la fiducia attorno, migliora, e diventa un ottimo giocatore. Tu dici: vedete, l'allenatore aveva ragione. In realtà la 'ragione' è stata indirizzata.
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