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  1. Ciascun tifoso può scegliere di comportarsi come vuole dinanzi a queste notizie: è lecito continuare ad andare allo stadio, supportando la squadra, così come è lecito rifiutarsi di foraggiare determinate decisioni aziendali. Io, nel mio piccolo, ho fatto un fioretto: fintanto che non avremmo cambiato guida tecnica, non sarei più andato a vedere nessuna partita. Diciamo che questa operazione non mi fa sorgere alcun rimpianto, ecco.
  2. Più che i gol, avendo in squadra già due finalizzatori come Vlahovic e Chiesa, ciò che davvero mi stuzzica di Soulè è la capacità di creare gioco e occasioni: il primo gol del Frosinone è più merito suo che di Reinier o anche di Cheddira, visto che mette quest'ultimo in porta con una palla a difesa schierata che taglia in due gli avversari. Pazzesco. Chiaro, penso che siamo - quasi - tutti d'accordo che se bisogna prendere Soulè per metterlo a fare il terzino, o viceversa per farlo fare a Chiesa, meglio per lui che se ne stia in Ciociaria. Però un tridente di questo genere secondo me è assortito benissimo, e ha davvero grandi possibilità. Speriamo di vederli insieme in mano a un allenatore capace di valorizzarli (che magari può anche essere lo stesso Allegri, rinsavito all'improvviso, chi può dirlo).
  3. Aut Aut

    Atalanta - Juventus 0-0, commenti post partita

    C'è una capacità quasi scientifica nell'uccidere qualsiasi velleità di divertimento nell'ultimo triennio juventino che sto sinceramente rimpiangendo Pirlo. Sì, anche il Pirlo della Sampdoria. Neanche col Conte che spremeva la squadra per fare quei diamine di 102 punti ho mai visto tanta avversione alla pura e semplice passione per il gioco del calcio. Tanti anni fa, mi ricordo che divenne famoso uno scambio di battute fra Allegri e Balotelli, in cui in allenamento il mister gli chiese: "Mario, ma tu ti diverti a giocare a pallone?". Pagherei oro per fare, oggi, la stessa domanda a Max.
  4. Aut Aut

    Teoria filosofica dei buoni giocatori e delle grandi squadre

    Alla fine il punto è tutto qua: per te i competitors sono Inter e Milan, per me dovrebbero essere - come ho scritto nel post - City e Chelsea. C'è questa difformità di vedute alla base, da cui poi derivano le nostre posizioni opposte.
  5. Aut Aut

