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Deborah J

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Messaggi pubblicati da Deborah J


  1.  

    Durante il pranzo con Ramadani per Chiesa, sono stati presi in esami altri profili che potrebbero eventualmente interessare la Juventus a gennaio. In questa ottica rientra la vicenda legata a Douglas Costa svincolato dal Los Angeles Galaxy e che, al pari di Bernardeschi, si è proposto per un ritorno alla Juve: fredda la reazione dalla Continassa in entrambi i casi.


  2. Una volta era “il Duca”, ormai così non lo chiama più nessuno. Piuttosto, soprattutto da quando è riuscito a imporsi dopo un lungo e complicato periodo di ambientamento, Adrien Rabiot si è conquistato il soprannome di “Cavallo pazzo”. Tanto che nel giorno del rinnovo, l’indizio social del club bianconero portava proprio a un cavallo indomabile. Ma oggi Rabiot è soprattutto “il Capitano”, almeno fino a quando non tornerà Danilo, quindi salvo sorprese fino alla prossima sosta. Una fascia al braccio che rappresenta allo stesso tempo la chiusura di un cerchio lungo più di quattro anni e l’inizio di un possibile nuovo ciclo, perché a giugno è arrivato il prolungamento di una sola stagione ma la Juve e Rabiot si sono anche dati appuntamento per riparlare più avanti di un accordo e un progetto più strutturati. "Sono felice di avere indossato la fascia, amo questo club e la sua storia, è il quinto anno che sono qui, per me è un onore", le parole spese da Rabiot dopo la vittoria di San Siro con il Milan, la prima vissuta da capitano appunto. Parole che fanno capire come comunque non sia di passaggio uno come Rabiot, aspettando di capire che sarà del futuro. I discorsi sono stati quindi già imbastiti, mamma Veronique sa che Adrien vorrebbe restare ancora a lungo in bianconero a patto che ci possano essere le condizioni giuste, in termini progettuali ancor più che economici: condizioni che la Juve sta lavorando per garantirgli anche in futuro. Intanto conta il presente e nel presente il centrocampista francese rappresenta un punto di riferimento totale di questa Juve, dentro e fuori dal campo. Semplicemente insostituibile per Max Allegri.

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  3. 1 ora fa, Giannij Stinson ha scritto:

    Ma noi ti vediamo solo come un amico .fuma 

     

    In pratica come al solito si è offerto lui e sono partiti i titoli "La Juve vuole il ritorno di..."

    Come se avessimo accettato .ghgh 

     

    E il "bello" è che nonostante nell'intervista parli chiaramente tipo "tornerei", "non rifiuterei una loro chiamata" e si capisce molto bene che non è stato contattato dalla Juve. E che il suo è solo un desiderio.

     

    Non riesco davvero a capacitarmi su come facciano a non capire cose così semplici e chiare. Mistero.


  4. 6 ore fa, Dastan85 ha scritto:

    Oh mammina santa..

     

    Ma allora è vero sefz

     

    Giuntoli..

    Ti abbiamo preso per ROMPERE col passato..

    Non fare il Gattopardo/restauratore..

     

    Mi raccomando .ok

    Ma che è vero! La risposta la trovi in quello che ho sottolineato: gli chiedono se lui tornerebbe, ma non che la Juve lo ha cercato. Infatti dice è il club che ama e che non negherebbe mai una loro telefonata.

    Tra l'altro gli dicono anche che LORO lo hanno accostato alla Juve. Il che è tutto un dire. sefz

     

    Non c'è nessuna trattativa da parte della Juve per Douglas Costa. Hanno messo su questo "castello" solo perchè svincolato. E ci stanno ricamando sopra con la speranza che la Juve lo cerchi.

    6 ore fa, Vs News ha scritto:

    È sicuramente giunto il momento per una nuova sfida. Ti piacerebbe giocare di nuovo in Europa?

    "Guarda, onestamente, nella mia carriera sono sempre stato spinto dalle sfide, quindi ovunque sarò sicuramente motivato ad esserci. Questo è ciò che mi motiva per dare il meglio. Sto seguendo lo sviluppo del campionato arabo, è sicuramente un luogo che mi impressiona per tutti i progetti e gli sviluppi che stanno già mettendo in pratica e che continueranno a crescere nei prossimi anni. Senza dubbio è qualcosa di assurdo di cui mi piacerebbe far parte un giorno". 

