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Veleno76

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  1. Veleno76

    Juventus - Monza 2-1, commenti post partita

    No, meglio un gol fatto come si deve ed una squadra che attacca. Una cosa non esclude l'altra. Che facciamo pena con questo atteggiamento è indubbio. Così come che un campione quando deve buttarla dentro la butta. Mai visto fare il giocoliere in quel modo a tanti veri campioni decisivi e professionali che abbiamo avuto nella nostra storia. Platini in quel caso bucava la rete. Idem Del Piero, Baggio, ecc... Ho idea si confonda spesso il concetto di campione. Non serve fare la foca per dimostrare di avere talento.
  2. Non concordo. Io non mi abituo. Se non si vince, rimango deluso. Se si tifa Juve, si spera sempre di vincere. La Juve punta sempre a vincere, anche senza proclami. Soprattutto dopo un "nuovo inizio". Al massimo c'è consapevolezza di non partire favoriti. Si parte sempre da zero come tutti e poi ci si regola di conseguenza mano a mano che si va avanti nella stagione. Discorso che vale per la squadra così come per noi. Nel 1994 si partiva per vincere lo scudetto? Nel 2001? Nel 2011? Eppure sono uscite stagioni entusiasmanti.
  3. Prendo il tuo messaggio come spunto, visto che in molti si sono fermati all'ultima frase. Il discorso completo a me pare di tutt'altro avviso. "Nei prossimi mesi ci aspettano delle sfide per le quali riteniamo di avere l’esperienza, la competenza, la determinazione per difendere la Juventus in tutte le sedi competenti: quella penale, sportiva e civile. Lo faremo con determinazione, rigore ma anche pacatezza senza nessuna forma di arroganza. Per due volte riporta la parola determinazione." La frase finale sta più a significare che si rispetterà lo stile Juve a mio avviso. Mai sopra le righe e con rispetto delle istituzioni. La società in precedenza più che arrogante, non mi pare si sia mai interessata a difendersi dalle tante accuse della stampa, escluso proprio l'ultimo comunicato per il servizio schifoso di Report. Facile intuire che sia la prima mossa della nuova gestione secondo me. Quindi non credo che intendesse che in precedenza ci sia stata arroganza.
  4. Stesso mio pensiero. Crescita costante o mantenimento dello stato raggiunto. Squadra "robusta" in ogni settore, senza stelle ma con diversi ottimi/buoni giocatori in ogni reparto. Alla lunga qualcosa sarebbe arrivato "ritoccando" il giusto dove serviva davvero. Eravamo costantemente tra le prime 8 squadre in Europa, con conti sani che permettevano diversi colpi non troppo "onerosi" ma sufficenti per rimanere sopra a tutti in Italia e concorrenziali in Europa. Oggi, meglio non pensarci... Rimango dell'idea che l'allontanamento di Marotta ha portato tanti squilibri all'interno della società. Sicuramente non pensavo che Paratici fosse capace di tali disastri e che sotto quella suo apparente pacatezza, ci fosse tanto "opportunismo" (lo credevo una persona migliore) verso il suo "socio". Ma AA stavo sopra a tutti e secondo me è stato troppo sprovveduto e "megalomane" in certe circostanze. Doveva rendersi conto di cosa stava accadendo. In un certo senso i tanti successi raggiunti fino al 2017 gli hanno dato alla testa, pensando fosse infallibile in ogni decisione.
  5. In questo momento della stagione credo sia complicato assumere un nuovo DS. Deve essere prima disponibile a lavorare da subito. Pianificare la prossima stagione non è possibile con questi presupposti. Se ci sarà un "riavvio" del settore tecnico (sperando riguardi anche l'allenatore), inizierà da questa estate, per poi ripartire realmente nel 2024. Un po' come avvenuto con Marotta-Paratici, dopo il primo anno di "assestamento" con Del Neri.
