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Per vincere zero mondiali e non convincere mai, anzi facendo spesso un casino dietro l'altro. Vettel ha avuto la sua occasione, ha avuto il suo tempo e ha avuto modo di dimostrare quanto valesse. Ha fallito una chance dopo l'altra. Leclerc in pochissime settimane ha dimostrate di valere venti volte Vettel, merita dunque di essere non solo la prima guida ma anche di usare Vettel come scendiletto. E qui deve essere la scuderia a farlo capire, non continuare questi giochetti. Anche perché poi finisce che Leclerc trova una sistemazione migliore e noi restiamo al palo.
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Alla Ferrari sanno mettere solo gente convinta che due piloti debbano e possano avere lo stesso peso e la stessa importanza quando da sempre in Formula 1 c'è una prima guida di peso e di importanza e una seconda che fa da maggiordomo. Funzionava così anche in Ferrari ai tempi di Schumacher, prima che prendesse piede questa mania che ci è costata parecchio nel corso del tempo. E che ci costerà ancora.
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La Ferrari non ha bisogno di un sedile appetibile, ha bisogno di un altro Barrichello: una seconda guida che faccia da paggetto al campione. Giovinazzi in tal senso potrebbe essere l'uomo adatto.
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Perché la Mercedes a differenza della Ferrari è una scuderia seria che fa rispettare le gerarchie. Noi con sta manfrina del dover tenere sullo stesso piano Vettel e Leclerc finiremo male.
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A meno che il fenomeno passi alla Mercedes, come spesso mi è capitato di leggere.
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Leclerc ha già dimostrato a Spa e Monza quanto vale. E in tutta risposta gli hanno rubato una vittoria a Singapore. Finché non cambiano queste cose in scuderia non si andrà molto lontano. E finirà che nel momento in cui un'altra macchina diventerà iper competitiva si porterà via Leclerc.
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Per me il loro rapporto è già perduto. Ma qui la colpa è della scuderia che a Singapore ha imposto a Leclerc di perdere la gara, sminuendolo agli occhi di un pilota che non ha mai combinato nulla in Ferrari. Finirà che Leclerc riceverà un'offerta più allettante, se ne andrà e vincerà il mondiale al primo colpo.
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Come volevasi dimostrare rubare la vittoria a Leclerc a Singapore si è rivelato inutile: Vettel è pippa e rimarrà per sempre. Quando alla Ferrari riusciranno a capirlo sarà un grande giorno. E quel giorno forse si tornerà a vincere un mondiale. Fino ad allora abbiamo un campione a cui tarpiamo le ali. E inevitabilmente Hamilton ne approfitta.
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Per me non esiste che con 96 punti e sette gran premi si molli il colpo al grido di "il mondiale è finito". Questi discorsi si potevano fare quando la vittoria valeva 10 punti, ma con 25 punti a vittoria non è finito nulla. Certo che se favorisci Vettel perché sennò povera stella va in crisi.....
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Non c'è bisogno di andargli addosso a 300 all'ora, basta anche solo toccarlo quel tanto che basta in partenza per mandarlo fuori. Abbiamo un Leclerc formato campionissimo e 96 punti di distanza. Tentare un minimo d'azzardo non mi pare così folle. Arrendersi non dovrebbe esistere.
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Dipende su cosa. Sull'uso sporco della seconda guida? La Mercedes che la seconda guida la usava per non far passare nessuno e Arrivabene che diceva che loro non l'avrebbero fatto me lo ricordo solo io? Vettel che è la seconda guida della Ferrari? Monza e Spa lo hanno sentenziato. Leclerc che era scocciato per il risultato di ieri? Glielo si leggeva in faccia.
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Basterebbe finirgli addosso da qui ad Abu Dhabi. Tutte le scuderie usano le seconde guide per il lavoro sporco. La Ferrari la seconda guida la fa passare davanti alla prima perché sennò cade in crisi psicologica. Se ieri anziché coccolare Vettel gli si ordinava di levare di mezzo Hamilton la classifica avrebbe detto Lecler 207 e Hamilton 284. La Ferrari deve iniziare a usare meglio le due guide e smetterla di creare antagonismi dentro la stessa squadra.
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Ci sono 96 punti di distanza tra Leclerc e Hamilton con sei gare da correre. Impedendo ad Hamilton di andare a punti si spiana la strada a Leclerc. Certo che se la Ferrari si occupa di recuperare l'irrecuperabile Vettel anziché far volare il suo campioncino...si, il mondiale è finito
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Tutto molto bello, ma finché Hamilton va costantemente a punti serve a niente questo arrembaggio.
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Con un Leclerc così la Ferrari dovrebbe puntare ad usare Vettel come ariete per fermare Hamilton alle partenze.
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Sai com'è, erano gran premi quelli. Oggi abbiamo Hamilton-Leclerc dove a vincere ci pensa la strategia migliore.
