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jolly88

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Messaggi pubblicati da jolly88


  1. Cremlino: insulti Biden a Putin riducono spazio trattative

     
    "I nuovi insulti di Biden a Putin restringono ulteriormente la finestra di opportunita' per
    ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti". Lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass, dopo che il presidente americano ha definito oggi quello russo "un macellaio"

  2. 1 ora fa, Minnesota ha scritto:

    Stanno facendo fatica con l’Ucraina, il Giappone gli fa il * a capanna.

     

     

    a me pare che procedano lentamente ma in maniera lineare scinceramente (purtoppo).Naturalmente con problemi noti,soprattuto all'inizio ma, non mi pare siano impallati, anzi.Le notizie sono troppo discordanti da quello che viene detto  oggi e quello che succede sul campo magari l'indomani poi accertato.

     

    Si vedrà comunque con l'eventuale presa di mariupol cosa decidono di fare successivamente.Li si capirà in gran parte Il "piano di putin".

    Credo stia aspettando,per non avere troppi uomini su più fronti e  reparti scollegati tra loro.

    Per me,le parole dette dal cremlino sul concentrarsi solo sul donbass e basta sono un bluff

     

    Contando che,per ora ha stanziato 1\4 delle truppe russe totali,senza neanche preoccuparsi di un eventuale superiorità sul campo con la resistenza ucraina.

    Numericamente all'inizio del conflitto erano equiparabili.Oggi non saprei dire visto tra merceneari da ambo i lati,caduti ,resistenza civile e catturati,la differnza.

     

    Anche se capisco tiri su il morale anche nostro  ,visto che siamo parte in causa,mai sottovalutare il nemico che poi si cade dal pero.

     

    Come diceva @SuperTalismano,a noi arrivano notizie esclusivamente da un lato per la nostra cobelligeranza ,il che fa il paio su quanto detto sull'aspetto morale.

     

    Per fare un' esempio,qualche giorno fa a porta a porta un "esperto" affermava che i russi avessero stanziato tutto il loro esercito in ucraina.

    A domanda di Vespa

    "ma allora se supponiamo che il giappone li attacchi sul fronte orientale ,loro non avrebbero modo di difendersi?"

    risposta

    "certo,non hanno difesa all'interno del paese,in quanto sono tutti in ucraina"

     

     

     

     

     


  3. La Russia conduce esercitazioni militari sulle isole contese con il Giappone

    26 marzo (Reuters) - La Russia stava conducendo esercitazioni sulle isole rivendicate da Tokyo, secondo quanto riferito dai media giapponesi sabato, giorni dopo che Mosca aveva interrotto i colloqui di pace con il Giappone a causa delle sanzioni contro l'invasione russa dell'Ucraina.

    L'agenzia di stampa russa Interfax ha riferito venerdì che il distretto militare orientale della Russia ha dichiarato che stava conducendo esercitazioni militari sulle isole Curili con oltre 3.000 soldati e centinaia di pezzi di equipaggiamento dell'esercito.

     

     

    Non è stato specificato dove si svolgessero le esercitazioni sulla catena di isole, che collegava la penisola russa della Kamchatka e l'isola principale più settentrionale del Giappone, l'Hokkaido. I media giapponesi hanno affermato che si trovavano nel territorio sequestrato dall'Unione Sovietica alla fine della seconda guerra mondiale che è rivendicato da Tokyo.

     

    La disputa territoriale sui quattro isolotti - che secondo la Russia fanno parte della sua catena Kuril e che il Giappone chiama i suoi Territori del Nord - ha impedito a Tokyo e Mosca di raggiungere un trattato di pace che ponesse formalmente fine alle ostilità.

    Il Giappone ha reagito con rabbia martedì dopo che la Russia si è ritirata dai colloqui di trattato di lunga data e ha congelato i progetti economici congiunti relativi alle isole, in rappresaglia per il Giappone che si è unito alle sanzioni occidentali per l'invasione di Mosca durata un mese

     

    Le esercitazioni della Russia prevedevano la respinta della guerra anfibia, inclusa la distruzione di aerei da difesa che trasportavano truppe e il test delle capacità per azionare i sistemi di controllo del fuoco di missili guidati anticarro, ha affermato Interfax.

    "Oltre a questo, le unità delle forze di difesa aerea stanno effettuando una serie di misure per rilevare, identificare e distruggere gli aerei di un finto nemico che effettuerebbe un assalto aereo", ha affermato l'agenzia del servizio stampa del distretto.


  4.  

    I cittadini di Slavutych sono scesi in strada per protestare contro l’occupazione russa. Nelle scorse ore infatti le truppe di mosca sono entrate nella città ucraina con i mezzi blindati. 

    Ucraina: autorità Kiev segnalano bombardamenti sui sobborghi

     
    Le autorità di Kiev, riporta la Cnn, hanno segnalato bombardamenti russi su alcuni sobborghi a Est e a Ovest della capitale ucraina. Il capo dell'amministrazione militare della regione, Oleksandr Pavliuk, ha riferito di colpi d'artiglieria contro Makariv, Bucha e Irpin e di un attacco missilistico contro la località di Bilohorodka. Le forze russe starebbero costruendo trincee a Bucha e Nemishaeve, un altro sobborgo a Ovest di Kiev, ha aggiunto Pavliuk.
    Sky

  5. 1 minuto fa, AAAVLR ha scritto:

    ma prendere Kiev in che modo? perchè occuparla coi soldati richiederebbe un bagno di sangue in fanteria.