  6. Più o meno è quello che intendevo riguardo a McKennie. Aggiungo che per me è importante nel senso che è un giocatore che comunque "vede la porta", e se utilizzato al meglio porta molta dinamicità alla squadra. Non da titolarità fissa, ma rientrante nelle normali rotazioni. Centrocampista che non ha la gestione della palla tra i suoi pregi, ma è abituato ad un calcio più "inglese" (o anche tedesco da dove arriva) nel senso che lo vedi provare spesso giocate di prima o scambi veloci per inserirsi. In un sistema "attendistico" che lascia l'iniziativa alla squadra avversaria, lo si vede al massimo far pressing a tutto campo, perdendo però le caratteristiche che lo rendono utile, visto che nel "traffico" e sotto pressione, va spesso in difficoltà. Poi come tutti è normale sia sacrificabile. Non vedo "indispensabili" in questo cc ed al massimo si valutano le richieste.
  7. Si concordo. Difatti essendo un giocatore offensivo di natura, ma che difendeva anche bene, nella Juve di Lippi veniva utilizzato come "arma" in più in attacco. L'opposto in pratica di Chiesa, che viene arretrato come "scudo" difensivo, con compiti di far risalire nel caso la squadra.
  8. In quel caso sta alla bravura dell'allenatore "capire" il tipo di giocatore. Zambrotta era una buona ala, bravo con entrambi i piedi, ma non "vedeva" molto la porta. Era forte fisicamente ed aveva una buona progressione. Probabilmente in allenamento dimostrò buone capacità difensive e quindi si decise di provarlo terzino. Chiesa al contrario col tempo ha dimostrato di essere più vicino ad un attaccante che ad un ala tutta fascia, per cui al massimo sarebbe da avvicinarlo alla porta, cercando di percorrere la stessa strada di Ronaldo, se ricordo bene.
  9. McKennie per non è male e come giocatore in questa Juve ci può stare, ma è evidente che con il gioco di Allegri ha poco a che fare. Non sa gestire la palla, e non è un "attendista". E' un giocatore che da il meglio in una squadra "sfrontata", che gioca veloce, pochi tocchi e con inserimenti tra le linee. Non mi sembra passata una vita da quando veniva indicato come un giocatore importante in rosa. Ovvio che ad oggi è più indicato Fagioli, che per tecnica individuale è più indicato ad un gioco dove si gestiscono (troppo) i tempi. E' semplicemente uno dei tanti giocatori che in questo biennio faticano a trovare la "quadra".
  10. Ma difatti è quello che deprime. Atteggiamento da provinciale, che prova una timida reazione solo se va sotto, ma incapace di far male perchè abituati a difendere un risultato, lasciando al caso la realizzazione di un ipotetico vantaggio. Se non si è abituati a fare la partita (o a provarla a fare), non si può pretendere che una volta sotto ci sia una reazione degna di questo nome. Contro una squadra che sa far male, praticamente umiliati. E non è la prima volta. E' semplicemente deprimente vedere la Juve (non) giocare in questo modo (oltre il risultato) e mortificare un giocatore come Chiesa facendolo giocare a tutta fascia sperando riesca a fare 50 metri palla al piede occasionalmente, e per il resto della partita stabile sulla linea difensiva. Praticamente l'ha rimesso nella stessa posizione pre-infortunio, quando già era evidente che lo sfruttasse nel peggiore dei modi. Ma per carità. Non vedo finisca presto questa stagione, sperando in un vero e nuovo inizio. Altrimenti risparmierò i soldi.
  11. Veleno76

