Ale0306

Caro Nando, c'è chi ha l'unica ambizione di rimpinguare il proprio conto corrente e per quelli non ci sarà mai pentimento. Ciò detto, per evitare un altro salto nel buio preferirei decisamente Osimhen allo svedese.

Si chiama voto di scambio.

Se io fossi Vlahovic, con un contratto blindato come quello che ho firmato farei di tutto per arrivare a scadenza per poi andare altrove e prendermi pure il premio alla firma. Parliamoci chiaro, il "premio fedeltà" che consente a Vlahovic di intascare 12 milioni se arriva a scadenza (e conseguentemente liberandosi a zero) è l'abominio manageriale del secolo, il tafazzismo gestionale più clamoroso di sempre.

Se giochi verticale (e possibilmente al massimo a due tocchi), lì davanti può giocare anche Koopmeiners. Ederson e Thuram hanno inserimenti e almeno 7o 8 gol a testa nelle corde, velocizzando la manovra riesci a dare a Koopmeiners anche i tempi per tirare più spesso in porta. Insomma, Ederson sarebbe la pedina perfetta per valorizzare anche ciò che già abbiamo.

Ederson-Thuram sarebbe una coppia da paura, con questi due filtri lì davanti potremmo permetterci di far giocare in tutta serenità anche Douglas in regia.

Leoni è da prendere a tutti i costi perché sarebbe essenziale per il futuro. La mossa vincente sarebbe quella di chiudere oggi con la promessa di lasciarlo a Parma per la prossima stagione (cosa che farebbe bene anche al ragazzo).

Osimhen, Tonali e un eccellente esterno destro, questo dovrebbe essere il nostro mercato.

Qui si che ti seguo. Hai preso Giuntoli, gli hai chiesto di tornare al pareggio di bilancio entro il 26-27 andando a “rottamare” tutto quello che si poteva, prendi il miglior allenatore partorito dalla serie A, quello che a guardar bene ha gli stessi principi di gioco di Luis Enrique al Psg.. e tu, una volta che Giuntoli ti porta al pareggio di bilancio con un anno di anticipo che fai? Mandi via prima l’allenatore e poi lo stesso Giuntoli? È questa la forza delle tue idee? E questa la veemenza che metti in ciò in cui credi? Giuntoli ha sbagliato, per carità, ma non è stato neppure coadiuvato da una personalità forte in grado di gestire le quotidiane problematiche di campo o extra campo. Il progetto era buono, ma se tu che ne sei a capo non lo tuteli e non ti schieri in sua difesa con le unghie e con i denti (sia a livello interno, sia soprattutto a livello mediatico) e permetti a chiunque di adulterarlo, il vero problema non è il Giuntoli di turno.. il problema sei proprio tu, il capo.

Qui non si tratta di criticare, ma di essere oggettivi. Vogliono dirigenti che analizzano i dati? Perfetto, analizziamo i dati: dimmi cosa ha combinato in 20 anni da dirigente il signor Comolli. E poi, già che ci siamo, passiamo al genio Ghisolfi. Come si fa poi a comparare Comolli con Marotta? Marotta aveva riportato il Venezia in A dopo 30 e passa anni, era dirigente nell'anno del Venezia di Recoba, aveva portato l'Atalanta a due record consecutivi di punti in A, era andato alla Samp appena retrocessa e l'aveva portata in Champions. Suvvia, questa nuova dirigenza mi pare l'ennesimo pasticcio di Elkann, da Blanc a Cobolli fino ai fallimenti in serie alla Ferrari e ora ... vediamo, ai posteri la sentenza.

Ghisolfi, ma per favore... Non sono questi i nomi per una grande Juve, anche in dirigenza serve gente che abbia dimostrato di essere l'eccellenza assoluta.

Non mi pare che la Juventus (tutta, tifosi inclusi) abbia dimostrato di essere qualcosa di diverso.

Esattamente quello che dicevo di kean, un conto è indossare una maglia normale, un altro è mettersi quella bianconera.

Non so sotto quale punto di vista fai questa valutazione, resta sempre il fatto che la caratteristica più importante per un attaccante "da Juve è la personalità" e in questo senso Kean ha certamente dimostrato di non essere all'altezza.

