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Dale_Cooper

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Messaggi pubblicati da Dale_Cooper


  1. Quoto

    No matter how the war in Ukraine plays out, Putin loses. Even if Russian forces prevail on the ground and in the air, he loses. Even if he takes Kyiv tomorrow, he loses. Russia lacks the forces (and perhaps the will) to occupy Ukraine in the face of a restive civil society and guerrilla movement. And that would be on top of having already reinforced NATO, awakened Europe, isolated his country, ruined its economy, and alienated many Russians, including his “friends.” What happens next depends less on the military outcome of the conflict than on other factors he has already put in motion and that will further affect him.

    It might seem presumptuous in the first week of a war to predict its outcome and second-order effects for Ukraine, Russia, and the West, but it seems Putin’s defeat is the likely product of five factors: the heavy price of a prospective military victory, the quagmire of an occupation, the strengthening of NATO and European defense, the international isolation of Russia, and the internal contestation which may lead to Putin’s fall. So Putin lost, but it does not mean we win. He knows that he cornered himself and this is precisely where it gets dangerous because he may think that the only way out for him is to escalate.

     

    Whether Putin seeks to annex the whole of Ukraine, rule it indirectly through a puppet regime, or carve any parts of it beyond the eastern separatist regions, Russian troops are likely to face daily resistance. An occupation would therefore be extremely costly, both economically and politically, probably too costly for Russia. If he divides the country in two and rules the eastern regions directly or through a puppet while renouncing Western Ukraine, Putin will face equally unappetizing prospects. Western Ukraine would seek to join the European Union and NATO, and could perhaps be accepted. Putin will have accelerated the expansion of the Western security architecture that he wanted to prevent. Ukraine has already seen its application to join the European Union accepted this week, the first step in a longer process.

     

    Russia’s assault — its duplicity, its scale, and its brutality — was for Europeans a shock of an even greater magnitude than the attacks of Sept. 11, 2001. The shock had and will have several effects. First, it immediately reinforced the raison d’être of the NATO alliance which, since the dissolution of the Warsaw Pact against which it was directed, had gone through several existential crises. The war in Ukraine put an end to the metaphysical questions that some people might have had about the relevance or interest of NATO today, by clearly demonstrating a common and imperial threat. The war also strengthened the cohesion of NATO, which for the first time in its history activated its rapid reaction force, first planned at the Prague summit in 2002.

    Second, this shock will also go down in history as marking the true emergence of the European Union as a geopolitical power.  European countries have been struggling for years to build cohesion and ambition on defense. Putin made it happen in three days. On Feb. 27, the bloc agreed to “finance the purchase and delivery of weapons and other equipment to a country that is under attack.”

     

    Those who, through ideology or naivety, were happy to do business with, aid, and rely upon the energy exports of Russia have seen their delusions exposed. Defense spending is going to shoot up across Europe, including and especially in Germany, which is perhaps the biggest development in post-Cold War Europe. German Chancellor Olaf Scholz also announced a budget of 100 billion euro to modernize the German army and an increase in the defense budget to more than 2 percent of gross domestic product. Germany is also dropping national restrictions to send weapons to a war zone. And neutral Sweden broke with its tradition against delivering arms to a country at war, for the first time since 1939.

     

    Finally, this shock has also considerably strengthened NATO’s attractiveness, since this war is a demonstration of the risk of not being part of it. It will have immediate consequences for countries like Sweden and Finland. The Russian invasion of Ukraine will “change” the national debate on NATO membership, as the Finnish prime minister said on the first day of the offensive. And she was right: Only a couple of days later, a poll showed that a majority of Finns are now in favor of joining NATO.

     

    Jean-Baptiste Jeangene Vilmer, Ph.D., is the director of the Institute for Strategic Research (IRSEM) at the French Ministry of the Armed Forces, and a nonresident senior fellow at the Europe Center of the Atlantic Council.

    • Mi Piace 1

  2. 5 minuti fa, Max Power ha scritto:

    L'idea che mi sono fatto io è che Putin usi questi incontri per costringere Zelensky alla resa usando il minor sforzo bellico possibile, perché temo che gli servirà per altro dopo...(ovviamente spero di sbagliarmi..).

    Beh, è la stessa tattica usata per la Crimea e repubbliche separatiste. Incoraggiarli dall'esterno. Non a caso il giorno dopo l'invasione invitava i militari a trattare e buttar giù Zelensky.


  3. 10 minuti fa, phoenix ha scritto:

    fino a ieri in quanti sapevamo di questi cips e swift? sefz

     

     

    CIPS ha ancora davanti a sé molta strada, prima di diventare competitor di peso ma è, certamente, in una fase di espansione. Secondo il quotidiano statale Jiefang Daily, il sistema cinese ha elaborato circa 80 trilioni di yuan (12,68 trilioni di dollari) nel 2021 (+75% su base annua).

