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velas

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  1. Sarebbe anche ora di finirla con sta crociata No Max che ha abbondantemente rotto le pelotas. Allegri è ai titoli di coda. Dovesse centrare la qualificazione in CL, avrebbe fatto il suo con la squadra a disposizione. Non ha costruito nulla in questi tre anni? Vero, ma ha tenuto la barca a galla in un mare in tempesta. La barca ha rischiato di affondare prima del suo ritorno, con la sciagurata operazione Ronaldo che ha scassato i conti in modo esiziale. Ora basta. Si tira una riga e si guarda avanti. E non sarà facile tornare a vincere.
  2. Ah... non la sapevo sta cosa. Mi pare ci fu un problema simile con la Red Bull in Europa League, con Lipsia e Salisburgo, ma non ricordo come risolsero.
  3. Certo che sì. Perché non dovrebbe?
  4. Io ho vissuto anche a Napoli, eh... nutro un pizzico di simpatia per entrambe le squadre. Non me la sento di fare favoritismi. Ma visto che pure noi abbiamo le nostre gatte da pelare, tutti uniti contro i crucchi anche stasera
  5. Dalla parte del quinto posto. Così sono più sicuro che la Juve ci rientra... Poi, tra Roma e Napoli, per me pari sono, ve la vedrete tra di voi...
  6. Al 96% sarà così, dice Opta. Basta gufare le tedesche.
  7. Ah, non avevo guardato il. calendario... Quindi il Napoli ha le prossime due facili, poi la Roma in casa. Se fa 9 punti si ritrova a 57 con la Roma più o meno vicina e ancora 4 partite da disputare... Hai visto mai che il pappone mette mano al portafoglio e caccia i premi che si è rimangiato l'anno scorso, con tutto quel che ne è conseguito...
  8. velas

    Possibile nuovo socio?

    datemi una sfera di cristallo e ti dirò se trombi stasera...
  9. In testa al topic, @Small Anchovy chiedeva quali potrebbero essere le sorprese tra le qualificate in CL. Gli ho suggerito che, per quanto difficile, non sottovaluterei una possibile rimonta del Napoli... e lui si è ingolosito.
  10. Era una domanda, visto che @Small Anchovy aveva ventilato la tua presenza nel caso vincesse la scommessa che gli ho suggerito...
  11. Conosco conosco, mi piace in particolare un ristorante con vista lago a Nemi, ma sono pronto a nuove esperienze... Vediamo come va la scommessa e che combina la sciagurata...
  12. I rumors riguardo Felipe Anderson si fanno via via più insistenti. Di fatto, visto che il brasiliano è in regime di svincolo, la firma sul contratto potrebbe arrivare anche prima della fine del campionato. Non è questo il topic adatto a valutare la bontà del giocatore, ma sarebbe una scelta che porterebbe verso un 4-3-3 nella prossima stagione...
  13. In quel caso, vengo ai Castelli... ndo sta @chigen
  14. No no, io non scommetto, sarebbe la seconda dritta che ti dò... 😁 E se ci pensi, il pappone se non centra la CL ne vende parecchi e va a sapere. C'è pure il caso che i giocatori ci provino... Poi non dico sia facile. Puntata ad alto rischio. 🤭
  15. Un altro po' e si schiantava nell' atterraggio 😁
  16. Sapevo che ti avrei agganciato... Da quel che ho capito, a Monza hanno dormito nel primo tempo poi litigata negli spogliatoi e ripresa notevole. E soprattutto, da ora in avanti, avranno Osimeh a tempo pieno. Ci sono ancora 21 punti in ballo, agganciare il quinto posto non sarebbe impossibile. Potenzialmente sono forti e adesso liberi di testa.
  17. Volendo fare una scommessa pazza, di quelle che piacciono a te, metterei l'euro bucato sul Napoli. Dovrebbero fare 6 punti facili nelle prossime due gare e a quel punto la classifica della serie A potrebbe suggerire nuovi inediti scenari...
  18. Pre Juventus-Fiorentina Nonge non convocato in prima squadra, gioca titolare con la Next Gen dove pare destinato a terminare la stagione.
