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  1. ''J''

    Calciomercato dei club italiani 2023/2024

    Solito mercato straccione dell'Inter che ora sta elemosinando pietosamente Sommer facendo leva sul giocatore per ottenere uno sconto di prezzo dal Bayern. Come sempre fanno. Non hanno i soldi per comprare nessun portiere decente, stanno cercando di elemosinare a destra e a manca qualche parametro 0 o prestito. Già 6 milioni per loro sono un'enormità. Intanto sui giornali prosegue la campagna di beatificazione e celebrazione di qualsiasi acquisto nonché l'eterna gogna per qualsiasi rifiuto o colpo mancato.
  2. ''J''

    Calciomercato dei club italiani 2023/2024

    In realtà lui si è offerto al Napoli, da vedere se siano realmente interessati a portarsi appresso uno dal talento dubbio ma dai problemi caratteriali provati.
  3. Il motivo lo sappiamo entrambi: cioè che Gravina, per sua stessa ammissione, vuole che primeggi il merito sportivo al di là di qualsiasi irregolarità. Il consiglio ha riammesso il Lecco che aveva apertamente violato qualsiasi regola inerente la scelta dello stadio, arrivando al punto di indicare il proprio ben sapendo non fosse utilizzabile in B. Ci sono dei regolamenti, siano fatti rispettare e il Lecco rimanga nella categoria per la quale è idoneo in base ai regolamenti. Non si può sempre e comunque soprassedere al diritto e alle regole "per il quieto vivere". Non esiste nessun giudice dotato di senno che riammetterebbe il Lecco dopo tutte le violazioni palesi al regolamento che ha compiuto. Vieni sempre su questo sito, con la tua consueta arroganza e tracotanza a spiegarci che nessuno ha capito niente tranne te spacciandoti per vera e unica fonte imparziale di informazione quando in realtà la tua narrazione è più o meno la stessa del peggiore ultrà di provincia. In uno stato serio le regole si rispettano e la B non la fate. Poi siccome siamo in Italia sappiamo tutti come andrà a finire: Lecco iscritto alla B in sovrannumero e solita porcheria all'italiana. A riprova che in uno stato serio non ci viviamo.
  4. NEWS Controricorso al Tar: “Lombardi in malafede”. Il Grifo scopre il bluff del Lecco di Redazione Luglio 25, 2023 - 08:00 Dal 15 al 20 giugno era possibile presentare integrazioni e non sostituzioni. La farsa sulla mancata firma del Prefetto, l’eccesso di potere Figc e le prove della negligenza lecchese. Il Perugia chiede al Tribunale Amministrativo di rigettare i ricorsi di Di Nunno e Federazione Se la mossa del ricorso al Tar del Lazio da parte della Figc è stata sorprendente, ecco la contromossa del Perugia. Che tramite l’avvocato Loredana Giani ha inoltrato a sua volta “controricorso e ricorso incidentale” nei confronti del Lecco e della Figc al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio chiedendo la reiezione del ricorso principale e l’conferma della non ammissione del Lecco alla serie B. Nel ricorso di 28 pagine si ricorda come il Lecco sia stato escluso dal Collegio di Garanzia del Coni per non avere dimostrato nei termini di disporre di uno stadio idoneo, lo stesso motivo per cui era stato escluso anche dalla Figc per poi vedere ribaltata tale esclusione in maniera incredibile il 7 luglio pur essendone rimasti immutati i presupposti. Il ripensamento della Figc ruotava attorno al seguente ragionamento: il Lecco, ai fini della ricerca di uno stadio ove disputare la serie B, si è trovato a fronteggiare una situazione di forza maggiore. Eppure il Lecco andava escluso solo per non avere rispettato il termine del 20 giugno e per avere, ancor prima, violato totalmente e deliberatamente la disciplina delle licenze relative ai requisiti infrastrutturali. Che per inciso prevede che le società indichino entro il 15 giugno lo stadio da utilizzare; mentre entro il termine perentorio del 20 giugno tutti gli adempimenti potranno essere integrati. Come dire che tra il 15 e il 20 giugno si sarebbe potuto dar corso soltanto ad integrazioni e non a sostituzioni, al contrario di quanto fatto dal Lecco che ha modificato l’indicazione dello stadio dove giocare passando da quello di Lecco a quello di Padova, mentre la