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Nessuno, ma proprio nessuno, si permetterebbe mai di fare paragone con la nostra libertà di espressione e la loro. Chi lo fa è perché non ha la banché minima idea di cosa stia parlando.
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Apperò! Vederlo staccarsi da terra dev'essere stato incredibile
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Apperò... Una piccola chicca, anche se da confermare e verificare. Mi è arrivata questa foto, si parlava giusto ieri dell'incredibile vicinanza sottocosta dell navi da sbarco anfibie russe. Qualcuno ha forse fatto arrivare i missili giusti a Kiev?
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Ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo, anche se a terra. Una vera pietra miliare del mondo dell'aviazione. Ci sono cose più importanti a cui pensare, sicuramente, ma per un appassionato come me resta un colpo al cuore. Colpo al cuore che anche gli ucraini stessi avranno sentito, era un piccolo pezzo di orgoglio nazionale.
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Casomai ci fossero ancora dubbi sulle intenzioni di Putin, le sue parole non lasciano spazio a dubbi e interpretazioni. Tralasciando quello che succede sul campo, incluso il bombardamento della più grande centrale nucleare d'Europa.
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Già. La frustrazione è molta. Basterebbe un passo indietro da parte di Putin per cominciare a normalizzarla.
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Ecco cos'era... si parlava di una nave in fiamme, alcuni si aspettavano addirittura fosse una delle navi da sbarco russe.
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Credo che la Russia, ad inizio conflitto, ambisse molto di più. Non sono convinto sarebbe disposta ad accettare questo tipo di proposta dopo una sola settimana di combattimenti, specialmente ora che sta facendo i primi progressi.
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Da qualche anno abbiamo decisamente aumentato. Ma è ancora poco, nel complesso. Specialmente se uno si va a vedere le ripartizioni di spesa, e va a vedere quanto spendiamo in personale (tantissimo) e quanto in altri elementi che nulla hanno a che fare con la difesa (qualcuno ha nominato l'Arma dei Carabinieri?).
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Credo sia quasi impossibile che oggi si trovi un accordo. L'ideale sarebbe quantomeno trovare una bozza sul cessate il fuoco, almeno in certe aree, per isolare il conflitto e creare gli spazi per i corridori umanitari direttamente su suolo ucraino.
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Essì. Anche perché le capacità di difesa sono cose che si costruiscono e mantengono nei decenni, di pari passo coi centri di ricerca e le industrie nazionali, basandosi sulle alleanze strategiche e provando a prevedere potenziali minacce. Una volta perse certe capacità non è detto si riesca più a recuperare terreno. Quando si decidono le politiche di difesa, si guarda su un'orizzonte temporale minimo di 25-50 anni. Capisco che non siano concetti noti a tutti, si pensa che un aereo da guerra si compri in concessionaria, che costi un po' meno di una Porsche decapottabile, che abbia tempi di consegna stile mobili Ikea, che si paghi a tasso zero e il cui pilota prende il brevetto al volo a vela vicino a casa. Un po' come la politica energetica. Nucleare sì, nucleare no, nucleare bo, anzi no davvero, etc. Speriamo che gli shock patiti dal mondo in questi anni riportino la cittadinanza ed i suoi rappresentanti ad un minimo di razionalità e prospettiva.
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Covid e guerra russo-ucraina sono state due botte allucinanti, un brusco risveglio. Speriamo che finalmente l'Italia sia desta.
