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Il 'What If' di Luis Suarez: "Nel 2012 volevo andare alla Juventus, ma alla fine sono rimasto al Liverpool"
Godai ha risposto a SuperT Discussione Juventus forum
Giorgio si sarebbe (forse) risparmiato un mozzico -
I giocatori della Juventus e Tudor a cena al ristorante di Bonucci
Godai ha risposto a EJ97 Discussione Juventus forum
Douglas Luiz allegria portami via -
Sono contento di aver reso l'idea sulla grande carica di entusiasmo del nostro ex-Mister
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Di tutti i giocatori che ho visto stasera, 3 al massimo 4 sono da Juve, non di più: tutto il resto, o oneste riserve (se va bene), o autentico ciarpame. Detto ciò, la squadra ha fatto una buona partita, soprattutto dal punto di vista caratteriale, dell'impegno e della carica agonistica. Ci voleva una vittoria (speriamo) scacciacrisi: i ragazzi ne avevano un bisogno quasi disperato. Ora, diamo tempo a Mister Tudor di lavorare: ma già si vede la differenza tra uno che ha personalità e un palle mosce che intristirebbe pure un ubriaco in mezzo alle ballerine del Carnevale di Rio.
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Ma io non nego l'importanza della preparazione tattica delle gare, ci mancherebbe. Solo che, senza una base tecnica di prim'ordine (una base squisitamente individuale), tu puoi avere tutta l'organizzazione che vuoi: perderai in maniera INELUTTABILE. Anche perchè, se ci pensi, è impresa assai bizzarra parlare di collettivo di valore senza possedere, PRIMA, eccellenti qualità individuali, ti pare? Uno stile di gioco, uno schema, si può realizzare se i giocatori sanno passare bene la palla, dribblare, marcare, controllare e stoppare il pallone come si deve, fare filtranti, fare assist, calciare le punizioni, tirare in porta, colpire di testa, inventarsi una giocata improvvisa, fantasiosa e inaspettata ecc ecc Infine, una squadra deve avere anche uno spogliatoio unito, un carattere e uno spirito dentro, che, quando le differenze si assottigliano, fanno la differenza. Queste cose devono far parte della maglia azzurra (e di quella bianconera), perché è la storia che lo dice: e un sostenitore di esse LO DEVE PRETENDERE, perché è conscio della realtà sportiva che tifa. Chiaramente, poi ci sono i cicli più o meno ricchi e fortunati.
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Lo so, e ti capisco (anch'io, vengo da quegli anni). E' una posizione che rispetto: è comune a diversi fratelli bianconeri, per delle ragioni che hanno una loro fondatezza logica. Tuttavia, quando gioca l'Italia, io non riesco a distaccarmene (e non voglio): sento il peso della Storia; di emozioni stratificate nella memoria e di imprese che ho potuto solo leggere nei libri di storia del calcio. Ripenso alle immani energie che la Nazionale sa mobilitare quando vince i Tituli importanti: niente è paragonabile a quei momenti, nell'ambito dell'esperienza sportiva; niente. E così, se non andiamo bene, mi fa male. Ecco, è questo
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Concordo, dalla A alla Z. Sugli attaccanti, adesso non ne abbiamo di livello, ma torneranno, perché l'Italia fa parte dell'Élite del calcio mondiale da un secolo, e così sempre sarà. Bisogna ripartire dalle qualità tecniche individuali, da coltivare ed esaltare fino allo sfinimento nelle scuole calcio. Poi, e solo poi, ti puoi permettere il lusso delle disquisizioni tattiche. Perchè il calcio è uno sport di squadra, sì, ma la differenza, dalla notte dei tempi, la fa sempre la qualità individuale; la capacità tecnica (diverse a seconda dei vari ruoli, naturalmente): senza di esse, ogni discorso che vuole parlare seriamente di pallone, è del tutto irrilevante. Aria da dare alla bocca: niente di più.
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Se non altro si è posto rimedio alla indegna figura del primo tempo. Onore, capacità di reazione, rifiuto dell'umiliazione, devono essere tratti fondativi e intrisi nel profondo, per una maglia come quella azzurra. Chi non ha queste caratteristiche, non può stare in Nazionale. Questa partita dovrebbe far riflettere in molti.
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Esatto. Perché, sai, basta aggiustare un pò le cose, e l'entusiasmo magicamente può tornare. Prendi gli spagnoli: ormai, sono quasi 20 anni che hanno operato e costruito bene. Da nazionale di secondo piano, sono diventati una potenza di riferimento del calcio mondiale (anche se sono fermi a un solo Mondiale, che è oggettivamente poco, ma gli Europei sono parecchi): con campioni e vittorie, chiedi ai loro giovani se il calcio gli piace ancora o no. Scommetti che ti diranno di sì? Questo, nonostante il modo di passare il tempo dei ragazzi, i social, le poche capacità di attenzione prolungata, e tutte le altre cose negative presenti nelle società odierne, siano siano gli stessi in tutti i paesi occidentali.