     

    Il campionato arabo sta convincendo molti di voi ad andare lì. Ma visto che di recente, proprio da Tuttojuve, sei stato accostato alla Juventus, è una opzione che valuteresti? 

    "Nessun giocatore al mondo può rifiutare la Juventus. E' il club del mio cuore, che amo e di certo non negherei mai una chiamata da parte del club. Ciò che desidero di più adesso è essere lì a lottare per tornare ai giorni di gloria, perché so che insieme ai nostri fan sarebbe possibile farlo! Ed è ai massimi livelli che la Juventus deve essere sempre". 

     

    La Juve è una delle squadre più grandi al mondo e quando ti fanno squillare il telefono, non puoi pensarci più di tanto. Devi accettare il più velocemente possibile! Indossare quei colori significa lasciare il sangue ad ogni allenamento e ad ogni partita. Perché la Juventus è una famiglia, una squadra di guerrieri, una squadra nata per essere campione sempre ogni anno". 

     

     


  5. Il prossimo ragazzo in rampa di lancio è Joseph Nonge, centrocampista belga sempre del 2005 che il tecnico ha portato a San Siro e che, d’ora in avanti, sarà in pianta stabile in prima squadra per rimpinguare il reparto mediano, dove le rotazioni sono limitate dalle assenze di Pogba e Fagioli. Le linee guida del club sono chiare e prevedono di lanciare in prima squadra ogni anno 4-5 ragazzi provenienti dalla Next Gen. La Juve punta a costruire in casa sogni e campioni, generando risparmi e liberando risorse. Un vero e proprio circolo virtuoso che guarda al futuro. L’oro è alla Continassa. 

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  6.  

    Si dice che Allegri non consideri Vlahovic il suo centravanti ideale, e non sappiamo quanto ci sia di vero o di amplificato in questo pensiero diffuso, ma qualcosa ci deve essere, se quest’estate la Juve ha inseguito e aspettato a lungo Lukaku. Oggi, con Lukaku alla Roma, poco importa. Vlahovic, al netto delle pause legate alla pubalgia, rimane uno dei più forti attaccanti d’Europa. La Juve può permettersi che Vlahovic si fermi, come è accaduto di recente, perché può contare su Milik e Kean, buoni surrogati di numeri nove. Vlahovic, nonostante l’impiego a macchia di leopardo, ha realizzato quatto quattro gol, Milik due. Mancano le reti di Kean, prezioso però nel suo lavoro di sportellatore .

     

     

     

  7. "Il calcio è una bolla e lo studio avrebbe aiutato a restare attaccati alla realtà giocatori che lasciano da giovani le famiglie, hanno tanti soldi e molto tempo libero". Così Giorgio Chiellini, ex capitano di Juve e Nazionale, interviene sul caso scommesse che ha coinvolto Fagioli, Tonali a Zaniolo. Durante la presentazione del progetto “My Kickoff in Usa”, un percorso di borse di studio per calciatori e calciatrici varato dalla Fondazione Agnelli, l’attuale difensore dei Los Angeles Fc ha raccontato la sua esperienza: "Lo studio è un’arma in più per educare". Chiellini prepara il suo ritorno alla Juve come dirigente, mentre sul campo un suo possibile erede prolunga fino al giugno 2028. "Sono sicuro che torneremo a vincere un trofeo - dice Federico Gatti - e mi auguro accada al più presto: stiamo facendo tutto per arrivare a questo obiettivo".


  8.  

    Giovane, vincente e sostenibile: così John Elkann ha ridisegnato la Juventus, la controllante del club bianconero, e simbolo della continuità garantita dalla famiglia Agnelli. Per il resto c'è tanta discontinuità tra passato e presente, di cui la ritirata su Calciopoli è solo l'ultimo atto che arriva dopo la marcia indietro sulla Superlega, progetto voluto e sostenuto con forza da Andrea Agnelli e il patteggiamento voluto con la giustizia sportiva. Scelte politiche accompagnate però da una rivoluzione anche negli uomini e nelle strategie, del ciclo vincente dell'ex presidente sono rimasti pochi superstiti sia nel gruppo squadra sia nella dirigenza e sul mercato si è passati dalla filosofia dei colpi ad effetto agli investimenti sostenibili. Il 2023 è l'hanno zero (così l'ha definito Elkann) ma anche quello in cui si festeggiano i 100 anni della famiglia Agnelli. Un legame unico e indissolubile. La ricapitalizzazione di circa 200 milioni  annunciata di recente servirà soprattutto a ripianare i debiti ma anche per lasciare una porta aperta nel mese di gennaio. Allegri, uno dei pochi superstiti della vecchia Juve si sta dimostrando l'uomo giusto per traghettare la Juve fuori dalle brutte vicende e gode della fiducia di Elkann.
     

