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E' l'allenatore che deve farsi seguire da tutti. La società non può far nulla se i giocatori non "riconoscono" e non danno credibilità all'allenatore.
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Tra non essere d'accordo con le decisioni e remare contro c'è differenza...
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Se il giocatore rema contro di lui è comunque colpa dell'allenatore
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Condivido. 3/4 all'anno era l'obiettivo minimo e in una Juve competitiva ai massimi livelli. Nel contesto attuale, e con gli acquisti che abbiamo fatto, potevamo tenerli 10/12...
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Chiellini fino ai 26 anni (quando incrociò Conte e il 3-5-2) di svarioni ne faceva a pacchi. Se vai a vedere ne fece uno clamoroso anche in occasione del famoso rigore di Benatia contro il Real, uscendo a caxxo al limite dell'area...
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C'è un video in cui Huijsen ha affrontato da solo un contropiede degli avversari mandando l'attaccante dove voleva lui oscurandogli il passaggio al compagno. Se fai queste cose a 20 anni significa che sei un potenziale fenomeno. Poi ci sta che a 20 anni fai delle *, Chiellini le faceva fino a 26/27 anni. Lo vidi nella finale di Coppa Italia di Serie C a 17 anni: impressionante, sembrava giocasse contro i bambini
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Il progetto Next Gen ha uno scopo preciso e, peraltro, dichiarato dal dirigente che si è battuto per portarlo avanti (Cherubini). Lo scopo è quello di mantenere sotto il proprio controllo i giocatori che escono dalla U19 per farli crescere e, perché no, creare quel senso di appartenenza che in certi casi può fare la differenza. Ovviamente nessuno (a cominciare da Cherubini) pensa che tutti i giocatori della Next Gen possano fare il salto in prima squadra, l'obiettivo dichiarato era quello di 3/4 giocatori l'anno (che sarebbe stato comunque un risultato straordinario). Tutti gli altri sono giocatori che fanno un anno in C, poi se fanno bene vanno in B o in qualche squadra medio-piccola della A, consentendo alla società di monetizzare con le plusvalenze "sane" di cui parlava Cherubini. I giocatori veramente forti in Next Gen ci fanno giusto qualche apparizione a 17/18 anni...
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Vangelo 😉
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Bisogna rassegnarsi ad una realtà ormai incontrovertibile. Siamo un campionato di livello inferiore rispetto alla Premier e le società inglesi ne approfittano. La Premier esercita grande fascino sui giocatori e loro fanno offerte al ribasso contando sul gradimento del giocatore. Come facciamo noi con gli olandesi o i belgi.
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Un giocatore come Yildiz che giochi in un 4-3-3 moderno ha bisogno di un centravanti che si sacrifichi per lui e che per lui faccia anche il lavoro sporco, perché immagino che tu ti riferisca al Barcellona di Messi, al Real di Ronaldo o al Liverpool di Salah quando parli di 4-3-3 moderno. In pratica dovrebbe essere la "stella" della squadra senza compiti di copertura. Perché un esterno classico è diverso e, del resto, per farglielo fare vuol dire limitargli la capacità di vedere la porta che non è comune per un ragazzo della sua età. Anche se ti riferissi a Del Piero (nel nostro più bello 4-3-3) non dimenticarti quanto correvano i due partner d'attacco e soprattutto di quanto fossero forti anche tecnicamente. Con il contesto attuale (e quello che c'era all'epoca di Motta) spostare 3 metri all'esterno Yildiz, vuole semplicemente dire "disinnescare" il giocatore tecnicamente più forte oltre che quello più lucido sotto porta
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Come Yildiz, quei tre erano/sono attaccanti che partono dall'esterno sfruttando il lavoro (spesso sporco) del centravanti. Perché parlando di Yildiz è giusto anche fare questa considerazione: il fatto che sia "lontano" dalla porta dipende anche dal fatto che non può contare sull'appoggio di un centravanti (Vlahovic) che 9 volte su 10 perde palla...
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Spostare un attaccante (che non sia un centravanti) di 3 metri all'esterno, non è poco, comunque...
