Godai

Rafa si è ritirato. Che dire....è stato bello; indimenticabile; il Sire del Rosso. Nessuno lo eguaglierà mai sulla SUA superficie. Grazie di tutto

Persino Sarri, che solitamente si lamenta pure per una rimessa laterale di un quarto d'ora prima, da noi, non osava aprir bocca di fronte alle ripetute nefandezze arbitrali. Questo, fa capire che trattasi, chiaramente, di una precisa, E TASSATIVA, direttiva della Società/Proprietà. Tutto ciò, non dà una grande idea della conoscenza, della lungimiranza, e della sagacia di chi è, o fu, autore di questo tipo di "geopolitica" da applicare al nostrano mondo del calcio.

La partita, nonostante l'abominio arbitrale, è stata molto bella, con dei goal fantastici, e irripetibili: Adli che trova un tiro cattivo come un taglio di bisturi; Pulisic, che non tocca palla per ampi tratti del match, realizza una rete fantastica, con un tocco volante di una morbidezza e precisione che neanche Maradona. E poi tanto agonismo, interventi difensivi provvidenziali da parte dei centrali viola (monumentale prestazione di Ranieri, in particolare), ripartenze ficcanti; un Kean belluino nella protezione della palla e nel cercare l'avanzamento a passo di carica e sfondamento rugbistico (ma vistosa rozzezza di piedi...); un Leao stranamente ispirato (e infatti Fonseca lo toglie...); pericoloso e padrone del tocco di palla Gudmunsson. Molte occasioni, di qua e di là, ma vittoria della Fiorentina, nel complesso, meritata. Il Milan, come del resto i cugini fognari, prende troppi goal (stasera un Tomori terrificante in mezzo alla loro area - anche fuori). Palladino si conferma allenatore molto interessante.

Fa quello che deve fare. Peccato che, nel compierlo, stupra il gioco del calcio.

Pairetto non può circolare su un campo di calcio.

Pairetto a momenti si sloga una mano per la foga di assegnare immediatamente il rigore al Milan; tanta era la preoccupazione di farli pareggiare subito.

Questo, contro di noi, lo avrebbero sicuramente rivisto al Var e poi, ineluttabilmente, fischiato come rigore avverso.

Per me è assolutamente esagerata, bro.

QUesto lo dici tu. Avrai senz'altro le tue fonti per affermare ciò Può darsi che finisca come tu ti auguri; tuttavia, io ho un'opinione differente (almeno come approccio globale alla vicenda; e non ho le certezze che hai tu), e semplicemente, visto che si discute di questo, l'ho espressa. Tutto qui.

Può darsi. Certamente, quella che tu prospetti è una possibilità. Ma con tanti anni di esperienza ho imparato che quando si parla di campioni, ci devi pensare non una, ma 1000 volte, prima di darli per finiti. Se Paul ha voglia di accettare una sfida professionale (e personale) fatta di grandi stimoli prima che tecnici, anche, e soprattutto, a livello d'orgoglio, a condizioni ragionevoli per noi, non vedo perchè non si dovrebbe almeno tentare. Se, invece, si appurasse che tali condizioni non ci fossero, allora ci si saluta e addio. Tuttavia, una valutazione, come dicevo, io la farei

Io, una seria valutazione fisica sulla possibilità di reintegrarlo (magari ad ingaggio ridotto) la farei. Secondo me, la sua voglia di tornare è tanta. Poi, si fa sempre in tempo per la separazione definitiva. In fin dei conti, parliamo sempre di un campione, e i campioni non sono come gli altri. Te ne dovessi ritrovare uno in rosa, male non fa di sicuro.

E' così. E quello che è ho scritto è la diretta conseguenza di questo provvedimento se fosse come ho letto all'inizio (ora vedo che alcuni utenti stanno precisando che si parla del caso di inadempienze, il che, com'è ovvio, sarebbe differente). Perchè, se un calciatore se ne potesse andare come e quando gli pare, in barba ad ogni accordo stipulato e ufficialmente sottoscritto, allora anche io società lo pago finchè lo ritengo giustificato e necessario, dopodichè, lo mando fuori dai piedi. Non mi sembra che tutto ciò deponga a favore dell'onestà e della trasparenza del sistema calcio. E le società con meno denaro, perderebbero anche il residuale vantaggio che hanno nel poter negoziare una cessione, a tutto vantaggio delle squadre più ricche e potenti, ancor più di quanto già accade oggi.

Benissimo. Allora, visto che un contratto non vale niente, una società può (e deve, a questo punto) cacciare un giocatore perchè non rende quanto si credeva dovesse rendere, come e quando gli pare e senza più considerare la lunghezza dell'accordo stipulato e, soprattutto, senza dovergli più dare un euro. Andasse da un'altra parte a prendere il suo stipendio. Onori ed oneri: questi qui non possono pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca.

MAESTOSI GRAZIE RAGAZZI.

MAESTOSI GRAZIE RAGAZZI.