Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Nepali Me

Utenti
  • Numero contenuti

    6.266
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Nepali Me

  1. Nepali Me

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Per me su Gasperini sussistono molti falsi miti. Non è così vero che ha bisogno di anni, così come non è così vero che ha fatto bene solo a Bergamo. Ha fatto bene nel nostro settore giovanile, innanzitutto. E' andato ad allenare il Crotone in C, portandolo in B. Ha allenato il Genoa, facendo questi risultati: primo anno promozione da Serie A a Serie B, secondo anno 9° posto in A, terzo anno 5° posto ed Europa League. Poi nono posto ed esonero. Chi ha fatto meglio a Genova dopo di lui? Da lì il periodo nero, secondo me, della sua carriera. Le brutte esperienza all'Inter e a Palermo, due realtà che in quel periodo macinarono allenatori come non ci fosse un domani. Torna a Genova, prende un Genoa con 4 punti in classifica, ottiene una salvezza tranquilla. L'anno dopo, sempre a Genova, 6° posto in campionato, qualificando il Genoa di nuovo all'Europa League (a cui non parteciperà, ma non per colpa di Gasperini). L'anno dopo, anno tranquillo e fine dell'esperienza genoana. Poi c'è Bergamo. Lì la sua storia la conosciamo tutti. Quel che si tende a dimenticare è che prese un'Atalanta modestissima portandola in Europa al primo anno. Secondo me la sua carriera dimostra che è un allenatore preparato, bravo coi giovani, forte in Europa, ma che ha bisogno di una società che lo supporti al 100%. Dove la figura dell'allenatore era molto traballante, come quell'Inter e quel Palermo, è durato pochissimo. Dove gli è stata data fiducia, ha sempre reso molto anche al primo anno. Poi da qui a dire che verrà da noi e vincerà lo scudetto, ce ne passa...
  2. Nepali Me

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Su Guardiola non riesco nemmeno a dargli torto Ma scherzi a parte, ho sempre preferito le figure pacate e pragmatiche, sia ai generali di ferro alla Simeone che agli utopisti alla Guardiola. Ora vediamo cosa si inventerà dovesse saltare Conte. Prendesse uno tra Mancini e Pioli sarebbe davvero patetico.
  3. Nepali Me

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Così fosse avremmo proprio fatto una figura di * doppia, per come la vedo io. Sedotti e abbandonati... un'altra volta.
  4. Nepali Me

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Beh, se punti tutti su un allenatore che poi ti lascia a piedi, qualche responsabilità da dirigente ce l'hai eccome secondo me. Non è che te lo stia fregando il Real Madrid, eh. Poi per carità, a me di Conte frega il giusto, relativamente poco. Temo più che altro quali nomi andranno a cercare se davvero eran convinti di prendere lui...
  5. Nepali Me

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Fosse vero che Conte stia scegliendo Napoli, mica una bella notizia per Chiellini eh. Per come è stata narrata fin qui, pareva dovesse essere la sua prima grande operazione. Non un gran modo di presentarsi nel caso...
  6. Nepali Me

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Certo che se davvero Conte restasse a Napoli, con Gasp promesso a Roma, Max fatto al Milan ed Italiano blindato dal Bologna, ci sarebbe da ridere
  7. 12 milioni a me non sembrano poi così tanti, per un ragazzo così giovane titolare in Serie A.
  8. Nepali Me