    Se per prenderla intendi bombardarla finchè non si arrendono e bombardando indiscriminatamente senza stare a guardare se è un teatro,una scuola o un bunker è una cosa diversa.

    Cioè che senso ha distruggere Kiev? solo per arrivare al tavolo dei trattati da una posizione leggermente superiore?

    Leggermente superiore, è poco. 

     

     

    Io non credo si fermino a Mariupol. 

    Prendere Kiev, significherebbe dividere il paese in 2

     

    Prendendo odessa, monopolizzano il mare e quasi totalmente l'economia

     

     


  6. Gaffe o lapsus rivelatore?

     

     Il presidente americano, Joe Biden, durante l’incontro con alcuni esponenti dell’aeronautica USA in Polonia, ha detto che i militari americani vedranno e conosceranno il coraggio del popolo ucraino quando saranno sul posto.

     

    A raccontarlo è il quotidiano “The Kyiv Independent”. In un post su Twitter, il quotidiano ucraino ha scritto: “In un’apparente gaffe, Biden ha detto alle truppe statunitensi in Polonia che vedranno il coraggio degli ucraini quando saranno lì”. Il numero uno della Casa Bianca ha fatto l'osservazione mentre incontrava l’82esima divisione aviotrasportata


  7. 1 ora fa, SuperTalismano ha scritto:

    Sono in inferiorità numerica, a secco di rifornimenti, a corto di fanteria (senza la quale non puoi conquistare le città)

    Adesso si ritireranno, proveranno ad assicurarsi il controllo totale sul Donbass (per farlo devono prendere Mariupol, o quel che ne resta) creando un collegamento stabile tra Crimea e Donbass, e nel frattempo attenderanno i rinforzi (i vari siriani, libici, hezbollah, gente del Sahel ingaggiata dalla Wagner etc) e l'aiuto dalla Cina (missili e rifornimenti)

     

    In pratica, sarà una guerra molto lunga (poi si, quello che vediamo noi è solo dal punto di vista ucraino, è ovvio. Se non si fosse capito, noi (Italia) siamo cobelligeranti filo ucraini, ergo i nostri media diffondono la propaganda di una parte, ma la realtà è che i russi hanno fallito la prima fase della loro operazione, che consisteva nella caduta di Zelensky. Ora cambieranno gli obiettivi, lasciando perdere Kiev e il nord, concentrandosi solo sul sud-est)

    IMHO

    Secondo me, prendono Mariupol e proveranno la presa di odessa,quasi subito o kiev( la capitale parer mio, non è da escludere completamente ). 

    Propendo comunque, più per la prima ipotesi. 

     

     


  8. 6 ore fa, Skizzo91 ha scritto:

    Lo so che è terrificante pensarlo, ma il principio della deterrenza nucleare si basa proprio sulla concreta possibilità che tu possa usare il tuo arsenale nucleare contro il nemico. 

     

    sta dicendo che l'utilizzo di eventuali armi chimiche\nucleari da parte degli usa,non è prettamente collegato all'uso delle stesse da parte dei russi ma a discrezione loro.

     

     

    In più, come detto precedentemente,dopo aver più volte accusato i russi di voler usare armi chimiche ,ieri il pentagono ha smentito.

    Di pari passo è cambiata anche la sua comunicazione,con la dichiarazione odierna

     


    Oggi ha parlato anche dei convolgi diretti in ucraina.

    Ricordiamoci che tra truppe e aerei li al confine ,gli incidenti capitano.E' una situazione molto pericolosa.

     

     

     

     


  9. Biden apre al "first strike" nucleare, anche come deterrente ad attacchi convenzionali    

    Secondo il Wall Street Journal, Joe Biden avrebbe considerato l'ipotesi di un "first strike" nucleare anche come deterrente ad attacchi russi con armi convenzionali

    Joe Biden avrebbe aperto alla possibilità di un cosiddetto "first strike" nucleare anche come deterrente per attacchi russi con armi convenzionali. È quanto ha riportato venerdì il Wall Street Journal, che citando fonti dell'amministrazione statunitense, rivela la significativa marcia indietro compiuta dal presidente Usa.

     

     

    Biden apre al "first strike" nucleare

    La decisione di Biden di aprire al first strike anche contro armi convenzionali rappresenterebbe un tentativo di tenere unito il fronte occidentale contro la Russia. Tutto questo in un momento in cui i membri dell'Alleanza atlantica restano preoccupati di un possibile attacco russo con armi chimiche o biologiche. Su questo punto, il presidente Usa aveva già parlato nella serata di giovedì al termine del vertice Nato, spiegando che "Se ci saranno attacchi chimici risponderemo e la natura della risposta dipenderà dalla natura dell'attacco".

    Con questa apertura Biden ritorna dunque al tradizionale approccio americano sulla deterrenza nucleare: vale a dire quello che prevede l'uso della minaccia di un attacco atomico anche per i pericoli convenzionali e non nucleari, lasciando di fatto aperta la porta alla possibilità di usare le armi atomiche in "circostanze estreme".

     

     

     

     

    Lasciamo perdere...siamo solo al 30 giorno ...

     

     

    Quando si mettono più volte le mani avanti sul possibile utilizzo di armi chimiche dei russi ,tra l'altro smentito ieri dal pentagono,le opzioni su cui farsi un idea di tale comportamento sono poche.

     

     

     


  10. Adesso, lou 65 ha scritto:

    mi sa tanto che troverebbero duro, molto duro. la casa sulla collina necessita di un po' di manutenzione. imho.