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Anche a me non convince il 3-4-2-1 Ed aggiungerei di non farsi illudere dalle due vittorie facili con arabi e africani. Tecnicamente siamo decisamente "migliorabili" (eufemismo)
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Sono parzialmente d'accordo. Yildiz, così come lo era Chiesa, è un attaccante ma non un centravanti. Quindi è normale che ami partire da una posizione defilata rispetto al centro dell'attacco, soprattutto per due motivi: 1) non ha la capacità (o fisicità) di giocare spalle alla porta con l'uomo attaccato; 2) in una zona meno "trafficata" può far valere di più le sue doti tecniche puntando l'uomo. Ma è un giocatore che deve stare più vicino possibile alla porta. Secondo me, non è un esterno da 4-3-3. E se hai Yildiz, secondo me, non puoi fare il 4-3-3 ma devi saper adattare il modulo al tuo giocatore più forte e decisivo in attacco. Poi che Yildiz possa fare abbastanza bene anche l'esterno è vero, perché è un ragazzo che corre tanto ed è anche molto intelligente. Ma non è il suo ruolo. Quindi tornando alla mia obiezione, non si tratta di puntare il dito contro Motta ma di descrivere la realtà del campo. A mio avviso un allenatore di successo deve saper cambiare in base ai giocatori che ha. E tornando a quello che ho scritto ad inizio di questo post, Chiesa è la stessa tipologia di giocatore che deve convincersi (a differenza di Yildiz) che il suo ruolo è quello che gli voleva disegnare Allegri perché è un attaccante. Se si fissa a voler fare l'esterno, tra due o tre anni non si parlerà più di lui...
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Nessun allenatore al mondo avrebbe potuto permettersi di entrare in uno spogliatoio in cui i giocatori avevano condiviso esperienze e momenti "particolari" che, probabilmente, avevano cementato anche i rapporti interpersonali, come è entrato Thiago Motta. Danilo non era solo il capitano. Ma era diventato una sorta di fratello maggiore, un punto di riferimento. Uno a cui tutti volevano bene. Così come non era un semplice portiere Szczesny. E arrivo a dire anche Chiesa. Se entri a gamba tesa su 3 giocatori/ragazzi fregandotene di quello che hanno rappresentato e che hanno fatto per la Juve in un momento particolarmente difficile, dimostrando senso di appartenenza e grande professionalità, perdi subito il controllo dello spogliatoio. E non lo riconquisti di certo ignorando giocatori (mi ricordo che disse di non aver parlato con Douglas Luiz alla vigilia del suo esordio), oppure facendo sostituzioni incomprensibili (esempio, quella di Thuram, autentico dominatore del centrocampo, a Lille), oppure dimenticandosi di giocatori dopo partite stratosferiche (la gestione di Fagioli post Lipsia). I giocatori tra loro parlano. Soprattutto i giocatori ti "giudicano" e ti bollano come credibile o no. E Motta, secondo me poco aiutato dalla dirigenza, ha perso subito credibilità per un atteggiamento incomprensibile. Più o meno quello che successe a Sacchi che si "salvò" solo perché aveva una squadra fortissima che vinse lo scudetto al primo anno. Altrimenti sarebbe finito come Motta...
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La penso come te. Secondo me avrebbe dovuto imporsi di più. E' inconcepibile farsi "bruciare" un acquisto da 50 milioni che sembrava essere il colpo dell'estate scorsa.
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Ti dirò, io lo prenderei anche a 30 milioni. Ha senso perdere un giocatore che, comunque, ha caratteristiche importanti (velocità, senso del gol...) per 5/10 milioni?
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Strano, perché i portoghesi di solito sono così "generosi"...😎
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Sì, è lui. Prima stava al Perugia (ne era stato anche un giocatore)
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Ma quello ex Perugia?
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Ancelotti e Junior sarebbero eccellenti anche oggi
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Il disastro lo ha iniziato Marotta, quando ha speso i soldi di Pogba per prendere due giocatori con la clausola rescissoria...
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Bisognerebbe vedere quanto ha speso il Napoli nei 9 anni in cui gli alzavamo noi gli scudetti in faccia.
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Ti sbagli. Consideriamo fantasioso qualsiasi progetto di cui non si capisce la logica e che, alla prova dei fatti, fallisce. Perché se vuoi fare un progetto di squadra di possesso palla, non puoi escludere Fagioli e Douglas Luiz per far giocare Locatelli e McKennie. Tralasciando i "sacrifici" di Chiesa e Soule per prendere Nico Gonzalez
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Quando non palesemente "fantasiosi", però 😎