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Deborah J

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Messaggi pubblicati da Deborah J


  1.  

     

    La crescita della Juve deve passare dagli ultimi minuti: sei d'accordo con Allegri?
    "Assolutamente. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, ci è mancato solo il gol. Nell'ultimo quarto d'ora siamo arrivati stanchi e dietro non si può mai sbagliare. Devi combattere contro la stanchezza perché un minimo errore ti condiziona la partita". 

     

    Ci racconti la tua settimana?
    "Il mister e il gruppo mi danno tanta fiducia. Da una parte sono "contento" di fare quell'errore. Com'è successo l'anno scorso a Monza, è dagli errori che cresci e impari veramente. Non mi ha ucciso mentalmente, mi ha dato più spinta per lavorare sul dettaglio. Contro il Sassuolo abbiamo pagato la stanchezza, ma questi errori alla fine ti fortificano". 

     

    Tu e Szczesny vi siete rincuorati a vincenda?
    "E' un percorso di crescita che passa anche da queste cose. Lì per lì fa malissimo, ma dal giorno dopo abbiamo subito alzato la testa e abbiamo pensato a lavorare e dove abbiamo sbagliato. Da queste cose uno cresce ancora di più. Anch'io scherzando ho detto: 'Ho fatto il primo gol in Serie A ma nella porta sbagliata'". 

     

    Dove avete cambiato nel primo tempo?
    "Loro cercavano di creare un 4 contro 3 sugli esterni, quindi era sempre difficile andarli a prenderli: bastava arrivare quel mezzo secondo in ritardo, non far la scalata giusta che loro andavano in porta. A volte era meglio aspettarli dietro. Sono stati bravi perché ci mettevano in difficoltà, ma siamo stati uniti. Uscire da un campo difficilissimo senza prendere gol è un ottimo punto". 

     

    E' importante portare a casa punti per dare continuità?
    "E' un percorso di crescita che dobbiamo fare. Ci sono quelle giornate dove uno non riesce a vincere, non bisogna perdere. Oggi l'abbiamo fatto. L'anno scorso abbiamo pagato questa cosa, oggi è un punto importante che ci aiuta a lavorare al massimo e arrivare al derby, che è una partita sentitissima e fondamentale". 

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  2.  

    E' un punto guadagnato o due punti persi?
    "Giochiamo sempre per vincere, un pareggio sono sempre due punti persi. E' stato un pareggio meritato: noi meglio nel primo tempo, loro nel secondo. A un certo punto abbiamo capito che non dovevamo perderla, negli ultimi dieci minuti abbiamo sofferto ma portato a casa un punto importante".

     

    Gli ultimi cinque minuti sono lo step di crescita che dovete fare?
    "E' lo stesso errore che abbiamo fatto con il Sassuolo. Sul 2-2 si poteva portare a casa un punto dopo una partita orrenda, ogni tanto devi accettare di fare il massimo per guadagnare quel punto. Oggi abbiamo fatto meglio, dispiace non avere vinto. E' un punto importante contro una squadra veramente forte". 

    Come sei arrivato a prendere la punizione di Muriel?
    "Non lo so. Non so nemmeno come ho fatto a far entrare quella di Laurienté. E' una parata importante, ci stava dopo la trasferta con il Sassuolo". 

     

    Come si lavora dopo un errore?
    "Si lavora e basta. Quando si sbaglia si accetta, si lavora e basta". 

     

    E' la miglior partenza della Juve: questo vi dà fiducia per guardare in alto?
    "Credo che ci sia tanto da migliorare. Abbiamo fatto pezzi di partite molto belli, ma ci sono dei momenti dove dobbiamo gestire meglio il pallone. Oggi nel primo tempo l'abbiamo fatto alla grande senza creare grandi occasioni. Nel secondo tempo siamo andati in difficoltà. E' un passo di crescita che dobbiamo fare per competere al massimo". 

     

    La classifica non si guarda ancora?
    "No, siamo solo a ottobre. Ora abbiamo il derby, poi andiamo in Nazionale. Dobbiamo provare a vincere partita dopo partita". 

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  3.  

     

    E' soddisfatto dei giocatori che sono entrati dalla panchina?
    "Sono contento della prestazione dei ragazzi, soprattutto per il punto fatto. Non era semplice, abbiamo fatto sessanta minuti buoni ma potevamo far meglio in certi momenti: a livello tecnico abbiamo sbagliato tanti passaggi, potevamo verticalizzare di più. Nel momento di difficoltà è uscito Kean ed è entrato Yildiz, che ha fatto bene. Non avevamo più peso specifico davanti e bisognava uscire con la palla a terra, ma l'Atalanta ci dava tanta pressione". 

