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Black&White Legend

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  1. Io mi immagino che venga schierato subito titolare, anche perché ogni minuto è buono per fare rodaggio e capire i compagni. Tuttavia, lo dico in tutta onestà, sarei sorpreso se trovasse immediatamente un feeling perfetto con la squadra. Come dicono quelli bravi il calcio è un gioco di conoscenza e Dusan arriva da un'altra squadra che faceva altro gioco e altra interpretazione di calcio. Sicuramente il resto della squadra avrà una voglia particolare di metterlo a proprio agio, ma penso che un poco di tempo sia anche necessario per capirsi per bene in campo. Per quanto sia bravo ad adattarsi (speriamo sia rapido come solo i campioni sanno essere), non leverei dal mazzo l'opzione di uno start in sordina. Sarebbe assolutamente normale peraltro.
  2. Sempre emozionanti questi inizi, c'è poco da fare...
  3. Se vuoi darti la possibilità di venderlo un giorno devi "lucidarlo" per bene..pure contro voglia. Per me questo è nel caso di Rabiot.
  4. Molti forse si illudono che cambiando allenatore certi giocatori (non faccio nomi precisi, potete prenderne 3-4 della formazione di ieri sera) cambino approccio, si trasformino, diventino di botto...più forti. Magari ringiovaniscano pure e arino la fascia. Io ho grossi dubbi. Per fare una buona torta servono buoni ingredienti. Se io faccio una torta con un miscuglio di asfalto liquido e calce difficilmente verrà fuori una roba non solo masticabile ma anche digeribile, suvvia. Allegri quando ha avuto materiale di qualità qualcosa ha combinato, mi pare. La persona mi sembra poi sempre la stessa, ha solo un po' di capelli in meno e qualche anno in più. Ma non è che parliamo di un tizio che prima giocava con il credo del tiki taka e che improvvisamente ha fatto inversione a U preferendogli la mitica strategia dell'autobus messo di traverso. Forse forse sa che che l'unica maniera per restare in piedi oggi è giocare come si sta giocando? ovvero non giocare e speculare? dico eh... Che razza di calcio pensiamo di fare con 'sta materia prima qui che abbiamo? posseso palla? le verticalizzazioni chi le fa? Locatelli se va bene..ma altri? aperture, triangoli, possesso palla rapido nello stretto. Le facciamo con chi, di grazia? Io non capisco davvero chi pensa a certi, chiamiamoli così, "miracoli".
  5. Quel che penso anche io. Non è certamente poco quel che ha ottenuto Giraudo, ma se il discorso è "ah si arriverà ad una revisione"...non so...ma mi sembra al limite dell'utopistico.
  6. Battaglia importante diciamo vinta dall'uomo Giraudo. I tempi per certe cose sono scandalosamente lente a questo mondo, spero abbia giustizia prima o poi. Sulla Juve e sugli effetti che riguardano il club a seguito di questa decisione (e delle successive possibili conseguenze) onestamente al momento non mi faccio molte aspettative né ipotesi. Mi sconforta sempre come detto che i tempi per arrivare al dunque siano apocalittici. Ma anche qui..alla fine la cosa importante è che prima o poi si riesca a fare luce.
  7. A me per quanto possa valere sono piaciuti sia Arrivabene (che ha parlato poco e niente) sia Cherubini. Meno impacciati di altri davanti ad un microfono. Pavel invece mi sembrava annoiato e lì per caso, nemmeno ascoltava le domande oltre che non capirle. Non proprio una bellissima figura. Anche qui... significa poco...ma dicessi che mi è piaciuto direi il falso. Per il resto credo una conferenza piuttosto lineare incentrata sull'idea che si dovranno fare le cose semplici. Quindi un bel taglio col recente passato in cui si volava forse un tantinello troppo in alto.
  8. Ci sta anche perché ha ricaricato le batterie e ritroverà una Juventus ad inizio ciclo, non a fine. E in questo inizio potrà dire molto probabilmente la sua a differenza del passato.