     

     

    Le sanzioni alla Russia contrappongono l'Occidente al resto del mondo

     

     

    Mentre le conseguenze della guerra russo-ucraina rimbalzano sulla politica globale, l'Occidente non è mai stato così allineato. Raramente è stato anche più solo. Gli alleati nell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico più Australia e Giappone sono uniti nella repulsione contro la guerra di Vladimir Putin e stanno cooperando con le sanzioni più radicali dalla seconda guerra mondiale. Il resto del mondo, non così tanto.

    In uno sviluppo che suggerisce problemi futuri, l'approccio di base della Cina - non appoggiando l'aggressione di Mosca ma resistendo agli sforzi occidentali per punire la Russia - ha raccolto il sostegno globale. Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha accusato la guerra della NATO . Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha rifiutato di condannare la Russia. India e Vietnam, partner essenziali per qualsiasi strategia americana nell'Indo-Pacifico, sono più vicini alla Cina che agli Stati Uniti nel loro approccio alla guerra.

    La torsione del braccio occidentale e il potente effetto delle sanzioni bancarie garantiscono un certo grado di conformità alle sanzioni e sostegno alle risoluzioni simboliche delle Nazioni Unite che condannano l'aggressione russa. Ma la mancanza di entusiasmo non occidentale per l'approccio americano alla guerra di Putin è un fenomeno che i responsabili politici statunitensi ignorano a loro rischio e pericolo. Proprio come i responsabili politici occidentali, persi nelle fantasie sulla costruzione di un "mondo poststorico", non sono riusciti a cogliere la crescente minaccia della competizione tra grandi potenze, non hanno notato lo sviluppo di un divario tra l'Occidente e il resto del mondo che minaccia per consegnare alle potenze revisioniste maggiori opportunità nei prossimi anni. L'amministrazione Biden sembra non capire il divario tra Washington e quello che veniva chiamato il Terzo Mondo, il grado in cui le sue stesse politiche contribuiscono al divario,

    L'opposizione alla Russia sembrava una schiacciata globale per molti in Occidente. L'opinione pubblica mondiale si opporrebbe così fermamente all'attacco di Mosca che paesi come la Cina pagherebbero un alto prezzo politico per non essere riusciti a saltare sul carro anti-russo.

     

     wall street journal

     

    purtoppo non è completo.Per la lettura dell'intero articolo, bisogna essere abbonati.


  11. 21 minuti fa, AAAVLR ha scritto:

    non ho capito quindi è legale o lo fanno perchè farlo impunemente?

    Ma non intendo solo gli americani e noi perchè sotto ricatto dico anche tutti gli altri

    Oppure stai dicendo che sono tutti sotto scacco americano tranne India e Cina?

    Come disse fabbri "non vogliamo chiamarci vassalli perché non ci piace? ok, chiamiamoci soci" 

     

    In quanto tali,ci  porta a convergere obbligatoriamente all'influenza politica atlantica, che ci piaccia o meno. (te lo spiega bene fabbri, nel video) 

     

    La nostra forza politica europea /internazionale , come quella di tutti gli altri paesi per una serie di motivi, non è forte come quella francese, inglese o tedesca. 

     

    Quest'ultima, grazie al peso economico che ha sull'Europa, può permettersi anche di alzare la voce, influendo un minimo anche sulle sanzioni. 

    Ci para il *, non perché voglia, ma perché sta messo peggio di noi con gli idrocarburi. 

     

    Nel caso, la cina o L'India provassero ad aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni, probabilmente verrebbero colpite anche loro dalle stesse. 


  12. 57 minuti fa, AAAVLR ha scritto:

    scusa chiedo perchè sono molto ignorante in materia.

    Ma queste sanzioni di paesi neutrali (ergo chiunque tranne l'Ucraina) dove congelano asset russi etc etc sono legali secondo il diritto internazionale?

    Cioè se domani gli americani si svegliano e ci reputano troppo filo russi ed applicano sanzioni,embargo etc etc noi dobbiamo morire di fame perchè decidono loro così?

     

    E' una cosa per ora non ho ancora capito.

    Fabbri: "Draghi pensava di potersi muovere più agilmente con Usa. Poi ha scoperto che non poteva farlo. Siamo stati anche minacciati"

     

     

    https://tg.la7.it/esteri/guerra-ucraina-fabbri-draghi-pensava-di-potersi-muovere-più-agilmente-con-usa-poi-ha-scoperto-che-25-03-2022-170069


  13. 27 minuti fa, AAAVLR ha scritto:

    mi pare normale che un paese neutrale nel conflitto e che non abbia sanzionato la Russia non gli cambi nulla usare una valuta oppure un'altra.

    Solo io trovo questa pressione occidentale verso l'intero mondo a emarginare e colpire la Russia in ogni modo molto preoccupante?

    No. 


  14. La Corea del Nord afferma che il nuovo missile balistico intercontinentale limiterà le mosse "pericolose" delle forze armate statunitensi

    SEOUL, 25 marzo (Reuters) - L'ultimo lancio della Corea del Nord è stato un nuovo grande missile balistico intercontinentale (ICBM), secondo quanto riportato dai media statali venerdì, in un test leader Kim Jong Un ha affermato che è stato progettato per dimostrare la potenza della sua forza nucleare e scoraggiare qualsiasi mossa militare statunitense.