     

    E' nella gestione del finale lo step che deve fare questa squadra?
    "Alla fine abbiamo rischiato su una palla dove Gatti è andato nell'uno contro uno. Sono momenti di crescita. E' positivo il fatto di non aver preso gol, di non aver perso e di essere tornati a fare un punto in trasferta. Ora abbiamo una settimana per preparare il derby, dobbiamo mantenere questa posizione in classifica".

     

    Viste le assenze, si poteva costruire qualcosa in più in avanti?
    "Nel primo tempo potevamo essere più precisi e sereni con la palla tra i piedi. I ragazzi si sono compattati e hanno fatto una bella partita. Negli ultimi venti minuti del primo tempo abbiamo fatto bene, non eravamo troppo convinti nell'andare a fare gol. Abbiamo avuto due o tre situazioni dove dovevamo tirare da fuori. Abbiamo pensato più al possesso della palla che sull'andare a fare male. Ci lavoreremo". 

     

    Ha avuto modo di parlare con Szczesny?
    "Non l'ho visto, ma ha fatto una parata straordinaria. Szczesny è un portiere tra i migliori in Europa, purtroppo le serate storte capitano. Non abbiamo perso per colpa sua, dato che la partita l'abbiamo raddrizzata". 

     

    Sei contento della prova difensiva di Locatelli?
    "E' un giocatore importante per noi. Le ultime due partite le ha fatte in crescendo, mentre con il Sassuolo era andato troppo in giro per il campo. Deve giocare davanti alla difesa per toccare più palloni in una posizione smarcata. Se comincia ad andare in giro, dopo fa confusione e non abbiamo più copertura in difesa". 

     

    Quando rivedremo il Rabiot della passata stagione?
    "Piano piano. Ci ho parlato in settimana, ha saltato la preparazione e avuto un po' di acciacchi. E' un giocatore di livello internazionale, anche stasera nei momenti di difficoltà ha fatto bene. Anche McKennie". 

     

    Hai pensato a un piano B per stanare l'Atalanta? Oggi eri un po' corto...
    "Chiesa viene da tante partite giocate con grande intensità, oggi ha pagato in lucidità. Bremer mi ha chiesto il cambio, ma potevo mettere Iling o giocare senza centravanti ma con un centrocampista in più. All'interno della partita Chiesa crea sempre pericoli". 

     

    Come arriva la Juve al derby?
    "Sia noi che il Torino non giochiamo le coppe, avremo tutta la settimana per preparare le partite. All'inizio del campionato si parla di favoriti, io penso che si debba solo pensare a giocare. Abbiamo una partita difficile, è un derby. Bisogna far bene. Per noi sarebbe importante rimanere attaccati".

     

    Bremer come sta?
    "Ha avuto dei crampi ai flessori, ha chiesto di uscire".

    ______________________________________________________________________________________

    Allegri a Sky:

    "Diciamo che qualcuno era un po' stanco, abbiamo sbagliato molti passaggi, abbiamo rallentato perchè forse c'era un po' di stanchezza, invece in quel momento bisogna muovere più veloce la palla. Però i ragazzi sono stati bravi, quelli che hanno giocato, quelli che sono entrati, fare 1 punto a Bergamo non era semplice, e soprattutto per noi è importante perchè ci consente di mantenere una delle prime 4 posizioni".

     

    Anche perchè non è un alibi, ma partire senza l'attaccamte titolare e la sua prima alternativa non era semplice.
    "Sono contento per Moise che ha fatto veramente una bella partita, così come tutti gli altri. poi è entrato Yildiz che comunque è un giocatore del 2005, però bastava vederlo oggi, ha toccato 4 volte la palla e non ne ha sbagliata una, soprattutto il modo di gestire la palla tecnicamente.... diventerà un giocatore forte. Poi gli altri si sono messi a disposizione, Mckennie ha fatto una bella partita, Locatelli... Rabiot ha finito in crescendo, Rugani quando è entrato... i ragazzi sono un bel gruppo, giocano di squadra e devono continuare con queste prestazioni". 

