Il Dottor Destino

Patteggiare non è un’ammissione di colpa in Italia

La potresti fare solo come mossa davvero disperata in presenza di un’alternativa (se ad esempio la superlega fosse partita effettivamente o ci fossero altre squadre pronte a creare un campionato alternativo tipo nascita della Premier ecc ecc). Allo stato attuale non sembra esserci uno sbocco di fattibilità

Non è per nulla una manna dal cielo anzi…è l’opposto, rottura totale col sistema.

Se si va al TAR come società, si ferma tutto il campionato perché salta la clausola compromissoria e si ribalta il banco in stile “si fa l’Italia o si muore”

Cuadrado si Lukaku no

Numeri da scenari apocalittici

Da un paio di settimane è cambiato nettamente il vento ai piani alti, chissà come mai…

"Triplete, mai stati in B"

Ma non sono neanche i dati veri quelli che ha postato Segnalare e basta

Siamo pronti col pappagallo sulla spalla e la benda sull’occhio. Alcuni anche l’uncino al posto della mano Tare e Lotito erano ben informati prima e continuano ad esserlo, qualcuno ai piani alti ha già deciso che il CONI ci deve ridare i punti.

Parole sante

Vieni a seguirla in Inghilterra che si vede bene e i cronisti son bravi

Le telecronache estere sono uno spettacolo, soprattutto gli inglesi. Anni luce avanti su tutto nella terra d’Albione per quanto concerne il calcio.

Posso chiederti in che zona vivi, per curiosità?

I pochi che praticano sport fanno cose individuali (nuoto, arti marziali). Sul credere a qualcosa, no. Sono senza ideali che non siano imitare un balletto o fare la challenge o avere più like degli altri sui loro post. Il grande paradosso è che molti giocano a fifa ultimate team ma odiano il calcio vero, è più una dipendenza di spacchettamento ecc.

Questo è verissimo, i ragazzi in età di sviluppo hanno il terrore del confronto diretto e del giudizio, molto più di prima. Anche in USA però gli sport sono in calo tra i giovani, soprattutto il baseball. Football e NBA resistono perché per molti (soprattutto minoranze etniche più povere) sono l’unica speranza di uscire dal ghetto.

Come scritto sopra, il problema riguarda tutta l’Europa (ma in generale tutto il mondo, anche in USA i ragazzini seguono meno sport, soprattutto il baseball che sta lentamente morendo). Da noi però ci sono i numeri più preoccupanti.

Una rosa non si giudica in se e per se ma dal confronto con le rose degli avversari. In questo momento le nostre concorrenti hanno top player incredibili, gente del calibro di Gravina, Sartoriello, Chinè, Grassani…campioni che fanno la differenza in qualsiasi momento.

Una soluzione potrebbe essere la gamefication, trasformare il tutto in un videogioco. Una sorta di fantacalcio live via app in cui però invece di mettere le formazioni e basta per poi pregare, lo spettatore può usufruire dei cambi live vedendo l’andamento delle partite e può ottenere punti bonus se interagisce coi suoi giocatori in diretta (ad esempio complimentandosi dopo un goal o consolando dopo un errore un suo calciatore). Se fosse reso ufficiale con premi in paio quali kit, biglietti allo stadio ecc potrebbe dare quelle interazioni che servono, ma figurati se Gravina e compagnia hanno la minima idea di cosa voglia dire questa roba

Il problema “giovani che si allontanano dal calcio” è onnipresente. In un recente sondaggio fatto nelle scuole inglesi, il 55% di quelli che segue il calcio ha risposto che comunque guarda solo gli highlights della squadra tifata e il numero di iscritti alle scuole calcio inglesi è calato del 25% rispetto a 10 anni fa. Non è grave come in Italia ma neanche loro sono in grado di arginare quest’emorragia al momento.

Difatti in Inghilterra il problema, pur essendo presente, è meno dominante rispetto all’Italia e i social, gli smartphone ecc li hanno anche loro.

Quindi tiro al piattello ecc andrebbero rimossi dalle Olimpiadi?

La soglia dell’attenzione si è abbassata tantissimo, le nuove generazioni non sono più attratte dai 90 minuti di lotta e tensione. Urge davvero passare al tempo effettivo il prima possibile come primo step, per quanto ad alcuni faccia storcere il naso. E non basterà solo quello…

Non me ne parlare, io ero un ragazzino quando mi iscrissi qui e al liceo si faceva a gara a chi ricordava i nomi dei marcatori dei campionati europei della giornata. Ricordo che presi una nota dalla prof di italiano gridando troppo forte il nome del marcatore del Kaiserslautern in Bundes 😂 Ma ormai sono davvero solo ricordi, sembra di essere un vecchio che ripensa ai bei tempi andati. L’unica consolazione è che i pochi che seguono il calcio che conosco, almeno qui a Torino e provincia, sono ormai al 90% juventini, frutto dei 9 consecutivi.

Nei licei dove insegno, i ragazzini che seguono il calcio non lo dicono a scuola per non essere isolati, ne parlano solo a scuola calcio (chi ci va) con gli amici che si fanno li. Non so se è così ovunque ma da quel che vedo, nelle nuove generazioni in Italia il calcio sta davvero morendo o comunque ricevendo un ridimensionamento immenso. I motivi? È uno sport vecchio. Vecchissimo. Le regole sono sempre le stesse da cento anni, l’errore umano la fa da padrone, il tempo non è effettivo, ci sono troppi momenti di nulla e poche fiammate nel corso dei 90.