    Il lancio di giovedì è stato il primo test ICBM completo da parte della Corea del Nord con armi nucleari dal 2017. I dati di volo hanno indicato che il missile ha volato più in alto e più a lungo di qualsiasi altro test precedente della Corea del Nord prima di schiantarsi nel mare a ovest del Giappon

     

    Chiamato Hwasong-17, l'ICBM sarebbe il più grande missile a propellente liquido mai lanciato da un paese da un lanciatore mobile stradale, affermano gli analisti.

    La sua portata e le sue dimensioni suggeriscono anche che la Corea del Nord intende puntare con più testate che potrebbero colpire diversi obiettivi o con esche per confondere i difensori, secondo gli analisti.

    "Le forze strategiche ... sono completamente pronte a frenare e contenere completamente qualsiasi pericoloso tentativo militare degli imperialisti statunitensi", ha detto Kim mentre supervisionava il lancio, secondo KCNA.

     


  15. Wsj: Biden apre a armi nucleari in circostanze estreme

    Joe Biden fa un passo indietro rispetto alle sue promesse in campagna elettorale e sposa il 'tradizionale' approccio americano: quello che prevede l'uso della minaccia di una risposta nucleare come deterrente per i pericoli convenzionali e non nucleari, lasciando di fatto aperta la porta alla possibilità di usare le armi atomiche in "circostanze estreme". Il cambio di rotta, riporta il Wall Street Journal, è avvenuto sotto la pressione delle ultime settimane degli alleati che ha spinto Biden a ripensare la sua posizione.
    .ghgh

  16. Media, Gazprom chiede all'India di pagare il gas in euro

     
    Il gigante russo dell'energia Gazprom ha chiesto all'India di pagare in euro, per tentare di smarcarsi dalla dipendenza dal dollaro, sullo sfondo della guerra in Ucraina. Lo riporta la Reuters sul proprio sito. La compagnia indiana che importa il gas russo, la Gail, ha un accordo con Gazprom per l'acquisto annuale di 2,5 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto che prevede il pagamento in dollari americani. La scorsa settimana il colosso russo ha scritto al partner indiano chiedendo di saldare i pagamenti in euro, hanno riferito due fonti, aggiungendo che gli indiani stanno esaminando la richiesta. Secondo le stesse fonti, comunque, "Gail non vede alcun problema nel regolare il pagamento in euro".

  17.  

    Quoto

     

    Il generale Li Gobbi: “Flop di Putin? Nessuno conosce i suoi piani. L’esercito procede a velocità discreta. E se avesse voluto una guerra lampo avrebbe attaccato Kiev dalla Bielorussia”

    Intervista al generale di corpo d'armata, già direttore delle operazioni presso lo Stato Maggiore Internazionale della Nato: "Il mio parere è che i russi stiano tentando di guadagnare un'area sul confine per inglobare le zone russofone e per creare una separazione tra loro e la parte di Ucraina a loro ostile. Ma soprattutto che tendano ad occupare tutta la zona costiera fino a Odessa e possibilmente ricollegarsi alla Transnistria, in modo da interdire all’Ucraina l’accesso al mare (e in prospettiva contenere la presenza NATO nel Mar Nero). Ciò al fine di guadagnarsi una posizione di forza da cui negoziare un cambio di confini"

    “Prudenza. Trenta giorni non fanno una guerra”. E se a invocarla è un generale di corpo d’armata, già direttore delle operazioni presso lo Stato Maggiore Internazionale della Nato, forse vale la pena interrompere per mezz’ora il bombardamento di notizie, dispacci e propaganda che arrivano dal fronte per ascoltarlo. Specie se a spezzare gli entusiasmi occidentali sulle probabili difficoltà incontrate dai russi è Antonio Li Gobbi, 68 anni, milanese, ufficiale della Difesa italiana, che è cresciuto sotto le insegne delle Nazioni Unite e della Nato ma era anche presente sul campo quando, nel 1999, le forze oggi su opposti fronti operavano insieme. E ha poi collezionato missioni su missioni, dalla Siria a Israele, poi Bosnia, Kosovo e Afghanistan.

    Allora generale, come sta andando l’offensiva di Putin?
    Stabilirlo in questa fase è quantomeno velleitario. Ci basiamo su informazioni che sono tutte, dico tutte, incomplete e tendenziose, da una parte e dall’altra. Anche quelle rilasciate con una certa abbondanza dall’intelligence Usa a supporto dell’Ucraina vengono comprensibilmente rese disponibili a fini propagandistici, essendo gli USA schierati e non neutrali. Inoltre, le cose sul campo di battaglia possono cambiare anche repentinamente.

    In che senso?
    Ovviamente tutti noi ci augureremmo un fallimento dell’offensiva russa, ma siamo sicuri che sia ciò che sta avvenendo? Noi non conosciamo quali fossero i reali piani russi e non possiamo essere certi che Mosca avesse pianificato una guerra lampo. Comunque, se guardiamo quel che accade sul campo, occorre purtroppo constatare che l’esercito russo procede sul terreno con una velocità che è discreta. Si dice che la Russia stia combattendo in ritardo una guerra del XX secolo, è vero. Allora rifacciamoci ad esempio alle grandi campagne in Europa del secondo conflitto mondiale. Ci ricordiamo noi italiani che gli alleati sbarcarono in Sicilia a luglio del ’43 e arrivarono alla pianura padana nell’Aprile del ’45? E questo con una superiorità di forze consistente, specie aerea. Quindi no, purtroppo, non stanno procedendo così piano.