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    In una sola frase ha espresso intelligenza, rispetto senza "ruffianeria", determinazione e carisma. Perché questo era. Una grandissima persona ed un grandissimo giocatore e capitano carismatico che con la sola presenza trascinava la squadra. Un leader di una squadra leggendaria.
  12. Veleno76

    Se n'è andato Gianluca Vialli, aveva 58 anni

    Non riesco a trovare le parole... Addio campione della "mia" Juve più amata. Riposa in pace...
  13. Veleno76

    Le parole di Arrivabene su Dybala e Di Maria

    Condivisibili le sue parole se non ci fossero state altre trattative per giocatori nelle stesse condizioni (probabilmente peggiori). Non rinnovare Dybala ci poteva stare (e lo dico da suo ammiratore). Ma se poi vai a prendermi un rottame sulla fiducia come Pogba, e nello stesso tempo un giocatore venuto a passare qualche mese per tenersi in forma per il Mondiale come Di Maria, devi fare un po' pace col cervello. Mentore per i giovani? Ma per favore. Non vai a prendere Di Maria per fare il "mentore", ma per giocare e decidere le partite. Il resto è una conseguenza.
  14. Primo punto, per capirci meglio. (non so quotare come hai fatto tu 😅) C'è stato solo Allegri ed appunto ha fatto peggio dei precedenti. Quando le vinceva Allegri si vincevano anche campionati ed è ovvio che passassero in secondo piano. Ma se stiamo parlando del dopo "primo Allegri" con le novità, i fatti dicono che l'unico che non ha vinto nulla è il cavallo di ritorno. E l'unico a cui è stata data totale fiducia dopo una stagione fallimentare. A me pare una bella anomalia. Secondo punto. Quello che hai descritto sono semplici successioni ed avanzamenti di grado. Non sono novità. Erano tutte soluzioni interne o "di famiglia". Un reset totale presuppone che arrivino vere facce nuove esterne al mondo Juve, capaci e competenti. Un po' com'è stato al tempo con l'arrivo di Marotta e Paratici. Un anno di assestamento, per poi cominciare ad ingranare. Quello si chiamava progetto sportivo. Quelle avvenute con Arrivabene o Cherubini sono altra cosa, che di sportivo hanno poco. Che Cherubini abbia fatto gavetta conta poco. Non presuppone che ci siano capacità superiori. Anche Secco era cresciuto all'ombra di Moggi e non credo sia arrivato neanche alla caviglia del maestro. Terzo punto. Quando parlo di pazienza, intendo dire che se arrivano risultati minimi (trofei) ed un progetto che sembra progredire anche se tra qualche difficoltà, si deve continuare. Perchè appunto si tratta di un nuovo inizio con facce nuove che devono "metabolizzare" il mondo Juve. Se dopo un anno non si portano trofei (unici risultati che contano per la Juve) e non si vedono margini di miglioramento (come dopo il primo anno del cavallo di ritorno), ci si saluta e via, senza rancori. Alla Juve ha funzionato sempre così. Soprattutto ricordando che con Allegri c'è stata una sorta di "restaurazione". Niente idee nuove o in prospettiva, cosa che presupponeva una ripartenza più facile per questa squadra, pur ritornando al passato.
  15. Al momento hanno deluso più i "cavalli di ritorno" però. Cambiamento poi solo limitato agli allenatori, visto che per i dirigenti c'è stato solo un "pescaggio" di gente che veniva comunque dalla famiglia o saliti di grado. Quindi cambiamenti per modo di dire. Il cambiamento deve essere mirato a mettere sotto contratto i "fuoriclasse della scrivania". Il reset totale per forza di cose arriverà sempre. Bisogna semplicemente crederci e non buttare tutto alla prima difficoltà. Il "bonus" al momento l'ha avuto solo la "minestra riscaldata" che ha portato come trofei rispetto agli altri un bel niente.
  16. Il metodo delle plusvalenze è valido. L'importante è non abusarne. Da utilizzare come strumento per "rinfrescare" o potenziare la squadra e non per risanare i bilanci. Servono ovviamente ottimi osservatori e persone capaci nelle trattative. Alla fine, è la stessa cosa che facevano Moggi e Giraudo ai bei tempi. Solo che non avevano la concorrenza degli sceicchi ed un mercato più ricco all'estero. Sicuramente poi si dovrebbe puntare a far crescere una base italiana, con giocatori più predisposti a rimanere e a legarsi all'ambiente piuttosto che agli stranieri che mirano a trovare chi li paga di più in campionati più "facoltosi". Credo sia la unica strada al momento. Se esistono "pesci più grossi" ci si può fare ben poco. Preferisco personalmente una società come la nostra ad una proprietà araba. Io seguirei anche Carnevali del Sassuolo (scuola Marotta), affiancato da un buon DS. Sicuramente in ottica futura è più indicato.
  17. Basterebbe che qualche organo in seguito ad una sparata gratuita, obbligasse una rettifica (con scusa) che finisca in prima pagina con nome cognome del giornalista, in grande. Non in quarantacinquesima pagina, con trafiletto in fondo e scritta di 2 millimetri. Sono sicuro che in molti ci penserebbero più di due volte a farla fuori dal vaso.
  18. E' evidente che la carta igienica rosa al momento ci gode nel presentarci gli scenari peggiori, per sostenere la concorrenza.
  19. Boh, non ne sono convinto. Come altri nel CDA, Nedved ha espresso la sua opinione ed ha avuto una preferenza. Io non lo chiamo "remare contro". Semplicemente la sua opinione ha contato meno di quella del "capo" AA. E sono amici, per cui non ce lo vedo remare contro, ma semplicemente non essere d'accordo. Si chiedeva che vice fosse o che funzione avesse. Ha fatto il suo lavoro, ed evidentemente non era una semplice "figurina". Un ex calciatore è questo che deve fare in dirigenza. Avere competenze in ambito sportivo e prendere determinate decisioni nei limiti del suo incarico. Al massimo si può dire che non era un grande comunicatore e di fronte alla stampa l'ho visto sempre un po' impacciato e poco disinvolto, per un ruolo dove è richiesta una certa "presenza". In questo Del Piero potrebbe essere più adatto ed abituato, oltre ad avere sicuramente più visibilità mediatica e conoscenze a "tutto tondo" che potrebbero aiutare ad esempio nella gestione del calcio mercato e nei rapporti diplomatici con le istituzioni. Riguardo a quest'ultimo, queste dichiarazioni penso siano arrivate per il fatto di essere ai Mondiali, ritrovandosi a contatto continuamente con la stampa. Evitare domande scomode e continue. Inevitabilmente è facile intuire che sia stato contattato visto che non smentisce.
  20. Veleno76

