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Third stone from the sun

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  1. Oggi 8/7 ricorre invece il quarantesimo della semifinale Italia Polonia.

    La meno celebrata tra le ultime partite decisive per la vittoria finale  del torneo. 

    Paolo Rossi segnò un'altra doppietta che ci spedì in finale contro la Germania.

    Polonia priva del suo miglior giocatore Boniek.

    A tra proposito, tutti noi ne siamo a conoscenza, la Juventus oltre ad avere gran parte della rosa che si sarebbe laureata campione da mondo, ebbe l'onore di avere tra i suoi giocatori e protagonisti in bianconero anche Platini, leader della Francia, anch'essa semifinalista on Spagna 82 e il già citato Boniek.

    Questo per rimarcare ancora una volta la grandezza della nostra squadra in quel periodo.


  2. 11 ore fa, gianmarcocapecci ha scritto:

    Uno degli argomenti di maggior interesse fu, senza dubbio, la questione del silenzio stampa

    Grazie per il contributo.

    I trafiletti da te riportati ed il paradosso finale del ribaltamento dei giudizi e delle valutazioni da parte di chi si era scagliato contro la nazionale è indicativo.

    Il bello è che stiamo parlando di 40 anni fa...

    Devo dire che, vedendo anche il documentario di Sky, mi ha fa colpito anche rivedere la platea di giornalisti e firme di primissimo livello che seguirono direttamenre la nazionale tra i quali  Gianni Brera, Mario Soldati e  Giovanni Arpino.

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  3. 8 ore fa, Nonseinormale65 ha scritto:

    "«Alcuni dei più brillanti fra i nostri allenatori, quali Pace, De Sisti, Fascetti, Agroppi, Catuzzi e Corso […] considerano Bearzot molto superato […], obsoleto, vecchio, non più competitivo» (Enrico Arcelli, Il Corriere della Sera, 29/06/1982)."

     

    E niente,fa già ridere così....

    Che poi se Enrico Arcelli è chi penso sia, trattasi comunque di un preparatore atletico che ha avuto una storia professionale abbastanza significativa.

    È stato autore anche di numerose pubblicazioni...


  4. Grazie a Stefano per aver colto, attraverso  la ricorrenza del compleanno, l'occasione per ricordare il nostro Presidente.

    L'idea dello Stadio è condivisibile.

    Diciamo che la Juventus, attraverso il Museo e alcune iniziative, specialmente all'inizio della presidenza A.Agnelli, ha cercato di mantenersi sopra alla media italiana in riferimento a quello che le società professionistiche fanno per mantenere un filo conduttore con le proprie tradizioni e sopratutto gli uomini che hanno fatto la storia dei club.

    Per me questo è un punto dove tuttavia si dovrebbe e si potrebbe fare molto di più, ogni società ha un sua Dna e una sua storia con calciatori, dirigenti, ricorrenze che dovrebbero essere mantenute costantemente con vive con attivita ed eventi che vadano al di là della banale comunicazione social di circostanza.

    Certamente Boniperti è nella ristretta cerchia del Pantheon bianconero, qui siamo proprio sul podio...

    Direi che il discorso potrebbe essere esteso anche a tanti ex giocatori, proporzionalmente alla rilevanza e che potrebbero essere coinvolti in qualche iniziativa mirata e organizzata  in presenza che sono sicuro sarebbe ben accolta.

    Vediamo quanto è stato acclamato e quanto affetto è stato riservato a Alessandro Del Piero il giorno del suo ritorno allo stadio.

    Ben vengano tutte le iniziative, dalle più semplici fino alle più complesse, volte a rinsaldare il rapporto che abbiamo con la nostra storia e le nostre radici!

     


  5. 8 ore fa, RogerWaters ha scritto:

    Claudio Gentile idolo

    In pochi giorni marcò prima Maradona ventunenne e poi Zico che probabilmente in quel periodo era uno dei giocatori più forti in circolazione e del resto rivedendo la sua giocata sul gol di Socrates ci si rende conto delle qualità tecniche di questo giocatore.