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Ma certo, è quel che ho scritto, l'invasione dell'Europa non è alla loro portata. Ma dovremmo ammettere che i russi non ci fan paura solo grazia alla Nato, perché noi da soli non saremmo mai in grado di resistere ad un loro assedio. Ma è solo ed esclusivamente grazie all'antipatica Nato, promossa dagli antipatici americani, che possiamo permetterci il lusso di commentare da casa i conflitti degli altri almentandoci al massimo delle bollette troppo care. Ringraziamo il cielo che ci siamo entrati, visto che nel nostro paese va veramente tanto di moda lamentarsene. Ringraziamo il cielo che non si sia mai fatto il referendum per l'uscita, come per l'uscita dall'Europa, e ringraziamo il cielo che almeno quel 1-1.5% nella difesa siamo riusciti a spenderlo nonostante tutto e tutti. Non intendo citare politici o partiti direttamente in questo topic, andrei clamorosamente OT, ma credo che il messaggio si sia compreso. Dopo decenni di retorica politica, questi grandi promotori del "gli eserciti non servono a niente", "No alla Nato", "Fuori dall'UE", "NoF35", "con quei soldi facciamo ripartire il paese" oggi, con la stessa faccia, votano all'unanimità gli aiuti militari all'Ucraina e spendono parole al miele per la Nato e per gli USA. Ora mi aspetto semplicemente che l'Italia, nel tempo (non di certo domani mattina) rispetti gli oneri della Nato fino in fondo, imparando a sfruttare la protezione di cui dispone per perseguire i propri interessi nazionali, diventando un paese maturo, uscendo da questo approccio sentimentale-adolescenziale tipico del nostro dibattito. Come fanno tutti, anche e spesso a discapito nostro, facendosi un decimo dei nostri problemi.
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La macchina bellica russa non è da sottovalutare, occhio. E' semplicemente costruita sulle esigenze russe e sul loro modo di percepire i conflitti e le minacce. Non può somigliare alla nostra, ad esempio. Noi dobbiamo difendere una piccola penisola, minacciata dal mare, con confini terrestri che offrono una muraglia naturale e oltre i quali abbiamo i nostri stessi alleati. Una pacchia. Loro hanno un PIL più basso del nostro, con due volte e mezza i nostri abitanti, ed una superficie da difendere 50 volte più estesa. Noi dobbiamo difendere meno di 2000km di confini terrestri, contando pure San Marino e Vaticano. Loro ne devono difendere 15000 solo con Kazakistan, Cina e Mongolia. Poi c'è l'Europa, ci sono le altre repubbliche ex sovietiche, etc. Si spiega così perché loro hanno sempre avuto la necessità di avere mezzi che si muovano sulle loro gambe, relativamente leggeri, capaci di spostarsi sui propri cingoli per migliaia di km senza poter fare affidamento su reti stradali o ferroviarie, in estate ed in inverno. Cioé, questi qualche settimana fa sono entrati in Kazakistan per sostenere il governo locale, e poco dopo invadono l'Ucraina. Sempre per questi motivi devono sostenere un esercito con un numero di mezzi e uomini enorme, spendendo risorse immani per mantenerlo, spesso a discapito della modernità dello stesso. Per dire, in Italia abbiamo a magazzino (e non tutti funzionanti) circa 300 carri, tra carri "moderni" (degli anni 90) e desueti (degli anni 70). Ottimisticamente ne funzioneranno si e no 2/3, dato che non si trovano mai i fondi nemmeno per la manutenzione ordinaria. I russi hanno qualcosa come 2000 carri armati pronti a combattere, e 10000 carri a magazzino. Sì, diecimila. E ne progettano e producono di nuovi nel frattempo, mentre noi non costruiamo un carro armato da fine anni 90. Tutto questo per dire che sì, a livello qualitativo sicuramente non è il top, ma affrontare una guerra contro un esercito con una forza d'impoatto simile non è uno scherzo per nessuno. Putin da decenni ha avviato una politica di ristrutturazione delle forze armate russe, non è vicina ad arrivare al livello americano ma ha fatto passi in avanti notevoli dagli anni 90. Con questo non significa che sia in grado di invadere in autonomia, senza l'uso dell'atomica, mezza europa come fatto negli anni 40. Le invasioni sono cose complicate, difficili, anche quando la superiorità tecnica e numerica sembra schiacciante. Questo stesso conflitto lo dimostra, per certi versi. Con questo lungo messaggio non intendo quindi predire un'invasione dell'Europa. Però ecco, cambiare un pochettino prospettiva sulle forze armate europee, quella sì. Dato che quando un governo stanza l'1% del proprio PIL in questo settore, contravvenendo pure agli oneri presi con la Nato per non scandalizzare la popolazione, ottiene pure come risultato la fioritura di comitati "NoF35" e similari. La verità è che abbiamo speso poco, troppo poco, per troppo tempo.