    Ma è un fatto che nessuna delle principali città ucraine è caduta, la stessa Mariupol resiste, a Kherson si combatte…
    E chi ha detto che l’obiettivo fosse prenderle adesso? Leggo da giorni notizie e bollettini che enfatizzano la resistenza incontrata sul campo dall’esercito russo grazie alla “capacità di reazione” ucraina, superiore a quel che si pensava. Insieme ad analisi che accreditano per questo il fallimento dell’offensiva-lampo che “era nei piani di Putin”. Ancora una volta: ma chi lo ha detto?

    Perché secondo lei non è così?
    Io non posso sapere quali fossero i piani del Cremlino. Quello che penso è che se l’intendimento fosse stato condurre una “guerra lampo” verosimilmente l’intera campagna sarebbe stata impostata in maniera diversa. Ad esempio tentando di sfruttare il fattore sorpresa e puntando decisamente su Kiev per “decapitare” da subito la leadership ucraina ed imporre la resa. Ma molti dati oggettivi sembrano smentire che questo fosse l’intendimento.

     

    Ad esempio?
    Oggi si dice che la guerra è iniziata da un mese. In realtà è iniziata nel 2014 se non prima. La cosiddetta “operazione militare speciale” di Putin è la sua evoluzione. Del resto, quando si pianifica una guerra lampo non si fanno per mesi grandi manovre sul confine che provocano da subito l’approntamento dell’avversario per la difesa. Inoltre l’avvio stesso dell’operazione potrebbe far sorgere sospetti.

    In che senso?
    Putin ha impiegato all’inizio circa 200mila uomini, una componente importante, ma le sue forze terrestri ammontano a 850mila uomini, contro un esercito ucraino che da solo ammonta anch’esso a quasi 200mila uomini, ma che può contare su una riserva mobilitabile di 900mila. Ovvero sembra non si sia neppure tentato di ottenere quella superiorità numerica, che era un must per chi attaccava in una guerra “classica”. Inoltre i russi, anziché concentrare le proprie forze per condurre un poderoso attacco decisivo, le hanno diluite in una manovra avvolgente a Nord, Est e Sud dell’Ucraina, fornendo agli ucraini l’importante vantaggio tattico di “manovrare per linee interne”. Né all’inizio abbiamo visto il massiccio impiego dell’arma aerea indispensabile a supportare una campagna lampo. Invece forse se avessero voluto fare una campagna lampo avrebbero tentato una rapida e potente puntata offensiva corazzata dalla Bielorussia dritto su Kiev, per ottenere una rapida capitolazione.

    E perché ha fatto diversamente?
    Beh questo bisognerebbe chiederlo ai russi. Comunque con una campagna lampo, ove questa avesse avuto successo, si sarebbero poi trovati alle prese con una nazione ostile e ancora motivata a combattere. Una situazione ingestibile anche per un eventuale governo fantoccio installato a Kiev. Il mio parere è che i russi stiano tentando di guadagnare un’area sul confine per inglobare le zone russofone e per creare una separazione tra loro e la parte di Ucraina a loro ostile, ma soprattutto che tendano ad occupare tutta la zona costiera fino a Odessa e possibilmente ricollegarsi alla Transnistria, in modo da interdire all’Ucraina l’accesso al mare (e in prospettiva contenere la presenza NATO nel Mar Nero). Ciò al fine di guadagnarsi una posizione di forza da cui negoziare un cambio di confini.

    E allora perché attaccare altri centri, colpire civili etc?
    Perché in quest’ottica, Putin potrebbe avere interesse a terrorizzare le popolazioni per farle scappare, soprattutto quelle che potrebbero essergli in futuro ostili. Presumo per due ordini di motivi. È più facile controllare e gestire aree occupate quasi disabitate che non trovarsi popolazioni, spesso ostili, tra i piedi. Inoltre il biblico movimento retrogrado di profughi intralcia i movimenti delle truppe ucraine che manovrano per difendersi e crea problemi organizzativi non indifferenti all’Ucraina e ai suoi alleati. Infine, quel movimento di gente disperata dà anche un’idea di disfatta che nuoce al morale dei difensori.

    In sostanza ci sta dicendo che stiamo prendendo un abbaglio, non stiamo capendo nulla di quel che succede?
    C’è una tendenza culturale nostra, occidentale a considerare militarmente poco capace e sottovalutare le forze di chi non ha i nostri stessi valori o a cui arbitrariamente attribuiamo, in base ai nostri standard, un livello di civiltà inferiore al nostro. Succede da quando Publio Quintilio Varo si fece massacrare dai barbari nella Foresta di Teutoburgo. Questa sottostima se viene smentita sul campo spesso fa effetto catapulta e ci proietta in modo schizofrenico verso la presunzione opposta: presi dall’angoscia finiamo a pensare di avere di fronte il Dottor Stranamore, o un pazzo. Potrebbe essere, certo, ma anche questa potrebbe essere una semplificazione pericolosa. Anche quanto si parla del rischio nucleare agitato da Putin andrei cauto.

    Non crede alle minacce di Putin?
    Quando ha dichiarato di aver messo in stato di massima allerta le forze nucleari era, a mio avviso, un messaggio per la stampa, il grosso pubblico. Non possiamo pensare che non lo fossero prima, mica fanno orari da ufficio. Voleva far sapere ai popoli dell’occidente che se i loro governi insistono a fare la guerra con le sanzioni lui può arrivare anche a quello. Idem per il pubblico interno, per dire che nonostante tutto restiamo una potenza nucleare.