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  9.  Sabato c’è il Verona allo Stadium e con una vittoria il primo posto in solitaria sarebbe garantito almeno per una notte: considerando, però, che domenica la capolista Inter ospita la Roma e il Milan gioca a Napoli, allora la Juve può ambire ad un clamoroso sorpasso in classifica. La Juve non guarda tutti quanti dall’alto in basso dal 1° agosto 2020, quando si chiuse la Serie A più lunga di sempre con la festa tricolore in uno Stadium vuoto causa Covid. Di quella Juve è rimasto ben poco:  Sarri allena la Lazio dall’estate 2021, dopo essere stato esonerato al termine di quella stagione, mentre dei 33 giocatori in rosa sono rimasti appena in 8 e tra gli attuali titolari di Allegri ci sono solo Szczesny, Danilo (promosso a capitano) e Rabiot. Da Ronaldo a Dybala (54 gol in due...), passando per i totem Bonucci e Chiellini, tante cose sono cambiate in una Continassa dove sono nuovi anche presidente, l’intero Cda e i dirigenti. Ecco perché ritornare da soli in vetta dopo 124 partite sarebbe più di una chiusura del cerchio per questi bianconeri che stanno (ri)scoprendo antiche emozioni, a maggior ragione dopo aver trascorso un anno in cui ne hanno viste di tutti i colori tra inchieste, penalizzazioni, doping e scommesse. Reggere la pressione della storia e dell’alta classifica, però, diventerà un prezioso esercizio per questa squadra giovane dove la maggior parte dei giocatori non ha mai vinto nulla. Servirà equilibrio e continuità, ma la Juventus ha dimostrato di essere tornata agli antichi valori e può sempre sfruttare il vantaggio di una stagione senza coppe europee. In attesa del rinforzo giusto a gennaio con il serbo Samardzic (Udinese) e il danese Hojbjerg (Tottenham) in pole position per riempire i vuoti a centrocampo. 


  10. 26 minuti fa, VincentJuventus ha scritto:

    I legali di Giraudo e Moggi hanno detto più volte che se vincono i ricorsi, la Juventus riavrà i due scudetti e i danni a prescindere

    Certo, prima che la Juve rinunciasse al ricorso. Cosa vuoi che gli risarciscono anche se Moggi e Giraudo dovessero vincere? Al massimo il risarcimento andrebbe solo a loro.

     

    Ritirata la richiesta di risarcimento per lo scudetto 2006 dato all'Inter Juve, sipario su Calciopoli Dopo 17 anni di battaglia rinuncia all’ultimo ricorso

    Ora è davvero finita. Dopo 17 anni e un’infinità di ricorsi, si chiude definitivamente Calciopoli con il passo indietro della Juventus davanti al Consiglio di Stato: il club bianconero, infatti, ha ritirato la richiesta di risarcimento danni da oltre 443 milioni di euro alla Federcalcio e all’Inter per l’assegnazione dello scudetto 2006 ai nerazzurri. (La Stampa)


  11. 1 minuto fa, Dastan85 ha scritto:

    Mai sentito 😁

     

    Comunque gli riconosco una certa "originalità".

     

    Douglas Costa?!

    Dopo che hanno fatto di tutto per liberarsene (dandolo anche in prestito)..

    Come gli sarà venuto in mente? sefz

    Avrà pensato che con questo "scoop" sarebbe diventato immediatamente famoso. Pensa in quanti saranno andati a cercare l'autore di questo articolo delirante. .muttley

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  12. 3 ore fa, Dastan85 ha scritto:

    Lo metto insieme a:

     

    - il ritorno del Berna

    - il ritorno di Arthur a gennaio

     

    3 gag meravigliose :8

    Si, ma almeno Bernardeschi  è una notizia della Gazzetta e di Tuttosport, perlomeno sono fonti diciamo attendibili.

    Questa è una "notizia" di Mirko di Natale per TJ...  non so se sia uno attendibile. Non lo conosco. Tu? 