    Ma il CIPS si basa sullo SWIFT per operazioni finanziarie cross-boarding. Cioè per completare un'operazione CIPS devi passare indirettamente dallo SWIFT. Basterebbe sanzionare poi le banche singole per rendere inutile il CIPS.

     

    Pensare che il CIPS ad oggi sia un'alternativa allo SWIFT è come pensare che l'Europa oggi potrebbe sopravvivere solo con il LNG. 


  4. 10 minuti fa, Aho ha scritto:

    Che bella favoletta.

    Noi abbiamo disciolto il Patto di Varsavia e vi promettiamo che non vi invaderemo piu'

    E mi raccomando, non vi dovete armare, dovete credere alla nostra parola.

    L'articolo è anche interessante e ha dei buoni spunti e punti di riflessione.
    Però, da buon americano, nel bene o nel male, vede la questione in maniera americo-centrica, dimenticandosi dell'esistenza di enti terzi. .ghgh


  5. Dire che la questione NATO negli stati baltici sia colpa dell'ovest è una minimizzazione dell'accaduto e un affronto agli stati baltici.

    Dopo il 1991 il governo russo prese decisioni abbastanza discutibili che crearono tensioni sempre più aspre.

    Dalle pressioni economiche (più che altro minacce sul gas), il fatto che gli stati baltici si sono visti bypassare dai russi con la costruzione di oil-loading facilities a Primorsk e altri porti russi nel golfo finlandese (privandoli delle tasse di transito accordate), le esercitazioni militari ai confini, l'armamento di Kalilingrad (con una dozzina di SS21, bazzecole insomma...).

    Non scordiamoci che il governo russo ha provocato per anni gli stati baltici, tipo dichiarando ad inizio anni 2000 che "sotto la legge internazionale hanno scelto di far parte dell'USSR volontariamente, invitando soldati sovietici ad occupare il proprio territorio."

    Gli stati baltici stavano anche cercando risarcimenti dalla Russia che ha sempre negato responsabilità.

    Lasciando poi perdere che al Cremlino gli stati baltici dovevano essere visti come parte della loro sfera d'influenza.

     

    Che poi gli USA abbiano preso la palla al balzo e usato il pretesto siamo d'accordo. Ma non è una sorpresa che gli stati baltici cercarono aiuto nella NATO.


  6. 12 minuti fa, Roland Deschain ha scritto:

    Mentre le loro rimangono, perché fanno guerra difensiva sefz

    Hanno trattato l'INF come se fosse carta straccia violandolo praticamente sempre, per non parlare del Budapest Memorandum. .ghgh


  7. Theresa Fallon dice che Putin avrebbe previsto divisioni tra membri NATO e EU ma che la sua previsione sia sia rivolta contro abbastanza facilmente nel vedere come il blocco EU/NATO sia unito più di prima. Non si aspettava la mossa militare della Germania in aiuto all'Ucraina.


  8. 8 minuti fa, jolly88 ha scritto:

    Dimmi se sbaglio, ma non ci fu un  referendum che non venne accettato in ambito internazionale? 

    Più di uno. Si parlava di attivismo di gente che andava nelle case di chi non votava, distanza di 250 metri degli osservatori dalle postazioni di voto, turismo elettorale e voti multipli, ecc.


  9. Adesso, Kamioka ha scritto:

    Fanno finta di dimenticare che Il Dombass, un tempo, era a maggioranza di popolazione ucraina. Popolazione deportata e poi sostituita dai sovietici con contadini russi per non lasciare colti gli immensi campi di creali. 

    Ma certo. 

    Vai a vedere i dati della popolazione russa nel Donetsk Oblast ad inizio anni 2000. Sono sotto il 50%...

    • Mi Piace 1

  10. 1 minuto fa, finoallafine-1897 ha scritto:

    Chè poi ci sono ucraini che scappano dalla zona del Donbass dove i separatisti accolgono "con favore" le truppe russe...

    Beh certo. Pensare che ci sia il 90% e passa di gente a favore dei russi nel Donbass è come pensare che le elezioni del Tajikistan siano democratiche. .ghgh


  11. Adesso, phoenix ha scritto:

    E come ti spieghi che gli stessi che reagiscono adesso scandalizzati non dicevano mezza parola quando erano gli USA ad invadere e uccidere, senza neanche una buona motivazione? 

    Sinceramente non ho mai ascoltato più di tanto le dichiarazioni di facciata, ne mi interessano più di tanto.

    Fortunatamente ho una mia testa e idea senza ascoltare Boris Johnson alla chiesa ortodossa o vedere i membri ONU che se ne vanno o la FIFA che sospende le squadre russe.

