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Osservatore Torinese

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Tutti i contenuti di Osservatore Torinese

  1. Potrei dimenticarmi il terribile anno sportivo che sto vivendo per la mia Juve succedesse una cosa del genere. Tra l'altro donnarumma é un cheat code ai rigori. Ricordo pure con un rigore all'ultimo con il Milan in campionato, non fosse che Dybala l'aveva piazzata con il contagiri era perfettamente in traiettoria.
  2. Comunque è stato un ottimo recupero di Rice
  3. Ha pure allenato in Italia. È un allenatore di esperienza. Ultima mia speranza
  4. Appunto almeno hanno un minimo di esperienza con le finali.
  5. Va detto che ai gironi Arteta gliel'ha incartata a Inzaghi... Partita dominata dall`Arsenal che perderà per pura sfiga.
  6. Quante finali parevano già scritte ancora prima di giocarle..
  7. La capacità di Kvara di usare entrambi i piedi é impressionante. Non sai letteralmente cosa potrà fare.
  8. Ieri l'Inter ha preso una miriade di tiri in porta.
  9. Meglio il PSG. Cerca una rivincita dall'ultima finale recente con il Bayern. L'arsenal é la squadra dei fallimenti per eccellenza. Qual é il loro ultimo trofeo rilevante? L'ultima finale nel 2006, ed hanno pure perso...
  10. Peggio del 2010 é veramente impossibile... Ma li erano una squadra che nome per nome era forte. Al netto che hanno avuto aiuti per tutto il percorso. Io confido in Gigio che ste giocando una CL in versione Buffom/Yashin prime e nel Psg di Doue, Dembele e Kvara.
  11. Il Mondiale è tutta un’altra cosa. Lo ha detto anche Cristiano Ronaldo: è la competizione più difficile al mondo. Si gioca ogni 4 anni. Se sbagli, sei fuori. Non c’è ritorno, non ci sono 120 minuti per ribaltarla. È un dentro o fuori, e se fallisci… ti tocca aspettare altri quattro lunghissimi anni. Capisci la differenza? Non è un caso se da 80 anni a vincerla sono sempre le stesse nazionali. Altro che Europeo, dove possono trionfare Grecia, Portogallo o un’Italia 2020 che poi mancherà due Mondiali di fila. Imbarazzante, se ci pensi. La Coppa del Mondo è un’altra dimensione. La Champions la giochi ogni maledetto anno, ed è stramaledettamente legata ad episodi e fortuna. Non è un caso se l’Inter, senza avere una vera storia gloriosa come la nostra, sta rischiando di doppiarci in Champions.
  12. Deve passare assolutamente il Psg. Luis Enrique che rifà il triplete dieci anni dopo.
  13. Ed è proprio per questo che vincere la Champions non significa affatto essere la squadra più forte. È una competizione troppo episodica, dove ti puoi permettere di sbagliare completamente una partita e poi recuperare al ritorno. Basta guardare gli episodi a favore del Real nelle sue tre Champions consecutive per capire che non sempre chi vince è davvero il più forte. Il campionato, invece, è tutta un’altra cosa: lì dimostri la tua forza vera, perché serve continuità, testa, gioco. Non vinci per caso. Vorrai mica dirmi che il Milan del 2007, arrivato quarto in Serie A, era la squadra più forte del mondo? Dai, non scherziamo. È proprio il campionato nazionale che dimostra chi è davvero più forte. E noi lo sappiamo bene, visto che siamo i re delle coppe nazionali. Mi rifiuto di credere che una coppa dove bastano tre o quattro episodi stonati per buttarti fuori possa rappresentare la vera forza di una squadra. L’Inter non è in nessun universo la squadra più forte del mondo. Questa coppa la disprezzo come poche cose. La odio, letteralmente.
  14. Leggevo che la FIFA non permetterebbe mai che a vincere la Champions sia una squadra che non parteciperà al nuovo Mondiale per club, che si giocherà per la prima volta nella storia. Per carità, trovo ridicole le teorie complottiste — anche perché la Champions è organizzata dalla UEFA — però già solo sentire Infantino dichiarare il suo tifo per l’Inter mi fa venire il ribrezzo.
  15. Inazaghi top allenatore. Avrà i suoi difetti come tutti però i suoi percorsi non possono essere solo un caso. E l'anno scorso se non uscivano ai rigori contro l atletico per me ri-finivano in finale.
  16. Questi hanno vinto in triplete approfittando di una nostra catastrofe sportiva come calciopoli e mo andranno a vincere una CL dopo averci rubato dirigente e allenatore che ci hanno fatto rinascere e bisogna essere sportivi con loro???
  17. Ma perché yamal si ostina a crossare chi dovrebbe prenderla con Bisseck che è due metri.
  18. Io lo sapevo che non erano affidabili queste teste di cazz0
  19. MA IL barca vuole prendere il goal prima di iniziare a creare qualcosa?
  20. Dumfries é un carro armato
  21. Ma chi sono i terzini del barca. Non doveva recuperare Balde.
  22. l'anno scorso però sono proprio usciti ai rigori
  23. Osservatore Torinese

    Cristiano Giuntoli: autore di un disastro dopo l'altro

    Così com’è la situazione: da cacciare. Cristiano Giuntoli era arrivato con l’aura del "costruttore del Napoli campione d’Italia", ma alla Juventus ha mostrato il contrario: errori tecnici, svalutazione dei giovani, investimenti senza logica, plusvalenze mancate e scelte discutibili anche sul piano dello staff tecnico. In una società ambiziosa, un DS che sbaglia un'intera annata di mercato e indebolisce la rosa non può restare al suo posto. Se il progetto è serio, servono risultati, idee chiare e valorizzazione del patrimonio. Nessuna di queste cose è visibile.
  24. Osservatore Torinese

    Cinque anni di digiuno dallo Scudetto. Rassegnazione o rinascita?

    Il punto più triste è che oggi della Juventus non si intravede neanche l’ombra di una rinascita. Non si tratta solo di una classifica mediocre o di qualche partita sbagliata. È qualcosa di più profondo: è lo smarrimento totale dell’identità. Una società che per decenni ha fatto della mentalità vincente la sua firma nel mondo ora vaga senza un volto, senza una direzione, senza un’idea. Chi guida davvero questa Juve? Elkann è presente solo nei comunicati, Giuntoli sembra ancora in fase di ambientamento e Ferrero e Scanavino rappresentano tutto fuorché la competenza sportiva. Manca una figura con carisma, che prenda decisioni vere, che si assuma responsabilità. Oggi si respira solo immobilismo, frasi vuote e un senso di mediocrità che viene venduto come “ricostruzione”. E sul campo? Non è la mancanza di campioni a fare male. È l’assenza totale di personalità, di fame, di leadership. La Juventus non è mai stata una squadra qualunque: era un modo di stare in campo, di affrontare ogni sfida come fosse una finale. Oggi sembra tutto svanito. La programmazione sportiva è un disastro. Ogni giorno che passa si spegne un po’ di quella cultura vincente che ci ha resi unici. Non facciamo più paura, non imponiamo più rispetto. E la cosa più allarmante è che sembra non importare a nessuno. Cinque anni senza scudetto possono capitare. Ma se in cinque anni perdi la tua anima, allora non è più solo una crisi: è una resa. E io, sinceramente, non ci sto.
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