Figc avrebbe illegittimamente sorvolato su questa palese violazione. La ragione addotta dalla Figc per superare la perentorietà del termine del 20 giugno non è meno clamorosa: la circostanza che i play-off sono stati disputati in ritardo di nove giorni rispetto al previsto. Il che costituirebbe una “causa di forza maggiore” che avrebbe impedito al Lecco di trovare lo stadio entro il 20 giugno. Ma la forza maggiore si applica solo a chi dimostra di aver usato la massima diligenza possibile nella ricerca dell’adempimento, quando il Lecco sapeva dove trovare uno stadio sin dal 9 novembre 2022, data in cui il sistema delle Licenze Nazionali ha fissato gli adempimenti da osservare per le iscrizioni. Stando agli atti del procedimento, il Lecco è stato tutto fuorché diligente: “Ha atteso la scadenza del 15 giugno in maniera inerte e poi ha, in malafede, indicato lo stadio di Lecco pur sapendo come non fosse utilizzabile per la B”. Scaduto il termine del 20 giugno ha dichiarato di voler giocare a Padova, ha avuto oltre sette mesi per trovare uno stadio e non ha provato di avere svolto alcuna attività di ricerca in quel lasso di tempo. Il Lecco – prosegue la professoressa Giani – è un operatore professionale nel calcio e come tale non può non disporre stabilmente di uno stadio adeguato. Chi lo fa assume su di sé l’eventualità che la mancanza di uno stadio possa determinare la vanificazione del titolo sportivo. In occasione del termine del 15 giugno il Lecco non ha rappresentato alla Federazione alcuna situazione di soverchia difficoltà nel reperimento di uno stadio nè ha azzardato al ricorrere di un caso di forza maggiore, indicando il proprio stadio di Lecco pur sapendo che non è a norma per la B. Altro che mancanza di coordinamento tra fonti federali, come si legge nel ricorso del Lecco, altro che forza maggiore come dice la Figc, sono tutte giustificazioni postume. Solo in seguito il Lecco chiede una proroga per un termine improrogabile che conosce da oltre sette mesi. E ancora più tardi si rivolge alla Figc per essere graziato dalla inosservanza del termine perentorio dopo non aver speso un euro per mettere a norma il suo stadio. Va inoltre sgombrato il campo dall’argomento ad effetto secondo il quale, se non fosse ammesso alla serie B, il Lecco precipiterebbe in chissà quale categoria. Il Lecco ha la disponibilità dello stadio Rigamonti-Ceppi idoneo alla Lega Pro, ha presentato garanzie capienti per quella categoria e il resto della documentazione occorrente, la sua domanda alla B si può convertire in una domanda per l’iscrizione alla categoria immediatamente inferiore e in tal senso vincerebbe qualsiasi causa. Vale ricordare come l’istanza di deroga per l’utilizzo dello stadio Euganeo di Padovaè pervenuta alla Figc il 22 giugno 2023, due giorni oltre il termine perentorio; la dichiarazione di disponibilità dell’Euganeo da parte del Comune di Padova e pervenuta il 22 giugno 2023, due giorni oltre il termine perentorio; le risultanze delle verifiche della competente Commissione Provinciale di Vigilanza è stata depositata il 22 giugno 2023, due giorni oltre il termine perentorio; la licenza del Comune di Padova è stata depositata e richiesta il 23 giugno 2023, tre giorni oltre termine perentorio. Davanti al Coni il Perugia ha impugnato l’ammissione del Lecco alla serie B avanzando le seguenti censure: a) omesso contraddittorio procedimentale; b) violazione del termine perentorio; c) violazione del divieto di disapplicazione di atti amministrativi a contenuto generale; d) insussistenza di qualsivoglia, plausibile causa di forza maggiore; e) illegittimità nelle forme dell’eccesso di potere, difetto di istruttoria, travisamento, contraddittorietà da parte della Figc. Il Perugia ha anche ricordato come i provvedimenti della Figc siano i primi e gli unici nella storia dell’ammissione ai campionati professionistici degli ultimi anni a disporre la disapplicazione dei termini perentori. È evidente che il Lecco ha proposto alle autorità del calcio di disputare il campionato di serie B nel suo stadio solamente per prendere tempo. Ed è chiaro che tale circostanza (che denota in