     

    Alcune situazioni potevano essere gestite meglio? Nel primo tempo Chiesa ha tirato in porta, ma c'era il corridoio per Kean...
    "Diciamo che nel primo tempo abbiamo avuto poca cattiveria nel voler andare a fare gol, abbiamo gestito ad un certo punto più la mpalla e su questo bisogna migliorare, bisogna tirare un po' più da fuori. Fagioli ha avuto due occasioni da 20-25 metri e doveva tirare, anche perchè i palloni non sono quelli di 30 anni fa, ora sui palloni basta picchiarci e vanno via come saette. Bisogna tirare".

     

    Come mai Rabiot questo inizio di stagione sotto tono?
    "Perchè ha saltato la preparazione, perchè ogni tanto si è fermato per il problema al polpaccio, però ha finito in crescendo, è comunque un giocatore di livello internazionale che nei momenti di difficoltà della partita sta dentro".

     

    Bremer come sta?
    "Bremer ha avuto solo crampi, questa settimana dopo l'uscita di martedì non si è allenato due volte ed è uscito un po' stanco". 

     

    IN AGGIORNAMENTO

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  4. 1 ora fa, Dastan85 ha scritto:

    Ma quindi avevamo fatto bene a preoccuparci questa estate..

    Altro che invenzioni!

     

    Mi chiedo in che modo l'acquisto di Lukaku avrebbe rappresentato in quest'ottica un risparmio.

    O un upgrade.

    .boh

     

    P.s.

    Grazie Dusan e Chelsea per aver resistito.

    Avete dimostrato più voi l'attaccamento alla maglia .ok

    Infatti. Alcuni sono convinti che le trattative sono finte, pura invenzione dei giornali. Quando quotidiani sportivi  accreditati (non Novella 2000) ribadiscono per giorni e giorni notizie di mercato è solo perchè c'è sempre un fondo di verità. Altro che fuffa, Lukaku volevano prenderlo davvero (come pure Berardi) e Vlahovic volevano venderlo, solo che, appunto, il Chelsea non è arrivato a una cifra decente, altrimenti Dusan sarebbe già in Inghilterra e Lukaku alla Juve.

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  5.  

     

    Domenico Berardi resiste nei pensieri della Juventus. È passato poco tempo dal corteggiamento di Ferragosto. E mancano ancora tre mesi alla riapertura del mercato invernale. Eppure il nome del numero 10 del Sassuolo continua a ronzare negli ambienti bianconeri. Non tanto per le recenti magie di Mimmo, a segno contro la Juventus e poi contro I’Inter. Quanto piuttosto perché alla Continassa continuano a pensare che un giocatore del genere farebbe comodo. Il tempo per progettare un nuovo tentativo c’è. In attesa di vedere in che posizione si troveranno Juventus e Sassuolo a gennaio, l’unica certezza è che i bianconeri dovranno sacrificare qualcuno per riprovarci. Questione di conti e linea societaria. Al netto di come andrà a finire il “caso Pogba”, la Juventus dovrà fare cassa con una cessione. Il maggiore indiziato, ora come ora, è Samuel Iling Jr. Un po’ perché il 19enne inglese  ha diversi estimatori in Premier, dove non faticano a staccare assegno da 15-20 milioni. E un po’ perché, con l’esplosione di Andrea Cambiaso, a sinistra c’è una certa abbondanza tra l’ex Genoa e Kostic. L’incastro più semplice, almeno sulla carta, sarebbe Iling e soldi per Berardi. Giuntoli e Manna hanno percorso questa strada già ad agosto, senza però trovare la porta aperta del Sassuolo. Ma perché Berardi? A settembre è difficile fare previsioni su quello che succederà a gennaio. Certamente il nome di Berardi non è stato depennato alla Continassa. Già, perché dietro l’offensiva estiva della Juventus c’era un disegno chiaro: aggiungere a una rosa giovane (la Juve è la big con l’età media più bassa) un giocatore più esperto, ma non ancora “vecchio”.


  6.  

    Tentazione Thuram Jr a gennaio:se la squadra sará in lotta per lo scudetto potrebbe convincere la dirigenza 
    a uno sforzo di mercato a gennaio: il talento del Nizza resta il preferito. Le alternative: in Francia c’è pure Diarra e occhio a Samardzic dell'Udinese. Non solo un centrocampista, la Juve pensa anche a giocatori più offensivi e così dopo Berardi ecco che è spuntato il nome di Sudakov che Giuntoli segue dai tempi del Napoli oltre che di Colpani del Monza.