    Sono cose superficiali alla questione alla fine e che nella realtà delle cose valgono solo per i voti in patria.


  12. 9 minuti fa, jolly88 ha scritto:

    L'idea che voglia rifare la vecchia urss, gira da giorni e a me pare, parecchio senza senso,sembra più televisiva o social che effettiva. 

     

    L'idea che mi son fatto dal primo giorno è quella,o spaccare in due l'Ucraina o lasciarla così, far cadere il governo e  mettere un filo russo,facendola diventare una nuova Bielorussia 

     

    Non credo ci siano altre mire espansionistiche

    Beh, la Transnitria è gia sotto il controllo russo, eh.

    Ti ricordo che nel 2005 l'Ucraina, US e UE accettarono un piano per l'indipendenza della Transnitria con libere elezioni.

    Indovina chi non ha sostenuto il progetto? .ghgh


  13. 7 minuti fa, phoenix ha scritto:

    L'america come è stata punita dall'Europa? Quando tutti i tg si sono mai schierati contro le tante invasioni americane?  Se c'è da colpire un regime che usa violenza, questo giustifica un intervento militare? Per noi che non abbiamo subito nulla no. Per chi moriva perché era per la Russia forse si. Bisogna trovare un accordo, e prendere atto delle ragioni delle due parti. Tutto senza dare giudizi morali, l'occidente non può permettersi di parlare del bene o del male, per l'economia abbiamo causato più guerre e morti di quello che possiamo immaginare 

    Due torti fanno una ragione?
    Io non ho mai sopportato che gli americani vadano via sempre guilt-free da situazioni in cui fanno delle porcherie.

    Ma questo non mi porta a dire "eh ma se gli americani vanno via così devono farlo anche i russi."

    Parliamo dei diritti umani in Russia? Parliamo degli oppositori in Russia? Dei giornalisti? Degli avvelenamenti in UK? Dei depositi d'armi fatti saltare in aria in Repubblica Ceca? È propaganda anche quella?

    Se è giusto sanzionarli ben venga. In questo momento io non me la sento di andare a prendere pezzi di storia per motivare o giustificare x o y. Io vedo una nazione invasa da un altro stato. È punibile? Sì. È deprecabile? Sì. Punto. Geopoliticamente ci si possono fare mille discorsi. Ma non pensiamo che la Russia abbia a cuore i cittadini del Donbass o della Crimea o che scateni 'sto putiferio per qualche migliaio di neo-nazi. Anche perché gli attivisti dell'RNU sono in Donbass a combattere. 


  14. 2 minuti fa, Vas23 ha scritto:

    Comunque appena finisce con l’Ucraina e vedrete che comincia a fare pressioni sulla Trasnistria per la Moldavia poi sarò curioso dì sentire i pareri futuri.

    Si prende Odessa, va in Moldavia e si fa un bel corridoio che parte dal Mar Nero e arriva a Sochi.


  15. 3 minuti fa, phoenix ha scritto:

    Si, è propaganda perché quando l'america invade qualche paese non si parla di invasione e non subiscono nessuna sanzione. Forse avevano motivazioni più valide? I territori ucraini da 8 anni sono in conflitto, con una parte russa massacrata e discriminata. Ora per te questa non è una motivazione valida, per quella parte di popolazione e per la Russia lo è. Cosa vogliamo fare adesso? Continuare a non parlare delle motivazioni russe, descrivere Putin come un pazzo invasore, ma tutto questo fa parte della propaganda europea che però non porterà a nessuna soluzione. Putin è un dittatore? Si, ma parliamo di un uomo estremamente razionale. Cercare un dialogo, non costruito su bugie di propaganda russa e europea, può dare dei risultati. Se vogliamo uno scontro, ci facciamo male tutti. Se così deve andare, questa guerra la combattesse prima gli USA.. Non possono lanciare il sasso e nascondere la mano 

    Ok, è propaganda dire che il Donbass faccia parte dell'Ucraina, prendo atto. .boh

     

    Ma a me pare che buona parte dei mass media quando attaccano gli americani partono le condanne. Vogliamo dire che c'è un sentimento pro-americano quando attaccano certi paesi? Oppure l'attivismo in tv, per le strade, nei parlamenti lo vedo solo io.

     

    Non c'è motivazione per invadere un paese sovrano, punto. Di che dovremmo parlare? Delle favolette NATO o di quanto gli stia a cuore il Donbass a Putin? Ma non scherziamo, su. 


  16. Adesso, jolly88 ha scritto:

    Quando ho vissuto li per qualche anno, facevano i referendum interni per distaccarsi dall 'Italia sefz

     

    Non siamo visti bene,diciamo così, per farla leggera. 