    Chissà, in un ipotetico paragone che logicamente è un gioco, il valore che  avrebbe oggi Gentile vista la penuria di un certo tipo di difensori.

    Che poi era comunque bravo anche quando si sovrapponeva. 

    Senza dimenticare lo spessore etico dell'uomo.

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  6. 36 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

    Junior era un terzino?

    Lo ricordo come centrocampista di regia nel toro.

    Avevo letto in passato che lui chiedeva espressamente di non giocare da terzino.

    Ottimo piede e bravo  calciatore di punizioni e tiri da fermo.

    Melo ricordo come un avversario tosto nei derby contro di noi.

    Volendo ci sarebbe potuto essere anche Edinho, lo ricordo in quegli anni insieme a Zico dell'Udinese con buone doti tecniche e capacità di svolgere compiti difensivi...non so se faceva parte della rosa non ho controllato.


  7. 3 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

    quella dell'82 aveva, infatti, 2-3 grossi limiti

    i citati Valdir Peres e Serginho e alcuni giocatori che erano, palesemente, fuori ruolo

    Junior terzino sinistro e Socrates che, sostanzialmente, doveva giocare ala destra non avendo minimamente il passo

    era una squadra che non concepiva la fase senza palla

    quella del 70 aveva una grande difesa (quella dell'82 solo Oscar era un bel centrale, per il resto insomma....) e soprattutto i due centrali di cc Gerson e Clodoaldo (due numeri 10) avevano comunque caratteristiche da giocare anche come mediani di recupero e impostazione

    per altro, ripeto, l'assenza di Careca fu pesantissima per loro

    In pratica a centrocampo il solo Cerezo si occupava della fase difensiva...


  8. 6 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

    su quel Brasile diciamo che ci son visioni molto contrastanti

    Nelle parole che ci ha lasciato Bearzot si capisce bene questo paradosso.

    Una squadra che, specialmente contro l'Argentina, aveva illuminato gli occhi dei presenti ma che aveva presentato agli occhi del nostro allenatore dei limiti evidenti.

    Siamo stati bravi a colpirli e poi logicamente è andata bene con l'ingresso di Bergomi che seppe tener botta (aveva meno di 19 anni) e con l'ultima parata epica del grande Dino Zoff.

    C'è  da dire come sottolineato da alcuni utenti che sono intervenuti che il gol annullato a Giancarlo Antognoni era probabilmente regolarissimo.

    Il fatto che la squadra dell'82 potesse in qualche modo ricordare la selezione del 70 ha un senso anche se io personalmente ritengo quella una delle formazioni più forti di sempre, non solo per il grande Pelé ma per il modello di gioco che introdusse principi che poi sono stati ripresi negli anni successivi.


  9. 2 minuti fa, Dallas Cowboys ha scritto:

    Veramente bello e suggestive anche le musiche di Rick Wakeman.

    Per quel che ricordo uno dei pochi che cercò di difendere gli azzurri, almeno nei salotti TV, al massacro mediatico pre Argentina fu Pier Cesare Baretti, allora direttore di Tuttosport.

    Wakeman...um grande tastierista.

    Qualche mese fa ho ascoltato in radio una sorta di commemorazione di Baretti da parte di alcuni giornalisti che tessevano le lodi sia dal punto di vista professionale che umano

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  10. 16 minuti fa, garrison ha scritto:

    Insomma quello che voglio dire é che queste vittorie lavano via spesso le brutture al grido "abbiamo vinto tutti", però certi atteggiamenti, certe cattiverie, certe squallide mediocrità (che onestamente io vedo a volte anche in questo Forum nell'accanimeno contro quell'allenatore o quel giocatore) non dovrebbero essere dimenticati.

    Sono daccordo con te.

    Anche io troppo piccolo per ricordare, ho solo frammenti ben impressi che si fondono con immagini legate a casa mia e al mio babbo che rendono questo mondiale indimenticabile.

    La sera della finale mi ricordo di essere uscito sulle spalle del mio babbo fino ai bordi della strada principale del mio paese dove stavamo con altre persone a vedere le auto che passavano festanti.