  9. Fosse stato un banale contatto di gioco avrebbero continuato a giocare. Perisic con il calcetto però ferma Cuadrado che non può proseguire il movimento dopo aver fatto il colpo di tacco che tagliava fuori l'avversario. Come dici giustamente nella dinamica Cuadrado fa un movimento meccanico che porta il suo piede tra le gambe di Perisic (e non ci vedo dolo..per fare quel colpo lì devi fare certi movimenti, guardate a come punti la gamba destra, a come abbassi la spalla sinistra e alzi la destra, a come ruoti la testa e il bacino per cominciare il movimento a saltare Perisic...ha fatto quel che doveva fare). Perisic arriva ed è convinto di andare sul pallone, tanto che carica un po' la gamba penso per intervenire. Sicuramente si accorge anche di essere in "pericolo", però il contatto comunque non riesce ad evitarelo per quanto tenti di ritrarre pure la gamba che comunque non può più fermare. Poi c'è anche il discorso del braccio di Perisic ma onestamente quello mi sembra secondario, i due giocatori erano davvero vicini...
  10. Auguri a tutta la nostra dirigenza molto attaccata anche dai suoi stessi tifosi. Si dovrebbe stare assieme quando le cose vanno bene ma anche quando vanno meno bene.
  11. Piccola nota: sono tornati i lanci di Bonucci E io dico..FINALMENTE! Leonardo è un giocatore che deve potersi esprimere, tanto quanto un trequartista o un attaccante. Ha bisogno di fare quello che sa fare. E se lo fa lo fa anche bene. So che a tanti non piacciono questi lanci...io dico che se canalizzati nella maniera giusta sono qualcosa di estremamente utile; Ronaldo è lì che si sfrega le mani, lui ama questo genere di situazioni. Ho la vaga impressione che Bonucci sarà uno di quelli che più di tutti beneficeranno della "cura Pirlo".
  12. Ce ne andrebbero un altro paio di giocatori simili in rosa. Corsa, temperamento, precisione, proposta. Magari non a livelli stellari...ma insomma...roba concreta, che serve sempre. Non è uno che pascola per il campo.
  13. Il calcio sostenibile, il calcio che ha futuro è chiaramente quello basato su ragazzi come Weston. Penso che l'ultima Champions abbia fatto capire a molti che le squadre composte da ragazzi giovani, freschi, talentuosi ovviamente e soprattutto con grande vigore fisico (Lipsia e Lione) e con grande affidabilità fisica sia una strada da percorrere. Tanto più in questa fase storica dove di quattrini ne circolano meno e quei pochi vanno spesi bene. A me Weston, pur conoscendolo pochissimo, mi rimanda con la mente proprio inquesta direzione. Sarà che arriva dalla Bundes, sarà che è giovane, sarà che ho in mente l'atletismo di Lipsia, ma anche Borussia e altre...mi dà una sensazione piacevole. Che mancava da un po'. Per cui benvenutissimo, lui e tutti quei colpi di questa fattura. Al di là del valore di campo che chiaramente andrà scoperto e valutato. Ma in partenza è una idea di calciatore che ci mancava...da un pezzo.
  14. Se le caratteristiche autentiche di Arthur sono quelle del Pizarro che fu, che vedo viene citato spesso, abbiamo trovato un giocatore fondamentale sia per l'equilibrio che per il ritmo del gioco che verrà dato alla manovra. Ritmi più sostenuti, giro palla più rapido e tambureggiante.
  15. Zidane è l'eleganza suprema fatta uomo con un pallone tra i piedi. Mi ritengo essere stato fortunato ad averlo visto giocare alla Juventus dal vivo, un autentico genio inarrivabile.
  16. I soldi spesso aiutano a farsene una ragione. Almeno si spera. Comunque non sarei sorpreso se tra le cose dette per convincerlo ci fosse una sorta di promessa di rivalutare la sua posizione tra qualche anno da parte del Barcellona. Discorsi magari fatti anche in presenza della Juventus. Cose non scritte ovviamente. Non parlo di qualcosa di simile al discorso Morata - recompra ovviamente...ma un qualcosa di informale. Nel calcio di oggi ci sta quasi tutto...
  17. Attorno ad ottobre ipotizzai lo scenario di Pjanic da vendere. All'epoca non era una delle idee più frequenti.. Ma devo dire che la formula trovata mi sorprende. Molto molto. Sembra una bella scommessa per tutti questa operazione, son curioso di capirne di più tra qualche mese. Ora è tutto molto fumoso.