     

    Comunque è una situazione non comparabile, per la differenza di qualità di vita o liberta che viene data da roma in quelle zone, ad esempio sull' uso della lingua, anche in ambito istituzionale o comune 

    Infatti ho scritto che era un paragone assurdo. .ok Però rendeva l'idea, perché parliamo di una nazione che agisce entro i propri confini. Agisce in maniera sbagliata? Ci mancherebbe altro. Però c'erano altri modi per agire nelle zone interessate. Ai russi non è mai passato per la testa di agire in quel modo. Motivo? Odessa -> Moldavia -> Espansione.


  17. 9 minuti fa, phoenix ha scritto:

    Questa è propaganda occidentale. 

    Il genocidio di stampo nazista dà una motivazione valida per intervenire. Le prove del genocidio ce le hanno tutti, pure la Cina. Sono 8 anni che dura questa situazione, e se anche la Russia viene descritta come il male, per trovare un accordo bisogna sentire anche le loro ragioni

    È propaganda dire che i territori ucraini appartengono all'Ucraina?!

    Ma ripeto, avessero avuto le prove avrebbero potuto farsi approvare un'operazione militare. Non hanno mai neanche pensato all'idea.

     

    Se questa è propaganda occidentale allora potrei benissimo dire che la tua è propaganda russa.

     

    Ahem, sulla Cina che ha le prove del genocidio magari chiediamo che ne pensano gli Uyghur.

    Ma potrei chiedere anche ai russi dei ceceni...


  18. 8 minuti fa, phoenix ha scritto:

    Ci sono anche quelli che combattono per la Russia, massacrati dal regime di Kiev fino a ieri. Tutto è iniziato con un governo illegittimo. 

    Mai negato. Però parliamo di confini ucraini.

    Se i separatisti sudtirolesi domani iniziassero ad occupare le sedi governative annunciando la dipendenza, con l'Austria pronta ad invadere non giustificheresti un intervento armato italiano sapendo che c'è anche un buon gruppo di gente che invece vuole essere italiana? Per difendere i confini?

     

    Ma non facendo paragoni assurdi, se la Russia avesse le prove di questo genocidio perché non è andata all'ONU a far approvare un intervento? 


  19. Ma voi pensate che si divertano gli ucraini ad andare a combattere?

    Se pur di tornare sotto la dipendenza di Putin vanno a combattere due domandine sul fatto che sotto i russi non ci vogliano stare a nessuna condizione io me la farei.

    Andate a chiedere in Repubblica Ceca o Slovacchia se preferirebbero combattere o essere sotto il regime russo.


  20. Adesso, Roland Deschain ha scritto:

    Ricordiamoci che parliamo di un uomo che ha fatto avvelenare col polonio gente e fatto saltare in aria depositi d'armi su suolo europeo senza troppi problemi. 

    Fixed. sefz


  21. 1 minuto fa, el titan ha scritto:

    Molto probabile, ma appunto il fatto di provare a isolarli e distruggergli l'economia non pensi che possa essere un'arma a doppio taglio per i paesi nato?

    Mi spiego meglio, nel caso di default totale della Russia e una possibile (?) Conseguente rivoluzione interna, l'unica mossa finale che rimarrebbe a Putin sarebbe si l'andare a utilizzare le armi nucleari.

    Per questo lasciando da parte etica e morale, che in una guerra purtroppo non sempre coincidono con la scelta più saggia da fare, lascerei invadere l'ucraina, andando a ci concordare che sia l'unico paese cuscinetto in cambio di ridurre alcune sanzioni

    Ma si sono un po' isolati e distrutti da soli con il tempo, scegliendo alleati discutibili. 

    Lasciar invadere un paese non è una cosa accettabile. Per fortuna, direi.

    Ma la questione è anche economica. L'asse UE e USA diventerà sempre più forte.

    Non è un caso che la produzione di shale gas negli USA abbia subito un boom incredibile:

    rsz_21pct_us_natural_gas_production_from (e questo solo fino al 2013, per un piano 

    Quoto

    Total gas output will increase by 0.16 billion cubic feet per day (bcfd) to 86.1 bcfd in September, the EIA said.

    (2021)

     

    E non è un caso che Washington abbia approvato (o stia approvando) le licenze per le export facilities, con l'Europa che continua a costruire più terminal.

    Per i russi questo è un rischio long-term.

     

    Con questo, ovviamente, il LNG non è sostituibile al gas russo (anche se tipo la Repubblica Ceca vorrebbe costruire pipelines per connettere i terminali, così da beneficiare anche di quello nord-africano e medio-orientale).

     

    Enter China che fa gli accordi con i russi. sefz 

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