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  7. Estratto intervista a Giuntoli di Repubblica

     

    "L'obiettivo? Tagliare il monte ingaggi e abbassare l’età media per essere autosufficienti. Non è vero che abbiamo messo da parte il motto "vincere è l'unica cosa che conta", vincere è la cosa più importante ma dobbiamo anche essere realistici e puntare prima di tutto all'obiettivo Champions per il quale la concorrenza è ampia.

     

    Next Gen è fondamentale: Huijsen o Yldiz  sono stabilmente in prima squadra e poi vanno a giocare con passione in Serie C. Poi ci sono altri giocatori che stanno diventando un patrimonio come Illing-Junior, Soulé, Barrenechea, De Winter. Scouting? Qui grande professionalità, è difficile oggi battere sul tempo gli altri facendo affari a costi contenuti e servono coincidenze come quelle colte a Napoli: senza la guerra non avrei preso Kvara a quel prezzo e senza lo stop per la pandemia forse Osimhen avrebbe fatto 30 gol in Francia e sarebbe finito in Premier"

     

    Quoto

     

    Cristiano Giuntoli, nuovo Football Director della Juventus a partire da questa stagione, dopo l'addio al Napoli in estate, si è raccontato in una lunga intervista sulle pagine dell'edizione odierna di La Repubblica. Il dirigente bianconero ha raccontato alcuni retroscena riguardanti Allegri, Lukaku e Pogba, e ha ribadito gli obiettivi della stagione della Juventus. Di seguito un estratto delle sue parole.

    Juventus, Giuntoli: "Tra quanto torneremo a vincere? Intanto pensiamo alla Champions"

    "Quanto tempo ci vorrà per tornare a vincere con la Juventus? Ragioniamo sulla media distanza, ma porre un termine significa anche creare un limite, e i limiti sono per i mediocri. C’è un programma preciso condiviso dall’ad Scanavino, da Allegri, da me e da Manna: tornare in Champions. Ci serve anche per avere una vetrina in cui far crescere i nostri giovani, perché devono potersi confrontare con i più bravi in Europa. Per il nostro obiettivo dichiarato le rivali sono Atalanta, Fiorentina, Lazio, Roma. Poi ci sono Napoli, Milan e Inter che sono avanti rispetto a noi, perché il loro progetto è partito molto prima", ha detto Giuntoli a La Repubblica.

    Giuntoli: "Allegri? Siamo noi a dover arrivare al suo livello"

    Su Allegri: "Rapporto complicato? Non è così. Allegri è la punta di diamante del club, un grande riferimento in questa delicata fase di passaggio. Lui è partito dall’Aglianese, proprio la squadra del mio paese, pensa il destino, ed è arrivato due volte in finale di Champions. Siamo noi che dobbiamo portare la Juve al suo livello. L’allenatore è il mestiere più difficile del mondo, è un uomo solo, con tutto il peso sulle spalle. Io ho sempre protetto i miei tecnici: cerco di capire come ragionano per potermi confrontare con loro e aiutarli".

    Sul possibile arrivo di Lukaku nel corso dell'ultima estate: "C’era l’offerta del Chelsea per Vlahovic. Noi non volevamo cedere Dusan, ma davanti a certi numeri avremmo accettato. Il Chelsea non è mai arrivato a quella cifra e lo scambio non si è fatto".

    Giuntoli: "Sostituto di Pogba? Aspettiamo le controanalisi, poi valuteremo le occasioni"

    Su Pogba: "Aspettiamo le controanalisi e decideremo il da farsi insieme al suo management. Se c’è irritazione? Penso solo a quanto ci manca in campo. Non ci piangiamo addosso e guardiamo avanti. Sostituirlo? Faremo un punto a Natale. Prima vogliamo capire cosa possono darci i giocatori che abbiamo. Poi, se ci saranno occasioni le coglieremo"

    Infine, su un altro obiettivo estivo, Domenico Berardi: "E' un calciatore bravo e capace ma ora, ripeto, vogliamo capire quanto valiamo noi".

     

    Gianluca Di Marzio

     

     

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  8.  

    Rugani é stato elogiato da Allegri per la prestazione in Juve-Lecce e in generale per l'affidabilità dimostrata ogni volta che è stato chiamato in campo in questi anni. Ora il giocatore é pronto ad accettare un taglio dello stipendio (attualmente di 3M€+0.5M€ bonus a stagione) pur di rinnovare con la Juventus fino al 2026, con opzione per un ulteriore anno.

