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Nepali Me

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Tutti i contenuti di Nepali Me

  1. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Fabbri è stra-interessante sa ascoltare, lo seguo da anni. Consiglio di procurarsi "Scenari", se ancora presente in edicola. L'ho trovato molto interessante. Personalmente penso valga la legge tra mercanti. Chiedo 100 per avere 50. Zelensky sa che nessun europeo scatenerà mai la 3° guerra mondiale per l'Ucraina. Vuole, però, maggior sostegno, dato che siamo di fatto la sua unica speranza di uscirne vivo. Ad oggi la vogliono vincere sul campo di certo. Se si siederanno a trattare seriamente sarà solo quando penseranno di poter (voler) più vincere questa guerra. Ad oggi mi sembra si sia ancora troppo lontani da questo punto, ahimè.
  2. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Quando e come finirà questa guerra dipenderà da ucraini e russi soltanto, alla fine. Per me i russi scenderanno a compromessi solo quando avranno la sensazione di non poter vincere in modo convenzionale il conflitto. Mentre gli ucraini potrebbero cedere alle pretese russe solo quando le perdite enormi e la caduta del governo non lascino spazio ad alternative. Insomma, a me pare che entrambe le parti per ora si siano limitate a pretendere l'una la resa dell'altra, concedendosi solo di concordare sui corridori umanitari, che pare purtroppo siano già saltati, con tanto di prevedibile scambio reciproco di accuse. L'orizzonte temporale che permette ai russi di continuare il conflitto credo che al momento non lo conoscano nemmeno a Mosca. Dipende da troppi fattori, solo una parte di questi tecnici o logistici. Dipenderà molto anche da come ne uscirà l'economia russa da qui in avanti. Per permettere ad entrambe le parti di trovare un compromesso reale, secondo me, bisognerà attendere che entrambe desiderino realmente la fine delle ostilità a tal punto da rinunciare a qualcosa che oggi vedono come irrinunciabile. Come un governo occidentale e democratico in Ucraina (inaccettabile dal lato russo) e l'effettiva indipendenza o annessione di rilevanti porzioni del territorio ucraino (inaccettabile da parte ucraina). Speriamo che le due parti si "stufino" in fretta.
  3. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Avremo conferme comunque nel giro di pochi giorni, in un senso (bluff?) o nell'altro (reale contingente di rinforzo?). Nel frattempo speriamo che i corridoi umanitari (che pare siano già saltati, purtroppo) reggano il più a lungo possibile. Se il tenore delgi scontri si dovesse alzare, come prevede l'intelligence americana, aumenteranno notevolmente le vittime civili.
  4. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Buongiorno Ico, giusto per esserne certo, spero che la tua frustrazione non sia dovuta ai miei messaggi. M'è sorto il dubbio che parlassi di me avendo giusto cambiato nickname di recente, ed avendo postato parecchio qui dentro negli ultimi giorni. Dal canto mio purtroppo di certe cose ne capisco qualcosa e cerco di riportare quanto capisco e quanto so, in realtà abbastanza poco, sapendo che per molti certi argomenti sono ostici e difficilmente accessibili, ma credo di averlo fatto in modo rispettoso. Se sono sembrato irrispettoso o addirittura divertito, ma davvero fatico a capire come sia potuto accadere, me ne scuso, non era certo intenzionale. Voglio però chiarire un aspetto: una cosa è interessarsi ed approfondire un argomento, un'altra è provare gusto nell'assistere a certe cose. La guerra non fa schifo solo agli psicopatici, punto. Come fanno schifo la morte, il *, le malattie neurodegenerative, i terremoti, i maremoti, le eruzioni vulcaniche, la mafia, le discriminazioni, etc etc. Eppure non credo che becchini, oncologi, neuroscienziati, sismologi, vulcanologi, criminologi e sociologi siano un ammasso di psicopatici, o no? Dal canto mio trovo interessante capire come si svolgono certi drammi, perché farlo può essere doloroso e shockante ma ci avvicina alla reale percezione di come vanno le cose in questo disgraziato mondo. La mia compagna studia le malattie neurodegenerative, per lavoro, per interesse, potremmo dire per passione. Questo non le impedisce di provare estrema empatia nel vedere le persone spegnersi lentamente e perdersi nella loro stessa testa. Una mia cara amica paleontologa studia spesso le ossa umane, ma mica ci gode nello scoprire come è trapassata la gente qualche migliaio di anni fa. Tornando in argomento, è più che comprensibile fermarsi ad una posizione di ferma condanna verso la guerra come soluzione per le diatribe internazionali. Non solo è comprensibile, ma è del tutto condivisibile come posizione. La guerra è un abominio assoluto che va evitato sempre e comunque. Ciò nonostante, da che uomo è uomo, la guerra c'è e c'è sempre stata, che i popoli la desiderassero o meno, bisogna comunque farci i conti. Capire il perché c'è ed il come si svolge aiuta a capire il mondo, per come la vedo io. Ciò detto, confido che il tuo messaggio non fosse comunque riferito a me. Mi scuso per il pippone.
