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Winston Wolf

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Tutti i contenuti di Winston Wolf

  1. Winston Wolf

    Napoli - Juventus 2-1, commenti post partita

    Tempo fa aprii un topic su quei giocatori che ci segnano sempre, i vari Pandev, Floccari ecc. Dovrò aggiornare l'elenco con Raspadori. È incredibile, questo ci segna sempre. Su tre gol che fa in campionato, due sono fissi alla Juve.
  2. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Dario Ferrari, La ricreazione è finita Salutato dalla critica come "la rinascita della letteratura italiana" (mecojoni!), in realtà è un buon libro, godibile, che scorre bene su due piani temporali (il presente e gli anni '70), ma che è tutt'altro che un nuovo inizio per la cultura di casa nostra. Il ritmo è incalzante, però molto spesso l'autore si perde in citazioni dotte solo per dimostrare di conoscere certi autori (ad es. è frequente leggere "ora capisco cosa intedeva Tizio quando diceva..."). Il finale è bello ed inaspettato, ma ripeto, nulla che faccia gridare al miracolo o alla resurrezione della letteratura. P.S. ci sono citazioni sparse alle blatte nerazzurre e a Mourinho, oltre a qualche riferimento in negativo alla Juve, quindi deduco che l'autore tifi per quella squadra demmerda, il che non fa altro che dimostrare il mio assioma secondo cui i tifosi di quelli là sono gli unici (assieme ai napoletani) che sentono l'insopprimibile bisogno di manifestare il loro tifo (demmerda, giova sempre ribadirlo) ad ogni occasione, anche quando o dove non c'entra assolutamente nulla.
  3. Curioso, a sentire loro (e qualche pagina social demente a loro apparentata) sono la squadra simbolo del proletariato che lotta contro la prepotenza dei feroci padroni... Tutto questo avendo avuto come proprietari i Pirelli, i Moratti e la nobiltà nera milanese.
  4. Napoletano. Ex Torino. Ex prescritti. Immagina cosa doveva avere in corpo ieri sera questa blatta purulenta.
  5. Winston Wolf

    Atalanta - Juventus 0-0, commenti post partita

    Più o meno come la heat map contro la Fiorentina l'anno scorso, non uscimmo dalla metà campo per un tempo intero (e nel primo uscimmo solo in occasione del gol).
  6. Winston Wolf

    Juventus - Lazio 3-1, commenti post partita

    Sono andato un attimo di là, Luis Alberto ha protestato e Maresca mi ha ammonito.
  7. Winston Wolf

    Riconoscete questa azione?

    Nella stessa partita fece un gol di tacco spettacolare, solo che il tiro fu leggermente deviato da un difensore dell'Udinese, e per le regole di allora fu purtroppo contato come autogol.
  8. Vero, ai tempi di Berlusconi: - ti soffiavano i giocatori (Donadoni, Lentini) pagandoli di più grazie ai fondi neri - ti squalificavano Ibra con la prova tv con le immagini esclusive di Mediaset - grazie al presidente della Lega Galliani saltavano una giornata di campionato approfittando della morte del papa per recuperare le squalifiche di Nesta e Shevchenko - si vedevano in segreto nei giorni di chiusura dei ristoranti di Rimini con Collina - facevano saltare i controlli antidoping a Pancaro e Gattuso dopo Lazio-Milan del 2005 "perché non possiamo aspettare troppo" E sicuramente dimentico qualcosa...
  9. Winston Wolf

    Udinese - Juventus 0-3, commenti post partita

    In effetti, visto il primo tempo rispetto all'anno scorso, avrei qualche dubbio su cosa ho effettivamente bevuto.
  10. Winston Wolf

    Udinese - Juventus 0-3, commenti post partita

    Durante la partita sono andato di là a prendere una bibita in frigo e Cambiaso era anche lì.
  11. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Dàgli un'altra chance, decisamente, vale la pena. Oltretutto li ho letti tutti e tre in pochi giorni, e questo per me è un ulteriore punto a favore. L'estate del '78 lo prenderò, da quel che ho capito è autobiografico (o se non lo è, riguarda comunque la madre di Alajmo).
  12. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Roberto Alajmo, Io non ci volevo venire - La strategia dell'opossum - La boffa allo scecco: ho trovato il mio autore dell'estate. tre libri letti tutto d'un fiato. Non sono gialli veri e propri, quanto piuttosto avventure della povera guardia giurata Giovanni (Giovà) Di Dio, con, sullo sfondo, un sottobosco di personaggi contigui o affini alla mafia. La costruzione psicologica del protagonista è davvero da manuale, ad ogni suo gesto o pensiero si accompagna una descrizione della sua mentalità o del suo modo di operare che è sublime. Le scene di Giovà con i suoi familiari, con il capo della zona, con altri personaggi sono esilaranti, però... Però, come ha detto l'autore stesso, alla fine del libro bisogna chiedersi "ma ho fatto bene a ridere?" I finali sono... No, non voglio spoilerare nulla, leggete questi libri, non ve ne pentirete.
  13. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    P.S. Nel frattempo ho scoperto un autore mica da poco, Joe R. Lansdale. Letti finora: In fondo alla palude, La sottile linea scura, L'ultima caccia, Acqua buia, L'anno dell'uragano, tutti dal molto buono all'ottimo. Di lui leggerò senza dubbio molto altro ancora.
  14. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Qualcuno ha letto qualcosa del collettivo Wu Ming? Mi incuriosisce molto il lato storico dei loro libri.
  15. Winston Wolf