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  9.  

     Oltre alle prestazioni altalenanti e alle emozioni discontinue, c’è una classifica che fa sorridere e regala segnali di speranza. I 13 punti ottenuti nelle prime 6 giornate sono più di una certezza per una squadra che non partiva così bene dal 2019/2020, quando i bianconeri (allenati da Sarri) ne conquistarono 16 e poi chiusero la stagione con il nono e ultimo scudetto del ciclo d’oro. Ora i valori e gli obiettivi sono diversi, ma Allegri può guardare con fiducia alla crescita dei suoi. In attesa del gioco, i conti comunque stanno tornando e la sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo accorcia ulteriormente le distanze in vetta. Il terzo posto in solitaria, in attesa di Frosinone-Fiorentina di oggi, è comunque un trampolino di lancio e vale una partenza che il tecnico livornese non ricordava da tempo. Il percorso netto della Juve di Allegri nel 2014, 2017 e 2018 (6 su 6) è un lontano ricordo, ma tante cose sono cambiate in questi anni e non solo un attacco dove giocatori come Tevez, Dybala e Ronaldo (autori rispettivamente di 6, 10 e 3 gol in quegli avvii di campionato) trascinavano la Juve. Archiviato l’unico impegno infrasettimanale della Serie A nel 2023, i bianconeri ora si preparano al trittico della verità. Domenica sono a Bergamo contro l’Atalanta (che insegue ad un punto), sabato prossimo ospitano il Toro nel derby e dopo la sosta di campionato saranno a San Siro contro il Milan. Sarà un ottobre rosso per una Juve che vede alzarsi l’asticella delle difficoltà e vuole capire il proprio potenziale.

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  10. Nella prima parte di gara soprattutto eravate un pochino con la testa all'ultima partita col Sassuolo?
    "Sì, diciamo che nel primo tempo magari un po' di scorie dell'ultima partita ci sono state, perchè comunque abbiamo giocato due giorni fa, tre. Però abbiamo analizzato al partita e nei primi 20 minuti penso abbiamo fatto un'ottima partita come stiamo facendo nelle ultime, dove vogliamo andare a pressare alto, essere propositivi, vogliamo giocare questo calcio moderno, quello che ci chiede il mister. E' stata una partita fatta di errori individuali, oggi magari, ma nel secondo tempo comunque abbiamo portato a casa tre punti col Lecce che ci era davanti. E' stata una maturazione, della squadra, capire  il momento e portare a casa tre punti che erano fondamentali oggi".

     

    Con la partenza di grandi giocatori, senti di avere delle responsabilità in più?
    "Quando giochi con questa maglia le responsabilità ce le hai, chiunque indossi questa maglia, siamo alla Juventus, una storia grandissima, fatta di Scudetti, Champions, e tutto quello che ha vinto la Juve, quindi quando indossi  questa maglia la responsabilità c'è ed è tanta. E comunque noi all'interno dello spogliatopio abbiamo grandi giocatori con grande leadership, partendo dal capitano, Adrian, giovani che voglio dimostrare, Fagioli, Miretti, comunque siamo una squadra che quest'anno è partita con grande entusiasmo e vogliamo migliorare, arrivare nelle prime quattro posizioni perchè ci consentirebbe l'anno prossimo di giocare la Champions"

     

    A proposito di giocare un calcio moderno, in quali caratteristche vi sentite più avanti e in cosa dovete migliorare?
    "In questo inizio di campionato abbiamo dimostrato comunque che il calcio moderno è fatto di pressing, non di aspettare l'avversario, però è anche vero che oggi, soprattutto nel primo tempo, forse eravamo un pochino sulle gambe e lì c'è da capire che bisogna aspettare l'avversario, non sblanciarsi troppo. Quello che poi abbiamo fatto col Sassuolo, perchè poi sul 2-1 ci siamo sbilanciati un po' troppo e andava gestita meglio la partita. Non si può sempre pressare, essere propositivi, ma noi stiamo remando su questa strada, su questo calcio moderno, è quello che vuole il mister,. Giustamente c'è da parlare dentro la partita, capire le situazioni, esser epiù equilibrati e non fare quello che abbiamo fatto col Sassuolo. Magari come nel primo tempo di oggi non ti riesce, ma nel secondo porti a casa i tre punti. Alla fine quello conta".

