todienomore

Magari la situazione infortuni lo richiederebbe, ma a gennaio è difficile trovare giocatori del livello che servirebbe. Di solito sono giocatori che hanno deluso o non si sono inseriti bene, o scappano dalla nave che affonda o vengono venduti da squadre di bassa classifica per fare cassa fino a che si può.

Se dovessi basarmi sull'anno scorso, direi senz'altro Douglas Luiz. Guardando invece a quest'anno, Nico Gonzalez. Di Adzic non mi convince la fragilità fisica: a 18 anni ha già perso 8 partite per infortunio quest'anno.

Se parliamo della situazione economica delle squadre (tutte, non solo i prescritti; Premier compresa) ti do pienamente ragione con una precisazione: hanno fallito le scuole di ragioneria.

Il mio commento era volutamente eccessivo e provocatorio. Tuttavia: il valore aggregato delle 32 migliori squadre europee è di 60 miliardi. A fronte di questo dobbiamo però mettere 37 miliardi di perdite e 26 miliardi di debiti. Il Real Madrid, che dovrebbe avere sponsor e televisioni pronte a inginocchiarsi, ha 850 milioni di debiti, più un altro miliardo per operazioni immobiliari. Se fosse esattamente come dici: le TV vengono da me coi soldi e io li spendo, me ne danno di più e ne spendo di più, non ci sarebbe questa voragine finanziaria. La realtà è che le squadre si sono indebitate per cattiva gestione e per incapacità di darsi e rispettare delle regole comuni, cedendo al gioco al rialzo di giocatori e procuratori, andando ben oltre le loro possibilità. Io ho sempre criticato la SuperLega, ma non per i sogni dei bambini e fesserie del genere: quello che poteva esserci di antisportivo si sarebbe corretto. Quanto perché di fronte ai debiti il rimedio di Agnelli era semplicisticamente quello di aumentare le entrate. Quanto ci avrebbe messo il procuratore di Vinicius a dire al Real "adesso con la SL guadagni di più, facciamo un ritocchino al contratto"?

Se quando c'è un articolo su Del Piero qualcuno mi desse 5€ per ogni volta che compare la parola "democristiano", adesso avrei Verstappen come autista di mia moglie e Bill Gates che fa ripetizioni di informatica ai miei figli.

Il mondiale per club deve fallire. Questa Champions deve fallire. La Nations League deve fallire. La serie A a 20 squadre deve fallire. Le TV e gli sponsor devono dire alle società che pagare 60 milioni un buon centrocampista, 30 milioni un onesto difensore e dare 15 milioni a un procuratore per un trasferimento sono assurdità che non intendono più finanziare. Poi forse torneremo a rivedere un calcio sensato.

Mi ricorda una vecchia barzelletta nella quale un medico, un avvocato e Arrigo Sacchi discutono se sia meglio una moglie o un'amante. "Meglio una moglie, dice il medico. C'è più stabilità, si fa una vita più ordinata, ci sono meno rischi di malattie. Insomma, è meglio per la salute". "Meglio un'amante, dice l'avvocato. Non ci sono vincoli legali, se ti stufi la saluti senza le grane di un divorzio, le spese degli alimenti, eccetera". "Meglio entrambe, dice Sacchi. Così la sera esci: la moglie pensa che vai dall'amante, l'amante pensa che sei a casa con la moglie e tu puoi startene in pace a guardare le videocassette del prossimo avversario".

È possibile naturalmente, la Juve non è il Bologna. Però mi chiedo dove siano finiti tutti quei commentatori che quest'estate invocavano pazienza, si dicevano pronti a dare a Motta e alla società tutto il tempo necessario, disponibili a non vincere subito per mettere le basi di un grande ciclo.

Comportamento del Real assolutamente infantile. Poi per carità, se l'avesse vinto Vinicius non sarebbe stato uno scandalo. Lo scandalo è che non l'abbia mai vinto Iniesta.

Bisogna fare due considerazioni realistiche: - la prima è che a livello giovanile la selezione è spietata, anche quando sei arrivato nel giro di una grande squadra. È pieno il mondo di gente che a 17 anni giocava con Del Piero o Nesta e poi non è andata oltre la serie C o magari ha abbandonato del tutto. I giocatori della Next Gen si confrontano con avversari che la loro selezione l'hanno già fatta e superata. - la seconda è che appena la Next Gen ha degli elementi validi, questi vanno in prima squadra o finiscono sul mercato per fare plusvalenza. Per sua natura, la Next Gen si impoverisce a ogni anno e l'allenatore deve ricominciare. Non so se Montero sia il profilo giusto per questo lavoro.