    Nell’ultima intervista rilasciata dal suo portavoce Peskov il tema è tornato…
    Ha detto che in caso la Russia dovesse soccombere potrebbe ricorrervi. Ma questo è nella dottrina russa. Peraltro, anche se i russi hanno capacità e dottrina, a meno di una degenerazione totale del conflitto credo sia abbastanza remota l’eventualità che la usino, quando dall’altra parte hanno una potenza nucleare. Perché è vero che l’Ucraina non fa parte della Nato e ha rinunciato alle sue armi nucleari con gli accordi del 1994, ma è altrettanto evidente che a un attacco nucleare russo in Ucraina inevitabilmente corrisponderebbe una risposta nucleare Usa contro la Russia. E i russi non possono non saperlo.

    Si vedono queste scene di militari russi che piangono, disperati, disinformati: può partire da loro una rivolta?
    Ho avuto ripetuti contatti con il contingente russo impiegato in Kosovo nel 1999 perché era contermine al mio settore e i russi allora operavano sotto la Nato. Da un punto di visto logistico, dell’equipaggiamento e del vettovagliamento dei soldati era disastroso. Ma loro sono abituati a un sistema dove il soldato è poco considerato, sono abituati all’idea che possa soffrire. Era un altro mondo, è vero. Comunque riterrei una rivolta militare poco probabile

    E le sanzioni possono portare a una rivolta interna?
    Sarebbe certamente una soluzione invidiabile, ma forse ottimistica in tempi brevi. Certo noi possiamo forse avere resoconti dello scontento nelle grandi città europee come Mosca e San Pietroburgo, ma cosa sappiamo veramente delle informazioni accessibili al resto dei 145 milioni di russi che abitano magari in centri più piccoli o in aree rurali? Al netto di contromisure e sponde che la Russia può tentare dobbiamo essere prudentemente pessimisti e considerare che possa volerci molto tempo prima che si manifesti un fronte interno solido

    Lei le avrebbe date le armi?
     è una decisione politica. Certo se l’Europa fosse riuscita a imporsi come elemento neutrale di riferimento per negoziare, sarebbe stato molto meglio. Non si è stati in grado di assolvere un tale ruolo, che sarebbe spettato all’Europa, e allora è inevitabile dare le armi, anche per tranquillizzare, forse ipocritamente, la nostra coscienza . Ma resta sempre una soluzione di compromesso.


     

     

    Il fatto quotidiano 

     

    Non è completo, perché davvero lungo. 

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  18. Gli Stati Uniti fanno piani nel caso in cui la Russia utilizzi armi chimiche e nucleari

    WASHINGTON, 24 marzo (Reuters) - La Casa Bianca ha istituito un team di esperti per pianificare come potrebbero reagire gli Stati Uniti se la Russia dovesse usare armi di distruzione di massa - chimiche, biologiche o nucleari - durante l'invasione dell'Ucraina, hanno affermato alti funzionari dell'amministrazione di giovedì.

    La Russia ha ripetutamente sollevato la prospettiva di usare armi nucleari mentre lotta per sconfiggere l'esercito ucraino durante la guerra di un mese che il governo russo chiama "operazione speciale". Questa settimana, il Cremlino ha affermato che tali armi sarebbero state utilizzate solo in caso di "minaccia esistenziale"

     

    Funzionari statunitensi hanno avvertito che le accuse della Russia secondo cui l'Ucraina potrebbe usare armi chimiche sono una bugia e anche un'indicazione che Mosca potrebbe ricorrere al loro uso, dato il precedente passato.

    Il presidente Joe Biden ha dichiarato giovedì che se la Russia dovesse usare armi chimiche nella sua invasione dell'Ucraina, gli Stati Uniti risponderebbero.

    "Rispondremmo, risponderemmo se lo usasse. La natura della risposta dipenderebbe dalla natura dell'uso", ha detto Biden in una conferenza stampa a Bruxelles.

     

    Il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha inviato un promemoria interno alle agenzie il 28 febbraio per creare un gruppo strategico per esaminare i principali cambiamenti geopolitici che si stanno verificando a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, hanno affermato i funzionari. Un secondo gruppo, noto internamente come "Tiger Team", sta esaminando come saranno i prossimi tre mesi.

    Il gruppo strategico sta lavorando "per monitorare e mitigare i rischi, mentre valuta come promuovere e difendere gli interessi degli Stati Uniti", ha affermato un funzionario statunitense.

     

    Le squadre stanno preparando piani di emergenza per vari scenari, incluso il potenziale uso da parte della Russia di armi chimiche o biologiche; il targeting dei convogli di sicurezza statunitensi; interruzioni delle catene di approvvigionamento alimentare globali; e la continua risposta alla crescente crisi dei rifugiati, ha affermato il funzionario.

    Le squadre stanno anche esaminando il possibile uso di armi nucleari da parte della Russia, ha affermato il funzionario.

    Il funzionario non specula su come potrebbero rispondere gli Stati Uniti se la Russia dovesse usare armi di distruzione di massa, ma ha chiarito che ci sarebbe una risposta.

     

    Il portavoce del Pentagono John Kirby ha dichiarato alla CNN che spetta agli Stati Uniti pensare alle contingenze.

    "Non abbiamo visto alcuna indicazione che i russi siano pronti a usare armi di distruzione di massa all'interno dell'Ucraina.uum

    Se ciò dovesse accadere ci sarebbe una risposta significativa", sia dagli Stati Uniti che dalla comunità internazionale,.ehmha detto Kirby. 