  5. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Sicuramente tra pianificazione, organizzazione e coordinamento qualcosa è andato storto. Sul convoglio molti esprimono in sostanza le tue stesse perplessità. Dalle foto si vedono una marea di camion e pochissimi mezzi da prima linea. Non escluderei nemmeno che sia parzialmente una mossa politica atta a dimostrare di avere a disposizione una colonna logistica apparentemente illimitata, in grado di sostenere il conflitto più a lungo di quanto non dimostrato fino a qui.
  6. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Buonasera Jolly. I fattori possono essere diversi, secondo me. Di certo c'è che in 8 giorni di conflitto i russi non hanno ancora stabilito del tutto la supremazia aerea, la cosa ha dell'incredibile per me. Ci sono video di jet ucraini ancora in volo, così come ci sono video di droni che combattono ancora con efficacia. Evidentemente anche le difese radar non sono del tutto spente. Non si spiegherebbe altrimenti come mai i jet russi continuino a volare radenti (esponendosi ai manpads). Esistono video di mezzi radar russi in funzione accompagnare le colonne di blindati, segno che monitorare lo spazio aereo in Ucraina è ancora considerato importante. Insomma, evidentemente gli sforzi fatti non sono stati sufficienti per stabilire la supremazia in modo netto come ci si aspettava. Fatico però a credere sia stata una questione "tecnica" a limitare tanto le sortite. Molto più probabile sia questione di logistica o di pianificazione, appunto. Per esempio, si pensava di ottenere certe strutture nei primi giorni di guerra (parlo soprattutto di aeroporti), ma ci si è solo parzialmente riusciti. Anche qui, gli eliassalti tanto cari alla dottrina russa si sono dimostrati una mezza catastrofe, con perdite pesantissime e risultati davvero modesti, se non disastrosi. Si pensava che le batterie terrestri russe, da sempre un'eccellenza mondiale (a livello dottrinale i russi hanno sempre tenuto moltissimo all'artiglieria) fossero capaci di assorbire il grosso delle richieste di supporto durante le avanzate, lasciando all'Esercito la responsabilità di coordinarle. Anche qui, però, pare che i razzi consumati dagli MLRS russi siano stati usati quasi completamente nelle prime 48h del conflitto, questo spiegherebbe a sua volta come mai molti di questi mezzi sono finiti intatti nelle mani degli ucraini (chi mai difenderebbe un mezzo senza munizioni al costo della propria vita?). L'aviazione russa probabilmente avrebbe dovuto mantenere la superiorità aerea, cosa che le è riuscita solo parzialmente, occupandosi solo sporadicamente delle missioni contro obiettivi al suolo, colpendo solo obiettivi strategici fuori dalla portata delle batterie terrestri. Chiaro però che se si manca l'obiettivo di controllare gli aeroporti nemici, se il proprio aeroporto militare viene colpito, se l'esercito a terra chiede molto più supporto del previsto, gli aerei nemici continuano a decollare ed il nemico riceve manpads a migliaia, non tutto può andare come previsto inizialmente. Questo spiegherebbe non solo l'esiguo numero di mezzi impiegato rispetto alle enormi potenzialità russe, ma soprattutto spiegherebbe l'assenza totale di bombardieri strategici e l'esiguo numero di cacciabombardieri moderni attivi nel conflitto. Oltre alle perdite eccessive, ed il naturale consumo di materiale, il problema dei rifornimenti sembra infatti essere diffuso su tutte le FA russe impiegate nel conflitto. MLRS senza razzi, mezzi e navi senza benzina, rinforzi che arrivano in ritardo, corpi non recuperati, interi reparti lasciati a sé stessi, etc. Questo testimonierebbe ulteriormente quanto abbiano sottovalutato l'attrito generato dal conflitto, sottostimando perdite e rifornimenti. Purtroppo, se queste sono le cause della lentezza dell'avanzata russa, c'è poco da sorridere. La tregua potrebbe essere un modo per rinfoltire di uomini, materiali e munizioni le FA, apportando le necessarie integrazioni ai reparti. Il rischio è che nei prossimi giorni, una volta ristabilita l'efficienza e l'ordine, si possano vedere scontri decisamente più violenti di quelli visti fino a qui.