    Teoria filosofica dei buoni giocatori e delle grandi squadre

    Allora, partiamo da un presupposto: dire che Djokovic è un miracolo di biomeccanica e non di tecnica non equivale in NESSUN MODO a dire che Djokovic sia "poco tecnico". Ma proprio neanche sforzandocisi di leggere dietro chissà cosa. Proprio zero, sottozero e riporto zero. Poi, altra cosa: "Ctrl + F" --> "Progetto", due risultati, entrambi nel tuo post. Il punto è: se vogliamo star qui a raccontarci di quando si prendeva Torricelli dalla Serie D e questo finiva a marcare Litmanen e Overmars, oppure di quando la Juve si permetteva il lusso di acquistare Platini nel prime della sua carriera, possiamo pure farlo, consapevoli però che ci stiamo soltanto raccontando i bei tempi andati. Oggi, le condizioni al contorno sono cambiate, e per la Juventus in particolare sono incredibilmente avverso: - sistema italiano non solo vecchio e oramai completamente inadatto a garantire un percorso di crescita all'intero movimento, ma persino espressamente schierato CONTRO la Juventus, in barba alle più basilari leggi del diritto; - capacità economica (per volontà della proprietà, non per mezzi, siamo d'accordo - cambia qualcosa però nei fatti?) sotto zero; - situazione disastrata in termini di bilancio; - patrimonio umano annichilito dopo le ultime due stagioni di Allegri. Mi fermo qua per decenza più che per aver finito gli argomenti. Nel finale l'ho anche scritto: dobbiamo necessariamente puntare sulla fidelizzazione dei giocatori, e sul loro legame con la maglia, perchè è l'unico vantaggio che possiamo avere contro squadre più ricche come il Chelsea o il City. Però non ci si può prendere in giro, acquistando i De Ligt a 85 milioni e i Locatelli a 40 come nulla fosse. Dobbiamo essere consapevoli che le cose sono cambiate, e che per tornare in alto c'è da rimboccarsi le maniche e lavorare. La retorica dei Pepe e dei Vucinic è comoda, se non fosse che il gap lo hai recuperato anche e soprattutto coi Vidal, coi Pirlo, coi Bonucci, i Chiellini, i Buffon, i Tevez, i Marchisio, giocatori di caratura internazionale. Qualcuno lo hai comprato, altri già li avevi, altri ancora li hai cresciuti in casa. Però tutti hanno trovato l'ambiente giusto per rendere al massimo delle loro possibilità. Oggi è questo quello che dobbiamo costruire, mentre invece siamo diventati come l'Inter di Moratti, che fagocita buoni giocatori sputando fuori una pippa dopo l'altra. Hai voglia poi a spendere per giocatori "buoni"...
  6. Aut Aut

    Teoria filosofica dei buoni giocatori e delle grandi squadre

    Argomento molto interessante, dal quale si potrebbero arrivare a toccare moltissimi argomenti anche in apparenza molto distanti fra loro. Cerco di procedere con ordine, e di evitare di appesantire troppo il discorso. Lo sport, a livello mondiale, è tutto teso verso l'obiettivo dell'atleta perfetto, capace di massimizzare la performance fisica. Gli enormi passi avanti fatti in materia di allenamento, dieta, eccetera eccetera eccetera, stanno permettendo di raggiungere a ogni generazione dei traguardi inimmaginabili anche pochissimi anni prima. Giocatori del calibro di Antetoukoumpo, Djokovic, Haaland, sono miracoli della biomeccanica, e non della tecnica. Ora, sia chiaro: il mio non è un giudizio di merito, ma una constatazione. Mi diverto più a vedere Jokic, Federer e Neymar magari, però quelli sono gusti. La cosa interessante secondo me è notare invece un altro aspetto, ossia: stanno