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Meglio avere un Danilo nello spogliatoio che il niente assoluto. Chi fa i discorsi alla squadra oggi? Perin? Con Motta non si capisce neanche più chi è il capitano della squadra! Ti ricordo che in società abbiamo anche Chiellini, che non so che ruolo abbia…sinceramente. Ma Nedved, da dirigente, scendeva e come negli spogliatoi. Ci vuole qualcuno capace di arringare e strigliare la squadra nei momenti giusti. Se questo è affidato a Motta (che non è Conte, un motivatore oltre che allenatore), il risultato pietoso lo si è visto più volte. Su Del Piero, sottoscrivo.

Avere dei leader che passavano il testimone ai nuovi arrivati era IL marchio di fabbrica nella storia anche più recente della Juventus, divenuta modello di altre squadre europee e nel mondo, e non si può defenestrare tutto ciò da un giorno all’altro per un allenatore di primo pelo che non ha vinto nulla, che non sa nulla di cosa sia e cosa significhi la Juventus per tanti tifosi. Questo è Tevez (mica uno qualsiasi): “Uno passa dal Manchester City a una squadra come la Juventus dove avevamo Pirlo, Chiellini, Buffon, Conte. Tutte persone che uno ammira realmente. Quando sono andato al primo allenamento Conte mi ha presentato ‘Diamo tutti il benvenuto a Carlitos’ e io intanto guardavo Buffon che è uno con una presenza impressionante. Lui è venuto da me, mi prende, mi mette la testa fronte a fronte ‘Andiamo eh, andiamo eh. In questo campionato dobbiamo vincere tutto'”

Sottoscrivo

L’unico vero acquisto azzeccato. Ieri ha fatto un gol stratosferico. Per alcune cose mi ricorda il primo Pogba, ma Thuram ha un modo di verticalizzare tutto suo. Altro che gli strapagati Koop, Nico e Luiz…

Lo sbaglio (enorme a mio avviso) è stato quello di consegnare nelle mani di Motta le chiavi per venire a insegnare calcio, epurando però dalla rosa figure di carattere e di spessore (i cosiddetti leader), per poi finire per lamentarsi che la squadra non ha avuto l’atteggiamento giusto. Ma ciò che è peggio è che l’insolenza di Motta pretenda pure di venire a insegnarci cosa è la Juventus e cosa significhi indossare la gloriosa maglia bianconera — lui, che di Juventus non sa proprio nulla. Se all’inizio del suo insediamento alla Juventus dubitavo di un novello allenatore che ha ricevuto più esoneri che titoli in carriera, ora ho la totale certezza della sua inadeguatezza.

Motta, la Juventus non è cosa per te. Falliti tre obiettivi su quattro. Ma la gestione dei giocatori, dei moduli di gioco, tra formazione titolare inesistente e cambi in corso fatti a vanvera è il vero disastro. Non ha mai convinto. Ieri è stato l’epilogo. Troppo facile colpevolizzare la squadra. Game over.

Non ho mai visto in tanti anni snaturare la rosa smembrandola totalmente dei giocatori di esperienza o più rappresentativi che nella storia calcistica della Juventus hanno sempre avuto il ruolo di passare il testimone ai nuovi arrivati. Questo ruolo di insegnare l’importanza di vestire la gloriosa maglia bianconera quest’anno lo ha preteso fortemente Motta, uno che della Juventus non sa praticamente nulla. Il fallimento di Motta sta sua stessa tracotanza.

Direi che abbiamo visto abbastanza fino a stasera. È durato anche troppo. La scelta di Motta ha ormai perso l’iniziale entusiasmo di rappresentare la novità, la boccata d’aria del dopo-Allegri si è rivelata una loffa, ha perso totalmente il controllo e l’appoggio (semmai l’abbia avuto) della squadra, benché abbia fatto piazza pulita degli ultimi leader o dei giocatori di carattere per volersi imporre come allenatore, ma non ha mai ottenuto nessuna risposta dai suoi stessi giocatori se non qualche sporadica giocata di qualche giovane di belle speranze, per non dire che non ha mai saputo imporre o proporre una formazione tipo, invertendo continuamente pure i ruoli dei suoi giocatori creando solo una gran confusione, e non ha mai azzeccato un cambio, pietosi gli ultimi in Champions come quelli di stasera buttati alla rinfusa per evitare l’inevitabile tracollo di uscire con l’Empoli… risultato dell’ennesima figuraccia, guidati da un allenatore che ha più esoneri che titoli. E col senno di poi potevamo pure risparmiarcela, anche se a questo punto potrebbe sembrare una scelta tardiva o del tutto inutile, provvederei all’esonero già da domani. In fondo una scintilla che non è mai scoccata.