"Come mai non sta incidendo il suo passato all'Inter?" Ma che domanda è?

Nelle interviste i giocatori dovrebbero sempre essere umili e dire banalità, del tipo "ci impegnamo, sto imparando molto, i compagni sono ottimi, i nuovi si stanno inserendo bene, i più vecchi ci aiutano, sto capendo cos'è lo spirito Juve, spero di dare il mio contributo".

Mi chiedo dove siano finite le decine e decine di commenti che leggevo in agosto, tutti varianti di "Allenatore nuovo che ha bisogno di tempo, rosa rivoluzionata, tanti giovani, bisognerà avere pazienza ma in un anno o due usciremo alla grande".

Col senno di poi, CR7. Col senno del momento Van Persie.

Contro il Real molti meritavano di vincere, poi però vincono sempre loro.

Per vedere 20-30 partite di Pogba dobbiamo prolungarlo fino al 2030. Lo dicono i fatti, non io.

Io non ho mai insultato Pogba, che certo ha fatto molti errori. Pazienza. Non ricordo chi disse: nella vita, la frase più triste è "avrebbe potuto essere". Però chi oggi insiste per provarlo ancora mi ricorda un amico che dopo che la fidanzata lo lascio, si sposò con un altro, ci fece dei figli, si trasferì in Canada, scoprì di essere lesbica, divorziò e si risposò con una donna, ancora oggi aspetta che lei lo chiami.

Pogba è già stato provato. Dopo il rientro dal menisco ha saltato per guai muscolari 25 partite da gennaio a maggio, e altre 5 da agosto a settembre nel campionato successivo (poi c'è stata la squalifica per doping). Non ho voglia di andare a rivedere il minutaggio delle poche volte che ha giocato, mi sembra fossimo sui 15 minuti a partita in media. A mio parere, può bastare così.

Tre punti acciuffati per un autogol in extremis valgono come tre punti di una partita stradominata e vinta 5-0. Per oggi facciamoci bastare questo. Poi certo: c'è da lavorare.

Guarda, Pogba con la nostra maglia lo vedresti soprattutto al J Medical. Non è più in grado di disputare non dico un campionato, ma nemmeno un filotto di partite. Non lo dico io, lo dice la sua storia di infortuni muscolari a Manchester, da noi prima e dopo il menisco. Una storia di anni, aggiungo. Con gli anni Khedira non è diventato più sano, De Sciglio non è diventato più sano, Ramsey non è diventato più sano. Capisco l'affetto, l'ammirazione eccetera. Non gli ho mai dato addosso per tutte le scelte sbagliate che ha fatto. Però bisogna accettare la realtà: Pogba è un passato che non tornerà.

Io le clausole di rinnovo, di prestito eccetera basate sulle presenze le eliminerei del tutto. Un giocatore deve essere schierato o no in base a motivi sportivi e basta.

Bisognerebbe che il legislatore spiegasse agli elettori che si vuole impedire che i calciatori di serie A facciano oscure manovre per vincere la Mazda MX-5 RF del primo premio.

Belle parole, fanno piacere. Poi per il futuro vedremo. La frase su Motta che non fa mai capire chi giocherà fino a poco prima della partita mi ha un po' ricordato una delle celebri battute di Boskov "Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma anche compagni". Vabbè dai, si scherza

Può darsi. Ma il problema di Pogba non è solo lo stipendio: è che fisicamente non è più affidabile. Poi si dice sempre "Anche al 50% è meglio di quasi tutta la serie A". Bene, ma per fare un esempio: quale barista terrebbe una macchina del caffè che il 50% dei giorni non funziona, e non sai quali giorni? Fosse anche la migliore del mondo.

Avevo letto che le maglie fluorescenti avevano anche una motivazione psicologica precisa, perché nei tiri istintivi e nelle azioni ultra veloci l'attaccante tendeva senza rendersene conto a seguire l'occhio e tirare sul portiere. Poi non so se fosse vero.