    [Topic Unico] L'Angolo del Guru

    Penso che il riscatto sia obbligatorio.
  9. Nepali Me

    Conflitto India - Pakistan

    Non bastava il conflitto ucraino. Conflitto che nonostante le promesse e wishful thinking si sta dimostrando assai arduo da interrompere. Non bastava il secolare conflitto israelo-palestinese. Ormai propagato al Libano, allo Yemen, ed in futuro chissà fin dove. Non bastava nemmeno l'implosione del regime siriano. Golpe tutt'altro che risolutivo, viste le violenze e regolamenti di conti sui civili e l'ennesima frammentazione del territorio. Non bastavano nemmeno le guerre africane, più violente che mai. Dal Saehl al corno d'Africa, non sembra esserci pace nemmeno lì. Ora anche India e Pakistan ora hanno trovato la via della guerra, nonostante la doppia deterrenza nucleare. Guerra che personalmente mi colpisce nel profondo, essendo umanamente molto legato a quei territori, proprio a livello personale. Papa Francesco evidentemente c'aveva visto lungo. Ormai pare sia cominciata una guerra mondiale a pezzi, coi grandi attori internazionali pronti a soffiare sulle braci ardenti del mondo per scottare il giardino dell'avversario, secondo convenienza, senza la minima premura per chi in quei luogi ci vive. Non resta che sperare che il buonsenso prevalga, nell'ex Raj britannico come in Mediorente, in Europa, in Africa. Purtroppo pare prevalga però la volontà di accendere i conflitti, anziché di moderarli, questo vale per tutte le potenze globali. Potenze che si sono sempre dimostrare propense alla violenza, ma che negli ultimissimi anni pare abbiano davvero rotto gli indugi si molti dossier. E vale per tutte, da tutti i lati, vi sono interessi strategici perseguiti nei più violenti dei modi, nel completo disinteresse di quelle regioni e delle loro storie.
  10. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Onestamente non so cosa aspettarmi. Mi limito a prendere atto di quelli che a me sembrano le vere novità. La Germania, forte del suo nuovo governo, si è schierata nettamente dalla parte dei "volenterosi". Non è una cosa banale, affatto. Mosca non può restare indifferente ad un blocco di volenterosi che ora riunisce Francia, Gran Bretagna e Germania. La Polonia è orfana degli Stati Uniti, sedotta e abbandonata. E' passata da alfiere n°1 degli Stati Uniti, ad amico di circostanza. Non è un caso che oggi in Polonia si stiano moderando i termini nei confronti della Germania, storicamente durissimi. Da primo stato filo-americano e anti-tedesco d'Europa, vogliono proporsi a potenza di pari grado nel gruppo dei volenterosi. Trump è molto deluso dalle minime aperture di Putin. Forse è stato ingenuo, ma era seriamente convino che fosse Zelensky l'ostacolo maggiore alla pace. Tutta la vicenda turca, secondo me, serve proprio a stanare Putin dalla sua posizione: pubblicamente aperta al dialogo, di fatto intenzionata ad ottenere una vittoria totale su Kiev imputandole la causa del proseguimento della guerra. L'Europa dei volenterosi (i soliti noti), il resto degli altri paesi europei e gli Stati Uniti viaggiano su tre piani distinti. Ognuno ha in mente una sua versione della situazione, esigenze diverse e compromessi diversi. Nessuno, però, ha ancora trovato una reale intenzione di Putin di trattare. Direi che riassumendo, vedo un Putin più esposto, uno Zelensky in leggero rialzo in termini di rapporti con l'occidente, un Trump spazientito (ed imprevedibile...), un occidente sempre più diviso.
  11. Per me ogni previsione lascia il tempo che trova. E' tutto imprevedibile, abbiamo visto già più di un risultato sorprendente, potrebbero essere degli episodi a decidere la classifica finale. Di sicuro noi dobbiamo portare a casa questi maledettissimi 6 punti, e sarà durissima, ne sono arci-convinto. Non sempre giocare contro gente senza obiettivi è un vantaggio, anzi, talvolta il giocare senza pressioni può rivelarsi uno stimolo in più. Vedasi il Napoli che pensava di passeggiare col Genoa e invece s'è ritrovato a riaprire la lotta scudetto.
  12. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Intanto Putin ha bucato l'incontro con Zelensky. Sarà difficile ora sostenere a livello internazionale che sia sempre stato Zelensky quello a non volersi sedere al tavolo.
  13. Concordo... però sta alla proprietà scegliere bene i gestori, fin qui non ha fatto nemmeno lui un gran lavoro. Non so se abbiamo tutta questa attrattiva onesamente...
  14. Purtroppo per noi credo che la Juventus non sia nei suoi pensieri.
  15. Il che, per come la vedo io, non è male. Poi è ovvio, vorremmo sponsorizzazioni da Premier, ma non è periodo. Specie se fatte a spese di case automotive come Jeep, non esattamente in una fase esaltante del mercato.
  16. Speravo di più... ma temevo di meno.
  17. Nepali Me

    Conflitto India - Pakistan

    Certamente l'aeronautica indiana non ne esce in maniera esaltante da quanto avvenuto, ma... Da qui a fare facili paragoni di valore dei caccia ce ne passa parecchio. La validità di un caccia non si misura certo così, di abbattimenti improbabili la storia dell'aviazione ne è piena. Ricordiamoci inoltre che si parla di aerei esportati, quindi certamente degradati rispetto agli originali. Purtroppo il non essere allineati ha indubbiamente i suoi vantaggi, ma comporta anche degli svantaggi. Lo stato impietoso delle forze indiane, dovuto sia a procurement militare guidati più da questioni politiche che militare, ne è una dimostrazione lampante. Il Pakistan è uno stato sicuramente in crisi profonda, sociale e finanziaria, ma lo stato e la forza armata sono praticamente la stessa cosa. E' la politica ad essere al servizio dei servizi e dei militari, non viceversa. Questo indubbiamente ha portato ad una componente difesa più che rispettabile per le possibilità pakistante, specie nell'intelligence. Tutto questo per dire che si è parlato molto di Rafale, ma non ho dubbi che le cause di una tale debacle siano imputabili solo in minima parte al velivolo in sé.
  18. Nepali Me