  7. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Molto interessante, ti ringrazio
  8. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Nessuno, ma proprio nessuno, si permetterebbe mai di fare paragone con la nostra libertà di espressione e la loro. Chi lo fa è perché non ha la banché minima idea di cosa stia parlando.
  9. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Apperò! Vederlo staccarsi da terra dev'essere stato incredibile
  10. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Apperò... Una piccola chicca, anche se da confermare e verificare. Mi è arrivata questa foto, si parlava giusto ieri dell'incredibile vicinanza sottocosta dell navi da sbarco anfibie russe. Qualcuno ha forse fatto arrivare i missili giusti a Kiev?
  11. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo, anche se a terra. Una vera pietra miliare del mondo dell'aviazione. Ci sono cose più importanti a cui pensare, sicuramente, ma per un appassionato come me resta un colpo al cuore. Colpo al cuore che anche gli ucraini stessi avranno sentito, era un piccolo pezzo di orgoglio nazionale.
  12. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Casomai ci fossero ancora dubbi sulle intenzioni di Putin, le sue parole non lasciano spazio a dubbi e interpretazioni. Tralasciando quello che succede sul campo, incluso il bombardamento della più grande centrale nucleare d'Europa.
  13. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Già. La frustrazione è molta. Basterebbe un passo indietro da parte di Putin per cominciare a normalizzarla.
  14. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Ecco cos'era... si parlava di una nave in fiamme, alcuni si aspettavano addirittura fosse una delle navi da sbarco russe.
  15. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Credo che la Russia, ad inizio conflitto, ambisse molto di più. Non sono convinto sarebbe disposta ad accettare questo tipo di proposta dopo una sola settimana di combattimenti, specialmente ora che sta facendo i primi progressi.
  16. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Da qualche anno abbiamo decisamente aumentato. Ma è ancora poco, nel complesso. Specialmente se uno si va a vedere le ripartizioni di spesa, e va a vedere quanto spendiamo in personale (tantissimo) e quanto in altri elementi che nulla hanno a che fare con la difesa (qualcuno ha nominato l'Arma dei Carabinieri?).
  17. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Credo sia quasi impossibile che oggi si trovi un accordo. L'ideale sarebbe quantomeno trovare una bozza sul cessate il fuoco, almeno in certe aree, per isolare il conflitto e creare gli spazi per i corridori umanitari direttamente su suolo ucraino.
  18. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Essì. Anche perché le capacità di difesa sono cose che si costruiscono e mantengono nei decenni, di pari passo coi centri di ricerca e le industrie nazionali, basandosi sulle alleanze strategiche e provando a prevedere potenziali minacce. Una volta perse certe capacità non è detto si riesca più a recuperare terreno. Quando si decidono le politiche di difesa, si guarda su un'orizzonte temporale minimo di 25-50 anni. Capisco che non siano concetti noti a tutti, si pensa che un aereo da guerra si compri in concessionaria, che costi un po' meno di una Porsche decapottabile, che abbia tempi di consegna stile mobili Ikea, che si paghi a tasso zero e il cui pilota prende il brevetto al volo a vela vicino a casa. Un po' come la politica energetica. Nucleare sì, nucleare no, nucleare bo, anzi no davvero, etc. Speriamo che gli shock patiti dal mondo in questi anni riportino la cittadinanza ed i suoi rappresentanti ad un minimo di razionalità e prospettiva.