capo al Lecco palese ed oggettiva negligenza) non avrebbe in alcun modo potuto giustificare il fatto che la disponibilità dello stadio a norma sia stata prodotta dal Lecco solo e soltanto una volta spirato il termine perentorio del 20 giugno. Particolarmente interessante il richiamo ad asseriti aperti “eventi esterni alla sfera giuridica della società come ad esempio la non disponibilità del prefetto di Padova a formalizzare il provvedimento di pertinenza in tempi così ristretti quali imposti dalla disciplina federale”. L’argomentazione è risibile, secondo il Perugia. Basta infatti una semplice occhiata al nullaosta del prefetto di Padova in data 21 giugno 2023 per rendersi conto che la domanda del Lecco e lì “pervenuta in data odierna”, vale a dire lo stesso 21 giugno 2023, ossia in data successiva alla scadenza del termine perentorio del 20 giugno. Cosa c’entri la disponibilità o la non disponibilità del prefetto di Padova non si capisce, la domanda del Lecco è tardiva. L’avvocato Giani rileva poi come la Commissione Figc non si è clamorosamente avveduta che l’istanza di proroga presentata dal Lecco era generica, mentre nell’istanza di riesame successivamente presentata dallo stesso Lecco, il relativo contenuto è stato “opportunamente quanto illegittimamente modificato a piacimento” divenendo una richiesta di proroga riferita, espressamente ed esclusivamente, ai requisiti concernenti la disponibilità dello stadio e i relativi titoli amministrativi. Di fronte a un tale smaccato cambiamento delle carte in tavola, che da solo avrebbe dovuto indurre ad espellere il Lecco, sul punto vi è stata un’istruttoria a dir poco sommaria da parte della Figc. Basta leggere la nota del Lecco del 23 giugno 2023 per rendersi conto che ci troviamo di fronte ad un fraintendimento che ha dell’inaudito: si legge come il Lecco era pienamente consapevole che il suo campo non fosse idoneo alla serie B, avendo scritto “proprio per evitare di rischiare la non iscrizione quantomeno al campionato di serie C”. La prova di una negligenza di proporzioni colossali. LA CRONOLOGIA Il 22 luglio 2022 il Lecco appena iscritto alla lega Pro era consapevole di poter essere promosso; il 9 novembre 2022 la Figc pubblicava il sistema delle Licenze Nazionali per la serie B 2023-2024 in cui, a pena di non ammissione, si prevedeva che l’aspirante alla partecipazione alla B avesse la disponibilità di uno stadio provvisto di criteri infrastrutturali adeguati da comprovare entro il 15 giugno 2023 e da integrare di eventuali carenze entro il 20 giugno 2023. Un atto che il Lecco non ha mai impugnato nei termini. Il 22 aprile 2023 il Lecco ha acquisito la matematica certezza di partecipare ai play-off ed è qui che la ricerca di uno stadio dove poter disputare l’anno successivo la B diventa doverosa. Il 5 giugno 2023, inoltre, la Lega B inviava a tutti i partecipanti ai play-off di Lega Pro, Lecco compreso, apposita e-mail nella quale venivano ricordati “i documenti necessari a completare l’eventuale iter descrittivo al campionato di serie B 2023 2024”, criteri infrastrutturali inclusi. Poco prima del 13 giugno 2023 il Lecco, nonostante avesse avuto mesi di tempo, avviava la ricerca di uno stadio adeguato per la serie B. Il 15 giugno 2023 il Lecco inoltrava domanda di ammissione alla B indicando quale stadio il Rigamonti-Ceppi di Lecco non a norma per la categoria; il 17 giugno 2023 il Lecco domandava a Figc e lega B una proroga del termine perentorio del 20 giugno 2023 che nè Figc nè Lega B prendevano in considerazione perché i termini perentori non sono prorogabili. Il 20 giugno 2023 il Lecco non presentava la documentazione comprovante la disponibilità di uno stadio idoneo per la serie B, come da prove agli atti. “La malafede del Lecco, che ha fatto il nome di uno stadio solo per non essere escluso, ha dunque del clamoroso al pari dell’atteggiamento della Figc che un tale comportamento scorretto continua ad assecondare”. Tutte cose che io avevo detto settimane fa e per le quali ti sei messo a ridacchiare spavaldo.
  5. La nord non ha già chiesto un incontro per spiegargli i valori dell'interismo?
  6. ''J''