È evidente che Motta abbia perso definitivamente il polso della situazione. I giocatori che dovrebbero rappresentare di più la squadra non si sono mai visti o gli giocano contro, altrimenti non è ammissibile assistere uno “spettacolo” del genere. La squadra non lo segue più, è un ammutinamento progressivo di una squadra che affonda. Motta non ci sa fare con i giocatori, con le formazioni, con i cambi, fin qui si è andati a folate sull’entusiasmo di quattro o cinque ragazzini. Dopo un curriculum pessimo, oggi gli consegnerei l’ultimo titolo conquistato: l’ennesimo esonero da appendere insieme a tutti gli altri. Che delusione!

Il Var è stato introdotto (anche) per fermare la Juve (cit. ), da quando c’è non so quanti gol della Juve si sono rivisti prima di assegnarli (ultima quella di Weah in champions).. insieme alle umiliazione subite (penalizzazioni farlocche comprese) in questi 3/4 anni ci hanno anche massacrato… troppi intrallazzi.

Operazione di mercato inconcepibile, soprattutto perché pure riscattato ad un certo punto. E dire che lo abbiamo preferito pure a Kean (più giovane), rimanendo per buona parte della stagione con il solo Vlahovic in attacco ad alternare (umanamente) le sue prestazioni in campo.

La Premier non è la serie A, soprattutto a centrocampo. Finora ha fatto di più Miretti quest'anno di DL e di Koop messi insieme .

Il problema di Vlahovic è solo contrattuale — sperando che si risolva. Per il resto il suo lo ha (quasi) sempre fatto, e in buona parte anche da solo, rimasto l’unico attaccante arruolabile. Adesso che ne abbiamo due: uno in scadenza, e l’altro (Kolo) neanche nostro — tralasciando Milik, inspiegabilmente l’unico riscattato — siamo costretti a ricostruire l’intero reparto. Insomma, siamo messi male. Il prossimo anno ripartirei proprio da Vlahovic (sempre se rinnova a modici prezzi) e Kolo (sempre se ce lo vendono), e cercherei un terzo giovane e di prospettiva, magari italiano.

Grazie Dusan. Per il resto solita partita mottiana, si gioca un tempo solo. Rigore rubato.

Visto l’andazzo delle altre, stasera dobbiamo vincere assolutamente. Partita difficile ma troppo importante per rosicare punti alle dirette concorrenti.

Allenatore troppo pieno di sé. Un po’ troppo presuntuoso a dire il vero. Forse anche questo il motivo di allontanare tutti i giocatori di spessore. Non impara neanche dai suoi stessi errori, anzi ultimamente ci ricade in maniera abbastanza ingenua. Col PSV avevamo la qualificazione in tasca, ripescata pure col pareggio, nonostante poca idee, rincorse a vuoto e tanta confusione in campo, gli stessi segnali allarmanti visti nel primo tempo contro l’Inter. Da gennaio, senza le giocate di Kolo Muani, stavamo parlando già di fallimento e esonero. Poi uno che sta perdendo la partita e toglie mezzo centrocampo, toglie Kolo per Vlahovic, mette Savona invertito dove abbiamo subito già un gol per poi subirne altri 2 dalla stessa parte, e si concentra sullo scalda-collo di Yildiz, facendo giocare pure lui fuori ruolo… ha pure il coraggio di dire che rifarebbe tutto???! mammamia!

Qualsiasi giocatore andrebbe bene, purché giochi. DL praticamente non si è mai visto giocare, quando lo ha fatto è stato come se non ci fosse, inconsistente. Poi se Kelly era la tassa da pagare in anticipo (altrimenti non si spiega aver pagato tanto uno che non ha mai giocato, preso a zero dal Newcastle perché svincolato dal Bournemouth, a cui abbiamo venduto, per la stessa cifra di Kelly, Huijsen ), va benissimo Tonali. Andrei a prendermi un po’ di italiani, da un lato per andare un po’ controcorrente rispetto alle mode, dall’altro perché quei giocatori che sono in prestito secco, a meno di cifre stratosferiche, ritorneranno al mittente. A me pare che Giuntoli stia andando dietro la Premier e ha scambiato la Juventus come quei negozi con scritto: Fuori tutto!

Mancano figure in società. Si investe? Per ora sono tutti prestiti.