  19. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Covid e guerra russo-ucraina sono state due botte allucinanti, un brusco risveglio. Speriamo che finalmente l'Italia sia desta.
  20. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Ma certo, è quel che ho scritto, l'invasione dell'Europa non è alla loro portata. Ma dovremmo ammettere che i russi non ci fan paura solo grazia alla Nato, perché noi da soli non saremmo mai in grado di resistere ad un loro assedio. Ma è solo ed esclusivamente grazie all'antipatica Nato, promossa dagli antipatici americani, che possiamo permetterci il lusso di commentare da casa i conflitti degli altri almentandoci al massimo delle bollette troppo care. Ringraziamo il cielo che ci siamo entrati, visto che nel nostro paese va veramente tanto di moda lamentarsene. Ringraziamo il cielo che non si sia mai fatto il referendum per l'uscita, come per l'uscita dall'Europa, e ringraziamo il cielo che almeno quel 1-1.5% nella difesa siamo riusciti a spenderlo nonostante tutto e tutti. Non intendo citare politici o partiti direttamente in questo topic, andrei clamorosamente OT, ma credo che il messaggio si sia compreso. Dopo decenni di retorica politica, questi grandi promotori del "gli eserciti non servono a niente", "No alla Nato", "Fuori dall'UE", "NoF35", "con quei soldi facciamo ripartire il paese" oggi, con la stessa faccia, votano all'unanimità gli aiuti militari all'Ucraina e spendono parole al miele per la Nato e per gli USA. Ora mi aspetto semplicemente che l'Italia, nel tempo (non di certo domani mattina) rispetti gli oneri della Nato fino in fondo, imparando a sfruttare la protezione di cui dispone per perseguire i propri interessi nazionali, diventando un paese maturo, uscendo da questo approccio sentimentale-adolescenziale tipico del nostro dibattito. Come fanno tutti, anche e spesso a discapito nostro, facendosi un decimo dei nostri problemi.
  21. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    La macchina bellica russa non è da sottovalutare, occhio. E' semplicemente costruita sulle esigenze russe e sul loro modo di percepire i conflitti e le minacce. Non può somigliare alla nostra, ad esempio. Noi dobbiamo difendere una piccola penisola, minacciata dal mare, con confini terrestri che offrono una muraglia naturale e oltre i quali abbiamo i nostri stessi alleati. Una pacchia. Loro hanno un PIL più basso del nostro, con due volte e mezza i nostri abitanti, ed una superficie da difendere 50 volte più estesa. Noi dobbiamo difendere meno di 2000km di confini terrestri, contando pure San Marino e Vaticano. Loro ne devono difendere 15000 solo con Kazakistan, Cina e Mongolia. Poi c'è l'Europa, ci sono le altre repubbliche ex sovietiche, etc. Si spiega così perché loro hanno sempre avuto la necessità di avere mezzi che si muovano sulle loro gambe, relativamente leggeri, capaci di spostarsi sui propri cingoli per migliaia di km senza poter fare affidamento su reti stradali o ferroviarie, in estate ed in inverno. Cioé, questi qualche settimana fa sono entrati in Kazakistan per sostenere il governo locale, e poco dopo invadono l'Ucraina. Sempre per questi motivi devono sostenere un esercito con un numero di mezzi e uomini enorme, spendendo risorse immani per mantenerlo, spesso a discapito della modernità dello stesso. Per dire, in Italia abbiamo a magazzino (e non tutti funzionanti) circa 300 carri, tra carri "moderni" (degli anni 90) e desueti (degli anni 70). Ottimisticamente ne funzioneranno si e no 2/3, dato che non si trovano mai i fondi nemmeno per la manutenzione ordinaria. I russi hanno qualcosa come 2000 carri armati pronti a combattere, e 10000 carri a magazzino. Sì, diecimila. E ne progettano e producono di nuovi nel frattempo, mentre noi non costruiamo un carro armato da fine anni 90. Tutto questo per dire che sì, a livello qualitativo sicuramente non è il top, ma affrontare una guerra contro un esercito con una forza d'impoatto simile non è uno scherzo per nessuno. Putin da decenni ha avviato una politica di ristrutturazione delle forze armate russe, non è vicina ad arrivare al livello americano ma ha fatto passi in avanti notevoli dagli anni 90. Con questo non significa che sia in grado di invadere in autonomia, senza l'uso dell'atomica, mezza europa come fatto negli anni 40. Le invasioni sono cose complicate, difficili, anche quando la superiorità tecnica e numerica sembra schiacciante. Questo stesso conflitto lo dimostra, per certi versi. Con questo lungo messaggio non intendo quindi predire un'invasione dell'Europa. Però ecco, cambiare un pochettino prospettiva sulle forze armate europee, quella sì. Dato che quando un governo stanza l'1% del proprio PIL in questo settore, contravvenendo pure agli oneri presi con la Nato per non scandalizzare la popolazione, ottiene pure come risultato la fioritura di comitati "NoF35" e similari. La verità è che abbiamo speso poco, troppo poco, per troppo tempo.