    Calciomercato dei club italiani 2023/2024

    Devi amarla proprio tanto
  7. Facciano quello che vogliono, ormai io sono rassegnato al nostro destino. Da qualche parte ho letto che il calcio è un fenomeno prettamente novecentesco e che i tentativi di adattarlo a questo secolo lo stiano sempre più trasformando in un altro sport al quale non sono sicuro di essere davvero interessato. Fa male pensarlo e fa male dirlo, perché per me la Juventus è una parte importante della mia vita ma forse è giunta l'ora di accettare che la Juventus esiste esclusivamente perché parte di un sistema che però ha smesso di essere qualcosa che io voglia seguire nella mia vita
  8. "O plata o plombo" come si scrive in arabo?
  9. ''J''

    Calciomercato dei club esteri 2023/2024

    Il Milan gli ha preferito il nuovo Kaka
  10. ''J''

    UEFA Euro Under 21

    Qual è stato l'ultimo talento italiano che abbiamo prodotto? Qualcuno che avesse i piedi per arrivare ad alti livelli? Che io ricordi Cassano. Credo sia stato l'ultimo giocatore con una classe sopraffina e di nazionalità italiana. Ogni tanto produciamo qualche portiere, qualche buon mestierante, ma top player veri italiani di talento non se ne vedono in giro da un decennio buono.
  11. Quindi sei a favore dell'arresto di una persona per un reato di opinione nemmeno diffuso a mezzo stampa?
  12. ''J''

    Serie B 2022/23

    Le regole sono regole. Il Lecco non ha rispettato il termine del 20 e deve essere escluso. Se non fanno rispettare la deadline salta tutto. A quel punto ci sarebbe una pioggia di ricorsi infinita
  13. ''J''

    UEFA Euro Under 21

    Non ho neanche il coraggio di cercare su Wikipedia come un incapace simile si sia "guadagnato" il ruolo di CT dell'Under 21. Vero che non è un ruolo di grande prestigio, ma questo signore è andato oltre ogni aspettativa.
  14. La notizia in sé non è neanche così rilevante per la prima squadra, ma a questo punto mi chiedo: Manna rimane definitivamente come DS della prima squadra? Ennesima promozione interna? Perché a questo punto se arrivasse Giuntoli (e mi sembra sempre più improbabile) terremmo Manna, Cherubini e Giuntoli? O toglieremmo Manna che è appena stato promosso? Non credo che Chiellini C. abbia lasciato il Pisa per fare da traghettatore a Manna per 1\2 mesi. Così come non credo che la Juve Next Gen necessiti di due DS. Tutto fa pensare che per quest'anno Giuntoli ce lo scordiamo.
  15. ''J''

    Serie B 2022/23

    Eh beh certo, non esistono dei regolamenti e dei parametri da rispettare in quanto a dimensione e sicurezza, sicuramente il Lecco ha scoperto la mattina del 20 che lo stadio non era idoneo. Mica lo sapeva prima, glielo doveva dire la Lega. Mi sembra di parlare con mio figlio ma quando aveva 7\8 anni e non aveva voglia di fare un * a scuola.
  16. ''J''

    UEFA Euro Under 21

    Ma la Romania è nell'UE già da tanti anni
  17. ''J''

    UEFA Euro Under 21

    Rigore per noi ma Ceferino il pezzente non aveva i soldi per pagare il VAR nonostante un fatturato miliardario
  18. ''J''

    UEFA Euro Under 21

    Non citare solo la parte che ti fa comodo. Ho detto chiaramente che Però non significa che in finale contro Real o B. Monaco sarebbe finita allo stesso modo. La partita (orrenda) del City l'abbiamo vista tutti
  19. ''J''

    UEFA Euro Under 21

    Se avessero incontrato una squadra con un divario tecnico non così ampio non so come sarebbe finita. Già con l'Inter hanno rischiato di brutto di finire ai supplementari. Io il genio di Guardiola in finale non l'ho visto affatto. Ha vinto, ha fatto un ottimo percorso fino alla finale, ma non ha certo prevalso sull'Inter per acume tattico. Ha sofferto la pressione ma è anche compito dell'allenatore gestirla e motivare la squadra.
  20. ''J''

    Serie B 2022/23

    Polemica chiusa allora. Oltretutto le deroghe non si chiedono a poche ore dalla scadenza, le trattative per lo stadio si concludono prima di avere la certezza di essere promossi. L'unica cosa su cui hai 100% ragione è che Galliani ha detto no per fare un favore a Cellino, ben sapendo che il Lecco sarebbe stato in difficoltà a completare questa scadenza a poco dalla deadline. Anche perché esiste anche la possibilità che l'impianto di cui tanto stiamo parlando nemmeno venga mai utilizzato, a Galliani non costava nulla firmare un foglio tant'è che aveva dato una disponibilità in via di massima qualche tempo prima. Poi evidentemente la retrocessione del Brescia, un giro di telefonate con Cellino ed è diventato un no secco.
  21. Infatti non è affatto scontato, però ti darebbe maggiore forza in fase di contrattazione (hai comunque un'opzione B, mentre ora stai col * per terra) e in ogni caso è meglio che svalutare il prodotto regalando i diritti tv.
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