  19. Sta scherzando col fuoco. Se non centra la qualificazione in CL, con quelle statistiche ci si può pulire... Ecc ecc...
  20. Per me invece il prirno punto dovrebbe essere il 4. Maggior numero di vittorie. Così ragionano negli USA dove fanno campionati di questo tipo.
  21. Piccolo aggiornamento in prima pagina. Dopo l'esordio di Sekulov, ho messo sia lui che Cerri in prima pagina, ma solo in aggiunta alla lista dei giocatori della prima squadra. Salvo cambiamenti da qui alla fine, entrambi dovrebbero concludere la stagione con la Next Gen, che è ancora in ballo per raggiungere i play-off di categoria. Piccola osservazione: a causa di Nonge e Sekulov abbiamo perso in trasferta con Napoli e Lazio, nei minuti finali. Due punti sfumati. Non credo sia il caso di gettare la croce sui due, ma questo uso un po' spregiudicato di ragazzi giovani, gettati nella mischia nei minuti finali, lascia un poco interdetti. Si ha la sensazione che vengano soddisfatte più le statistiche, che le reali necessità della squadra, così da venire incontro alle richieste societarie. Un modo più paracoolo che utile.
  22. velas

    Che farà Giuntoli?

    Mi sbuca fuori sul web questo articolo tratto da JuventinoCentoxCento, sito che non conosco affatto. L'articolo non è firmato, si intuisce da che parte pende l'autore, tuttavia ho trovato il contenuto interessante, plausibile nei ragionamenti e quindi ho pensato di postarlo anche qui. A voi. Giuntoli non perde occasione di confermare Max Allegri pubblicamente a parole: ad ogni intervista lo ribadisce. La maggior parte dei tifosi non crede alle sue parole e fa male. Non possono essere frasi di circostanza le sue visto che si ripetono da mesi. Continuare con questa cantilena in ogni pre-partita non avrebbe senso in caso di siluramento. Sarebbe una gravissima presa in giro verso l’allenatore e i tifosi. Non può essere credibile la versione che siano frasi di circostanza, sarebbe un pazzo nella gestione dei rapporti con Allegri se facesse una cosa simile e Giuntoli non si è mai comportato così, è sempre stato molto incline al compromesso. La strategia di Giuntoli e la posizione di Allegri Io sono convinto che Cristiano Giuntoli stia dicendo una mezza verità: lui ha intenzione di presentarsi da Allegri (che pubblicamente ha commentato in modo positivo ieri le frasi del direttore tecnico) e di proporgli un contratto, ma ben consapevole di avere dei limiti ben chiari sul budget, imposti da Scanavino e dai contabili. La Juventus ha un budget di 3,5 milioni di euro netti a stagione per l’allenatore più qualche bonus da proporre, non può fare eccezione neanche con Allegri. Il livornese a giugno avrà ancora un anno di contratto a 7 milioni netti più bonus. Se gli verrà presentato un rinnovo biennale (dalle mie fonti sarà un 2+1, con un’opzione che diventa obbligo al raggiungimento di certi obiettivi come il contratto in essere che era un 2+2) accetterà? Accetterà di guadagnare (euro più, euro meno) in 2 anni quanto guadagna in una sola stagione? Gli spetta di diritto. Accetterà inoltre di firmare a scatola chiusa? Sabato Allegri ha dichiarato: “non firmo in bianco”. Sa benissimo quali siano i limiti di budget sia per l’allenatore che per la campagna rafforzamento. Se la Juventus vorrà fare campagna acquisti, anche con la Champions League, dovrà comunque tagliare i giocatori più vicini a Allegri: Rabiot e Alex Sandro su tutti. Chiesa sarà un tema da affrontare con la dirigenza. Pare chiaro che ci sia una sorta di aut aut del giocatore per rinnovare. Perché la Juve non decide, i precedenti Quindi si vivranno questi mesi nell’incertezza e questo è il vero problema della Juventus. La maggior parte degli osservatori dicono: impossibile che la Juventus a marzo non abbia preso una decisione. Siamo così sicuri che questa Juventus abbia le idee chiare? Non le aveva con