    Juventus 2024/25: il grande inganno dell'anno zero

    Concordo in buona parte col post d'apertura. Giustamente si può pensare a più fattori per determinare il lavoro fatto da Giuntoli in due anni di Juventus. Il bilancio che doveva essere alleggerito, al momento, con ingaggi inferiori ma ammortamenti superiori non s'è alleggerito granché. Sono stati ceduti molti giocatori anziani e alla frutta, ma anche molti giovani molto promettenti che stanno facendo le fortune dei club che hanno investito su di loro. Parlare di ringiovanimento, in questi termini, viene difficile. Perché sì, non sono arrivati giocatori over30. Ma non è che Douglas Luiz, Koopmeiners, Nico Gonzalez e Kelly siano dei ragazzini del 2005. Ad oggi nel guardare alle operazioni di mercato, crescono i rimpianti più che le soddisfazioni, limitate fondamentalmente dagli azzeccatissimi innesti di Kalulu e Thuram. Per quanto riguarda i giocatori presi in prestito, la stragrande maggioranza di questi non si verrà riscattata, per livello del giocatore o per impossibilità economica. Parlo di Alcaraz e Conceicao, ma anche di Veiga e Muani. E' difficile essere felici del mercato svolto, dopo due anni e tante operazioni, se ancora ci sentiamo nella situazione di dover intervenire tanto sul mercato. Il vero disastro si compirebbe se tutto questo lavoro ci pregiudicasse persino la qualificazione alla prossima CL. L'obiettivo minimo sindacale assoluto per una società come la Juventus. Dopo le figuracce barbine nelle tre coppe, nazionali e non, e la scarsissima concorrenza per il quarto posto. Il vero fallimento sarà dover ripartire a ripensare tutto dal principio. Allenatore, titolari, panchinari, preparatori, dirigenti... Che grandissimo peccato.
  19. Nepali Me

    Conflitto India - Pakistan

    Si sta avvicinando, indubbiamente, ma non intende essere un alleato vero e proprio. L'India ha sempre visto come punto inamovibile della propria politica estera il non allineamento, credono molto nell'indian-way, le eventuali alleanze e collaborazioni sono sempre di natura contingente e mai sul lungo termine. Come partirono le sanzioni occidentali nei confronti della Russia, l'India prese volentieri le parti (e le risorse...) del Cremlino, nonostante le pressioni occidentali. L'India nel suo profondo resterà sempre una nazione anti-occidentale, che per loro è sinonimo di anti-coloniale, ma questo non li rende certo filo russi o filo cinesi, come non li ha mai resi filo comunisti o filo atlantisti. Il suo procurement militare è un fulgido esempio di questa volontà del non schierarsi. Materiale russo-sovietico, misto a materiale occidentale (spesso francese...), rapporti complessi con Israele, ondivaghi con Londra e Washington, persino con Roma. L'India ha come nemici chiari e dichiarati Cina, Pakistan e Bangladesh. Ciò che porterà loro vantaggi nei confronti di questi tre stati, che considera strangolatori e fomentatori delle divisioni interne, lo faranno. Ma mai al costo di allinearsi completamente ad un blocco o all'altro, perché il loro più grande timore è tornare sotto il controllo della superpotenza talassocratica di turno. Dopotutto, il loro spirito nazionalistico fonda le basi sull'indipendenza strappata col sangue dagli inglesi, trauma tutt'altro che dimenticato nel cuore degli indiani. Percezione fomentata dalla continua assistenza occidentale al Pakistan, tra l'altro.
  20. Nepali Me