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    Anche in queste ore ho letto cose su Vialli... E il bello - cioè il brutto - è che non le scrive il tifosotto da social, ma """""giornalisti""""" e """""professionisti""""" (tra moltissime virgolette) che appena leggono la J di Juve gli parte l'embolo.
  16. Winston Wolf

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    Mi piace ricordarlo per un episodio che secondo me lo descrive appieno. Dicembre 1995, Juve-Torino. Prima della partita gli ultras del Toro espongono uno striscione su Fortunato talmente disgustoso che non vale nemmeno la pena riportarlo. Vialli evidentemente lo vede, e in campo diventa una furia irrefrenabile. Giuro di non aver mai visto un giocatore così assatanato in campo per i nostri colori in quasi trent'anni che seguo la Juve. Se Luca avesse avuto davanti gli autori di quello striscione, per la rabbia che aveva dentro li avrebbe sbudellati ad uno ad uno a mani nude, e ci sarebbe riuscito perfettamente. Dopo il suo primo gol, segnato nei primissimi minuti, urla a tutti i compagni che lo circondano per esultare "NON CI FERMIAMO!!!" (lo si legge perfettamente dal labiale). Il tutto perchè avevano insultato la memoria dell'amico Andrea, al quale solo pochi mesi prima aveva dedicato un toccante pensiero durante l'orazione funebre. In quella partita, inutile dirlo, fece tre gol (finì 5-0). Riposa in pace.
  17. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Aggiornaci. Questo libro ce l'ho in lista di attesa da un bel po', magari è l'occasione per leggerlo (finalmente).
  18. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    La cosa che ho trovato più divertente è Ho letto che il romanzo della Delogu è addirittura distopico. Interessante.
  19. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Rileggendo a distanza di giorni questa parte, mi rendo conto che è facilmente equivocabile: in realtà volevo ovviamente dire che non serve soffermarsi perché Sciascia è una garanzia e lo leggerei anche se scrivesse la lista della spesa.
  20. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Torno su questo topic per commentare un po' di libri letti nel corso degli ultimi mesi: Atletico Minaccia Football Club (Marco Marsullo): lettura molto simpatica incentrata su una improbabile squadra campana delle categorie inferiori, nulla di impegnato nè di impegnativo, consigliata per passare un weekend con il sorriso sulle labbra (avvertenza: per fortuna non contiene antijuventismi); Resto qui (Marco Balzano): bellissima storia ambientata nel Tirolo prima e durante la seconda guerra mondiale, utile anche per capire alune dinamiche socio-politiche che si protraggono fino ai giorni nostri; Il mare colore del vino (Leonardo Sciascia): credo che non valga nemmeno la pena soffermarsi più di tanto su questa raccolta di racconti dell'autore siciliano. Ve ne consiglio solo uno, intitolato "La rimozione": satira politica pura; American psycho (Bret Easton Ellis). il mio libro dell'estate: allucinante, allucinogeno, inquietante, grottesco, horror, a tratti perfino involontariamente (?) comico, e soprattutto con un finale-non finale che lascia tutto aperto; un affresco esemplare sulla società americana, con Patrick Bateman che assurge a personaggione. Subito dopo ho visto il film, e tranne la monumentale prestazione di Christian Bale direi che non ha del tutto messo a fuoco l'obiettivo e colto lo spirito del libro (oltre ad aver omesso diverse parti, ma lo capisco, perchè alcune sono oggettivamente eccessivamente truculente); Le solite sospette (John Niven): gradevolissimo, con notevoli spunti comici, l'ho finito in pochissimi giorni e mi ha divertito parecchio la storia di questo gruppo di anziane e del colpo che dovrebbe sistemarle a vita. Leggerò sicuramente qualcos'altro di lui. Il segreto di Luca (Ignazio Silone): sono tornato ad una mia vecchia passione, vale a dire lo scrittore abruzzese. Anche questo libro non mi ha deluso, intriso com'è della sofferenza del secondo dopoguerra; Il grande Gatsby (Francis Scott Fitzgerald): classicone che mi mancava, bella la storia, bella la caratterizzazione psicologica del protagonista, ma mi ha lasciato una sensazione di incompiuto. Sulla strada (Jack Kerouac): abbandonato dopo poche pagine, una noia mortale. Non capisco come possa essere assurto addirittura a libro generazionale.
  21. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Sono stato sul punto di acquistarlo con gli sconti Adelphi perchè volevo cominciare a leggere qualcosa di questo autore (poi ho virato su altro), ma a questo punto sono scoraggiato dalla mini-recensione di @Fra The Best (di cui su queste pagine ho imparato a fidarmi). P.S. Niccolò Ammaniti lo gradite? Mi ci sono approcciato con i piedi di piombo, perchè gli scrittori italiani "moderni" mi hanno regalato parecchie delusioni, ma devo dire che tra "Io non ho paura" e "Fango" (il racconto "L'ultimo Capodanno dell'umanità" per me è un piccolo gioiello) i miei dubbi sono stati spazzati via: stile molto molto scorrevole, dialoghi limitati al massimo, focus sugli stati d'animo e sulle impressioni dei protagonisti. Forse in alcuni tratti è un po' troppo duro e diretto, senza fronzoli, però nel complesso mi è piaciuto parecchio, leggerò senz'altro qualche altra opera.
  22. Winston Wolf