Agnelli: Conte fu scelto all’ultimo istante quando Marotta spingeva ancora per il rinnovo di Del Neri o l’ingaggio di Mazzarri. Lo stesso Conte se ne andò via in piena estate, quando la società forzò la mano per due mesi, costringendolo a rimanere, quando lui aveva espresso la sua volontà di rompere (non a caso fu bloccato il povero Sinisa). E arrivò Allegri solo perché era l’unico disponibile sul mercato. Con la cacciata dell’Allegri 1, ci volle un mese per ingaggiare l’allenatore (Sarri), con la boutade Guardiola quando Pep era sicuro di rimanere al City già da due mesi. La verità è che la Juventus aveva Zidane in mano ma Zizou cambiò e, durante la stagione, ritornò al Real, rovinando i piani di Andrea Agnelli. Il cambio Sarri-Pirlo è avvenuto poche settimane prima dell’inizio della nuova stagione. Capite che alla Juve non si programma più da anni? Giuntoli ha la forza di imporre le sue scelte indipendenti? Giuntoli non è convinto della gestione Allegri ma ha la forza di poter prendere una posizione netta contro la volontà di Elkann che ha il suo allenatore ideale oggi sulla panchina bianconera? E’ vero che John vorrebbe Conte in condizioni ideali, ma già l’anno scorso, dopo alcuni colloqui, ha compreso che per assicurarsi un allenatore di vertice, ha necessità di un budget per fare mercato. E il budget oggi per accontentare Conte (o Klopp per fare un esempio) non c’è, non solo perché la proprietà non può investire per ragioni politiche ma anche per i rigidi parametri di UEFA e FIGC. La Juve deve vendere per sistemare il bilancio e Allegri è l’uomo che comunque si accontenta, in qualche modo. Non ha un rapporto idilliaco con i top della squadra e, alla fine, non piangerebbe per la cessione di Chiesa e, forse, neanche per quella di Vlahovic. Bremer è a rischio cessione, non nascondiamoci. Perché Elkann propende per Allegri Però, a livello di proprietà, saranno soprattutto i risultati da qui a fine stagione a fare la differenza. Per le ragioni appena esposte, però Elkann sembra intenzionato a confermarlo. Quale altro allenatore accetterebbe le pressioni enormi alla Juventus con le cessioni dei big? Solo Allegri. Per questa ragione per Elkann potrebbe essere la scelta di ripiego giusta. Per Giuntoli è invece la soluzione più comoda, che gli permette di non dover fare una guerra interna andando contro la proprietà, ma così verrà risucchiato dal vortice che è la Juventus oggi. Quanti allenatori ha scelto a Napoli? A Napoli Giuntoli non ha mai deciso l’allenatore, forse Gattuso è l’unico tecnico che ha realmente consigliato a De Laurentiis. E il direttore sportivo toscano ha sempre avuto rapporti idilliaci con tutti, solo con Ancelotti le cose non sono andate proprio nel verso giusto perché il tecnico voleva fare il mercato, tagliando fuori lo stesso Cristiano. Giuntoli quindi se accetta il compromesso Allegri rischia di annegare con tutta la nave, a mio modestissim parere. Da tecnico esperto e navigato, ma soprattutto da uomo di calcio, sa benissimo che alla Juventus non si sta lavorando come si dovrebbe lavorare. Il calcio mondiale va in una direzione, la Juventus va in un’altra. Da un’analisi superficiale si potrebbe anche dire che essendo abituato con Spalletti, Giuntoli la pensi diversamente da Allegri. Non è proprio così, nella sua carriera, uno degli allenatori a lui più cari è stato Castori che non è proprio un allenatore offensivo, ma è lontano anni luce da Max comunque. Castori è tutto pressing e intensità, non è paragonabile al gioco passivo del livornese (oramai rimasto tra i pochi ad adottare un piano di gioco del genere). Giuntoli come Arrivabene schiacciato dalle correnti interne? La posizione di Giuntoli mi ricorda da vicino quella di Arrivabene e, come l’ex team principal della Ferrari, dovrà dimostrare di avere la personalità da grande club oppure rischia di