Winston Wolf

Piu che altro spero che in una qualsiasi conferenza prima di una qualsiasi partita metta a posto come si deve un paio di inviati che vanno messi a posto, lo ha già fatto egregiamente a Roma (due volte) e a Napoli.

Prima domanda che farei a Spalletti in conferenza: quel paragone tra gli juventini campioni del mondo 1982 e il blocco (intestinale) inter lo hai fatto perché sei stato costretto dalla federazione, vero?

#Brambillaout, ah, no, lo sarà comunque

Questo è il discorso che facemmo qualche settimana fa proprio con baggio18.

I più anziani (come me) ricorderanno che il nome di Spalletti si faceva già alla fine degli anni '90, quando si salvò con il suo Empoli dei miracoli, come possibile sostituto di Lippi promessosi a quella squadra. (Circolava pure il nome di Zaccheroni, che poi finì al Milan)

Ce l'avessi io 'ste possibilità...

A me arrivano le notifiche in automatico dal suo canale, sotto forma di messaggio privato. Le prime volte che mi arrivavano pensavo fosse lui che mi cercava di persona

Romeo (via Instagram) dice che è fatta.

"Ma che emozio', ma che emozio', ma che * dice, ma che emozione, che, che, che, quale emozione? Quattro minuti di recupero, trenta secondi pe' la sostituzione, quattro e trenta, niente emozioni"

Inizierà la conferenza stampa con "Se n'i mondo esistesse un po' di bene e ognun si honsiderasse suo fratello..."

Sono allegriano, ma aveva fatto abbondantemente il suo tempo (anche se il suo esonero nel 2024 lo trovai di una volgarità e di una sgarbatezza uniche, appellarsi ai "valori" per uno che giustamente protestò perché quell'assassino di Maresca ci stava fregando una coppa Italia...). Non lo avrei nemmeno ripreso nel 2021, per dirti. È ora di andare oltre.

Giusto, però almeno si è messo in discussione.

Comunque dopo i fallimentari Europei dello scorso anno Spalletti ha detto una cosa fondamentale: "Ho sbagliato io, li ho riempiti di concetti". Penso gli sia servito da lezione nel non sovraccaricare i giocatori con idee e schemi troppo complicati. Il calcio è una cosa semplice (cit.), lo ha capito anche lui a sue spese.

Fai come me: non rivedere mai nulla delle finali perse (io lo farò la sera che vinceremo la terza, quindi chissà SE lo farò). Affida tutto ai ricordi, starai meglio.

Oh, credimi: ho visto la Juve perdere cinque finali di Champions, ma quella che non mi andrà mai giù è quella sconfitta con il Parma. Giuro, tra tutte è quella che non mi passerà mai. Penso di essere l'unico juventino a pensarla così, ma tant'è. P.S. poi contro una squadra fatta con i soldi dei risparmiatori Parmalat, lasciamo stare... Fine OT.

La mia vecchia professoressa di italiano gli avrebbe dato 0 (come fece a una mia compagna di classe che per fare prima a ricopiare in bella riempì un tema di "xkè", "ke" e "nn") dicendo "Questo non è italiano. Punto"

E questo dà (darebbe, è pur sempre Ravezzani) l'esatta dimensione di quello che siamo diventati.

Oddio, vi prego, qua tra cuochi, sceriffi e sergenti non è che le cose stiano andando proprio bene...

"Ammè s'è pure sciorto!"

Bosh nella batteria di centrocampo... (@SuperT com'è questa?)

Stasera in serie C c'è il derby Alcione Milano-Inter Under 23. Se in questo paese non esistessero La Russa, Gravina e compagnia, questa partita si giocherebbe sempre in serie C, ma senza le parole "Under 23". Non ho altro da dire, vostro onore.

Uno spazio lo dedicherei al povero Andrea Fortunato. La sua morte fu il mio primo trauma da tifoso, essendo diventato juventino da pochi mesi. La vissi come qualcosa di straniante, semplicemente perchè all'epoca i calciatori erano i miei supereroi e vederne morire uno era come riportarmi bruscamente alla realtà, era semplicemente qualcosa di impossibile ai miei occhi di piccolo neojuventino.

Servizio del Tg3 di oggi sulla morte di Carlo Sassi, inventore della moviola. C'è bisogno di dire quale episodio hanno fatto vedere?

La questione è una: se decidi di farlo, devi farlo con tutti. E soprattutto devi fissare un criterio oggettivo in base al quale escludere un paese dalle competizioni. Il resto è conversazione.

Quando provo a spiegare perché ogni loro vittoria mi provoca fastidio fisico come nessun'altra squadra al mondo io mi riferisco proprio a serate come questa. Ai miei occhi questo club è SEMPRE stato questa roba qua: sinonimo di inferiorità e frustrazione, garanzia di impotenza e deficienza, tutte caratteristiche che avevano come ovvia conseguenza l'essere perculati in tutto il mondo. Quando vincono è qualcosa di innaturale e forzato, è come vedere il compagno scemo delle medie che prende il posto di Bill Gates nella Microsoft: sai che sta lì o perché aiutato da forze esterne, o per miracolo, perché non esiste una spiegazione naturale a questo, ma di sicuro mai per merito, impegno e dedizione, perché sai che è per natura un essere inferiore. La storia di questi putridi è esattamente questa: decenni di sconfitte intervallati da qualche vittoria ottenuta come abusivi dello sport e sempre per circostanze esterne e eterodirette. Ammerde! Cento di queste sere (Lugano, Alaves, Schalke, Psg o Fluminense non fa differenza).