    Vero, ci sono delle analogie con il 2006.

    Quella vittoria invece  l'ho vissuta da vicino.Abitando a Firenze, ricordo il clima da sommossa popolare a Coverciano durante il ritiro....

    Solite oscenità dei tifosi viola.

    Avevo avuto anche uno scambio di battute con Marcello Lippi prima del raduno, l'avevo incontrato per puro caso a Viareggio.

    Anche lui massacrato dai media per calciopoli, Juve, poi ci avevano messo dentro le scommesse con Buffon e il doping con Cannavaro...


  11. 2 minuti fa, B E N E V E N T U S ha scritto:

    Il malumore prima della partita con l argentina non era del tutto ingiustificato

    Si è vero ma credo che più che le critiche furono certe allusioni scritte nero su bianco inerenti la vita privata e i rapporti tra i giocatori che crearono una frattura insanabile tra squadra e una certa parte della stampa


  12. 48 minuti fa, RogerWaters ha scritto:

    Va ricordato che venivamo dal periodo buio degli anni di piombo, fu un crescendo di emozioni culminato con la finale dove fummo rappresentati da un esultante Pertini. 

    Si è giusto contestualizzarlo.

    Ha avuto anche questo significato di rinascita, di uscita da una certa pesantezza.

    Per il film ufficiale che citi, credo sia G'olè...bellissimo.

    Oltre alle immagini delle gare, immortala aspetti all'epoca nascosti alle telecamere, ritiri spogliatoi.

    Purtroppo melo sono perso altrimenti l'avrei rivisto volentieri anch'io e lo avrei fatto vedere ai miei bambini.

    È giusto citare anche il blocco Juve ma doveroso dire che Bearzot riuscì ad amalgamarlo con colleghi di squadre rivali creando un gruppo coeso e che ancora oggi a mantenuto un rapporto di amicizia vero.


  13. 12 minuti fa, garrison ha scritto:

    Di questa grande vittoria voglio però ricordare il clima che la stampa e la tifoseriia crearono sulla nazionale PRIMA delle vittorie contro Argentina e Brasile.

    Si è stato un aspetto importantissimo in tutta la vicenda.

    Il libro di Garanzini che ho citato in apertura riporta i fatti attraverso la testimonianza diretta di Bearzot e la narrazione dell'autore che all'epoca era uno degli inviati a seguito della spedizione.

    Nel documentario che è passato ieri su Sky, non so se l'hai visto, c'era l'intervento diretto di Sconcerti, all'epoca inviato di Repubblica che ha riportato un pò quello che era il clima che tu hai ben descritto .

    Credo che Sconcerti , a differenza di Garanzini, sia stato almeno inizialmente molto critico con la gestione del C.T

    Io per questioni anagrafiche non posso ricordare quali fossero stati i giornalisti, mi riferisco a quelli importanti le prime firme, a salire sul carro dopo essere stati in conflitto (e forse il termine è riduttivo) all'inizio del torneo.

    Mi sarebbe piaciuto aver avuto  l'opportunità di approfondire questa parte della storia, molti dei protagonisti la ritengono ancora oggi un fattore che rese ancor più unito il gruppo ai fini del successo finale.

    C'è un immagine di Gentile che urla qualcosa  verso la tribuna stampa alla fine di Italia Brasile che la dice tutta...


  14. 1 ora fa, causio70 ha scritto:

    dopo quarant'anni mi emoziono ancora forse anche ripensando a quegli anni i più belli della mia vita

    Si vale anche per me.

    Io ero più piccolo di te ma questa partita, la finale con la Germania e per emozioni purtroppo inverse la finale che abbiamo perso ad Atene sono ricordi scolpiti.

    Poi per Italia Brasile mi capita di associare le immagini estive e rivedo il mio babbo seduto in canottiera con noi a vedere la partita in una delle rare circostanze in cui interrompeva il lavoro...

    Io uscivo e rientravo dal giardino dove inventavo grandissime partite e telecronache improbabili proprio come fanno i miei figli oggi.

    Ieri durante il documentario vedere Gentile commosso mi ha emozionato.

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