dover fare un passo indietro, nonostante un contratto quinquiennale, perché anche a livello di proprietà, la Juventus è molto vicina a un enorme cambiamento (ma ne riparleremo) e, gli amici degli amici conteranno sempre meno. Parleranno – per fortuna – in futuro solo il campo e i risultati, in un arco di tempo di un paio d’anni. Quando Arrivabene arrivò alla Juventus, commentai con un comune conoscente che è molto legato a lui e alla famiglia Agnelli (per via di rapporti di lavoro molto stretti). Il mio interlocutore mi ha sempre decantato le sue qualità, io gli predissi il futuro: “se non mette vicino a sé un tecnico vero, inizieranno i guai per lui”. Arrivabene partì con il piede giusto aiutato anche dalla fortuna: all’Atalanta, il miglior direttore sportivo italiano dal 2006 a oggi, Sartori, era ai ferri corti con Gasperini. Filtrò la notizia di un incontro tra il neo amministratore delegato e il direttore sportivo. Parlai con l’amico comune: “se non prende Sartori, per la Juve saranno dolori”. Sartori a Bologna per opposizione interna e i risultati… Per una questione politica, considerando l’opposizione di Allegri alla nomina con il sostegno di Agnelli (stesso film della scorsa stagione con la guerra aperta tra Max e Calvo sulla figura del direttore sportivo), Sartori l’hanno dirottato a Bologna (dove Saputo ha preso subito la palla al balzo) e ora sappiamo dov’è il Bologna (anche dal punto di vista del bilancio). Arrivabene, arrivato alla Juve per contenere i costi, con la gestione Allegri-Cherubini ha dovuto avallare gli acquisti onerosi di Kean (38 milioni), Locatelli (38 milioni), Vlahovic (acquisto più costoso a 90 milioni + 10 di commissioni), gli ingaggi pesantissimi di Angel Di Maria, Pogba e Paredes (prestito con ingaggio proibitivo), più l’acquisto di Bremer per 48 milioni (sostituto naturale di De Ligt che ha chiesto di essere ceduto a condizioni svantaggiose per la Juve). Per fare spazio a Pogba, Arrivabene ha appoggiato la scelta di tagliare Dybala (dopo che aveva trovato un accordo, poi rinnegato, a 10 milioni a stagione per 4 anni). Con queste operazioni, il bilancio non ha registrato grossi benefici, le perdite sono state comunque pesantissime mentre il percorso in Champions (con due eliminazioni premature) non ha compensato gli investimenti onerosi. Con l’azzeramento del cda a novembre 2022 per questioni legali, la proprietà ha preso la palla al balzo e ha chiesto le dimissioni irrevocabili anche dello stesso Iron Maury, che, riguardo alle plusvalenze artificiose non aveva responsabilità, semmai, dal suo arrivo, aveva imposto uno stop (visto che dalla Procura di Torino arrivavano già spifferi sull’indagine in corso). Ma è stato cacciato per altri motivi. Con Sartori il mercato avrebbe avuto lo stesso impatto negativo sul bilancio che ha avuto con la gestione Cherubini-Allegri-Arrivabene? Per non parlare dei risultati? Guardate il Bologna oggi… Giuntoli deve decidere senza farsi condizionare Ecco, Giuntoli non deve farsi condizionare dagli ostruzionismi interni, dalla politica interna, se è convinto al 100% deve cercare di convincere la proprietà sul perché bisognerebbe cambiare o meno. Se un dirigente vuole fare la differenza in un top club deve sapersi muovere a tutti i livelli. Reputo Giuntoli un gran furbacchione, però alla Juventus non è come al Napoli, dove c’è un padre padrone. Alla Juventus, la proprietà può anche cambiare idea se il manager di riferimento porta avanti un piano convincente e, con numeri alla mano, convince che – per il bilancio e per i risultati – può essere meglio confermare o allontanare Allegri. Io sono convinto che, in tre anni, oltre a non essere mai stati in lizza seriamente per lo scudetto (e aver fatto pessime figure in Europa), visto che siamo scoppiati a febbraio come fanno le squadre di provincia, non sia stato mai valorizzato