     

    Come ti trovi in questo ruolo? Cosa cambia nel giocare con milik e con Vlahovic?
    "Sicuramente c'è bisogno di un grande miglioramento, perchè quando giochi sulla fascia, stoppi la palla e devi puntare l'uomo, quando sei in mezzo hai molti giocatori attorno. E questo fa parte di un miglioramento personale, devo continuare su questa strada, è quello che vuole il mister. E poi il mister mi ha detto che devo stare più vicino alla porta e penso che sto ripagando questa fiducia con questo avvio di campionato. Poi io ho giocato con Dusan alla Fiorentina, ci troviamo bene, ma anche con Milik, Kean e con lo stesso Yildiz che sta crescendo. Ma Milik e Kean sono già grandi giocatori che comunque durante la stagione ci potranno dare una grande mano"

    IN AGGIORNAMENTO


  11.  

    "Quanto è importante questo gol considerando gli ultimi due giorni che avete passato?
    "Sicuramente molto importante, perchè è un gol che ci ha dato la vittoria. Era importante che dopo questa sconfitta contro il Sassuolo in casa siamo riusciti a conquistare i tre punti. io sono molto contento per il primo gol dell'anno, sicuramente mi dà tanta fiducia. Era importante vincere e lo abbiamo fatto".

     

    La Juventus del primo tempo è il riflesso della Juve di Reggio Emilia? Un po' insicura. 
    "Sì, è vero, abbiamo fatto un po' di fatica nel primo tempo, però a volte ci sono le partite così, in cui fai un po' di fatica e purtroppo era  una partita di queste. L'importante è che alla fine abbiamo portato a casa la vittoria, è la cosa più importante. Ovviamente sappiamo che possiamo migliorare tanto e dobbiamo migliorare. Possiamo giocare ancora meglio e lo faremo, ma ci vuole un po' di tempo. La vittoria comunque è importante, in casa non possiamo perdere punti. Di questo sono molto contento".

     

    Che valore ha questo gol per la tua stagione?
    "Sicuramente quest'anno c'è tanta concorrenza perchè siamo giocatori forti davanti. Io faccio il mio, mi concentro su quello che devo fare in campo, se il mister mi fa giocare 5-10-15 minuti io devo fare il massimo, se gioco dall'inizio devo fare il massimo, mi concentro su me stesso, non guardo gli altri, so che posso fare bene. La stagione è lunga, vediamo cosa succederà".

     

  12.  

     

    Avete subito pochissimo stasera, ma soprattutto nel primo tempo la squadra è sembrata insicura. 
    "Era importante vincere oggi, soprattutto dopo una sconfitta arrivata anche in modo un po' rocambolesco, ci sono stati troppi errori singoli, cosa che difficilmente succede. Quindi oggi giocare in casa, contro il Lecce, cheè una squadra che non ti concede, una squadra arcigna, non era assolutamente facile. La squadra era partita anche discretamente bene, abbiamo avuto alcune situazioni, non abbiamo concesso nulla al Lecce, siamo stati equilibrati in campo, la cosa che abbiamo fatto meglio oggi, non concedendo tiri, avere la pazienza di sfruttare le occasioni che abbiamo creato"

     

    Gli ultimi minuti potevano portare a un errore di poca esperienza. Cosa non le è piaciuto?
    "E' esperienza, però abbiamo  corsa, giocatori che possono crescere. Oggi dopo che ci siamo sbloccati mentalmente abbiamo giocato anche meglio, Rabiot è cresciuto molto, Cambiaso nel primo tempo era un po' contratto e poi è cresciuto molto anche lui, ci vuole un pochino di pazienza, assorbire gli errori che ci possono stare, però anche le prestazioni meno belle, perchè alcune partite non sono facili. Non scordiamoci che Federico è stato attaccato per l'ultimo errore, ma quelli sono episodi rocamboleschi, diciamo che è la prestazione che non è stata bellissima, ma è un giocatore che ha 27 partite in Serie A, di cui tutte nella Juventus, e non è facile. Quindi ci vuole un attimino di pazienza. Fagioli sta crescendo, Miretti sta crescendo, Weah si deve inserire, abbiamo trovato Mckennie, che se è bravo a mantenere questo tipo di attenzione è un giocatore che ha grande forza. Rugani oggi ha fatto una partita  straordinaria. Rugani è un giocatore che è 8 anni nella Juventus, quindi lui queste partite le gioca con freddezza, perchè ormai è abituato. Quando non sei abituato, queste partite che diventano pesanti, dopo la palla ti scotta un po' di più nei piedi, ma è normale, quindi ci vuole un pochino di pazienza".