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Non abbiamo fuoriclasse in nessuna zona del campo. Poi, concordo che le mancanze più vistose siano nel reparto avanzato. Questo, senza dubbio. E' necessario rimettere la tecnica individuale al centro delle scuole calcio, e non dare più spazio ai fissati della tattica e degli schemetti che scimmiottano altre scuole calcistiche che ci sono culturalmente estranee. Ciò non significa che devi giocare catenaccio e contropiede, naturalmente; ma cercare di vincere e, se possibile, dominare le partite a modo nostro, con le caratteristiche che ci hanno sempre contraddistinto in tutta la nostra gloriosa storia. Ovviamente, se prima non riformi tutto il sistema della governance del nostro calcio, ogni altro tipo di discorso diventa inutile
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Si farà; vedrai, Bro. Il pallone fa parte del DNA del costume e dei valori culturali del nostro Paese. Lo so che i ragazzi sembrano, attualmente, amare meno il calcio: tuttavia gli stadi stanno tornando pieni nonostante le nostre squadre, a livello internazionale, siano mediocri; e la passione, pur essendo obiettivamente minore, c'è ancora e ci sarà sempre. Quello che manca è tutto quello che ti ho scritto sopra. Certo, il panorama, in questo, intollerabilmente lungo, momento, è desolante, questo sì.
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No, non penso che ci salverebbe, tuttavia, sono certo che con un CT degno di questo nome, tali orripilanti figure non le faresti. Poi, concordo con te che qui c'è tutto un movimento da ricostruire: DALLE FONDAMENTA. Ma l'Italia è una delle grandi storiche del calcio mondiale, ed è destinata a tornare nel posto che, DA SEMPRE, le compete. Questo, è un fatto oltremodo inevitabile. Solo che, su tempistiche e modalità, siamo ancora in alto mare. E c'è da fare un reset generale. Questo è quanto.
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Pure tu c'hai ragione Comunque, speriamo di no; io non so (a parte Conte e forse Allegri, che non fa un calcio propositivo ma è un ottimo gestore e, onestamente, in azzurro ce lo vedo) chi potremmo mettere sulla nostra panchina, ma una cosa la so: SPALLETTI E' TOTALMENTE INADEGUATO AL RUOLO CHE RICOPRE. Questo è quanto.
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Come per la Juventus, quando si indossa la maglia di una Nazionale come la nostra, con la storia e il blasone che ha, ANCHE IN UN MOMENTO STORICO DIFFICILE, E SENZA FUORICLASSE, è assolutamente inammissibile fare queste figure. Non lo si può accettare, PER NESSUN MOTIVO. Inadeguato il nostro ormai (grazie a Dio)ex allenatore, totalmente inadeguato questo CT. Squadra e staff tecnico da rifondare, negli uomini e, soprattutto, nello spirito e consapevolezza del peso che la maglia azzurra impone. Federazione di incompetenti e saltimbanchi. Vergogna.
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Ufficiale: Thiago Motta non è più l'allenatore della Juventus, squadra affidata a Tudor
Godai ha risposto a JuveeeeAle Discussione Juventus forum
Abbiamo, finalmente, portato la partita dalla nostra parte -
ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile
Godai ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Per quanto riguarda Miami, invece, ieri non ho visto quasi niente, quindi commento i risultati senza entrare nel merito di giudizio tecnico di match, ma solo con considerazioni di ordine generale: 1) intanto, di Pallino ho già parlato; mentre registro la buona vittoria del Wizard in rimonta contro il Big Server francese Halys (17 ace, ieri), che era in forma e al BR in carriera. Non è banale batterlo su una superficie così rapida (completamente diversa dall'assolato, limaccioso, strato cementizio di Indian). I primi turni sono spesso insidiosi. Bella prova anche di carattere, guardando il punteggio. 2) Ormai, le controprestazioni del Mio Stramboide non sorprendono più. Certo, farsi eliminare sul cemento 6/2 6/3 da Munar, dà la misura della profondità della crisi, fisica, tecnica, tattica e psicologica con cui è alla prese Daniil. Nessuno, a questo punto, può dire se, e nel caso, quando, saprà uscirne. Temo che se non si sistema il sottaciuto problema alla spalla, sarà piuttosto complicato. 3) Tanti complimenti al vecchio, inimitabile, istrione, Gael, che batte il mio figlioccio Lehecka con un drammatico Tie Break finale 10/8 al terzo! Sono contento, di questo suo occaso così dolce, acceso da lampi di una classe, e di una personalità magnetica, che ci mancherà moltissimo, quando smetterà. 