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Tu pensa che una volta c'era un pilota d'origine scozzese che passò allo storia soprattutto per la sua scorrettezza sistematica in gara tra tamponamenti provocati volontariamente e gestacci, oltre che una lunga lista di atti. Tutte cose che oggi verrebbero puniti con secondi di penalizzazioni, punti tolti o amenità varie. All'epoca invece ogni gara era un Coulthard-Schumacher fisso. Ognuna. E si stava lì, giro dopo giro sul bordo del divano a vedere come andava a finire. Ed erano inseguimenti che duravano anche un gran premio intero. E non c'era penalizzazioni, si decideva tutto in pista. E se finiva male ci pensavano loro due nei box, con i meccanici a tenerli. Oggi invece gomme, elettronica, strategie. Cioè in pratica si è tolto l'elemento umano per mettere lo studio dietro il muretto trasformando la Formula 1 in un complesso calcolo tutelando al massimo. Risultato? Spettacolo ridotto allo zero.
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L'obbrobrio sui musi toglie pericolosità a questo sport rendendolo per l'appunto un solo girare intorno. Cioè equipara la Formula 1 al traffico cittadino. Cosa rimane? Due pagine a parlare di gomme. Io la Formula 1 me la godevano quando i piloti si "parlavano" a colpi duri e rigorosamente scorretti e quando c'era rischio. Non quando sembra di stare dal meccanico. Gusti, si vede che vi piace di più il traffico cittadino. A me la Formula 1. Almeno, piaceva.
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Stiamo parlando di Formula 1 eh, non di guida quotidiana. Io non me lo sono mai chiesto. Succede in uno sport del genere.
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E intanto quel giorno mezzo universo seguiva un gran premio. Oggi è già tanto se si guarda la partenza, che ha comunque perso il suo fascino visto che vanno via in colonna. E' uno sport pericoloso, non è una gara di taglia e cuci. Mi sfugge perché si debba levare la pericolosità. Per rimanere con cosa? Tante auto che girano intorno. Negli anni '90 in cui la strategia era zero e tutto si basava sul grado di follia dei piloti la Formula 1 era uno degli sport più belli di sempre. Certo, ogni tanto ci scappava il morto tipo Senna. Ogni tanto uno Schumacher ci lasciava una tibia. Ma avevamo anche certi duelli come il Villeneauve-Schumacher di Jerez risolto spingendo fuori il tedesco, oggi si griderebbe allo scandalo e si partirebbe coi regolamenti e con le penalizzazioni. Avevamo Coulthard che frena di proposito per sfasciare l'auto di Schumacher, con i due che nei box finivano per mettersi le mani addosso. Oggi penalizzazione per entrambi e via di regolamenti. Si corra e si rischi. La Formula 1 è questa. Sennò diventa tipo traffico quotidiano.
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Bellissimo proprio no. Erano due macchine che si rincorrevano. Io di 1v1 bellissimi ne ricordo ben altri, ma tutti più di un decennio fa quando la Formula 1 ancora era uno sport decente.
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E non è mai uscita come esce oggi. Oggi basta una briciolina ed esce, che sia mai che le povere stelle debbano correre qualche rischio.
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Sennò cosa c'è da vedere nella Formula 1? Tante macchinine che girano in tondo? Questo sport ha la sua bellezza nello scontro e nell'agonismo, non nel stare lì a fare conti di gomme e benzina. Il bello sta nel fatto che se c'è un incidente non esce mamma safety car a curarti e se c'è un problema tra piloti non ci si mette con il regolamento, ma i piloti se la cavano da soli a colpi di ruote. Come facevano un gran premio si e uno no Coulthard e Schumacher. Con gestacci e risse sfiorate. Oggi invece regolamenti, penalizzazioni, safety car.
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Togliendo ogni forma di spettacolarità legata alla pericolosità. Il bello di questo sport sta proprio negli incidenti, non nel vedere 20 macchine in coda girare, quello lo vedo ogni sera dalla finestra di casa mia.
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Perché accada prima la Formula 1 deve tornare ad essere Formula 1. Via quell'orrore davanti alla faccia dei piloti, via le millemila * sulle strategie e sulle gomme, ritorno alla cattiveria e alla carogna, agli incidenti spettacolari e ai gran premi dove parti con 20 macchine e arrivi con 10-11. Via molte pippe mentali sulle penalizzazioni, che se la risolvano come facevano Coulthard e Schumacher a tempi d'oro. Via la Safety Car per ogni briciola sull'asfalto. Il solo Leclerc non può resuscitare uno sport divenuto troppo cauto per piacere ancora. Il ragazzo può riavvicinare la Ferrari al mondiale, e magari pure vincerlo, ma la Formula 1 ha bisogno del tornare al suo spirito originale per piacere ancora.