aumentando a dismisura i "buoni" giocatori, sia per quantità che per provenienza geografica. Scuole come quella norvegese o quella georgiana stanno cominciando a tirar fuori prospetti come mai ne hanno avuti nella loro storia: perchè? Perchè se un calciatore oggi può essere "prodotto", grazie ai metodi scientifici in essere, di fatto è sufficiente replicare quei mezzi e quelle conoscenze per avere, sostanzialmente, dei risultati analoghi. E quindi anche in mercati che, fino a vent'anni fa, di fatto non esistevano se non per sparute eccezioni (di Tore Andre Flo ci si ricorda perchè norvegese, non perchè forte ), stanno cominciando a spuntare bravi giocatori (a prezzi peraltro ancora contenuti, però non andiamo OT). Il lato negativo della cosa, è inevitabile, è una generale "omogeneizzazione" dei calciatori, i quali, costruiti tutti allo stesso modo, finiscono per assomigliarsi. Anche coloro che pure nascono con un talento superiore alla media, è raro che riescano a esprimerlo appieno se giocano ai ritmi ai quali si gioca oggigiorno. E così molto spesso le gare finiscono decise, più che da un grande gesto tecnico o da un dribbling, da corsa e intensità. Doti che, ripeto, sono sicuramente più democratiche rispetto al talento innato, o alla cultura calcistica in un certo paese. Quindi, la Juventus. Oggi, la Juve i calciatori più forti, più affermati, o anche banalmente quelli più in hype, non può permetterseli. Ciò che però può fare è, secondo me, questo: 1) cominciare a battere mercati meno sotto la luce dei riflettori, dove i prezzi ancora non sono esplosi e dove si possono fare ancora affari dignitosi (penso a Kim e Kvara per quanto riguarda il Napoli); 2) creare un ambiente che possa valorizzare questi giocatori, consci che tanto il loro rendimento può essere facilmente esaltato dal giusto contesto (vedasi Atalanta, Ajax, Porto, Benfica, BVB, squadre che ogni anno solano per centinaia e centinaia di milioni); 3) accettare di fare delle cessioni importanti, sperando nel frattempo di fidelizzarne quanti più possibile: per dieci De Ligt magari c'è un Vlahovic che decide di rimanere, e che inserito nel contesto giusto, e soprattutto sbloccando delle doti caratteriali importanti di attaccamento e legame con maglia e ambiente, può magari anche finire per overperformare. Secondo me, il problema non è tanto quello dei giocatori "buoni". I fenomeni sono sempre stati pochi, semplicemente oggi questa cosa la si nota di più per i motivi di cui sopra. Il problema oggi è l'hype, il buzz, che porta a prezzi assolutamente drogati, e in più, nel caso specifico della Juve, una certa mancanza di umiltà o di contatto con la realtà che dir si voglia, che ci faccia capire che nel mercato, oggi, rivestiamo un ruolo secondario, e così dobbiamo comportarci. Altro che mezze calzette fatte e finite, quelle sì davvero inutili se non proprio dannose.
  7. Capisco, capisco davvero, i tifosi che rinunciano ad andare allo stadio. Perchè considerando 19 partite casalinghe a campionato, ciascuna con un incasso medio di 1 milione di € (spicciolo più spicciolo meno), ecco che un anno a "porte chiuse" ripagherebbe un anno di stipendio lordo del nostro mister, principale fautore non tanto di quello che si vede in campo, ma che soprattutto si respira fuori (almeno, secondo me). Però, nel momento in cui prendi la decisione di pagare, e ti vai a sedere, il senso di fischiare quando la squadra è in difficoltà proprio non lo capisco.
  8. Aut Aut