    In Ascolto - La VoStra musica

    Uno dei punti più alti del rock italiano:
  23. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Ho appena finito di leggere La città dei vivi di Nicola Lagioia. Basato su un caso di cronaca realmente accaduto a Roma, è un libro a metà tra il romanzo e l'inchiesta giornalistica che scava nel profondo l'animo umano alla ricerca dei motivi del Male. Il suo stile è asciutto e piacevole, e mi sono più volte fermato a rileggere alcuni passaggi, per quanto erano profondi ed aderenti al vero. Lo definirei una sorta di romanzo pasoliniano dei tempi odierni, con la stessa attenzione al retroterra socio-culturale dei protagonisti, ma con un focus più accentuato sulle realtà familiari. Molto bello, lo consiglio vivamente.
  24. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Comincio dalla fine: non ho particolari preclusioni nel leggere qualsiasi cosa su qualsiasi tema, anche in ambito religioso, motivo per cui mi approccerò a Il Vangelo secondo Gesù * senza preconcetti, ma con molta curiosità. So che de L'uomo duplicato è stata fatta una versione cinematografica, se non spaglio proprio da Villeneuve (che ultimamente ha realizzato Dune: non l'ho vista, ma ti dico che con il libro vai sul sicuro, è una storia assurda che sono lui poteva concepire. Saggio sulla lucidità l'ho apprezzato tantissimo proprio per la sua chiave socio-politica; Cecità si commenta da solo. Sicuramente in futuro leggerò altro di Saramago, mi attira troppo per fermarmi qui. P.S. che poi, se parliamo di Portogallo, non possiamo non citare un'opera che per me sta nei dieci libri italiani (o perlomeno di autori italiani) migliori di sempre, vale a dire Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi. Vidi prima il film (peraltro è stata l'uultima gigantesca intepretazione di Marcello Mastroianni) e davvero sono indeciso se sia meglio la pellicola o il libro, per dire...
  25. Winston Wolf

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    E apriamolo subito, il capitolo Josè Saramago. Che dire? Mi sono innamorato di questo autore fin dalle prime righe de Le intermittenze della morte, poi ho proseguito con Cecità (che letto durante il lockdown fa una certa impressione...), Saggio sulla lucidità (che va letto immediatamente dopo Cecità, perchè ne è in qualche modo la continuazione in chiave politico-sociale) e infine - per ora - L'uomo duplicato. Faccio un po' l'eretico e dico che tra tutti, quello che mi è piaciuto di più è stato proprio quest'ultimo, a suo modo semplicemente geniale (non nell'accezione che questo aggettivo - ultimamente troppo abusato - ha assunto: semplicemente, per concepire una cosa del genere devi essere un genio, punto). Trovo incredibile come ogni sua opera abbia come punto di partenza un evento sovrannaturale o comunque al di fuori del normale per poi sviluppare la storia secondo gli istinti e le sensazioni quotidiane e riportare il tutto ad una dimensione umana che evidenzia la vera natura dell'uomo come singolo e come individuo inserito nella società. Il prossimo in programma è senza dubbio Il vangelo secondo Gesù *, anche se, dato il tema, avrò un approccio un po' più cauto, ma sono curioso di leggerlo senza avere pregiudizi di sorta. Ovviamente anche io ho dovuto adattare il mio modo di leggere alla sua cifra stilistica e al suo uso (o non uso) decisamente sui generis della punteggiatura, ma credo di essermici abituato alla seconda pagina. Insomma, un autore che mi sento di consigliare a tutti gli amanti dell'ottima letteratura: la narrazione scorre che è un piacere, tiene sempre viva l'attenzione, le sue divagazioni sotto forma di interventi del narratore sono gustose e sempre azzeccate, e quando chiudi l'ultima pagina di un suo libro ne esci sicuramente più arricchito di quando avevi cominciato.
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