     

     

    Giovedì il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato a Bruxelles che ci sono continue preoccupazioni che la Russia potrebbe cercare di creare un pretesto per le proprie azioni accusando l'Ucraina e i suoi alleati di usare armi chimiche. Facendo eco ai funzionari statunitensi, ha affermato che le accuse sono un pretesto perché la Russia faccia lo stesso.

     

    Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha detto ai giornalisti martedì che il presidente Joe Biden, a Bruxelles per colloqui urgenti con la NATO e i leader europei, discuterà del possibile uso di armi nucleari da parte della Russia.

    Mercoledì il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha detto ai giornalisti che Biden avrebbe discusso anche di armi chimiche e biologiche con gli alleati.

    "Abbiamo cercato di essere molto chiari sulla gravità dell'uso di tali armi chimiche. Si tratta di agenti che non dovrebbero mai essere impiegati, e certamente non sul campo di battaglia, come ci preoccupa la Russia", ha detto.

     

     

     


  19. 1 ora fa, Skizzo91 ha scritto:

    Vicepresidente ucraino: Non accetteremo mai di rinunciare a nessuna parte del nostro territorio, compresi Donbass e Crimea

     

    Presidente degli Stati Uniti: la NATO risponderà immediatamente se la Russia userà armi chimiche

    Da giorni che ve lo dico. 

     

    Propio oggi ho scritto

    "attenzione ad un eventuale casus belli" 


  20. 21 minuti fa, robben84 ha scritto:

    Dipende dall'esperienza passata, immagino. Ad oggi è solo stato aggiunto in una lista di cui non conosce la lunghezza. Di sicuro, come ben fai notare tu, la precedenza è data ai più preparati per ottimizzare il numero limitato di armamenti a disposizione. 

     

    La mia risposta era al fatto che ci sono 'civili che non ci pensano nemmeno'. Ci mancherebbe altro! Non tutti nasciamo per imbracciare un fucile, ma le orde di civili che scendono in piazma le orde di civili che scendono in piazza nelle città occupate, quelli che si mettono a mani nude davanti ai carri che avanzano, fa vedere una grande unità di intenti,za nelle città occupate, quelli che si mettono a mani nude davanti ai carri che avanzano, fa vedere una grande unità di intenti, ed è davvero commovente. Poi ovvio, ci sarebbe chi vorrebbe fuggire e basta, e molti hanno cercato di spostarsi verso il lato occidentale dell' Ucraina ancor più che lasciare il paese. 

    Un'altra cosa impressionante, è il considerevole numero di Ucraini che sono rientrati /stanno rientrando nel paese per difenderlo o per supportare le persone care. 

     

    Io non conosco le percentuali dei pro-resistenza Vs i favorevoli all'arrendersi, ma mi sembra evidente dall'andamento della guerra che l'invasione dei russi abbia provocato un maggiore nazionalismo e odio verso la russia anche alla quota parte con simpatie 'russofone', e che i numeri di un eventuale sondaggio potrebbero pendere in maniera molto sbilanciata verso la resistenza, di cui Zelensky è indubbiamente il simbolo e il riferimento, ma non ne è l'anima. Se sta riuscendo a mantenere ben saldo il controllo in questa situazione vuol dire che la grandissima parte degli Ucraini la pensa come lui si esprime, è l'unione del popolo Ucraino l'anima di questa resistenza. 

     

    Non so come finirà, ma son convinto che il controllo dell'Ucraina non potrebbe rimanere nelle mani dei russi se non per breve tempo, anche se dovessero riuscire ad invaderla. 

     

    "ma le orde di civili che scendono in piazma le orde di civili che scendono in piazza nelle città occupate, quelli che si mettono a mani nude davanti ai carri che avanzano, fa vedere una grande unità di intenti" 

     

    Ho parlato anche di questo 

     

    "Detto questo, ammirazione per gli abitanti di kherson che scendono in strada a protestare,ma li è una cosa diversa dall'essere parte integrante del conflitto.Rientra nel controllo del paese,una cosa totalmente diversa e che per fortuna per i russi ,non gli sarà resa facile,tra contestastioni ed eventuali attentati."

     

    Tra l'altro li si vedono le remore, sia morali che pratiche ai fini del conflitto, dei soldati russi.

    Sennó ogni manifestazione sarebbe una piccola strage, il che va un po' a cozzare con una parte comunicativa. 

     

     

    Concordo sul fatto che in una gran parte delle persone, si sia creata una frangia nazionalista. 

    Non so se anche la parte russofona andrà a pendere verso il lato Ucraino. Posso dire che mi è capitato di vedere qualche intervista ai russofoni e ascoltare qualche giornalista dal fronte che dicevano il contrario o quasi. 

    Però li si vedrà solo dopo, le cose cambiano anche in fretta in queste situazioni. 

     

    Comunque zelensky è l'anima della resistenza, perché il popolo in questo momento si è accerchiato attorno a lui, giustamente. 

    E lui è un grande comunicatore. 

     

    Ma lo si vede anche qui, vedo tanti con  l'elmetto in testa. 

     

     

    " Non so come finirà, ma son convinto che il controllo dell'Ucraina non potrebbe rimanere nelle mani dei russi se non per breve tempo, anche se dovessero riuscire ad invaderla" 

     

    Si, questa è la parte più difficile per loro, occupare amministrativamente. 