No, sostituirli con qualcuno che tiene a questa squadra. Agnelli per esempio, soprattutto quello che si insediò all’ inizio, portando una ventata di entusiasmo e che ha supportato la squadra ad ottenere una serie di successi.

La soluzione c’è: mandare via tutti e tre. Soprattutto in società mi pare di capire che interessino poco le sorti della Juventus, e non da quest’anno.

Fin qui un allenatore deludente, tenendo conto che c’erano delle aspettative su di lui, doveva sorprendere positivamente dato che non aveva neanche un buon curriculum per allenare la Juventus; ad oggi decisamente una scommessa persa. Un allenatore che non ha dato ancora una fisionomia alla squadra negli undici titolari, né ha saputo valorizzare i giocatori più tecnici. Ieri poi ha buttato via una qualificazione agli ottavi con un gol di vantaggio e, nella difficoltà, avendola pure pareggiata ad un certo punto. Poi non ci ha capito più nulla sui cambi, smantellando mezzo centrocampo e indebolendo ulteriormente la fascia sinistra (dove abbiamo preso tutti e 3 i gol) con giocatori poco motivati a ricoprire ruoli inadeguati, addirittura fuori ruolo, ripetendo praticamente il suicidio tattico del primo tempo di domenica scorsa, partita vinta per una genialata di Kolo Muani. Questo è il dato più preoccupante: un allenatore che non impara dai suoi stessi errori, nonostante la società gli stia dando tutto il tempo necessario, anche di sbagliare, ma certamente non gli si può concedere quello di ricadere negli stessi errori, tanto da apparire pure antipatico e prepotente. Ad oggi mi sembra tanto una di quelle situazioni in cui inizialmente si stravede per un amico o un’amica e ci si ritrova improvvisamente difronte ad una grande delusione.

Se il progetto era quello di buttare a mare pure quest’anno dopo i 3 anni disastrosi (solo in parte per demeriti dell’allenatore), si è in piena corsa (prima di andare a sbattere). Il comune denominatore di questi ultimi anni è che non c’è più il sostegno della società da quando è andato via Agnelli, e chi la rappresenta non è neanche juventino.

Squadra costruita alla meno peggio, voluta senza leder dal suo allenatore — gli ultimi restanti sono stati allontanati nel corso della stagione — con l’ aggravante di assegnare la fascia di capitano al primo che capita pur di non dare punti di riferimento. La rosa ridotta ad un’accozzaglia di giocatori anche doppioni e del tutto carenti nei ruoli fondamentali, raffazzonata all’ultimo con prestiti onerosi e prestiti secchi. Un allenatore che non ha saputo valorizzare mezzo giocatore con gli investimenti più alti (tanto per dire: Miretti quest’anno ha fatto più gol e assist di Douglas Luiz, Koopmeiners e Nico Gonzalez messi insieme!) e che non ha la più pallida idea di una formazione titolare arrivati a questo punto della stagione; fin qui pure pasticcione nell’assegnazione dei ruoli e che non ha azzeccato nessun cambio in corso di partita quando pure cerca di sistemare i suoi stessi errori, benché non li abbia mai ammessi — anzi “rifarebbe tutto”, dice lui. Quest’anno contavo davvero su una svolta, ma mi sa tanto che abbiamo preso la curva sbagliata con Motta, preso troppo in fretta, e senza considerare il suo curriculum mediocre, non adeguato per allenare la Juve, sopravvalutato, e che fin qui ha deluso, sbagliando tanto qua e là, prendendo piano piano la fisionomia di una scommessa persa. Domenica scorsa si erano notate le avvisaglie del tracollo nel primo tempo disastroso dal punto di vista tecnico e tattico, poi Kolo ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, sennò stavamo parlando di un’altra partita. Ieri, non riconoscendo i suoi stessi sbagli, Motta ha commesso gli stessi errori e li abbiamo pagati, concedendo 3 gol sul fianco debole di sinistra e dopo aver smantellato mezzo centrocampo, schierando giocatori inadeguati e messi ulteriormente in difficoltà invertendoli di ruolo. Errori grossolani da parte di Motta, che ha la spocchia pure di ripeterli.

Con la partita di oggi — e mi dispiacerebbe anche ammetterlo perché contavo molto in una svolta — ma credo proprio che alla fine abbiamo “preso un granchio”, e la scelta di scommettere su di lui si sta rivelando un errore grossolano, ahimè.

Weah è stato il meno peggio di altri… anzi, con il suo gol ha acceso una piccola (seppur vana) speranza di passare il turno, seppur messo lì a fare il terzino …