     

    La vera notizia è questa:

    Douglas Costa libero sul mercato: l’Arabia chiama. Il brasiliano lascia i Los Angeles e sembra intenzionato a provare l'esperienza in Saudi League. Qualche sostenitore juventino lo vuole a Torino...

     

    Douglas Costa ha deciso di lasciare i Los Angeles Galaxy ed è momentaneamente svincolato, alla ricerca di una nuova squadra. Ma probabilmente per poco. Il brasiliano, infatti, sembra già vicinissimo ad un trasferimento in Saudi League: nelle prossime settimane sarà in Arabia Saudita per valutare le varie proposte e sembra intenzionato a provare l'esperienza nel massimo campionato arabo. Il futuro di Douglas Costa molto probabilmente sarà in terra saudita. (TuttoSport) 

     

    Ci ha ricamato sopra e l'ha fatta passare per una "news".sefz


  13. 41 minuti fa, Stanislr87 ha scritto:

    Già, è sempre così per tutto... chi disdice fa più rumore e "copre" il resto, anche perché spesso ha un atteggiamento "minaccioso", della serie "io sono un vero tifoso, e voi (che continuate a pagare) non siete un caxxo". Evito volentieri di litigare con sconosciuti che si ritengono persone e tifosi migliori di me perché non finanziano DAZN, e continuo a fare come mi pare, senza distribuire patetiche patenti di tifo (per la cronaca, fino a giugno avevo 6 mesi gratis, poi pago regolarmente l'abbonamento mensile).

     

    Gente che non ha rispetto delle scelte che ognuno di noi è libero di fare. Un atteggiamento arrogante e presuntuoso verso chi ama vedere la Juve (nonostante tutto e tutti) davvero irrispettoso. Siamo persone libere e viviamo in un Paese democratico dove la gente può fare quello che più gli aggrada (nei limiti della legalità).

     

    Non ho mai disdetto Sky e Dazn, non rinuncio a vedere le partite della squadra che amo e che seguo da sempre per fare un "dispetto" a colossi  mondiali, che sicuramente non fallirebbero anche se lo facessi. Chi lo fa è padrone delle sue azioni e non sarò di certo io a dirgli che sbaglia o che è meno juventino di me.

     

     

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  14. Ci sono i gregari addetti a portare le borracce e quelli che invece portano punti. Due su tutti, alla Juventus: Gatti e Rugani. Se i bianconeri hanno cambiato passo, è merito del muro alzato dalla difesa. Primo non prenderle, il diktat di Allegri che, in assenza di capitan Danilo, in casa del Milan non è stato condiviso solo dai titolarissimi. Ma anche la classe operaia italiana ha dato ampia prova di affidabilità. Gatti ha montato la guardia su Leao e, nonostante una grande differenza di cilindrata, è riuscito a ingabbiarlo insieme a Weah. Il difensore di Rivoli sta rimpiazzando ottimamente il lungodegente Alex Sandro. E dopo essersi preso la Juve e la Nazionale, è pronto a regalarsi il rinnovo fino al 2028, con stipendio da 1,5 milioni più premi. Rugani, altro gregario alla riscossa, al Meazza ha sbagliato solo nell’unica vera occasione concessa al Milan: merito di Leao, bravo a rubare il tempo a tutti per servire Giroud. Dopodiché il centrale toscano, bersaglio facile di molti tifosi e tanta critica, ha offerto la solita prova pulita e sicura. Anche in attacco c’è un gregario finito in copertina, quel Kean che dopo aver ottenuto la fiducia di Spalletti in Nazionale ha incassato pure quella di Allegri in bianconero. Il classe 2000 ha messo in discesa il match di San Siro facendo espellere Thiaw. Di fatto, è stato preferito a Vlahovic e Chiesa. Vero, entrambi erano al rientro post rispettivi infortuni. Ma la sensazione, corroborata dalle dichiarazioni di Allegri, è che Moise sia (finalmente) cresciuto. «Ho capito gli errori, voglio dimostrare in campo e fuori che si può contare su di me», ha detto Kean. Ok, l’atteggiamento è giusto. Ora manca soltanto il gol, questione di tempo.


  15.  