    Il mondo del ciclismo

    Idem. Se posso, sempre strade secondarie o imbrecciate, prima di arrivare ai sentieri che frequento di solito. In inverno c'è più rischio visto che si fa meno sterrato. Sempre avuto paura della strada. E pensare che neanche un mese fa era stato come ospite al mio paese per una pedalata per gli alluvionati qui nelle Marche. Che tragedia...
  21. Veleno76

    Nuovo Nedved in dirigenza, chi?

    Non bisognerebbe generalizzare però. Io l'ho sempre considerato un grande dirigente. Non posso provarlo perché non scrivevo sul forum. Può essere vero o no quello che dici, ma come scrivo sempre, il forum conta tantissimi utenti, per cui bisognerebbe capire quanti hanno cambiato opinione e quanti no, senza sparare nel mucchio. Magari quei 100 che erano contro lo sono rimasti ed adesso stanno zitti, mentre oggi parlano altri 100 che prima tacevano quando gli davano contro.
  22. Come ha fatto notare Zampini, mi pare invece si sia tradito. Ci sono altre squadre e quindi bisogna abbassare i toni? Quindi se riguardasse la Juve, andrebbe bene esagerare?
  23. O anche per non focalizzare l'attenzione su l'istituzione che si rappresenta. Solo in Italia s'interpreta nel modo sbagliato perchè spesso abbiamo "figuri" attaccati alla poltrona. Basta pensare ai politici in generale.
  24. Veleno76

    Nuovo Nedved in dirigenza, chi?

    Non credo ci debba essere un ex calciatore obbligatoriamente, ma secondo me può aiutare. Nel senso che sa cosa vuol dire essere giocatore, quali "corde" toccare nei rapporti coi calciatori, come "rappresentanza", o per far capire ai giovani o ai nuovi acquisti (esclusi ovviamente giocatori "navigati"), cosa è la Juve, cosa significa e che colori va a rappresentare. Qualche volta riportare figure di "spicco" ha portato benefici (in qualsiasi ruolo). Come non ricordare Conte, che già prima di iniziare ad allenare e ritrovare successi, aveva riportato uno "spirito" andato perduto? Poi se ci scappa un buon dirigente, un buon presidente "non propriamente operativo", ecc... anche meglio. La Juve è una società, ma attraverso determinati uomini si tramanda la storia. Si parla sempre di sport e chi meglio di un ex sportivo, può essere utile? Al contrario si potrebbe sostenere, "cosa ne sa un "commercialista" (un esempio), un imprenditore, ecc... di come si gioca a pallone, magari inserito come DG o altre mansioni amministrative? Ognuno come detto ha i propri ruoli all'interno di una società. Un nuovo arrivato come percepirebbe una squadra di calcio, se non c'è qualcuno che la rappresenti davvero e non solo per un contratto firmato da dirigente?
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