  22. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Come scrivevo qualche giorno fa, l'esercito russo è un esercito non certo formidabile a livello qualitativo, ma è un esercito potente, senza dubbio. Fatto per fare la guerra sul serio, non nelle simulazioni o nelle sfilate. Le sue dimensioni e la quantità di materiali di cui dispone, anche se poco moderni rispetto alle controparti occidentali, lo rendono temibile di per sé. Nessuno infatti ha mai messo in dubbio che la Russia fosse in grado di sconfiggere militarmente l'Ucraina, anche se molti (me compreso) si sarebbero aspettati molte meno perdite da parte russa. In Europa si è speso pochissimo in armamenti negli ultimi decenni, spesso più per non staccare la spina alle industrie nazionali e per non perdere certe capacità, che per reale volontà di costruire eserciti efficienti e funzionali. Sono arci-convinto che se non fosse stato per USA e NATO molti paesi europei, oggi, non avrebbero nemmeno delle forze armate. Ma c'è poco da stupirsi. La Russia negli ultimi 20 anni ha portato avanti una politica militarista imperialista, ed il suo strumento militare lo dimostra. L'Europa al contrario ha portato avanti una politica di smilitarizzazione generale, di efficientazione e di risparmio sui conti pubblici. Cioé, fa scandalo che la Germania voglia raggiungere quota 2% del PIL speso per la difesa, rendiamoci conto. Russia e Stati Uniti viaggiano intorno al 4-5% (ed in quel 4-5% non ci infilano cose che con la difesa non c'entrano nulla, come l'Arma dei Carabinieri, il Corpo Forestale, etc.). Fortunatamente, almeno da noi, MM e AM se la passano decisamente meglio di EI, su cui allo stato attuale ci sarebbe da stenedere un velo pietoso. Ebbé, non mi sorprende Bell'aeroporto a cui essere vicini, se si è appassionati s'intende.
  23. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Tutte quelle navi sotto costa... Se ripenso agli anni in cui si tagliavano dalle spese di mezzo mondo i missili antinave e le batterie costiere... Posso chiedere, se non sono indiscreto, a quale aeroporto ti riferisci? Sentiti libero di non rispondere
  24. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Guarda, capisco il tuo punto di vista, non lo trovo di certo assurdo o irrazionale. L'aumento della violenza e degli assalti degli ultimi giorni, però, era tragicamente ampiamente previsto e prevedibile. Ci sono due notizie che possiamo considerare positive, però. Le sanzioni stanno facendo male sul serio. Non era scontato. I negoziati stanno dando frutto, e si sono estremamente ravvicinati. Quando la guerra in Jugoslavia arrivò al fatidico momento dei negoziati, tra un incontro e l'altro a volte passava anche più di un mese. Qui, dopo una settimana, si parla già di secondo incontro. Segno che entrambe le parti hanno trovato terreno fertile per ottenere qualcosa di loro interesse.
  25. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Lo vedo, lo vedo... dev'essere particolarmente bello quel pezzo d'Ungheria per sorvolarlo in circolo così tante volte
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