     

    Cosa manca alla Juventus per diventare l'antagonista dell'Inter?
    "L'ho detto e l'ho ridetto, non è che dico le cose perchè mi voglio nascondere, perchè l'Inter, il Milan e il Napoli momentaneamente sono attrezzate più di noi per vincere il titolo. Una è campione d'Italia, due anni fa ha vinto il Milan, l'Inter comunque è una squadra forte, lo è sempre stata, e noi quest'anno abbiamo tanti giocatori con poca esperienza".

     

    Quindi è l'esperienza che manca?
    "E' esperienza, però abbiamo  corsa, giocatori che possono crescere. Oggi dopo che ci siamo sbloccati mentalmente abbiamo giocato anche meglio, Rabiot è cresciuto molto, Cambiaso nel primo tempo era un po' contratto e poi è cresciuto molto anche lui, ci vuole un pochino di pazienza, assorbire gli errori che ci possono stare, però anche le prestazioni meno belle, perchè alcune partite non sono facili".

     

    C'è stata un po' di paura stasera?
    "La squadra è stata molto aggressiva, a Sassuolo siamo partiti bene ma non abbiamo segnato e abbiamo concesso tanto. Oggi ci siamo abbassati, più che andare fuori giri è meglio tenerli lì e sfruttare le occasioni che ci capitano. Bisogna giocare col portiere, ma quando c'è bisogno, altrimenti si deve giocare in avanti".

     

    Chiesa si allarga un po' troppo?
    "Non sono d'accordo, ha giocato tanto dentro al campo e quando va sull'esterno diventa meno marcabile rispetto a prima. Federico è migliorato molto quest'anno".

     

    Che giocatore è Milik?
    "Milik è un attaccante straordinario, ho cinque attaccanti molto bravi, tra cui anche Yildiz. Stanno lavorando tutti bene, oggi Arek ha fatto una grande partita".

    _______________________________________________________________________________________________________

    Allegri conferenza stampa post Lecce:

     

    Una Juventus ancora convalescente...

    "Non è una questione di convalescenza, anzi questa sera la squadra è stata molto matura. Non abbiamo concesso al Lecce nemmeno un tiro in porta. Sabato abbiamo perso una partita a Sassuolo rocambolesca e dovevamo capire che non dovevamo perdere la partita".

     

    È uscito dal campo nervoso...

    "No era finita. A trenta secondi dalla fine non bisogna mettere in mezzo il pallone e abbiamo rischiato di prendere un contropiede".

     

    Come nella partita a volte siete incostanti?

    "A volte non riesco a capire, perchè parlate di incostanza. Se vogliamo diventare una squadra che va a schiantarsi contro un muro, possiamo farlo. Difficilmente però potremo raggiungere i nostri obiettivi. Dico sempre che cii sono tante partite nella partita. La squadra, oggi, è partita bene, abbiamo aggredito, creato occasioni. Non possiamo tenere questi ritmi per tutta la gara. A Udine abbiamo fatto bene perché abbiamo fatto 2 gol, ma avevamo la sensazione di poterne prendere. Stasera non è successo, come a Empoli. A Udine, invece, 14 tiri con la difesa schierata. Se non riesci a difendere bene, dopo diventa un problema. Attaccare diventa peggio, invece abbiamo difeso bene, a cavallo senza subire pericolo. Siamo stati poi pericolosi davanti. Sono molto contento, non era facile. Quando vieni da una sconfitta come Sassuolo, la partita dopo non è pesante, ma molto di più. Rugani stasera ha giocato una partita da uno che è 8 anni alla Juve. Ha preso fischi, insulti, anche quando giocava bene. Giocare partite come stasera non gli sposta nulla, ma l'ha fatto con tranquillità. Presenza in campo che è differente, di uno da tanti anni alla Juve". 

     

    Hai visto ancora delle scorie di Sassuolo?