    Sassuolo - Juventus 4-2, commenti post partita

    Che giornali e stampa aspettassero con ansia un nostro passo falso lo immaginavo, ma che il popolo juventino si sarebbe riversato così in massa su forum e social al grido di ve l'avevo detto, beh, neanche nei miei peggiori incubi. Autosabotatori di professione, e basta. Posto che alcuni giocatori sono scarsi, e questo è oramai assodato - Locatelli su tutti - sabato è stata una banalissima giornata in cui a noi tutto è girato male, e a loro tutto bene. In più, il rosso clamoroso non dato a Berardi con ancora quasi mezz'ora da giocare è un asterisco grosso come una casa sulla partita. Però c'era proprio voglia di criticare, mentre invece il tifare è diventato davvero un optional per il tifoso moderno. L'idea di star vicino alla propria squadra nei momenti di difficoltà, anche di proteggerla se necessario, niente, non c'è proprio più. O ci si comporta come chi alla fine della stagione di Sarri diceva che tutto andava bene perchè si era vinto lo scudetto - un punto di vantaggio sulla temibile Lazio di Ciro Immobile, il tutto con Cristiano Ronaldo in squadra: un sogno! - oppure si dice che i problemi della Juve siano nati con Higuain - e guai a far notare che a un tifoso una stagione come quella del 2017 potrebbe pure aver fatto piacere. Incredibile, e sconfortante. Ahimè si, Sceszny è oramai diventato un portiere inaffidabile, capace di grandi parate - clamorosa quella nel finale su Defrel - a errori francamente inaccettabili come quelli di sabato. I primi tre gol sono tutti responsabilità sua, e sul quarto, lasciando stare l'infortunio di Gatti, gli gira una palla inconcepibile.
  9. Scemo io a rispondere argomentando con queste frecciatine da quattro soldi veramente patetiche.
  10. Lo scorso anno il Napoli il campionato lo ha vinto a San Siro contro il Milan. Sono andato a cercarmi su Google quando si fosse giocata la partita, e incredibile a dirsi ma oggi fa un anno esatto. Quindi direi che tutto è arrivato ben prima della pausa per il Mondiale e della nostra penalizzazione. Semplicemente sono andati in fuga, non essendo la Juventus e avendo una tifoseria a cui piace molto sentirsi incensata sono stati coccolati da tutto l'ambiente calcistico (e non) italiano, e non avendo mai avuto addosso la pressione di nessuno non hanno neanche dovuto fare particolari sforzi dal punto di vista mentale. L'atteggiamento delle avversarie, con l'immagine del gol di Kvara all'Atalanta in testa, di sicuro ha anche aiutato. Quest'anno, se l'Inter dovesse allungare, mi aspetterei un andamento molto molto simile del torneo. Però, secondo me, l'Inter non allunga.
  11. Oddio, di Kvara lo scorso anno ricordo il gol all'Atalanta, andato in loop ovunque per l'intera estate, con due difensori che si lanciano a terra prima ancora che la palla arrivi al georgiano... direi non proprio Messi su Boateng nel 2015 Lui, come tutti i singoli del Napoli, ha sicuramente beneficiato della cavalcata vincente dell'intera squadra, che ha fatto anche sì che le avversarie, a meno di non giocarsi qualche obiettivo davvero importante, raramente scendevano in campo particolarmente concentrate: e dunque vai di dribbling, colpi di tacco, ecc. Quest'anno, che gli avversari vedono lo scudetto sul petto dei partenopei, l'approccio è stato sicuramente diverso. Ciò detto, come ho anche scritto qualche giorno fa, secondo me certi articoli sono figli della stampa milanese, che come in ogni battaglia prova a portare acqua al proprio mulino: in termini assoluti criticare Kvara è follia, e anzi, bisognerebbe soltanto goderseli certi giocatori, senza farsi o sang' amar inutilmente.
  12. Mi spiace dirlo, ma la storia dell'integratore è esattamente il tipo di scemenza che mi immaginavo potesse fare il nostro Paul. Come ti sei ridotto male Polpo: ti ricorderò per il Pogboom, tranquillo, di questa brutta parentesi niente, cancelliamo tutto.
  13. Quando ho cliccato sull'articolo, ero SICURO fosse di una testata milanese. Attenzione, il giocatore non segna da marzo, ma solo ora che c'è una piccolissima crepa nella macchina perfetta del Napoli lo facciamo notare: tiriamo fuori tutti i dubbi, tutte le incertezze, con una stampa degna di quella di Pyongiang, pur di provare a metterli in difficoltà. Una precisione, come sempre, chirurgica. Un caro saluto agli amici napoletani, e un benvenuto da questo lato: ora cominciate forse a capire quanto sia difficile ri-vincere, anche in un campionato non più di primo piano come questa Serie A
  14. Lungi da me fare l'apologia di una dinastia di miliardari, che in ultimo con lo spostamento della sede legale in Olanda neanche pagano più le tasse qui in Italia. Però, se la Juventus è la Juventus, e nessuna altra società al mondo può dir tanto - non è una questione di prestigio, ma di identità - è anche perchè da un secolo alla guida della squadra c'è un'unica famiglia, e anche se nell'epoca dei miliardari impazziti che riversano quantitativi di soldi inimmaginabili nel calcio questa pare una cosa molto demodè, non sono mica poi così tanto sicuro di come dovremmo accogliere una eventuale cessione.
  15. Aut Aut

    Kjaergaard: "È pazzesco essere accostato alla Juventus"