    Boom di ascolti per Milan-Juventus di domenica sera. La vittoria della squadra di Allegri contro quella di Pioli è stata seguita da quasi due milioni di telespettatori su Dazn. Migliorato il precedente tra i due club della passata stagione: 1,6 milioni di appassionati. I numeri di Dazn continuano a crescere in generale: la 9^ giornata di Serie A ha sfiorato complessivamente i 6,2 milioni di telespettatori.
     


  16.  

    Ancora lontani i tempi del record di imbattibilità, quello di Gigi Buffon e della leggendaria BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) quello dei 974 minuti senza subire reti in serie A nel 2015/2016. Ma lo 0-1 di San Siro contro il Milan ha certificato il clean sheet numero 16 di questo 2023, riportando la Juve di Allegri in vetta alla specialissima classifica dell’anno solare per quel che riguarda il campionato di serie A: meglio anche di Napoli, Inter e Milan. Meglio in realtà di qualsiasi altra squadra in Europa prendendo in esame i migliori cinque campionati (Serie A, Bundesliga, Liga, Ligue1 e Premier League), eccezion fatta per il Barcellona delle 20 giornate di campionato senza subire reti: solo il gruppo di Xavi, infatti, ha blindato la porta di Ter Stegen più di quanto abbia fatto la Juve con quella di Wojciech Szczesny e Mattia Perin. Milan. Pur dovendo affrontare anche assenze pesanti, con il solo Bremer sempre presente, mentre Gatti e Rugani hanno saputo spazzare via tutte le preoccupazioni dettate dall’infortunio di capitan Danilo.


  17.  

     

    E' tornato in testa il gol alla Juve con la maglia del Milan?
    "Sì, ma è tornato in testa già prima della partita, è veramente incredibile la vita. Io credo che sia veramente il destino, perchè lo stesso giorno di sette anni fa è incredibile, con la maglia diversa".

     

    Lo sapevi che era il 22 ottobre?
    "Chiaramente lo sapevo, ne avevo anche parlato con la mia famiglia. Sono felicissimo, la vita è incredibile e dedico questo alla mia famiglia".

     

    Rabiot aveva previsto il gol?
    "Sì, ma mi aveva detto di farlo nella porta giusta 

     

     

    Cosa c’era dentro quelle lacrime?
    “Per me giocare qui è sempre speciale. Questi tifosi e San Siro sono speciali. La vita mi ha portato a fare altre scelte e oggi sono nella squadra dove volevo essere. Ero emozionato ed è stato incredibile. Il Milan si appoggia molto su Giroud e i trequartisti gli girano intorno. Abbiamo cercato di evitare questi uno due. Alla fine siamo stati fortunati anche nell’episodio e sicuramente ci ha aiutato questo”.

     

    Qual è la differenza con Inter, Napoli e Milan?
    “Abbiamo le maglie diverse. Siamo tutti diversi, noi viviamo un momento in cui la squadra ha dei giocatori che devono ancora maturare tanto. L’Inter ha già tanti giocatori maturi. Noi siamo ancora in una fase di costruzione. Ma credo che con umiltà possiamo fare grandi cose. Credo che quando sono arrivato qua l’obiettivo fosse lo Scudetto. Ora l’obiettivo è la Champions a marzo vedremo dove saremo”.

     

    Qual è la differenza rispetto allo scorso anno?
    “Il gol mi è mancato tanto. Sono molto felice di aver segnato. Era un mio obiettivo cercare la conclusione. Rispetto all’anno scorso ho più esperienza. Voglio cercare di essere un giocatore sempre più importante per la squadra”.

     

    Cos’hai in più rispetto a qualche compagno?
    “Per fortuna la decisioni le prende il mister. Abbiamo anche Nicolussi Caviglia ma indossare la maglia della Juve è pesante. Dobbiamo essere uniti e umili”.

     

    Come hai vissuto questi giorni e come sei stato vicino a Fagioli?
    “Vogliamo veramente bene a Nicolò. È caduto in questa malattia, che deve curare ed è una cosa grave. Bisogna stargli vicino in tutti questi sette mesi. Sono contento che si possa allenare con noi. La presenza del gruppo lo aiuterà. Bisognerà aiutare anche Sandro. Li conosco molto bene. Hanno sbagliato ma sono due bravi ragazzi”.

     

     
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  18.  