    "In quella situazione finale a volte il troppo entusiasmo ci porta a fare cose sbagliate. Bisognava tenere la palla alla bandierina. A partita finita non devi prendere rischi. Queste situazioni vanno gestite. È una squadra in crescita. Stasera Fagioli ha fatto bene, Chiesa sta crescendo, Vlahovic si è messo a disposizione quando è entrato. Se hai degli inciamponi, in un momento di euforia come Sassuolo, cadi e poi ti fa male. Serve equilibrio soprattutto alla Juventus. Se pareggi una partita, qua è una tragedia mondiale e un giorno vinci lo scudetto, la realtà è questa. Serve una corazza. Non è che si nasce e si diventa subito grandi, ci sono dei passaggi da fare. Questa squadra alla Juve avrà un futuro, perchè ci sono tecnica e valori morali importanti. Serve tenere i piedi per terra. Per vincere bisogna fare molta fatica. Stasera i tifosi ci hanno dato pure una mano per arrivare all'obiettivo. Se tutti ci diamo una mano è più facile tornare a giocare in Europa. E se va in Europa ne traggono benefici tutti. Anche voi. Bisogna remare tutti dalla stessa parte".

     

    Come giudica la prestazione di Fagioli? 

    "Fagioli ha fatto molto bene e sta crescendo fisicamente".

     

    Rabiot risente di non aver fatto la preparazione estiva con la squadra?

    "Assolutamente si. Sta crescendo e sta alzando i giri del suo motore".

     

    Soddisfatto della prestazione di Milik?

    "Milik è un titolare come Chiesa, Vlahovic, Kean e il ragazzino Yildiz che si sta facendo largo".

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  13.  

    In queste ore che Juventus ha visto dopo la scofnitta di Reggio Emilia?
    "Ho visto una Juve più serena, una Juventus arrabbiata per una sconfitta che non ci ha fatto bene, però abbiamo analizzato le cose positive, le cose negative e cerchiamo di migliorare e di continuare a crescere".

     

    Ha avuto modo di parlare alla squadra? Ce ne è stato bisogno?
    "No, abbiamo fatto gestione normalmente, siamo stati tutti i giorni al campo e abbiamo fatto una gestione normale di una gara valutata per la prestazione e non per gli episodi, perchè in tutte le gare, sia nelle vittorie che nelle sconfitte, ci sono delle cose positive da rimarcare e  delle cose meno positive da non ripetere".

     

    Tra le cose positive la prestazione in continuità di Chiesa. Che Chiesa è anche a livello di personalità?
    "Siamo molto contenti della prestazione di Federico, è un ragazzo in crescita, ha avuto negli anni passati un po' di problemi fisici, in questo momento ce lo godiamo e lui sicuramente, come altri ragazzi giovani, sta prendendo la leadership di questo spogliatoio e siamo molto contenti".

     


  14.  

    Il polacco è stato confermato urbi et orbi da Allegri. Con buona pace di Perin, che essendo qualcosa in più di un semplice vice sperava di ottenere le chiavi della porta juventina nel turno infrasettimanale. Il telegramma di Max: "Szczesny è il nostro portiere titolare e domani giocherà". Avanti con Tek, nonostante le clamorose topiche costate il ko contro il Sassuolo. Prima quel mezzo autogol, smanacciando in modo goffo, non da lui, un tiro non irresistibile di Laurienté poi carambolato sul suo piede e quindi in fondo al sacco. Poi la respinta corta, diventata a un assist involontario peri l 3-2 di Pinamonti. Infine quella palla avvelenata servita a Gatti, mantenendo una posizione troppo «larga», sull’out sinistro, in occasione del folle retropassaggio del difensore, altro protagonista dell’horror-show del Mapei Stadium. Insomma, il leader Tek non si tocca. Toccherà dunque a lui chiudere la porta in faccia ai vari Krstovic, Almqvist e Strefezza. Il portiere polacco può sbagliare, come tutti, ma difficilmente persevera. 


  15.  

    La Juventus è prima in una speciale classifica della serie A che mette in rapporto i falli fatti e i cartellini ricevuti.
    59 i falli fischiati con 15 gialli,  una media di 3,9. La squadra di Allegri dovrà quindi lavorare anche su questo aspetto, considerando comunque una maggiore uniformità della classe arbitrale che fin ora nelle partite che ha visto protagonisti i bianconeri è stata molto severa con la squadra torinese, ma meno con gli avversari come dimostra ad esempio il recente caso della mancata espulsione di Berardi o la distribuzione dei cartellini in Juve-Lazio dove per lo stesso numero di falli (13) i padroni di casa hanno ricevuto 5 cartellini e gli ospiti 1

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