    In virtù del mio nick, arrivasse comprerei la maglietta immediatamente Magari mi tolgo pure il dubbio su come diamine si pronunci il cognome: sono stato perfino a Copenaghen senza capirlo.
  16. Non sono sicuro però sia andata così STAVOLTA. Secondo me hanno dovuto cambiare perchè han perso il braccio di ferro con la UEFA, non credo che Elkann abbia architettato alcunchè se non la resa finale. Poi vabbè, cosa accada nella stanza dei bottoni non lo so...
  17. A me invece purtroppo pare di leggere le stesse cose che si dicevano quando, pochi mesi dopo l'estate del 2006, il castello di carte tirato su dall'accusa di Calciopoli cominciava a venir smontato pezzo dopo pezzo dai fatti che man mano uscivano fuori. Il risarcimento da 443 milioni, i due scudetti riassegnati, punizioni per Inter e Milan... e invece, nonostante più di un decennio di una presidenza assolutamente juventina come quella di Andrea Agnelli, il nulla. Sono d'accordo, leggendo solo e soltanto i fatti, anche questa volta parrebbe che le cose stiano cambiando, e che a breve potremo avere la nostra rivincita. Ma sinceramente non ci spero, un po' perchè credo che non sia nel nostro interesse affossare il sistema calcistico in Italia (anche se, con l'avvento della Superlega che tanto è solo rimandata, non di certo scongiurata...), e un po' perchè in ogni caso qualcosa si inventerebbero per non farcelo fare. Dopo una condanna unilaterale per plusvalenze fittizie, dopo essere stati mandati in B per le famose SIM svizzere, dopo la squalifica di Conte nel 2012 perchè "non poteva non sapere", dopo i rinvii ad hoc delle partite col Napoli, dopo le sentenze della giustizia sportiva fatte uscire a pochi minuti di distanza dalle partite, dopo tutti i gol di Morata annullati dopo analisi e manipolazioni al VAR lunghe minuti e minuti e minuti... io non riesco a sperarci più. Tifo Juve, consapevole del fatto che su certe cose posso benissimo mettermi l'animo in pace. E purtroppo, un trattamento paritario ed equo da parte del sistema sportivo italiano è una di queste. Infondo in Italia vige un Aut Aut - self reference - tutto particolare: o si nasce juventini, o si nasce anti. E da qui deriva tutto il resto.
  18. Crescere dei giocatori di questo tipo in rosa, facendogli fare l'intera trafila dalle giovanili e dimostrandogli fiducia sin dalla tenerissimi età, aiuta a creare un senso di identità Juve sia nello spogliatoio che nei giocatori stessi, i quali un domani POTREBBERO anche trovarsi a rifiutare offerte più ricche pur di rimanere da noi. In qualche modo bisogna sopperire al gap tecnico ed economico verso le big, e questa mi pare un'ottima maniera per farlo (oltre a tanti discorsi su struttura societaria, scouting, ecc.).
  19. Ragazzi, l'inchiesta Prisma è stata uno stupido pretesto per colpirci a causa della vicenda SuperLega. Non fosse stata lei, avrebbero tirato fuori dell'altro. Non c'è nulla che abbia a che fare col diritto in ciò che ci è successo (per la seconda volta in poco più di 15 anni). L'ormai ex dirigenza juventina è andata a far la guerra ai vertici del calcio internazionale, ha perso, e il nuovo corso, insidiato col palese beneplacito dei vincitori, ha firmato l'armistizio. Tutto qua.
  20. Riprendendo l'estratto del regolamento che hai postato, la quarta definizione mi pare quella che potrebbe calzare di più: "• facendo un’evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell’avversario di giocare il pallone" Nello specifico, lo scatto in profondità di Zaccagni impatta la possibilità di Di Lorenzo di giocare il pallone, costringendolo a un intervento difficile in scivolata. Non so, potrebbero inserire una dicitura che renda queste situazioni oggettive, del tipo: "se il giocatore cui il passaggio è destinato è in fuorigioco, allora va segnalato l'offside". Però effettivamente questa casistica sarebbe troppo permissiva verso gli errori tecnici, rendendoli di fatto impuniti.
  21. Se ricordo bene, frequenti ambienti virtuali di arbitri. Come è stata recepita questa chiamata?
  22. Da un lato ti ringrazio, ma dall'altro se @LibeLibeccio si ricorda tutto il tempo che ha perso a spiegarmi perchè fosse giusta la chiamata dell'arbitro, e scopre che ancora ne parlo, è la volta buona che qualcuno su internet mi viene a cercare per gonfiarmi
  23. Qualche anno fa, su questo tema ricordo una discussione lunghissima con l'utente @LibeLibeccio in merito a un rigore assegnato all'Inter, credo in casa contro il Torino ma potrei sbagliarmi. Lì sostanzialmente cosa avvenne: il difensore granata anticipa in area un giocatore dell'Inter in fuorigioco, sbaglia in maniera goffa lo stop, da dietro l'avversario gli toglie palla e lo costringe al fallo. Se non sbaglio, all'epoca la chiamata fu considerata giusta perchè il difensore, prendendo il pallone e abbastanza libero dal pressing avversario, aveva fatto ricominciare una nuova azione. Io confesso che, ripensandoci, qualche dubbio lo ho ancora, però siccome ricordo che ne discutemmo davvero per tanto tempo può anche darsi che non mi ricordo cosa mi venne risposto Detto per inciso, sono assolutamente d'accordo sul considerare questi casi come offsides, e anzi, è proprio quel genere di chiamate che un VAR, a bocce ferme e con mille telecamere, ti permette di fare con raziocinio e comprensione della dinamica del gioco. Poi alcune squadre sono nate con la camicia, e gira che ti rigira si trovano sempre dalla parte giusta: che volete farci...
  24. Aut Aut

