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Third stone from the sun

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Messaggi pubblicati da Third stone from the sun


  1. Il verbo è Marotta e Ausilio il suo profeta.

    Forte e vigoroso è il credo neroazzurro, capace di ottemperare a cattivi comportamenti di finanziatori audaci e satanaci, per uscirne come un nuovo arcangelo Gabriele, senza macchia nè paura, spada alla mano verso nuovi trionfi transnazionali e bilanci in attivo, attraverso comportamenti virtuosi ed etica sportiva.

    Nel mitologico azionariato intellettualoide-popolare di cottrelliana memoria e nella propaganda della Pravda Rosa We Trust 


  2. Direttore sportivo che ha fatto la gavetta, come tanti in Italia, una gavetta fatta di contatti, rete osservatori, relazioni, certamente competenza.

    In Italia un certo tipo di modus operandi ha fatto scuola da Allodi in giù,non c'era bisogno di citare Moggi.

    Anche lui avrà bisogno di una dirigenza e una società forte intorno a sé e in più ci vuole qualcosa di diverso secondo me a livello di comunicazione che è un aspetto importante.

    Più che altro suonano a suo favore le parole di Sarri, che è molto esigente e rompixxglioni.

    Poi serenamente (speriamo) lo valuteremo.

     


  3. 6 minuti fa, fino allafine ha scritto:

    Editoriale di Criscitiello di gennaio

     

    "Marco Baroni è da 1 in pagella: a Verona sta confermando quanto diciamo dall’estate. È un grande allenatore di Serie B a vincere ma la Serie A non fa per lui, nonostante un grande vice come Del Rosso. La Serie A l’ha fatta bene solo a Lecce dove vince la Serie B e si salva grazie a Corvino e Sticchi Damiani.Il Verona crolla e lui ha grandi responsabilità, oltre quelle di Sogliano ad averlo scelto. Le difficoltà societarie non possono rappresentare un alibi, essendo subentrate dopo. E senza quelle sarebbe già arrivato Daniele De Rossi

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  4. Ero tentato di aprire questa discussione direttamente nella sezione Juventus, per il trascorso del mister nelle nostre fila.

    Voglio fargli i complimenti, un capolavoro la salvezza di questa stagione

    Dopo la salvezza lo scorso anno, successiva alla promozione con il Lecce, eccolo in questo campionato assorbire l'onda d'urto del mercato di gennaio, non esattamente di rafforzamento, e arrivare all'obiettivo.

    Persona per bene, tecnico competente, mai una parola fuori posto, lavoro a testa bassa.

    Complimenti vivissimi al mister, un altro toscano doc, dalla provincia di Firenze, Tavarnuzze, capace di lasciare il segno nella massima serie.

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  5. 2 minuti fa, Bercegol ha scritto:

    Come insegna alle sue squadre ad uscire palla al piede quando il portiere rimette in gioco, non ci riesce nessuno. Il più alto numero di infarti della Premier.

    Gli venne particolarmente bene nel girone di ritorno contro il city


  6. Complimenti.

    Post da incorniciare, ricostruzione fedele dei fatti e delle vicende accadute.

    Il mio parere personale, scritto anche in altre discussioni è che si doveva e si poteva chiudere meglio. L'allenatore è un pezzo di storia, volenti o nolenti, e ci doveva essere un passaggio davanti alla nostra gente nel nostro stadio per chiudere definitivamente un'epoca.

    Al netto della sbroccata di Allegri, difficilmente digeribile e giustificabile , probabilmente si sarebbe dovuto creare, durante la stagione, i presupposti per non arrivare a quel livello di conflittualità.

    Voglio dare il merito all'autore del topic, ad aver avuto in questi anni la lucidità e la capacità di inquadrare con le parole giuste le varie fasi e i capitoli della nostra storia. Bravo!

    • Grazie 1

  7. Ieri pomeriggio ho visto il bellissimo saluto di Klopp ad Anfield.

    Eppure durante la sua permanenza ci sono stati alti e bassi e stagioni non proprio straordinarie.

    Si poteva arrivare insieme all'ultima partita a Torino, salutare degnamente le persone e lo stadio pieno con in dote una coppa meritatissima.

    Chiaro che la sbroccata di Allegri è stata probabilmente insostenibile, ma comunque non si doveva arrivare a questi punti.s

    Raramente si riesce a separarsi con persone che hanno fatto parte della storia del club adeguatamente, e non solo noi ma probabilmente in generale in Italia.

     


  8. 1 ora fa, pablito77! ha scritto:

    Che finale triste. 
     

    Alla luce di tutto ciò, si mette il sigillo su una seconda esperienza Juve-Allegri che ha assunto tutti i connotati di un horror e che fa ulteriormente riflettere se veramente ne sia valsa le pena. Per me no. 
     

    Entrando nel merito, non ho mai fatto mistero della mia avversione per quanto proposto in campo dal livornese, non ho mai nascosto che contavo i giorni che ci separavano dalla fine di questo incubo, ma al tempo stesso non ho nemmeno mai negato che lui con le parole è sempre stato il solo a fare da parafulmine contro tutta la sporcizia che ci tiravano contro. 
     

    L’altra sera ha certamente sbagliato a più riprese in un’escalation di “violenza” verbale e a tratti fisica contro persone e cose ammesso che sia vero che ha strattonato il direttore di Tuttosport con tanto di minacce, questi comportamenti sono assolutamente inappropriati e da condannare. Dal lato opposto, non va nemmeno giustificata la condotta di una società che per tutta la stagione, per mezzo di chi si è presentato ai microfoni, ha sempre usato parole al miele nei confronti del tecnico onde in realtà, stando a quanto sostiene quest’ultimo, lavorasse da mesi ad una sua cacciata a fine campionato. Questo, piaccia o non piaccia, si chiama tradimento. 
     

    Dovevano essere chiari con lui se intendevano cambiare, o, se non altro, non dovevano sbilanciarsi in tutti quegli elogi ogni volta che ne hanno avuto occasione. 
     

    Il parere mio personale è che in ogni caso bisognava cambiare, ma il modo in cui si è giunti a tale obiettivo mi suscita una profonda amarezza. 
     

    Chiudo dicendo che sempre sia vero che ci sono avvocati al lavoro per valutare un licenziamento per giusta causa, del tutto condivisibile visti i fatti, mi sarebbe piaciuta tanta fermezza anche nel difendersi quando gli attacchi arrivavano da ogni dove. 

    Analisi condivisibile in toto.

    Ieri riflettevo sul racconto di Mauro in diretta a tutti convocati su radio 24.

    Ha parlato di una situazione vissuta la stagione della prima coppa intercontinentale a Tokyo.

    Poche settimane dopo la vittoria prestigiosa e a molti mesi dalla fine del campionato, si era giocato a dicembre se non sbaglio, Boniperti e Trapattoni comunicarono in modo congiunto direttamente ai giocatori che ha fine stagione sarebbe avvenuto il cambio della guida tecnica.

    Sicuramente la solidità della società e lo spessore degli uomini, garantí un finale di stagione più che dignitoso dove riuscimmo a resistere alla rimonta della Roma e a vincere lo scudetto.

    Le poche analogie che ci sono nelle due situazioni, diverse per epoca storica, contesto  e uomini, fanno però capire che la chiarezza nella leadership può essere un vantaggio.

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