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Come scrivevo qualche giorno fa, l'esercito russo è un esercito non certo formidabile a livello qualitativo, ma è un esercito potente, senza dubbio. Fatto per fare la guerra sul serio, non nelle simulazioni o nelle sfilate. Le sue dimensioni e la quantità di materiali di cui dispone, anche se poco moderni rispetto alle controparti occidentali, lo rendono temibile di per sé. Nessuno infatti ha mai messo in dubbio che la Russia fosse in grado di sconfiggere militarmente l'Ucraina, anche se molti (me compreso) si sarebbero aspettati molte meno perdite da parte russa. In Europa si è speso pochissimo in armamenti negli ultimi decenni, spesso più per non staccare la spina alle industrie nazionali e per non perdere certe capacità, che per reale volontà di costruire eserciti efficienti e funzionali. Sono arci-convinto che se non fosse stato per USA e NATO molti paesi europei, oggi, non avrebbero nemmeno delle forze armate. Ma c'è poco da stupirsi. La Russia negli ultimi 20 anni ha portato avanti una politica militarista imperialista, ed il suo strumento militare lo dimostra. L'Europa al contrario ha portato avanti una politica di smilitarizzazione generale, di efficientazione e di risparmio sui conti pubblici. Cioé, fa scandalo che la Germania voglia raggiungere quota 2% del PIL speso per la difesa, rendiamoci conto. Russia e Stati Uniti viaggiano intorno al 4-5% (ed in quel 4-5% non ci infilano cose che con la difesa non c'entrano nulla, come l'Arma dei Carabinieri, il Corpo Forestale, etc.). Fortunatamente, almeno da noi, MM e AM se la passano decisamente meglio di EI, su cui allo stato attuale ci sarebbe da stenedere un velo pietoso. Ebbé, non mi sorprende Bell'aeroporto a cui essere vicini, se si è appassionati s'intende.
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Tutte quelle navi sotto costa... Se ripenso agli anni in cui si tagliavano dalle spese di mezzo mondo i missili antinave e le batterie costiere... Posso chiedere, se non sono indiscreto, a quale aeroporto ti riferisci? Sentiti libero di non rispondere
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Guarda, capisco il tuo punto di vista, non lo trovo di certo assurdo o irrazionale. L'aumento della violenza e degli assalti degli ultimi giorni, però, era tragicamente ampiamente previsto e prevedibile. Ci sono due notizie che possiamo considerare positive, però. Le sanzioni stanno facendo male sul serio. Non era scontato. I negoziati stanno dando frutto, e si sono estremamente ravvicinati. Quando la guerra in Jugoslavia arrivò al fatidico momento dei negoziati, tra un incontro e l'altro a volte passava anche più di un mese. Qui, dopo una settimana, si parla già di secondo incontro. Segno che entrambe le parti hanno trovato terreno fertile per ottenere qualcosa di loro interesse.
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Lo vedo, lo vedo... dev'essere particolarmente bello quel pezzo d'Ungheria per sorvolarlo in circolo così tante volte
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Magari, ma credo sia abbastanza difficile che Putin crolli, a meno che il conflitto e le sanzioni non si protraggrano per molte settimane. In realtà credo che un po' tutti i paesi di quest'area di mondo ci stiano perdendo, per varie ragioni, su differenti livelli.
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Non oso immaginare la quantità di caffeina che staranno ingurgitando a bordo di quel Sentry
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Fortunatamente anche loro hanno molto da perdere. E non sono affatto convinto che sarebbero disposti a perdere tutto per spingere la cortina qualche km più in là. Putin forse sì. Forse. Ma Putin non è la Russia, anche se adora far credere al mondo intero che sia così.
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No, credo di no. Ma per i russi potrebbe essere un punto di non ritorno. Come lo sono stati il 1989 ed il 1917.
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Succede che torniamo all'età della Pietra.
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In Russia pare si stia pensando di istituire la legge marziale.
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