     

     

     


  21. 2 ore fa, robben84 ha scritto:

    In realtà so che il numero di volontari rispetto al numero di armi a disposizione è molto alto, tanto è che esiste una lista d'attesa per potersi unire a combattere. Proprio ieri un ragazzo di mia conoscenza (che ha fatto il servizio di leva nel passato, altrimenti non vengono nemmeno presi in considerazione) si è aggiunto a questa lista. Tutti quelli che possono, fanno qualcosa, chi combatte e chi aiuta da un punto di vista umanitario. 

    Io non ho detto che non c'è. 

     

     Le  tue parole, in realtà confermano quanto ho espresso precedentemente.

     

    Cioè che, la resistenza è formata prevalentemente da militari esperti nazionali e mercenari preparati. 

    Avendo un numero limitato di armi, probabilmente vine data la priorità a loro,anche perché so quelli che fanno più

    male. 

     

    Poi non so come siano impiegati quelli della resistenza civile nell'insieme. Lui te lo saprà dire.

    In avanscoperta, nelle retrovie, negli appostamenti? 

     

     

    Poi, bisognerebbe valutare anche la proporzione,mi spiego meglio 

     

    Se su che so 20 millioni di uomini arruolabili, la lista dei volontari è 5 mila, non è un numero così alto e riprenderebbe il discorso fatto prima  a cui hai risposto. 


  22. 4 minuti fa, garrison ha scritto:

    Bhé alla fine neanche noi purtroppo ad oggi possiamo farne a meno.

    Fosse per me se mi dicessero che per non comprare più gas ecc. da quelli dobbiamo stare senza elettricità per il 50% del tempo e senza gas, sarei assolutamente disponibile, per tutto il tempo che serve.

    Ma temo che dopo 5 gg. avresti una specie di rivolta civile.

    E' l'ennesimo monito per il futuro, rendersi indipendenti energeticamente per l'Europa é una necessità e va fatto sopratutto se non solo con le rinnovabili, anche in funzione cambiamento climatico: sarebbero i classici due piccioni con una sola fava.

    Speriamo che i politici siano più lungimiranti.

    Prevedibile ,ci sarebbe una crisi economica che quella del 29 sarebbe uno scherzo.

     

    non so che lavoro fai,però molti non lo avrebbero più

     

     

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  23. 16 minuti fa, The Tasmanian Devil ha scritto:

    Non discuto che donne, bambini, anziani, chi ha potuto e voluto andarsene l’abbia fatto (gli stessi che combattono hanno messo o cercato di mettere in sicurezza i propri cari), ma chi rimane sta vendendo cara la pelle, oltre a resistere quando possibile contrattacca (quest’ultimo punto mi ha sorpreso).

    Quello che penso è che chi sta combattendo per la propria casa lo stia facendo indipendentemente da cosa dice il loro presidente: a me pare evidente che lui non si arrende perché gli Ukraini (quelli sul campo di battaglia) non si vogliono arrendere.

    Così come i generali Ukraini.

    Altrimenti la guerra sarebbe già finita.

     

    Poi l’ex pugile che sta lì sotto le bombe, dite quello che volete, ma è un esempio.

    Per me non è propio così ,anche perchè hai tralasciato la parte che gli uomini non possono uscire,sennò andrebbero incontro alla giustizia sommaria.

    Vedo ,civili che combattono ma parecchi che invece non ci pensano nemmeno.

     

     

    La resistenza principale è militare non civile.

    La tattica militare ucraina è prevalentemente d'imboscata,mordi e fuggi il che rende la rende poco prevedibile.

    Si muove a piccolissimi gruppi spesso appiedata ,ma è prevalentemente se non quasi esclusivamente militare ,molto ben addestrata lo si nota dai piccoli video a disposizione.

     

    "me pare evidente che lui non si arrende perché gli Ukraini (quelli sul campo di battaglia) non si vogliono arrendere."

     

    non lo so ,non la vedo esattamente così,le pressioni fanno molto.

    Il costo è alto,vediamo quando finalmente sta * di guerra finirà come l'opinione pubblica interna si pronuncierà.

     

    "Poi l’ex pugile che sta lì sotto le bombe, dite quello che volete, ma è un esempio."

     

    Concordo,uomo con le palle

     

     

     

     


  24. Ucraina, premier Belgio: 'No sanzioni energia, sarebbero devastanti'

    Il "principio generale" che segue la Commissione Europea "è che le sanzioni devono impattare più la Russia che l'Ue. Non siamo in guerra contro noi stessi, non adotteremo misure che ci indeboliscono". Sanzioni che colpiscano l'importazione di fonti di energia dalla Russia "avrebbero un impatto devastante sull'economia europea, non credo che sia necessario". Lo dice il premier belga Alexander De Croo, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles.

    Ucraina, Austria: no a embargo gas russo, non è realistico

    "La posizione dell'Austria è molto chiara: con noi non ci sarà un embargo né sul gas né sul petrolio nei confronti della Federazione russa. Al momento non è realistico, ma lo stesso vale per la Bulgaria e la Repubblica ceca, non solo per l'Austria, ma anche per la Slovacchia e l'Ungheria". Lo ha detto il cancelliere dell'Austria Karl Nehammer arrivando al Consiglio europeo. "Una delle conseguenze più immediate riguarda la sicurezza dell'approvvigionamento energetico per la popolazione austriaca - ha spiegato -. Abbiamo adottato sanzioni massicce, ma ora si tratta di guardare con attenzione dove stanno operando e dove sono ancora troppo poco e dove ci sono delle scappatoie che si possono chiudere e dobbiamo concentrarci su di esse"
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