Io invece ho negli occhi gli insulti costanti agli avversari, ai direttori di gara e addirittura ai tesserati della squadra di casa, la frustrazione, la rabbia e la cattiveria che si trasmette alle nuove generazioni. La via di mezzo (come spesso accade) sarebbe quella giusta, passione per i propri colori manifestata con senso civico e rispetto di tutti, se devo scegliere tra i due estremi comunque preferisco il modello americano.

Castro per meno di 35 milioni non te lo danno di sicuro. Quindi se spendi quella cifra, lo devi fare con la convinzione di puntarci per davvero e non soltanto come bomber di scorta.

Lo svedese viene da una (sola) grande stagione in portogallo, a 27 anni mi dà l'idea che possa essere il classico pacco "da United". Per David ho altrettante perplessità, alla fine ha sempre giocato in quadre relativamente provinciali e l'impatto con l'isterismo bianconero potrebbe Vlahovicizzarlo. Io andrei diritto su Castro, spendo meno per un giovanissimo che conosce già l'Italia ed è potenzialmente più forte di tutti.

Spero per lui che non accada, e che si riveli un grande difensore. Vedremo, qualche dubbio comunque ce l'ho.

La battuta infelice (cos’è la Juve ) se la poteva risparmiRe in quel momento così doloroso per noi, ma lui era in ritiro con la nazionale per il mondiale e voleva semplicemente concentrarsi su quello. E comunque, parliamoci chiaro: lui aveva 34 anni, uno stipendio mostruoso e alla Juve conveniva che partisse. Kepfrem è uno dei miei preferiti, e’ migliorato tantissimo in questo primo anno e ha margini ancora enormi. Il cambio Rabiot-Thuram è stata la cosa migliore fatta da Giuntoli.

Il curriculum di Comolli parla da se, campionati anonimi ovunque. Aggiungiamoci che indossare la maglia della Juventus è un’esperienza paranormale, solo per gente davvero con le palle quadrate e mentalmente equilibrata, quindi con i soli dati non vai proprio da nessuna parte. Sono terrorizzato dalla piega che sta prendendo questa società, spero bene ma temo il peggio.

Il Milan ha iniziato a fare le cose per bene quando ha ingaggiato Tare, sicuramente saprà supportare l'allenatore (che io non apprezzo, ma che è sicuramente competente) con un mercato adeguato alle sue esigenze. Chivu ha dimostrato di essere in gamba, non avrei scommesso un centesimo quando è stato chiamato a Parma e invece ha fatto benissimo sotto tutti i punti di vista, a mio parere i cartonati con il rifiuto di Fabregas hanno schifato un fosso profondissimo (non perchè Fabregas sia scarso, ma perché per la sua filosofia di calcio servono uomini e tempo).

Beh, non è che a Torino abbia fatto bene... comunque per noi è meglio così. L'unico aspetto che mi incuriosisce e che osserverò volentieri è legato a quanto una società oggettivamente ben organizzata come l'Atalanta potrà incidere sulle performance di un allenatore a mio parere piuttosto mediocre.

Mah, in realtà è piuttosto oggettivo. Perché oggi abbiamo 2 semifinalisti al Rolland Garros (oltre a una decina di altri atleti nelle prime posizioni al mondo) e fino a 10 anni fa non ne avevamo mezzo decente? Perché si lavorava male, non avevamo una grande scuola e neppure una grossa base di atleti su cui lavorare. Oggi per il calcio è un pò la stessa cosa, al contrario. I fenomeni non si formano alla play e neppure nelle scuole calcio, i fenomeni si formano per strada o nei campetti di periferia, per passione e per applicazione quotidiana. E nei ragazzi italiani del nuovo millennio, questa passione e questa applicazione non c'è più, oggettivamente.

Più che altro Patrice potrebbe essere utile come testimonial sui social, I love this game.

Mentre qui si chiacchera, l'Inter prende Chivu e si assicura una corsia preferenziale per soffiarcelo da sotto il naso. Queste operazioni non si commentano, si va e si fa. Ma siamo al 6 di giugno e ancora non abbiamo un Ds, la Juventus. Dai, è una situazione tragicomica.