    Conflitto India - Pakistan

    Non saprei, sai? La Cina ha tutto l'interesse che il Pakistan resti un paese "stabile", nel limite del possibile. Parliamo di uno stato estremamente militarizzato, finanziariamente fallito da tempo, mantenuto in vita solamente grazie al fondo monetario internazionale, anche grazie alla spinta politica cinese e ai suoi investimenti. Stato fondamentale per la strategia cinese per una serie di ragioni: il contenimento dell'India, la Via della Seta (che passerà proprio dal Pakistan) e l'accesso sul mare arabico (bypassando eventuali blocchi navali sul mar cinese), per citarne alcune di macroscopiche. Secondo me ai cinesi questo conflitto piace ben poco. Specialmente se accendesse la miccia anche in Bangladesh, paese che si sta dimostrando sempre più attratto dalle sirene occidentali... C'è da dire che dai primi resoconti di queste ore la supposta potenza militare indiana ne esce ancora una volta con le ossa ammaccate. Gli obiettivi colpiti a discapito delle ingenti perdite subite non hanno certo fatto un fare un figurone a Delhi, anzi. L'India nei fatti è ben lontana dal creare grattacapi alla Cina, che sta su tutt'altro livello da ogni punto di vista, non credo sia così importante per Pechino involvere l'India in un conflitto col rischio di destabilizzare un alleato strategico fondamentale come il Pakistan. Potrebbe invece essere interesse di qualcun altro, che ha mostrato negli utlimi tempi una certa simpatia per Modi e molti dubbi sullo storico supporto occidentale al Pakistan... Non vorrei che l'India si sia sentita autorizzata da qualcuno a procedere in modo più disinibito del solito, visto che l'attuale governo ha messo da tempo la questione Kashmir al centro non solo dell'agenda nazionale, ma soprattutto della propaganda. Ipotesi, sensazioni, sia ben chiaro.
  21. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    E' un osso di pollo, purtroppo per gli ucraini sono finiti per essere il campo di battaglia di qualcosa di MOLTO superiore a loro. Chi vincerà questa guerra, da un punto di vista strategico, lo si capirà non tanto dal futuro dell'Ucraina in sé, ma da tutto il contorno... Pensare di identificare il vincitore in base a quanti kmq diventeranno russi, secondo me, rischia di guardare il dito anziché la Luna.
  22. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Contesti da cui si sono ormai già ritirati da tempo, senza nemmeno preoccuparsi di avvisare i propri alleati delle loro intenzioni (vedi A-stan). Del nostro aiuto lì non sanno nemmeno cosa farsene, le missioni di "peace-keeping" sono già archiviate nella storia. Se mai un punto che prima o poi dovrà essere giocoforza sollevato è quello della presenza militare americana in Europa, dato che qui stazionano tutt'oggi 80k militari americani. Prima o poi qualcuno solleverà dubbi sulla loro utilità, e li vorrò proprio vedere come farà Trump a giustificarne la permanenza dato che dubito voglia riportarli tutti quanti a casa... Ma io sono perfettamente d'accordo con te, è una politica che indebolirà gli Stati Uniti in primis e che farà perdere loro l'Europa, un continente che continua ad avere un valore strategico immenso. Ma pare si siano davvero convinti di andare in quella direzione, non si può fare altro che prenderne atto, mantenere toni civili (difficile) e rapporti decenti (difficilissimo) gestendo il distacco. A me spaventa molto questo processo, pur nascondendo un potenziale di crescita importante per noi e l'UE in generale. È un'occasione, se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, per guadagnare indipendenza strategica per la prima volta dal 45. Ciò che mi preoccupa è che tale processo è affidato ad una classe politica impreparata a questioni di tale portata, cresciuta su valori economicistici e che mai avrebbe pensato di dover gestire un processo di cambiamento di questo tipo. Non parlo solo dell'Italia, ovviamente.
  23. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Preparata o no, secondo me non fa un'enorme differenza. Si è visto di nuovo che le distanze tra Ucraina e Stati Uniti sono ormai quasi incolmabili. Piaccia o no, stanno cadendo molte delle certezze e degli equilibri di pace e difesa in Europa, come non accadeva da decenni. A Londra, a sensazione, il vero topic non sarà la pace ucraina, ma il destino della difesa europea nel prossimo futuro. Gli Stati Uniti si chiamano fuori. Dall'Ucraina, ma anche da tutto quello che accadrà da lì in avanti. Vogliono tornare a mettere tra noi e loro i 6000km di acqua che ci separano. Ora a Londra si discute di cosa capiterà dopo, soprattutto. L'Europa è nuda, Trump l'ha spogliata e sta di fatto legittimando ogni attore interessato a farne ciò che più gli aggrada. Forse non ci rendiamo conto della portata dei discorsi in atto. Siamo in un punto di svolta che genererà conseguenze enormi sul nostro futuro e su quello di questo continente. Possiamo solo sperare che prevalga il buon senso ed un sano realismo, cosa di cui purtroppo mi pare che le classi dirigenti europee latitino non poco.
×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.