propongo una serie di partite semisconosciute o quasi, che fanno parte della nostra storia, ma che, per svariati motivi sono diventate parti integranti della storia di piccole realtà italiane e non, che hanno vissuto la classica "giornata di gloria" e che, riviste oggi, ci fanno un po' sorridere...
Dalla Campania alla Puglia, il passo è breve...dopo il match con la Salernitana della stagione 1998-99 della passata settimana, oggi parliamo di Foggia-Juventus, stagione 1994-95, la prima di Marcello Lippi sulla panchina bianconera.
Domenica 16 ottobre 1994, stadio Pino Zaccheria di Foggia, 6a giornata di campionato.
In Puglia scende in campo una Juventus che ha iniziato la stagione post-rivoluzione alla grande con 3 vittorie e 2 pareggi in campionato, 6 goals fatti e 1 subito. L'unica sconfitta è arrivata in coppa UEFA a Sofia contro il CSKA per 3-2, sconfitta trasformatasi poi in 0-3 a tavolino in quanto i bulgari schierarono un giocatore squalificato.
In estate la rivoluzione in casa bianconera è stata totale: dirigenziale e tecnica.
L'ancient regime formato da Boniperti dietro la scrivania e Trapattoni in panchina e frettolosamente restaurato dopo il fallimento della gestione Montezemolo, ora non c'è più. Umberto Agnelli ha preso il toro per le corna e ha varato un progetto tecnico innovativo, dando le redini della società in mano alla triade Moggi-Giraudo-Bettega e affidando la panchina all'emergente Marcello Lippi che negli anni precedenti si era distinto con ottimi risultati sulle panchine di Atalanta e Napoli. Sul mercato si è puntato a costruire solide fondamenta con gli arrivi di Ferrara, Paulo Sousa, Deschamps e di un giovane Tacchinardi.
Il Foggia arriva da tre esaltanti stagioni consecutive di serie A in cui la città è impazzita per il calcio propositivo e dinamico proposto da Zeman, e per i tanti giovani italiani rampanti lanciati in quegli anni fra i quali Beppe Signori, Ciccio Baiano, Roberto Rambaudi e Gigi Di Biagio. In estate però il tecnico boemo è passato alla Lazio e sulla panchina dei "satanelli" siede Enrico Catuzzi.
Si arriva alla sesta di campionato con la sensazione che i rossoneri possano disputare un'altra ottima annata veleggiando nelle zone tranquille della classifica, e con la stuzzicante prospettiva di togliersi qualche soddisfazione negli scontri diretti contro le grandi, proprio come due anni prima quando sconfissero davanti al proprio pubblico la Juve guidata da Trapattoni per 2-1.
Le cose per i pugliesi non andranno però come previsto. Ad oggi la stagione 1994/95 è l'ultima disputata dai rossoneri in serie A, in quanto al termine di quell'anno sportivo il Foggia retrocesse classificandosi al terz'ultimo.
La Juventus invece iniziò il leggendario ciclo che la portò sul tetto d'Italia in quella stagione, d'Europa e del mondo negli anni a seguire.
Il Foggia vinse il match in questione per 2-0, grazie ad una doppietta dell'eroe di giornata, Pierpaolo Bresciani, attaccante scuola Milan che visse i suoi anni migliori proprio fra le fila dei pugliesi. La prima rete venne convalidata dall'arbitro Cesari (si proprio il saccente moviolista attualmente su Premium) nonostante Peruzzi avesse bloccato il pallone proprio sulla linea. Quell'anno, per la cronaca, la tanto "sospettata" Juve di Moggi, subì un altro decisivo goal fantasma convalidato contro il Genoa al Delle Alpi da parte di Galante.
Il risultato sarebbe potuto essere anche più severo per la Juventus se Biagioni nel finale non avesse fallito un calcio di rigore provando a fare il cucchiaio a Peruzzi. I bianconeri subirono così quella che fu, formalmente, la prima sconfitta assoluta dell'era Lippi, proprio allo Zaccheria di Foggia.
FORMAZIONI:
FOGGIA: Mancini, Padalino, Bucari, Nicoli, Di Biagio, Caini (Di Bari dall'81'), Bresciani, Bressan, Biagioni, De Vincenzo, Mandelli (Sciacca dal 75'). ALL.Catuzzi
JUVENTUS: Peruzzi, Ferrara, Jarni, Fusi, Kohler, Paulo Sousa (Tacchinardi dal 63'), Di Livio, Conte, Vialli, Baggio R., Marocchi (Ravanelli dal 46'). ALL.Lippi
arbitro: Cesari
reti: Bresciani 39' e 76'.
a voi le immagini, con audio e video non ottimali, di 90°minuto (scusate se l'intervista finale a Catuzzi è di un certo varriale )