     

    Vittoria importantissima,  ma non possiamo non partire da quegli ultimi 10 minuti, da giacca e cravatta lanciate. Cosa avrebbe voluto che la sua squadra facesse meglio?
    "Innanzitutto è stata una partita giocata bene difensivamente nel primo tempo, poi il calcio è fatto di episodi. Sicuramente è stata fatta una bellissima giocata da parte di Kean. Una volta rimasti in superiorità numerica, nel secondo tempo abbiamo iniziato non benissimo, abbiamo subito un paio di punizioni, un paio di cross. Poi la gestione della palla nella parte finale andava fatta meglio, perchè con più pazienza riuscivamo lo stesso a tirare, a chiudere l'azione, senza dare la possibilità al Milan di fare contropiede. La superiorità comunque è vero che c'era, ma Leao è in grado di annullare questa superiorità. Detto questo i ragazzi sono stati molto bravi, con il Milan era tanto che non vincevamo, quindi sono molto contento. Devo solamente ringraziarli".

     

    Per tutta la partita dice calma, calma, calma...e poi negli ultimi 5 minuti sbrocca totalmente...
    "Ma è una questione solo di passaggi fatti in un modo e di passaggi fatti in un altro modo. Giochi contro una squadra in dieci e il campo deve diventare come un aeroporto e loor la palla non la devono rpendere più. Quando vai a chiudere, devi chiudere l'azione e non prendere contropiede. Lo abbiamo fatto una volta con Mckennie, sono ripartiti e sono andati là. Poi in superiorità numerica i passaggi nello stretto non si fanno più, non si dribbla più, non si fanno più contrasti. Sono cose che bisogna migliorare perchè comunque abbiamo anche dei ragazzi con poca esperienza e giocare a San Siro non era facile".

     

    Su Leao hai voluto lavorare con Mckennie e Weah nel primo tempo e i pericoli sono arrivati quando non c'è stata quella doppia marcatura.
    "Sì, ogni tanto ti scappava anche alla doppia marcatura, ma sono stati bravi, Gatti è stato molto bravo. Leao veramente stasera è stato straripante, Gatti è stato molto bravo, Weah lo stesso, anche nel raddoppio della marcatura, alla fine anche quando è andato Bremer. Anche nel primo tempo difensivamente non abbiamo concesso neanche un tiro in porta al Milan, abbiamo concesso poco e niente. Le partite durano 95 minuti, l'episodio ci è andato a favore, quindi dopo siamo stati bravi, i ragazzi sono stati bravi a cercare questa vittoria".

     

    In nove partite hai preso solo tre reti. Quanto è importante questa vittoria a livello psicologico? Vi dà una dimensione diversa?
    "Una dimensione diversa ce la deve dare se siamo coscienti di dove dobbiamo migliorare, se ci accontentiamo della vittoria non andiamo da nessuna parte. Bisogna andare a migliorare la fase di gestione della palla come successo dal 60° al 90°. In quei momenti non si devono mai forzare le giocate e andare a colpo sicuro".

     

    Stasera vi sentite al livello delle primissime?
    "No, non è una partita che cambia, Inter, Milan e Napoli sono le favorite per lo scudetto, noi dobbiamo ritornare a giocare in Champions. Stasera sono molto contento che ha debuttato un ragazzo del 2005, che è entrato con una serenità e tranquillità anche nel giocare. Non ha mai giocato palle difficili, non ha mai messo in difficoltà il compagno e soprattutto ha fatto un intervento di lettura appena entrato... è un giocatore che farà una grande carriera. Ha fatto una  roba da Ciro Ferrara".

     

    Anche stasera il primo dato che vede è il +3 sul quinto posto e non il -2 rispetto alla vetta? 
    "Assolutamente no, dietro si stanno ammucchiando... l'Atalanta, la Roma viene da quattro vittorie. Noi dobbiamo fare un passettino alla volta, cercare di fare un bel girone di andata, poi vedremo nel girone di ritorno".  

     

    Cosa c'era in quella commozione di Locatelli?
    "Manu tra l'altro a volte è criticato oltre misura, oltre che bravo tecnicamente può solo migliroare in quella posizione. Innanzitutto va meno in giro per il campo e questo gli consente di giocare meglio, poi dà copertura ai difensori, è un giocatore caratterialmente da Juventus, oltre che tecnicamente".

     

    IN AGGIORNAMENTO

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  19.  

     

    Il valore di questa vittoria?