    Empoli - Juventus 0-2, commenti post partita

    Non è questione di dare patenti di tifo, ma di tifare si oppure no Abbiamo passato un'estate a lamentarci, GIUSTAMENTE, di non aver fatto un mercato che sia uno, di un allenatore che pare fermo a un decennio fa, e di una rosa costruita coi piedi, però a un certo punto, quando la palla rotola, bisognerebbe pure cominciare a sostenere, almeno un poco. Non fosse che tanto questi problemi ce li teniamo almeno fino a giugno, e non è che se in campo le cose vanno male li risolviamo, anzi (purtroppo, quest'anno ce lo hanno dimostrato proprio non facendo mercato a seguito della mancata Champions). Alla prima si vince abbastanza bene, ma niente, sono i più scarsi del campionato, alla seconda si gioca male, è vero, ma dopo neanche 45 minuti già partono i fischi, alla terza si vince di nuovo senza subire un tiro in porta ed ecco che all'improvviso ci si accorge che in realtà è questa la squadra più scarsa di tutte. Ecchecazzo, su. Si parla male di Pogba, si parla male di Allegri, si parla male di tutto e di tutti, ma provare almeno durante la stagione a remare dalla stessa parte? Cioè, posso capire quelli che, quando ancora vincevamo, facevano notare che la strada intrapresa era quella sbagliata - anzi, io ero uno di quelli che più insisteva sull'argomento - ma ora che siamo arrivati al fondo, e c'è solo da rimboccarsi le maniche per provare piano piano a risalire, un minimo d'unità d'intenti, di tifo, nel senso più semplice e letterale della parola, ce li vogliamo concedere, si o no? Boh, trovo davvero assurdo questo clima di esteti attorno la Juve. Attorno questa Juve poi, che sono 5 anni che fa schifo. Però no, mica si può esultare per una vittoria che ci porta a +8 da una direttissima rivale per il quarto posto, bisogna parlare di Pogba. Non lo so, non capisco.
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