4) Novak ha vinto bene; con una prestazione convincente (ora, sulla carta, match semplice con l'argentino Carabelli, autore, tuttavia, di un exploit a sorpresa contro il giovane e quotato americano Alex Michelsen). Vediamo in che condizioni sarà da qui in avanti. 5) Goffin manda a casa El Demolidor al primo turno, con un'impresa che, a 34 anni, non si può certo definire di poco conto! Carlos aveva già perso una volta dal fine ed assai elegante tennista belga qualche tempo fa, segno che qualcosa, del suo gioco, gli dà fastidio. Il risultato, naturalmente, fa clamore, ma non giunge del tutto inaspettato. El Demolidor, infatti, conferma la sua tendenza, già emersa nelle passate stagioni, a giocar bene 3 mesi l'anno (tra maggio e luglio circa, per esser precisi, Indian a parte); quindi, per lui, siamo nella normalità. Il suo stile di gioco assai istintivo e fisicamente dispendioso, la confusione tattica quando le cose non vanno tutte secondo copione, e la pesante, persistente, immaturità emotiva di cui è preda in certe giornate, ne limitano fortemente il rendimento sotto il profilo della continuità stagionale. Non ci sono miglioramenti, in questo senso, sinora. Ma è ancora molto giovane. Ora si apre, tuttavia, per lui, il periodo migliore dell'anno. Approderà sicuramente, con il ritorno sul rosso europeo e poi sul verde, alla sua condizione abituale. Mi sembra di poter dire, osservando i mutili tornei di queste settimane, che la spregevole assenza forzata del Re, invece di aiutare i suoi rivali maggiori (come loro stessi credevano e, cinicamente, dichiaravano), in un certo senso li sta penalizzando perché, senza il punto di riferimento del più forte giocatore al mondo, sembrano pervasi dall'ansia di dover vincere PER FORZA; e questa, se non si ha un carattere d'acciaio, temo sia una pessima sensazione con cui convivere. Ne approfittano, così, giocatori più "scarichi" e "leggeri", come ad esempio il Mite e Talentuoso Gentleman di Sutton, che, in queste settimane, stanno crescendo, vanno avvicinandosi alle posizioni di vertice, con maggiore serenità; con la testa sgombra e senza fardelli pesanti sulle spalle da sostenere. Senza la nave ammiraglia, spesso, la flotta perde la rotta. Un saluto a tutti, Buon Tennis! Marco Ps: oggi, molti azzurri, tra cui Bum Bum Matteo, in gara: vediamo che succede -
ATP e WTA - il topic del TENNIS maschile e femminile
Godai ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Ciao Bro. No, non ho visto Pallino contro il Delizioso Bohemienne Bulgaro. Il risultato ci sta tutto ed era ampiamente preventivabile, vista l'esperienza e la caratura tecnica del suo avversario, tuttavia non so come ha giocato. E' stato comunque bravissimo e ha fatto un'esperienza di grande importanza. Quanto alle caratteristiche tecniche, concordo con quello che hai scritto (la mano è assai buona). I miglioramenti, quando un tennista ha 17 anni, possono arrivare anche repentinamente (infatti è aumentata di molto, negli ultimi mesi, l'efficacia del dritto - anche se lo gioca per ora meglio in fase di primo colpo in uscita dal servizio che in manovra di palleggio - , e della prima palla); quindi, senza caricare di inutili responsabilità il ragazzo, lasciamolo crescere secondo i suoi ritmi, senza pressioni e soprattutto sciocchi e dannosi paragoni con giocatori già affermati. Ma il futuro è dalla sua parte: la sua ascesa è del tutto INEVITABILE. Vedrai Ti dico ancora solo che, parlando di alcune lacune da colmare, Pallino deve irrobustire (DI MOLTO) la seconda di servizio, curare con grande pazienza e attenzione la risposta (ancora ballerina e carente per il livello Atp) e migliorare un pochino i tempi di attacco alla rete: le scelte di chiusura di punto sono, infatti, sempre giuste, da giocatore naturalmente cementizio qual è, ma la sua naturale propensione a venire avanti per la rifinitura a volte gli fa anticipare troppo la discesa. Questo rende più semplice il passante avversario. Tutti aspetti, comunque, che miglioreranno. In verità, non credo che ci vorrà molto tempo. Federico è destinato, da quando è piccolo, a diventare giocatore da grande livello. Rientra nell'ordine naturale delle cose. Ti mando un grande saluto! A presto! -
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Godai ha risposto a mercimichel Discussione Altri Sport
Spero siano stati solo crampi da stress e tensione nervosa (non a caso, ha avvertito il problema quando doveva servire per chiudere il match)