un giocatore, i giovani sono stati fatti giocare con scarsa convinzione, ad oggi non c’è un giovane valorizzato, semmai alcuni bruciati (Miretti), altri, dopo exploit iniziali importanti, sono già finiti nella terra di mezzo (Yildiz). Fagioli, senza la febbre e l’infortunio di Lecce di McKennie, non avrebbe mai visto la prima squadra e avrebbe chiesto il prestito a dicembre 2022. La Juve risanerà il bilancio con questa gestione tecnica? Per me la Juventus non risanerà mai il bilancio con questa conduzione tecnica che non sta valorizzando alcun giocatore e che, con questa intensità e scarsa organizzazione di gioco, non ha futuro in Europa. E’ vero che il format della Champions cambierà, però è difficile immaginare questo pacchetto (squadra + allenatore) essere competitivi. Ho fiducia nelle capacità di Giuntoli ma temo che venga condizionato eccessivamente dalle politiche interne e dalla corrente allegriana che è ancora molto forte in società. La sua decisione sarà indipendente? La sua scelta sarà libera? Sarà presa solo su presupposti tecnici? Io ho dei dubbi ma i fatti potrebbero spazzarli via nei prossimi mesi. Io, come due anni fa ero convinto che senza un direttore sportivo serio la Juventus sarebbe stata inghiottita in una voragine (e in questa voragine sarebbe finito anche Arrivabene) ora temo che la stessa sorte capiterà a Giuntoli se non rivoluzionerà il settore tecnico della prima squadra e lo adeguerà alle esigenze che un top club europeo deve avere nel 2024. Alla Juventus puoi non vincere per 3, 4 anni ma poi c’è il rischio di implosione dell’ambiente. Il rischio è che ogni giornata diventi sempre più pesante della precedente e, la pressione, ad un certo punto, sarà talmente forte, che schiaccerà tutti i protagonisti, anche quelli virtuosi. L’esempio di Moggi Moggi parla e ha parlato sempre molto bene di Giuntoli e della sua preparazione, ma è sempre stato scettico sul salto Napoli-Juventus. Big Luciano ha sempre fatto riferimento al fatto che “a Napoli Giuntoli doveva eseguire le decisioni del Presidente, alla Juventus non c’è nessuno e le decisioni le devono prendere i manager”. Moggi ha sempre messo in dubbio il fatto se Giuntoli sia o meno un decisionista. Ci sono diverse live e video di sue interviste su Juventibus che vanno in quella direzione. Cosa voleva dire in termini concreti Moggi? Moggi prima del 1994 aveva lavorato nelle giovanili della Juventus, per una breve parentesi alla Roma e alla Lazio, poi nel Torino, nel Napoli di Maradona e di nuovo nel Torino. Nel 1994 è ritornato alla Juventus, dove il bello e il cattivo tempo lo faceva Trapattoni, l’allenatore italiano più vincente fino a quel momento (aveva vinto scudetti a raffica con la Juve e quello dei record con l’Inter, in Europa aveva vinto tutte le Coppe…). A Moggi non mancò la personalità, si assunse la decisione e l’enorme responsabilità di cacciare il Trap (oramai appartenente a una vecchia classe di allenatori con metodi di lavoro non più efficaci) e di chiamare Marcello Lippi (Napoli, Atalanta, Cesena in Serie A), aprendo il ciclo più vincente della storia della Juventus con zero budget a disposizione (la famiglia non fece mai una ricapitalizzazione dal 1994 al 2006). Ecco, Moggi intendeva questo! Questa è la strada che deve intraprendere un direttore tecnico/sportivo quando approda in un top club come la Juventus. Decisionismo e solo decisionismo. I compromessi politici interni portano solo sconfitte sul campo e bilanci disastrosi fuori. Arrivabene ne sa qualcosa.
  23. Pre Lazio-Juventus Convocato per la prima volta Sekulov Lazio-Juventus. Gioca De Sciglio titolare per la prima volta in stagione. Sekulov esordisce sul finale. Qualche bel tocco, poi si perde Marusic nel goal che decreta la sconfitta negli ultimi secondi di recupero. .
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