     

    "Pesa tanto questa vittoria, volevamo anche dimostrare che ci siamo, che quest'anno abbiamo l'obiettivo di finire tra le prime quattro, anche di più se abbiamo la possibiltà, quindi passa anche da queste partite. Stasera abbiamo fatto molto bene, soprattutto l'atteggiamento, anche se 11 contro 10, non abbiamo mollato un centimetro ed è così che dobbiamo giocare tutte le partite".

     

    La prima da capitano è stata una vittoria. Che emozione hai provato?
    "Bene, sono felice, è il mio quinto anno qui, amo questo club, quindi la fascia per me questa sera è un onore, un onore guidare questa squadra per tutta la storia  di questo club. Sono molto contento per la vittoria stasera. Basta, dobbiamo continuare così, non mollare, perchè il campionato è lungo, ma con questo  atteggiamento ci credo".

     

    Da capitano cosa significa questa serata per Locatelli?
    "Lui è emozionato e felice. Mi ha detto che sei anni fa aveva giocato qui un Milan-Juve e aveva segnato per il Milan, quindi gli abbiamo detto: ora devi fare gol per la Juve. Era da tanto che non faceva gol ed oggi era il momento per lui di fare gol. Lo ha fatto, ci dà i tre punti, bellissimo".

     

    Ti sei accorto dello show di Allegri in panchina?
    "Io cerco sempre di stare concentrato sul campo soprattutto gli ultimi minuti. Ma il mister è così, non è la prima partita che fa così, perchè lui ha sem,pre voglia di vincere, di dare il 100% fino alla fine e quindi è così, ci dà anche energia fare questo. E' bravo il mister".

     

    Oggi Danilo e Fagioli fuori. Come sono stati questi giorni prima della partita?
    "E' anche per loro, siamo una squadra, siamo tutti insieme, sappiamo tutti cosa è successo a Nicolò, ma è con noi tutti i giorni, si allena con noi, cerchiamo di vincere anche per lui, lo sosteniamo ovviamente. Danilo spero che torni nella prossima partita, ma se non c'è lui io ci sono per il capitano 

     

    Una vittoria anche per Nicolò...
    "Certo, certo".

     

     

    IN AGGIORNAMENTO

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  20. E' il suo primo Milan-Juve. Che emozioni le sta dando? Si può definire una partita Scudetto?
    "Sicuramente per me è la prima, un Milan-Juve a San Siro ha un sapore tutto speciale. Poi non dobbiamo essere bravi ad analizzare bene le cose, essere asettici, pensare a qual è il nostro reale obiettivo, che è la Champions League, di conseguenza cercare di crescere insieme a questi confronti così importanti".

     

    Ha sentito ieri le parole di Pioli su Tonali. Quanto e se sono replicabili per Fagioli?
    "Nicolò sicuramente ha fatto un errore, pagherà per questo. Però noi gli stiamo molto vicini nel suo percorso sia tecnico che sociale".

     

    Stasera Fagioli sarà allo stadio. E' un segnale affinchè trovi la normalità il prima possibile?
    "Siamo una famiglia e quindi gli stiamo molto vicini, anche questo è un segnale di grande vicinanza".

     

    La sua esclusione e quella di Pogba avvicinano il tema mercato. Si sono fatti diversi nomi per il centrocampo. Qual è il profilo che cerca in quel reparto la Juve?
    "In questo momento intanto dobbiamo valutare ancora dei ragazzi che hanno avuto meno spazio come Iling e come Nicolussi Caviglia che vengono dal nostro settore giovanile e questo testimonia il grande lavoro fatto e che stanno facendo. Dopodichè, prima del mercato, se ci saranno occasioni giuste, le valuteremo".

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  21.  In un San Siro esaurito come ormai d’abitudine (previsti dunque 74mila spettatori circa), andrà in scena una sfida che sarà seguita in oltre 150 paesi del mondo. Talmente mondiale la gara fra rossobianconeri che allo stadio richiamerà appassionati provenienti da Belgio, Francia, Polonia, Olanda, Germania, Finlandia, Brasile e Stati Uniti. Se per vincere una partita a RisiKo è fondamentale fare propri territori strategici come Stati Uniti Orientali, Europa Settentrionale, Africa del Nord, Kamchatka o Australia Occidentale, stasera Pioli e Allegri si sfideranno non solo tatticamente, ma idealmente anche su quattro macro aree geografiche e chi preverrà, chissà che non faccia sua la gara ufficiale numero 240 fra le due squadre, con la Juventus davanti per 92 successi a 70 (con 77 pareggi).

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