  18. Ho immaginato per un momento il Cristiaragorn che parte e va verso gli orchi lotitiani al grido di...."per Sarri!".. Mmm...non mi convince troppo però 'sta visione .. Un bel vedere i ragazzuoli operativi comunque. Faccio finta che sia una specie di nuova stagione per gradire ulteriormente
  19. Ma infatti almeno per come la vedo io un giudizio completo e definitivo sulla figura di Alessandro Del Piero la avremo solo quando diventerà Presidente del nostro club. O comunque avrà una carica operativa di rilievo, adeguata a quel che è in grado di fare. Non so onestamente se sia poi nei suoi piani, oggi come oggi (o anche domani). Magari non gli interessa neppure e si parla del nulla. Ma le opportunità ci saranno probabilmente, se avrà voglia e ambizione di farlo. Me lo auguro comunque come detto. Perché ho la sfera affettiva che ha adorato il campione di mille battaglie che vorrebbe rivederlo più vicino alla Juve. Non so quante partite ho visto al Dell Alpi da pischello. Ci sono cresciuto assieme. Per quanto lo ritenga enigmatico, volutamente e scientificamente enigmatico, ha comunque un modo di fare e di porsi per cui stravedo. ll famoso stile. Anche se alle volte penso che la sua troppa educazione finisca per ritorcersi contro in un mondo dove devi essere diretto e un po' squalo per salvarti. E dove devi esporti, anche se vorresti farne a meno. E poi perché ho la curiosità di vedere l'uomo Del Piero al comando, che decide e che dà la rotta da seguire. Onestamente lì mi sembra un foglio tutto bianco, intonso. Non ho assolutamente idea di cosa, eventualmente, aspettarmi. Ho una idea, certo, ma potrebbe anche essere sbagliata. D'altra parte solo quando devi operare davvero, nei fatti, ti poni il problema sul da farsi.
  20. Nedved è il il nostro Zanetti, tanto per farla semplice. "Potevo andare dappertutto ma non all'Inter". Parole sue. Esempio banalissimo da paura...ma rende bene anche che forza possano avere le parole, che peso possano avere. E che conseguenze. Pavel è uno che ha sposato la Juventus. Che ha la faccia tosta di dire cose anche non condivisibili. È diverso da Del Piero. Che, secondo me, ha una intelligenza sopraffina...mi sembra un uomo speciale e che saprebbe stare in questo e in altri mille mondi. Ma che forse non è tagliato su misura per sporcarsi le mani quando si tratta di farlo. In nome della Juventus. Non è una colpa non saperlo fare. Ma la vita alle volte ti costringe a farti la domanda "lo voglio fare davvero?" Pavel è un che ha lavorato per la Juve, che sta lavorando per la Juve...e che forse ci lavorerà ancora a lungo. Non si tratta solo di scelte professionali delle persone. Bisogna anche chiedersi perché Pavel è arrivato lì su una scrivania in via Druento e Alex no. Eppure Alex è stato protagonista di una cosa enorme. Ce lo ricordiamo tutti lì in mezzo ad un prato con Boniperti. Alzi le mani chi non sognò ad occhi aperti. Ma fu un sogno e stop, poi ci fu il risveglio. Le persone hanno tante sfaccettature. Puoi essere stra-perfetto per un lavoro...ma se manchi in una caratteristica qualcuno sarà selezionato al tuo posto. Forse un domani quando la Juventus sarà gestita da altro gruppo dirigenziale allora sarà il turno di Alex. Che avrà modo di esprimere il suo modo di essere juventino. Evidentemente ad oggi il suo modo non collima con quello di chi è operativo. Qulaunque sia il pensiero di ognuno di noi sarei comunque molto curioso di vederlo all'opera. Non solo come manager...ma per capire che linea di pensiero adotterebbe in talune situazioni in cui si è chiamati, giocoforza, a schierarsi. Molto spesso quando scendi in trincea devi sporcarti le mani. Anche se non vuoi.
  21. Totti è una cosa sicuramente diversa da Del Piero, ma questo in partenza. Romano, romanista...c'è un attaccamento secondo me diverso da tanti altri. Mi piace il termine "viscerale". Ecco, Totti si presta bene come esempio. Se Totti oggi critica la sua società lo fa per una forma di amore che arriva da lontano, molto lontano. Noi juventini forse possiamo solo immaginarlo. Solo lui lo sa cos'è la Roma per lui. Uno che è cresciuto nella Roma e con la Roma; e che poi vede davanti a se americani, ecc che gli dicono "tu fai così e tu fai cosà". Che decidono il futuro di un club e il suo futuro. Capite che se gli viene un po' di risentimento, penso ci stia pure. È come se il primo per strada pretendesse di sapere e volere più bene alla nostra mamma di quanto ne possiamo volergliene noialtri. Del Piero non è nato con la Juve. Ma è cresciuto, piuttosto, con la Juve. Poi ha costruito una carriera pazzesca con lei. Tanto da essere, secondo me almeno, il più grande giocatore della storia della Juventus. Ma personalmente scindo l'aspetto di campo da quello extra campo. Volete l'esempio di Zanetti? forse è il giocatore più amato di sempre dell'Inter. Non credo di aver mai visto una minima retromarcia di quest'uomo quando si parla di temi interisti spinosi. Sempre barra a dritta, pur sapendo che ci saranno milioni di juventini che gli faranno pesare un certo suo modo di essere e di pensare. Ha anteposto qualcosa ad altro, per farla breve. Non so cosa sia, ma è una scelta. E ripeto: c'è chi ha il coraggio o anche la facciatosta di farlo...e chi no. Alle volte certe persone finiscono anche per fare brutte figure per effetto di queste scelte; ma non gliene frega niente, affondano con chi hanno "sposato". Nella buona e nella cattiva sorte, dicono nei matrimoni. Non dico che siano più intelligenti queste persone. Dico che hanno fatto una scelta, forte..forse anche rischiosa. Quel che dico è che ci sono giocatori pronti anche a fare figuracce per amore del proprio club. Totti è una cosa talmente grande per la Roma e Roma stessa che è anche difficile capire dove finisca lui e dove finisca quel club. Con Del Piero è già diverso, non rilevo quella identità sopravvonibile tra lui e club Juventus. Ci sono dei punti per cui si notano i "layer" sfalsati. Poi è evidente che c'è il mondo e il punto di vista del tifoso e c'è il punto di vista dello sportivo, della persona di buonsenso. E di chi volete. Se si parla di identità pura e appartenenza totale ad un club, a quello che rappresenta..alle sue scelte storiche, ecc...penso però che non siamo tutti uguali.
  22. Del Piero è stato un grande giocatore. Grande espressione di "giocatore da Juve". Ma esiste un confine che solo pochi, pochissimi, hanno il coraggio di varcare quando si tratta di incarnare al 100% i colori (nel bene e nel male) di un club. Quando si tratta di fare una scelta in pochissimi non ci pensano "e vanno". Lui è uno che pensa. E chi pensa è solitamente uno intelligente perché valuta le conseguenze. Ma certe volte non si deve valutare l'intelligenza e il modo di essere "posati" delle persone. Bisogna valutare la loro profonda e autentica onestà di pensiero, quanto sia reale il loro pensiero e quanto sia artificiale. Alex in qualcosa è artificiale. Questo nulla toglie alla grandezza del campione, semmai toglie qualche decimo di punto (o punto in base alla scala che si vuole adottare) al "patentino di juventinità". Che spetta a pochissime persone nella storia. Uno come Chiellini per farvi capire è pronto ad entrare a gamba tesa, metaforicamente parlando. Abbiamo visto che alla fine non ha paura di esporsi, prendendosi anche le critiche. Oneri, onori del voler fare ed atteggiarsi così. Sono scelte, anche professionali (parlo della carriera post calcistica). Ci sono ex che scelgono di restare vicini al club col quale hanno fatto la storia, schierandosi. E ci sono quelli che si allontanano. E poi ci sono quelli che cercano di fare gli equilibristi, forse i più enigmatici. Alex in parte lo è. C'è chi è in grado di schierarsi e chi no...è solo un fatto naturale.
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